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    F1, Simone Resta saluta così su Linkedin dopo 23 anni in Ferrari

    Simone Resta, dopo 23 anni in Ferrari, ha salutato oggi la sua community su Linkedin. Con il messaggio qui sotto, l’ex Direttore Tecnico del Team Haas e Alfa Romeo, nonché ex Ferrari F1 Chief Designer, si è congedato da Maranello per trasferirsi in Mercedes.
    2001-2024, ultimo giorno dopo 23 anni di passione in Ferrari.Esperienza professionale unica, con la fortuna di conoscere talenti eccezionali.
    Un grazie di cuore a tutti quelli che hanno creduto in me ed ai tifosi che non hanno mai fatto mancare il loro supporto in questi anni.
    Avanti a tutta.
    Un messaggio semplice dove parla della sua passione, ringraziando tutti quelli che hanno creduto in lui ma guardando avanti, senza dimenticare i tifosi.
    Resta volerà ora a Brackley dove ricoprirà il ruolo di direttore dello sviluppo strategico del Team Mercedes F1, lavorando a stretto contatto con il direttore tecnico James Allison, già suo collega in Ferrari.

    Qui sotto il messaggio pubblicato sul suo profilo Linkedin. LEGGI TUTTO

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    Ferrari e Newey, il grande dubbio: Maranello può perdere il Genio?

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    F1, Ferrari: i Gran Premi in cui vedremo nuovi sviluppi sulla SF-24

    In una recente intervista ai media italiani, Fred Vasseur ha parlato dei prossimi sviluppi che la Scuderia di Maranello porterà sulla Ferrari SF-24. Tra Budget Cap e calendario, i fine settimana nei quali portare sviluppi sono pochi. Vediamo insieme quali.VASSEUR Frédéric (fra), Team Principal & General Manager of the Scuderia Ferrari, portrait during the Formula 1 Gulf Air Bahrain Grand Prix 2024, 1st round of the 2024 FIA Formula One World Championship from February 29 to March 2, 2024 on the Bahrain International Circuit, in Sakhir, Bahrain – Photo Florent Gooden / DPPI | credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Fred Vasseur è molto concreto e diretto nelle sue dichiarazioni, così da lasciare sempre poco alla libera interpretazione di giornalisti, blogger o commentatori vari. Il Team Principal della Ferrari, in una recente intervista rilasciata online ai media italiani, ha parlato degli aggiornamenti che saranno portati in pista sulla SF-24, da qui a fine campionato.
    “Ha più senso portare le novità in due o tre gare (parlando dell’intera stagione, ndr), poi dipende anche dalla sequenza che impone il calendario – ha detto Vasseur -. Quando affrontiamo tre Gran Premi senza una settimana di sosta è difficile realizzare lo stock di pezzi di ricambio che serve, poi bisogna considerare anche i weekend sprint, non è sempre facile mettere a punto la macchina con una sola sessione di prove libere. Questo per dire che non si tratta solo dello sviluppo e della produzione dei pezzi, bisogna considerare tanti aspetti, inclusa la tipologia della pista su cui si portano gli aggiornamenti. Debuttare con un upgrade a Monaco è abbastanza rischioso, così come lo è nel weekend sprint”.
    Sempre sul fronte date per i prossimi aggiornamenti, Vasseur ha poi anche detto: “Non so se saranno portati in pista primo o dopo l’Inghilterra, ma sarà presto”.
    Da queste dichiarazioni del Team Principal Ferrari e dando uno sguardo al Calendario F1 2024, possiamo ipotizzare che la prima data utile per vedere nuovi sviluppi sulla SF-24 EVO possa essere a inizio luglio in occasione del Gran Premio di Gran Bretagna. Qualora per quella data non si dovesse arrivare in tempo, la seconda finestra utile sarebbe la gara in Belgio di fine luglio, prima della pausa estiva che permetterebbe quindi di lavorare tutti i pezzi necessari per affrontare le 4 gare da fine agosto a fine settembre.
    Da lì in avanti, tra gare sprint e Gp in sequenza molto ravvicinata, resterebbero solo due finestre utili per nuovi sviluppi: Singapore (20-22/09) e Las Vegas (21-23/11). La prima però è una pista non particolarmente adatta per valutare aggiornamenti mentre la seconda sarebbe troppo a ridosso della fine del campionato. Quest’ultima potrebbe essere però anche l’ultima possibilità di portare qualche upgrade per poter magari lottare fino alla fine per il mondiale costruttori.

    Tra le limitazioni nel portare sviluppi, c’è ovviamente anche il budget cap. E su questo Vasseur ha detto: “Con il tetto massimo dei costi che impone il regolamento finanziario è necessario trovare un equilibrio. Di fatto portiamo aggiornamenti quando abbiamo qualcosa di significativo da portare”.
    Infine il Team Principal arrivato a Maranello a gennaio 2023, ha voluto sottolineare un altro aspetto molto importante legato al guadagno che ogni singolo upgrade può portare oggi, rispetto a qualche anno fa: “Bisogna pensare che c’è una sorta di convergenza di prestazioni e di conseguenza il tasso di sviluppo è molto più basso rispetto a due anni fa. Questo vuol dire che ogni volta che una squadra porta un upgrade, e penso che sia così anche per noi, il guadagno è minore rispetto a due anni fa. Vuol dire anche che sta assumendo sempre più importanza il guadagno che si può trovare sul setup, un aspetto che non va sottovalutato”. LEGGI TUTTO

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    GP Monaco: Leclerc, una vittoria che cambia la storia

    L’esito più emozionate nella gara più noiosa, un paradosso, un controsenso. Come quello che ha separato in questo anni Charles dal gradino più alto del podio di casa sua. Proprio lì, a Monaco, dove il suo terreno di caccia prediletto, la qualifica, conta più di ogni altra cosa. Una maledizione, l’ha spezzata Charles.LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, portrait during the Formula 1 Grand Prix de Monaco 2024, 8th round of the 2024 Formula One World Championship from May 23 to 26, 2024 on the Circuit de Monaco, in Monaco – Photo Florent Gooden / DPPI – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Eppure ci aveva provato nel 2021, quando però un problema al semiasse l’aveva obbligato al ritiro nel giro di formazione, mentre la pioggia e una strategia suicida avevano infranto l’illusione di piazzare il colpo anche l’anno seguente. Per questo sabato sera, dopo una pole straordinaria, la terza a Montecarlo, il sorriso di Charles appariva appena accennato, forzato, molto sfuggente. Gli sguardi nei box erano tesi, nei volti le espressioni di chi teme che la sfortuna o qualcosa si possa mettere di nuovo di traverso, rovinando la festa. Invece no, questa volta no.
    “Abbiamo vinto… finalmente!“, così Bryan Bozzi dal muretto, a sottolineare il senso di liberazione collettivo, Charles Leclerc profeta in patria per la prima volta, un risultato storico anche per Monaco, che di profeti in patria non ne vedeva dai tempi di Louis Chiron, storia di 93 anni fa.
    Piange il Principe Alberto, ma piange anche Charles. Non era successo a Spa, alla sua prima vittoria, non si era sciolto neanche a Monza, una settimana dopo, di fronte alla Marea Rossa, è successo qui, tra le sue strade, a Monaco. Terra di Yacht e soldi, ma anche di sentimenti, quelli che legano Charles alle sue gioie infantili e a quei dolori che hanno stroncato improvvisamente la sua spensieratezza giovanile, obbligandolo a crescere prima del tempo. La perdita del suo amico Jules Bianchi, poi quella di papà Hervé. Se corre è grazie a loro, se vince è per loro.

    Una vittoria dal valore enorme, in un weekend dominato, gestito a sangue freddo, in fuga da un’angoscia che ha tallonato Charles più degli avversari. Ora la Ferrari ha ritrovato il suo cavallino prediletto, costante ma opaco in questo inizio di mondiale, eppure lì, secondo in classifica, ad una manciata di punti da Verstappen.
    Charles Leclerc ha scritto una bella pagina di storia della Formula Uno e forse ne ha cancellata momentaneamente un’altra, quella che vedeva un mondiale già scritto. Vero, troppo presto per riaprire il libro, ma altrettanto presto anche per chiuderlo definitivamente. Per il prossimo capitolo destinazione Montréal, GP del Canada. LEGGI TUTTO

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    “Alla fine pensavo a mio padre”: Leclerc in lacrime tra gioia e dolore

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