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    F1, Ecclestone: “Scommesse sulla Ferrari? Soldi persi”

    ROMA – “Speravo, come tanti, che la Ferraripotesse tornare a vincere dopo più di 14 anni. Ora purtroppo devo avvertire gli scommettitori: i soldi che punterete sulla Ferrari o su Charles Leclerc saranno soldi persi, non frutteranno nulla”. Queste le parole pronunciate al portale elvetico “Blick” da Bernie Ecclestone, ex presidente della FIA. La Ferrari ha perso terreno dalla Red Bull nelle ultime tappe della Formula 1 e dalle parti di Maranello si lavora per garantire ai piloti una F1-75 ancora più performante e, soprattutto, affidabile.
    Le parole di Ecclestone
    Finora sono stati proprio i problemi tecnici a pesare di più sulla classifica della Ferrari, ora a 76 punti dalla casa di Milton Keynes. “In Ferrari – afferma Ecclestone – sono tornati a fare errori, l’affidabilità sembra essere tornata quella dei vecchi tempi e questo rende i piloti poco sicuri. Verstappen sta vincendo facile e ha già portato a casa sei trionfi”. Ora che la Formula 1 si sposterà in Gran Bretagna sul circuito di Silverstone, scopriremo se la Rossa sarà capace di rialzare la testa su un tracciato che piace molto a Charles Leclerc, che ora a disposizione una rotazione più ampia dei suoi elementi di power unit. LEGGI TUTTO

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    F1, lo scontro tra i team principal: discussione tra Wolff, Horner e Binotto in Canada

    ROMA – La Formula 1 tra meno di due settimane farà rotta verso Silverstone, decima tappa del mondiale 2022, con il weekend in Canada che sembra però aver lasciato scorie tra i dirigenti delle scuderie. La riunione tra team principal di Montreal, infatti, è stata animata da uno scontro tra il numero uno del box Mercedes, Toto Wolff, e Christian Horner, manager della Red Bull. A darne notizia è il Daily Mail, che riporta come l’austriaco abbia detto la sua, in maniera anche piuttosto animata, sul tema del porpoising, problema che sta rendendo difficile il mondiale di George Russell e, soprattutto, di Lewis Hamilton.
    Intesa Red Bull-Ferrari
    Il team principal della Mercedes, infatti, si sarebbe scagliato a parole contro i colleghi, colpevoli – a suo dire – di essersi coalizzati contro la casa di Brackley e di strumentalizzare il problema dei famosi saltellamenti. Quando Horner ha insinuato l’esistenza di un canale preferenziale tra la FIA e lo stesso Wolff, gli animi si sono scaldati. A quel punto nella conversazione si sarebbe inserito Mattia Binotto, capo del muretto Ferrari, dando manforte al collega della Red Bull. La causa di tutto ciò sarebbe stata secondo tirante, elemento nuovo che la Federazione ha concesso in deroga alla Mercedes per tenere a bada il porpoising. Un’eccezione che non ha fatto piacere ai team principal, Christian Horner in testa. LEGGI TUTTO

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    F1, scontro tra team principal a Montreal: Wolff contro Ferrari e Red Bull

    ROMA – Il Gran Premio del Canadaè archiviato e tra meno di due settimane la Formula 1 farà tappa a Silverstone per il decimo appuntamento stagionale. La riunione tra team principal di Montreal, però, è stata animata da uno scontro tra il numero uno del box Mercedes, Toto Wolff, e Christian Horner, manager della Red Bull. A darne notizia è il Daily Mail, che riporta come l’austriaco abbia detto la sua, in maniera anche piuttosto animata, sul tema del porpoising, problema che sta rendendo difficile il mondiale di George Russell e, soprattutto, di Lewis Hamilton.
    La ricostruzione
    Il team principal della Mercedes, infatti, si sarebbe scagliato a parole contro i colleghi, colpevoli – a suo dire – di essersi coalizzati contro la casa di Brackley e di strumentalizzare il problema dei famosi saltellamenti. Quando Horner ha insinuato l’esistenza di un canale preferenziale tra la FIA e lo stesso Wolff, gli animi si sono scaldati. A quel punto nella conversazione si sarebbe inserito Mattia Binotto, capo del muretto Ferrari, dando manforte al collega della Red Bull. All’origine dell’accesa discussione ci sarebbe la questione del secondo tirante, che la Federazione ha concesso alla Mercedes per arginare il porpoising nella sessione canadese di prove libere. Aspetto che ha parecchio infastidito il paddock, specie Christian Horner, pronto ora a far valere le proprie ragioni. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Sainz: “Dovevamo usare le soft nel finale”

    ROMA – Un soffio. Tanto è mancato alla Ferrariper regalare a Carlos Sainz la sua prima vittoria in Formula 1 nella storica cornice delGran Premio del Canada. La F1-75 dello spagnolo è infatti arrivata sul traguardo a meno di un secondo rispetto alla RB18 di Max Verstappen, vincitore a Montreal. Forse una strategia più aggressiva nell’ultima safety car avrebbe aiutato la Rossa, come afferma lo stesso pilota nella conferenza stampa successiva al Gp: “È rimasta fuori un po’ più a lungo di quanto pensassimo. Quando è tornata la bandiera verde, mancavano solo 16 giri, era il numero giusto per provare a mettere le soft e cercare di superare Max che riscaldava le sue gomme dure”.
    Il rammarico di Sainz
    Nel team radio alla fine della gara, Sainz aveva detto di aver provato di tutto per superare Verstappen, ma gli sforzi nel finale non sono serviti: “Ora è facile dirlo. In quel momento – ammette il madrileno – avevamo ancora una ventina di tornate da compiere e la gomma hard era sicuramente l’opzione più veloce per arrivare al traguardo, soprattutto sapendo che si trattava di una gomma più fresca rispetto a quella di Max. È un peccato. Anche senza la Safety Car, come ha detto Max, non sarebbe arrivato primo facilmente, penso che sarebbe stata battaglia fino alla fine”. LEGGI TUTTO

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    Quando Berger “tradì” Ferrari: all'asta la Lamborghini Countach della discordia

    In pochi resistono al fascino di una Lamborghini. Non ci riuscì neanche Gerhard Berger. E pensare che nel 1987, quando l’austriaco approdò in Ferrari, una regola imponeva al pilota di non poter acquistare auto di altri marchi. Una “legge” bypassata a causa di una Lamborghini Countach 5000 Quattrovalvole. Quella “Lambo” verrà venduta all’asta il prossimo 26 giugno dalla casa Aguttes.Guarda la galleryLamborghini Countach 5000 Quattrovalvole di Gerhard Berger
    Lamborghini 5000 Quattrovalvole vs Ferrari Testarossa
    In realtà Berger acquistò la Lamborghini poco dopo la vittoria al GP del Portogallo 1989, quando già sapeva che l’anno prossimo si sarebbe accasato alla McLaren. Insomma, i rimorsi per aver “tradito” il Cavallino erano pochi. E poi, chi non si sarebbe lasciato attrarre dalla 5000 Quattrovalvole, l’ultima Countach prodotta (1985) prima della sua rinascita avvenuta nel 2021. Realizzata in risposta alla Ferrari Testarossa, aveva un V12 potenziato rispetto alle prime due serie, con cilindrata aumentata a oltre 5000 cc (5,2 litri) e la novità delle quattro valvole per cilindro, più i sei carburatori Weber. E una nota di thriller. La 5000 Quattrovalvole infatti, all’uscita sul mercato, si dice dichiari “solo” 455 cavalli perché nel caso la Testarossa avesse registrato numeri più alti, allora a quel punto lo staff di Sant’Agata Bolognese avrebbe rivelato le cifre reali della motorizzazione che, a quanto rivelato dai collaudatori dell’epoca, potevano spingersi fino a 470 cv. Non ce ne fu tuttavia bisogno, dato che la Testarossa presentò 390 cv. Le prestazioni – velocità massima di 295 km/h – consentivano alla Countach 5000 Quattrovalvole di scattare da 0 a 100 km/h in 5 secondi netti.
    Countach di Berger, il prezzo
    L’esemplare acquistato da Berger, verniciato di un rosso acceso, dal 1989 al 2002 ha percorso soltanto 11.000 km circa. In seguito sono stati realizzati ben 40.000 euro di lavori di ristrutturazione degli esterni, oltre ai nuovi cerchi che hanno rimpiazzato gli originali. Chi vorrà portarsela a casa dovrà sborsare una cifra tra i 350.000 e i 450.000 euro.
    Schumacher, la Jordan 191 del debutto in F1 va all’asta LEGGI TUTTO

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    F1, Binotto: “Dobbiamo attaccare in ogni gara, Sainz vincerà presto”

    MONTREAL – Mattia Binotto è intervenuto ai microfoni di Sky Sport al termine del Gp del Canada, in cui la Ferrari ha limitato i danni, soprattutto con Charles Leclerc. Il monegasco scattava infatti dall’ultima fila per il cambio della power unit ed ha chiuso quinto. Carlos Sainz ha invece messo pressione a Max Verstappen ma si è dovuto accontentare della seconda piazza. “Quest’anno dobbiamo attaccare in ogni gara. Teoricamente qui a Montreal dovevamo difenderci, invece abbiamo guadagnato qualcosina nella classifica costruttori” ha dichiarato Binotto.
    Il commento di Binotto
    Il team principal della Rossa ha poi analizzato la gara e le singole prestazioni dei due piloti: “Sainz sta guidando meglio rispetto ad inizio stagione e presto conquisterà la sua prima vittoria. Oggi aveva qualcosa in più ed è un peccato che non abbia vinto. Senza un errorino che gli avrebbe negato lo spunto utile forse ce l’avrebbe fatta, ma è stato bravo a tenere il ritmo ed attaccare fino all’ultimo giro. Per Leclerc sapevamo invece che sarebbe stata una gara di pazienza. Il quinto posto partendo dal fondo è un buon risultato”. Infine, sul futuro di questa stagione di F1: “Le prossime quattro gare saranno cruciali”. LEGGI TUTTO

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    F1, l'analisi di Binotto: “Dovevamo difenderci, invece abbiamo guadagnato qualcosa”

    MONTREAL – Non è andato particolarmente male il weekend a Montreal per la Ferrari, che ha concluso il Gp del Canada con un secondo ed un quinto posto, limitando i danni. Basti pensare che Charles Leclerc partiva dal fondo della griglia ed è riuscito a portarsi fino in Top 5, mentre Carlos Sainz ha provato ad insidiare Max Verstappen senza successo. “Quest’anno dobbiamo attaccare in ogni gara. Teoricamente qui a Montreal dovevamo difenderci, invece abbiamo guadagnato qualcosina nella classifica costruttori” ha dichiarato Binotto.
    Binotto sui piloti
    Il team principal della Ferrari ha parlato singolarmente di Sainz e Leclerc, giudicando le loro prestazioni: “Per Charles sapevamo che sarebbe stata una gara di pazienza. Il quinto posto partendo dal fondo è un buon risultato. Carlos invece sta guidando meglio rispetto ad inizio stagione e presto conquisterà la sua prima vittoria. Oggi aveva qualcosa in più ed è un peccato che non abbia vinto. Senza un errorino che gli avrebbe negato lo spunto utile forse ce l’avrebbe fatta, ma è stato bravo a tenere il ritmo ed attaccare fino all’ultimo giro”. Infine, Binotto ha concluso: “L’affidabilità è un problema per tutti, non è una cosa scontata“. Mi aspetto un grosso sviluppo di Red Bull a Silverstone”. LEGGI TUTTO