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    La Ferrari si gioca tutto sul sabato e su Leclerc

    Tutti gli occhi su Leclerc. E sul sabato di Montecarlo. L’ossessione Ferrari, tanto più nel GP di casa di Charles, che l’anno scorso è riuscito a vincere al settimo anno in Formula 1, il sesto in Rosso. I presupposti, come detto e ridetto in questo periodo, non sono molto confortanti. La SF-25, troppo rigida e alta da terra (colpa di una sospensione posteriore da rifare, ma bisognerà aspettare Silverstone e un compromesso per non rifare anche LEGGI TUTTO

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    F1 | GP Monaco 2025: tre domanda ad Arthur Leclerc (Ferrari)

    Alla vigilia del Gran Premio di Monaco 2025 di Formula 1, Arthur Leclerc, development driver della Scuderia Ferrari e fratello del più famoso Charles, risponde a tre domande sul circuito di casa.LECLERC Arthur (mco), Scuderia Ferrari SF-24, portrait during the Formula 1 Qatar Airways Qatar Grand Prix 2024, 23th round of the 2024 Formula One World Championship from November 29 to December 1, 2024 on the Lusail International Circuit, in Lusail, Qatar – Photo Florent Gooden / DPPI – Credits: @Scuderia Ferrari Press OfficeTre domande ad Arthur Leclerc, development driver della Scuderia Ferrari
    1. Da monegasco, puoi spiegare qual è l’importanza di questa gara per il Principato? E per te in particolare, cosa significa vedere tuo fratello correre su queste strade?Arthur Leclerc: “Essere monegasco e guardare il Gran Premio di Monaco è qualcosa di incredibile. Seguo questa gara da tantissimi anni, praticamente da quando sono nato, ed è davvero qualcosa di speciale per tutti i nostri amici e la nostra famiglia. Ovviamente, vedere Charles guidare aggiunge sempre qualcosa in più. L’anno scorso è riuscito a realizzare il sogno di vincere la gara, quindi in un certo senso sembra aver chiuso il cerchio. Di sicuro per tutti i monegaschi è sempre una giornata magica quella del Gran Premio”.
    2. Qual è il tuo primo ricordo di questa gara? Cosa facevi durante il GP da bambino?AL: “Il primo ricordo del Gran Premio di Monaco sono io bambino che guardo la gara insieme ai miei genitori e ai miei fratelli. È passato davvero tanto tempo! Eravamo alla chicane della Piscina e ricordo che i motori di Formula 1 all’epoca erano così rumorosi che mi misi a piangere! I miei genitori dovettero comprarmi dei tappi per le orecchie perché mi facevano male”.

    3. Che impatto pensi possa avere la nuova regola dei due pit stop obbligatori in gara?AL: “Penso che sia positivo avere due soste obbligatorie, perché porterà un po’ più di azione e imprevedibilità alla gara, e permetterà anche ai piloti di spingere di più con le gomme. Negli ultimi anni tutto ruotava troppo intorno alla gestione degli pneumatici. Quest’anno credo che questa regola aggiungerà un po’ di strategia al quadro generale. Detto ciò, Monaco è sempre Monaco, quindi penso che sarà comunque fondamentale fare bene in qualifica per poter avere una buona gara. Sono davvero curioso di vedere cosa succederà”. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Monaco | Vasseur: “Abbiamo lavorato per migliorare il giro secco”

    Vasseur – credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    Va in scena questo weekend uno degli appuntamenti più iconici del campionato, il Gran Premio di Monaco, che è anche la gara di casa per Charles Leclerc, unico pilota monegasco ad aver vinto in patria in Formula 1.
    Quella di Monte Carlo non è soltanto una gara: è un concentrato di storia, prestigio e adrenalina, incastonato tra le strade strette e tortuose di una città che vive la Formula 1 come parte della sua identità.
    Alla vigilia dell’ottavo appuntamento del mondiale 2025 di Formula 1, Fred Vasseur ha detto: “Il Gran Premio di Monaco è una gara unica. Sappiamo come la qualifica sia fondamentale e in questi giorni abbiamo lavorato proprio per migliorare la nostra performance sul giro secco, dopo che nelle ultime occasioni non siamo riusciti a sfruttare al meglio il nostro pacchetto al sabato”.
    Sarà davvero così? Dopo la pessima qualifica di Imola, con due Ferrari fuori dalla Top 10, le stradine di Monaco potrebbero essere un problema reale per la SF-25, sempre in difficoltà quest’anno nelle curve più lente dei tracciati sui cui si è corso fino ad ora.

