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    F1, Binotto subito in pista dopo la Ferrari? La voce che circola in Germania

    ROMA – Ormai da martedì 29 novembre Mattia Binotto non è più il team principal della Ferrari. La fine di una collaborazione durata ben 28 anni per l’ormai ex ingegnere della Rossa che ora sta vagliando le varie opzioni per futuri incarichi. Sembra che il nativo di Losanna sia sulla lista dei desideri dell’Alpine per assumere il ruolo di direttore tecnico del team francese, ma nelle ultime ore ha preso piede un possibile passaggio in una delle rivali della Ferrari: la Mercedes.
    I precedenti passaggi da Ferrari a Mercedes
    Manca ancora una comunicazione ufficiale della scuderia di Maranello sul tempo che Mattia Binotto dovrà passare senza poter lavorare per altri team della Formula 1. Solitamente la forbice parla di 6-12 mesi di stop per poi avere il via libera. Non è ancora chiaro in che ruolo Binotto potrà entrare nella formazione esistente della Mercedes, ma non sarebbe la prima volta di un passaggio dalla Rossa alla casa di Brackley. Infatti prima di lui anche Aldo Costa e James Allison hanno deciso di fare lo stesso percorso, cambio di scenario che potrebbe risultare positivo per la carriera dell’ex team principal della Ferrari.
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    F1, In Ferrari è tutto pronto per il dopo Binotto: organigramma, ruoli chiave e date

    L’uscita di scena di Mattia Binotto libera la strada ad una completa riorganizzazione della Scuderia Ferrari. L’Amministratore Delegato Benedetto Vigna e il Presidente John Elkann sono al lavoro per trovare gli uomini chiave per dare alla squadra un nuovo assetto. Al di là dei nomi, alcuni ancora da definire, l’organigramma della Gestione Sportiva avrà ruoli definitivi e chiare responsabilità.Via un Team Principal se ne fa un altro. A dire il vero in Ferrari non sarà proprio così perché dietro all’uscita di Binotto c’è molto di più! Se è vero che da un lato i risultati sportivi hanno pesato sulla decisione di fare a meno dell’ingegnere di Losanna, sono stati ben altri fattori che hanno portato i vertici del Cavallino a voler intraprendere una strada diversa.
    Ora Vigna ed Elkann cercheranno di dare all’organizzazione del Team Ferrari una veste più consona ad una squadra corse, con responsabilità ben definite e risorse di peso nei ruoli chiave. Al di là quindi del nome che andrà a ricoprire il ruolo di Team Principal, la Scuderia Ferrari è alla ricerca di un Direttore Tecnico e di un Responsabile della Comunicazione.
    Almeno per i primi due ruoli la decisione è quella di “andare sul mercato”, puntando su figure con esperienza nelle corse, nel motorport e in Formula 1. I nomi che circolano sono quelli di Frédéric Vasseur (ingegnere francese e attuale CEO e Team Principal di Alfa Romeo), Aldo Costa (ingegnere con una lunga esperienza in F1 con Minardi, Ferrari, Mercedes e attualmente in Dallara) e Simone Resta (direttore tecnico del Team Haas).

    Per l’ufficio stampa si starebbe pensando ad una scelta interna al Gruppo o alla Scuderia stessa che vanta già in organico figure con un’ottima esperienza nella gestione dei rapporti con la stampa, nella sua accezione più classica, anche se sarebbe auspicabile un deciso passo avanti in ambito Digital e New Media.
    Le linee guida sono state ormai definite, i ruoli anche, non solo quelli apicali di Team Principal, Direttore Tecnico e Responsabile della Comunicazione. Ora occorrerà mettere a terrà i desiderata di Vigna e arrivare velocemente a completare un organigramma che, ad oggi, ha ancora parecchie caselle vuote senza un nome. Le tappe e le scadenze sono fissate: l’AD vorrebbe arrivare a fine gennaio con la maggior parte della posizioni coperte per poi fare un passaggio in CDA nei primi giorni di febbraio per l’approvazione. LEGGI TUTTO

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    F1, per il Team Haas un 2022 nel segno della progressione

    Le due cenerentole del Mondiale di F1 2021, