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    Ferrari sprovvista di assicurazione sull’area pedonale: multa salata

    A Reggio Calabria, una Ferrari California di colore bianco è stata trovata a percorrere l’area pedonale del lungomare di “Falcomatà”. Il conducente stava provocando un bel po’ di disagio sulla strada, ed è stato fermato dalla Polizia che ha poi sequestrato la macchina dopo alcuni accertamenti. Il proprietario della supercar oltre ad essere stato molto irresponsabile, poteva provocare dei danni, considerato che di solito in questi tratti di strada chiusa circolano anche molti bambini, e il livello di attenzione dovrebbe essere massimo; in questo caso poteva essere molto pericoloso.
    Senza immatricolazione
    La Ferrari è una decappottabile versione bianca rispetto alla rossa che si conosce di più. Una volta che si sono accorti dell’infrazione del conducente, sia gli agenti della Squadra volanti della Questura, sia quelli della Polizia stradale sono intervenuti. Colui che guidava l’auto non solo stava provocando un disagio, oltre che violare un divieto di transito, ma era persino al cellulare. E non era solo: con lui altre due persone. Dopo aver fatto alcune ricerche, si è scoperto che il proprietario della Ferrari è il titolare di una concessionaria di auto situata nel quartiere “Gallico”. Ma non è finita qui. Gli agenti hanno poi scoperto che il conducente era senza immatricolazione e senza assicurazione, facendo scattare una multa amministrativa di 1.200 euro.
    Forte dei Marmi, Suv vola su uno stabilimento e lo distrugge: panico in spiaggia LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Shwartzman: “Non vedo l'ora di guidare la F1-75”

    ROMA – A 22 anni Robert Shwartzman coltiva il suo sogno di approdare in Formula 1 con la Ferrari. Il pilota russo con passaporto israeliano però realizzerà presto il suo obiettivo, visto che – come da regolamento – gli spettano due sessioni di prove libere con la F1-75. “Sono un po’ emozionato all’idea. Non so ancora di preciso in quali appuntamenti sarò in pista, ma – dice Shwartzman in un’intervista a “Motorsport” – sarà indubbiamente un bel momento. Sono orgoglioso di poter guidare una Ferrari in un weekend di gara, e anche molto interessato a verificare il lavoro di correlazione fatto con gli ingegneri al simulatore. Abbiamo speso così tante ore per migliorare la monoposto virtuale e portarla il più possibile vicino alla realtà, che adesso non vedo l’ora di toccare con mano i risultati di questo lavoro”.
    Le parole di Shwartzman
    Conquistare un sedile per un intero campionato, però, è tutta un’altra cosa. E per ora Shwartzman resta a Maranello: “Il mio ruolo è quello di ‘race support’. La nostra è come se fosse una terza macchina, ovviamente virtuale, che gira nelle prove libere. L’adrenalina della pista mi manca, certo, ed è stato già diverso quando ho girato al Mugello, perché sono tornato a dover fare i conti con la forza ‘G’ reale, e senti quel feeling di quando ti avvicini al limite”. L’obiettivo di correre in Formula 1, tuttavia, è l’obiettivo principe del pilota dell’Academy Ferrari: “Farò il massimo che posso per riuscire ad avere un’opportunità. Poi la decisione sarà presa con Ferrari, ma al momento è un po’ presto, vedremo. Ovviamente spero che il lavoro che sto facendo in questa stagione mi possa essere d’aiuto”. Poi Shwartzman parla del rapporto con Charles Leclerc e Carlos Sainz: “Facciamo delle prove, poi ci confrontiamo e capita che mi rivolgano delle domande su cosa ritenga meglio, ad esempio, tra due soluzioni. È un lavoro di gruppo”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Shwartzman: “Impaziente di guidare la F1-75. Un posto in F1? È troppo presto”

    ROMA – “Sono un po’ emozionato all’idea. Non so ancora di preciso in quali appuntamenti sarò in pista, ma sarà indubbiamente un bel momento”. Robert Shwartzman (22 anni) si preapara così alle due sessioni di prove libere che lo aspettano con la Ferrari in Formula 1 alla ripresa del mondiale. Il pilota dell’Acadedmy Ferrari nel frattempo resta a Maranello per supportare la squadra dal garage remoto: “Sono orgoglioso di poter guidare una Ferrari in un weekend di gara, e anche molto interessato a verificare il lavoro di correlazione fatto con gli ingegneri al simulatore. Abbiamo speso così tante ore per migliorare la monoposto virtuale e portarla il più possibile vicino alla realtà, che adesso non vedo l’ora di toccare con mano i risultati di questo lavoro”, ha aggiunto.Guarda la galleryLeclerc, il nuovo yacht si chiama Sedici e costa 4 milioni di euro
    Il lavoro di Shwartzman
    Conquistare un sedile per un intero campionato, però, è tutta un’altra cosa. E per ora Shwartzman si concentra sul suo compito: “Il mio ruolo è quello di ‘race support’. La nostra è come se fosse una terza macchina, ovviamente virtuale, che gira nelle prove libere. L’adrenalina della pista mi manca, certo, ed è stato già diverso quando ho girato al Mugello, perché sono tornato a dover fare i conti con la forza ‘G’ reale, e senti quel feeling di quando ti avvicini al limite”. L’obiettivo di correre in Formula 1, tuttavia, è l’obiettivo principe del pilota russo con passaporto israeliano: “Farò il massimo che posso per riuscire ad avere un’opportunità. Poi la decisione sarà presa con Ferrari, ma al momento è un po’ presto, vedremo. Ovviamente spero che il lavoro che sto facendo in questa stagione mi possa essere d’aiuto”. Infine il pilota 22enne racconta delle sessioni al simulatore con Charles Leclerc e Carlos Sainz: “Facciamo delle prove, poi ci confrontiamo e capita che mi rivolgano delle domande su cosa ritenga meglio, ad esempio, tra due soluzioni. È un lavoro di gruppo”, ha concluso Shwartzman. LEGGI TUTTO

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    Problemi all'impianto frenante: Ferrari richiama 23.500 vetture

    Se avete la fortuna di aver acquistato una Ferrari dopo il 2005, probabilmente state per ricevere una lettera dalla Casa del Cavallino che vi metterà in guardia riguardo a un piccolo problema all’impianto frenante. Da Maranello infatti sono state richiamate ben 23.500 vetture le quali dovranno essere portate nelle officine per la risoluione del difetto.
    Come rendere più sportiva una Ferrari F8 Spider? Ci pensa Senner Tunning
    Problema e modelli richiamati
    Una sostituzione necessaria del tappo del serbatoio del liquido freni. Questo è il piccolissimo ma importante problema all’impianto frenante che ha costretto l’azienda di Maranello a richiamare 23.500 vetture. I proprietari saranno avvisati tramite posta e invitati dal 24 settembre 2022 a recarsi in un’officina autorizzata dove verrà sostituito gratuitamente l’elemento. Il guaio riguarda le automobili vendute dal 2005 in poi ed è ovvio quindi pensare che i modelli richiamati sono tantissimi, con diverse versioni per ognuno: Ferrari 430, Ferrari 612 Scaglietti, Ferrari California, Ferrari 612, Ferrari FF, Ferrari F12 Berlinetta, Ferrari LaFerrari, Ferrari California T, Ferrari F60 America, Ferrari F12 TDF, Ferrari LaFerrari Aperta, Ferrari GTC4 Lusso, Ferrari GTC4 T, Ferrari Portofino, Ferrari 812, Ferrari 488 Pista, Ferrari F8 Tributo, Ferrari Roma.
    Ferrari 296 GT3, Maranello rispolvera il V6 in pista LEGGI TUTTO

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    Ferrari, in arrivo su DAZN Spagna il documentario su Sainz

    ROMA – DAZN Spagna ha presentato il documentario dedicato a Carlos Sainz, pilota della Ferrari in Formula 1. Dalle origini della sua carriera, fino alla firma con il team italiano, passando dall’esordio in Toro Rosso nel 2015 a fianco di un giovanissimo Max Verstappen: sono questi i temi che toccherà il lungometraggio, intitolato “Sainz: contro tutto e contro tutti”. “Nel momento in cui firmi il contratto e ti rendi conto di essere un pilota della Ferrari, la tua vita cambia completamente”, dice Sainz.
    Le parole di de la Rosa
    Carlos Sainz Jr. è figlio di Carlos Sainz, pilota due volte campione del mondo rally e tre volte vincitore della Dakar. E questo ha disseminato di pregiudizi la sua ascesa in Formula 1. Pedro de la Rosa, ex pilota nel Circus più famoso del mondo, che dice: “‘Ecco il figlio di Carlos Sainz’, si sentiva dire a ogni gara. Lui è sempre stato criticato. La gente diceva: ‘Beh, sta andando bene, ma ovviamente ha il kart migliore, si allena sempre’. C’era sempre un ma. Se si fosse chiamato Lopez, avrebbero detto: ‘È molto bravo'”. Mentre il padre di Sainz ha aggiunto: “È sciocco pensare che oggi si trova in Formula 1 per merito del suo cognome”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, la vita di Sainz diventa un documentario su DAZN Spagna