    Il Team Principal della Scuderia di Maranello ha poi aggiunto: “Questo weekend debutta una novità nel regolamento sportivo che introduce una sfida ulteriore per la gara di Monaco. Ogni pilota dovrà fare almeno due pit stop con l’intento di dare più importanza alla strategia e aumentare l’azione in pista. Ovviamente è l’appuntamento di casa per Charles e questo rende questa corsa speciale per tutta la squadra, che è determinata a mettere nelle condizioni di ottenere il massimo della prestazione sia lui che Lewis”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, gli sviluppi tardano e la pazienza di Leclerc è finita

    Dopo un inizio di stagione molto al di sotto delle aspettative, in Ferrari gli sviluppi tardano ad arrivare mentre la pazienza di Charles Leclerc è (quasi) finita.

    La parola pazienza ha radici nel verbo latino “patire”, che significa soffrire, sopportare. Charles Leclerc, molto probabilmente questo lo potrebbe anche ignorare, ma conosce bene invece la sofferenza che prova nell’essere un pilota Ferrari da sette anni e nel dover affrontare l’ennesima stagione nella quale non è ancora riuscito a intravedere la possibilità di una vittoria.
    La sua pazienza è (quasi) finita e le sue dichiarazioni dopo le disastrose qualifiche di Imola sono lì a dimostrarlo. Andando anche contro il pensiero ricorrente del suo Team Principal, il pilota monegasco ha apertamente detto che “la macchina non ha potenziale“. Dopo tre giorni di test in Bahrain e dopo sette week end in pista per altrettanti Gran Premi, non è concepibile che a Maranello si stiano ancora analizzando i dati di una monoposto che è chiaramente un progetto sbagliato.
    All’ultimo anno di un regolamento che non ha più nulla di nuovo, un team come la Ferrari non può permettersi di iniziare una stagione con una vettura peggiore di quella che ha brillantemente chiuso l’anno passato. La SF-24 era una delle migliori monoposto in pista a fine stagione, all’altezza di McLaren e davanti a Red Bull e Mercedes. In pochi mesi, alcune scelte tecniche – prima fra tutti la scelta di una sospensione pull-rod sia all’avantreno che al retrotreno – hanno fatto fare un deciso passo indietro nelle prestazioni e di conseguenza anche alle ambizioni e ai sogni di Charles Leclerc e Lewis Hamilton.

    Come se non bastasse la continua e spasmodica ricerca di un potenziale che evidentemente non c’è, ha comportato un ritardo nel progettare e deliverare gli sviluppi, necessari e vitali per provare a raddrizzare un pessimo inizio di stagione. E invece nulla: nessuno sviluppo dopo oltre due mesi e forse non ne vedremo nemmeno a inizio giugno in Spagna, se non la nuova ala anteriore per rispettare il nuovo regolamento sulla flessibilità delle ali.
    Il ritardo nel portare sviluppi ha penalizzato e penalizzerà ulteriormente la Scuderia di Maranello in quanto altri team rivali hanno già messo e metteranno in pista le loro novità che hanno già permesso e permetteranno un miglioramento nei tempi sul giro secco e sul passo gara.
    A Maranello pare si siano già arresi ad un 2025 cominciato male e che potrebbe però anche finire peggio! Tornando alla pazienza di Leclerc non è difficile pensare che questa sia ormai giunta alla fine, così come potrebbe essere giunta alla fine la sua “relazione” con una rossa che ormai non riesce più ad essere così sexy per le ambizioni del monegasco. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, per Montecarlo la speranza è anche paura: “I nostri difetti si vedranno…” 

    Chiudi menuCorriere dello Sport.itCorriere dello Sport.itabbonatiLeggi il giornaleNaviga le sezioniSegui le DiretteLiveI nostri socialFacebookInstagramTwitterTelegramContinua ad esplorareContattaciFaqRSSMappa del SitoLa RedazioneEdizione DigitaleAbbonamentiFaqCookie PolicyPrivacy PolicyCondizioni generaliNote legaliPubblicitàChiudi menuCorriere dello Sport.itCorriere dello Sport.itLoginregistratiabbonatiLeggi il giornale LEGGI TUTTO

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    Terruzzi Racconta, GP Imola F1 2025: Colpi da K.O., presi e dati

    La sveglia di Verstappen, le fragilità McLaren e poi la Ferrari, nell’episodio numero 8 di “Terruzzi Racconta” sul Gran Premio di Imola F1 2025.
    Il Gran Premio di Imola 2025 si è configurato come un vero e proprio spartiacque, un episodio denso di colpi di scena che ha rimescolato le carte in tavola del campionato mondiale di Formula 1. In questo ottavo capitolo del suo racconto senza filtri, Giorgio Terruzzi analizza con la sua consueta lucidità i “K.O.” inferti e subiti dai protagonisti, svelando fragilità inattese e nuove consapevolezze.