    ROMA – Carlos Sainz, pilota della Ferrari in Formula 1, sarà protagonista di un documentario prodotto da DAZN Spagna. Dalle origini della sua carriera, fino alla firma con il team italiano, passando dall’esordio in Toro Rosso nel 2015 a fianco di un giovanissimo Max Verstappen: sono questi i temi che toccherà il lungometraggio, intitolato “Sainz: contro tutto e contro tutti”. “Nel momento in cui firmi il contratto e ti rendi conto di essere un pilota della Ferrari, la tua vita cambia completamente”, dice Sainz.
    Contro i pregiudizi
    Carlos Sainz Jr. è figlio di Carlos Sainz, pilota due volte campione del mondo rally e tre volte vincitore della Dakar. E questo ha disseminato di pregiudizi la sua ascesa in Formula 1. Pedro de la Rosa, ex pilota nel Circus più famoso del mondo, che dice: “‘Ecco il figlio di Carlos Sainz’, si sentiva dire a ogni gara. Lui è sempre stato criticato. La gente diceva: ‘Beh, sta andando bene, ma ovviamente ha il kart migliore, si allena sempre’. C’era sempre un ma. Se si fosse chiamato Lopez, avrebbero detto: ‘È molto bravo'”. “È sciocco pensare che oggi si trova in Formula 1 per merito del suo cognome”, ha aggiunto il padre di Sainz. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko duro sulla Ferrari: “Hanno sbagliato tutto”

    ROMA – Dopo la gara in Ungheria il titolo iridato è sempre più vicino a Max Verstappen e alla Red Bull, che stanno dominando la Ferrari in Formula 1. Ed Helmut Marko risponde riguardo i motivi che hanno fatto sprofondare il Cavallino in entrambe le classifiche mondiali: “Perché stanno sbagliando praticamente tutto. A Budapest, per esempio, prima non hanno messo le gomme nella giusta finestra di temperatura e poi – aggiunge l’austriaco al quotidiano Osterreich – hanno anche scelto la strategia sbagliata ai box”.
    Le parole di Jos Verstappen
    A Helmut Marko si aggiunge anche Jos Verstappen, padre di Max Verstappen, leader della classifica piloti e campione del mondo in carica. L’olandese ex Formula 1, dalle colonne del De Telegraaf, spiega: “Alla Ferrari sbagliano sempre la strategia. A volte può succedere, ma se sono così indietro in classifica è a causa di tutti gli errori che hanno commesso”. Quando i motori torneranno a riaccendersi dopo la pausa estiva, la Ferrari avrà l’obbligo di rispondere a queste critiche rimettendosi in carreggiata per il mondiale, almeno finché l’aritmetica glielo permetterà. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko punge la Ferrari: “Stanno sbagliando tutto”

    ROMA – Il mondiale di Formula 1, soprattutto dopo la gara in Ungheria, sembra aver preso la strada della Red Bull e di Max Verstappen, sempre più padroni della stagione 2022. Helmut Marko, dal canto suo, sembra avere la spiegazione: “Perché stanno sbagliando praticamente tutto. A Budapest, per esempio, prima non hanno messo le gomme nella giusta finestra di temperatura e poi – aggiunge l’austriaco al quotidiano Osterreich – hanno anche scelto la strategia sbagliata ai box”.
    Il pensiero di Jos Verstappen
    A Helmut Marko si aggiunge anche Jos Verstappen, padre di Max Verstappen, leader della classifica piloti e campione del mondo in carica. L’olandese ex Formula 1, dalle colonne del De Telegraaf, spiega: “Alla Ferrari sbagliano sempre la strategia. A volte può succedere, ma se sono così indietro in classifica è a causa di tutti gli errori che hanno commesso”. Dopo questa pausa estiva toccherà alla Ferrari rispondere in pista a queste critiche, dimostrando che il mondiale non è ancora chiuso. LEGGI TUTTO