    Colpi da K.O., presi e dati | GP Imola F1 2025: Terruzzi Racconta (Ep. 8)

    Tutti gli episodi di Terruzzi Racconta, li puoi trovare su Spotify.
    Verstappen domina e risveglia la competizione
    Max Verstappen e la Red Bull hanno messo a tacere, almeno per ora, le voci di un presunto calo di performance. La vittoria a Imola è stata una dimostrazione di forza, un segnale inequivocabile (dal punto di vista tecnico, un’esecuzione impeccabile della strategia di gara, unita a una gestione ottimale degli pneumatici Pirelli, ha annullato ogni velleità degli avversari).
    McLaren
    Dopo le promettenti prestazioni delle ultime gare, Imola ha rivelato una McLaren più vulnerabile del previsto. Sebbene Lando Norris abbia lottato con onore, il tasso di degrado degli pneumatici (un parametro cruciale su una pista esigente come Imola) è apparso superiore rispetto alla Red Bull, limitando le opzioni strategiche e il passo gara. L’analisi telemetrica potrebbe rivelare micro-perdite di carico aerodinamico in alcune sezioni del circuito, un aspetto su cui il team di Woking dovrà concentrarsi per le prossime gare.

    Ferrari: nuvole di dubbio e speranze sopra Maranello
    Il Gran Premio di casa si è rivelato un’altalena di emozioni per la Ferrari, un turbinio di nuvole di dubbio che si sono diradate, lasciando spazio a insperate speranze. L’aria frizzante dell’attesa, il calore avvolgente del pubblico ferrarista, avevano gonfiato le aspettative a livelli quasi insostenibili. Tuttavia, il verdetto severo delle qualifiche aveva gettato un’ombra lunga e minacciosa su Maranello, facendo temere il peggio, un vero e proprio disastro sportivo davanti ai propri tifosi.
    Eppure, la gara ha saputo riscrivere la narrazione. Contro ogni pronostico, la Rossa ha saputo reagire, mostrando grinta e determinazione in pista. Ciò che sembrava un weekend da incubo si è trasformato in una sorpresa positiva, un raggio di sole che squarcia le nubi.
    Questo risultato, seppur inaspettato, non cancella le nuvole di dubbio che ancora aleggiano sul futuro della scuderia. Interrogativi sulla costanza della performance, sulla strategia di sviluppo e sulla capacità di competere costantemente con i rivali rimangono aperti.
    Tuttavia, la reazione mostrata nel Gran Premio di casa accende una nuova speranza. La capacità di reagire alle difficoltà, di sfruttare ogni opportunità e di lottare fino alla fine sono segnali incoraggianti. Maranello può tornare a sognare, consapevole che il cammino è ancora lungo e tortuoso, ma con la consapevolezza di avere una squadra capace di sorprendere e di regalare nuove emozioni ai propri tifosi. Il Gran Premio di casa, dunque, si chiude con un bilancio agrodolce, ma con una rinnovata fiducia nel futuro: le speranze sono tornate a fiorire sotto il cielo, un tempo plumbeo, di Maranello.
    Piastri, un disturbo crescente per i top driver
    Oscar Piastri, al contrario, ha mostrato segnali incoraggianti. Pur non avendo conquistato la vittoria, la sua costanza e la sua capacità di sfruttare le opportunità lo pongono come un elemento di disturbo crescente per i piloti di vertice. La sua gestione della pressione e la sua curva di apprendimento esponenziale suggeriscono che il giovane australiano stia iniziando a credere seriamente nelle proprie possibilità.
    Red Bull, il ritorno del predatore
    La vittoria di Verstappen ha sancito un chiaro messaggio: la Red Bull può davvero tornare ai suoi livelli di competitività.
    Scoop e voci: il paddock non dorme mai
    Nel frenetico mondo della Formula 1, le dinamiche fuori pista sono altrettanto intense. Terruzzi accenna a “scoop veri e presunti”, alimentando la narrazione con indiscrezioni che tengono alta l’attenzione degli appassionati.
    Colapinto, il giudizio tagliente e la pressione
    Infine, Terruzzi non risparmia un giudizio tranchant su Franco Colapinto, definendolo “il più sopravvalutato del 2025” e sottolineando la pressione che grava sulle sue spalle. Questa affermazione, certamente destinata a far discutere, introduce un elemento di analisi critica sulle aspettative che circondano alcuni giovani piloti.
    Un campionato ancora aperto
    Il Gran Premio di Imola 2025 ha lasciato dietro di sé una scia di riflessioni e nuove consapevolezze. La Red Bull ha ribadito la sua forza, la McLaren ha mostrato delle vulnerabilità, la Ferrari è chiamata a una profonda analisi e Piastri emerge come un contendente sempre più credibile. Il campionato è ancora lungo, ma i “colpi da K.O.” presi e dati a Imola hanno sicuramente ridefinito, almeno temporaneamente, le gerarchie in pista. Il racconto di Terruzzi, come sempre pungente e ricco di spunti tecnici, ci accompagna in questa fase cruciale della stagione. LEGGI TUTTO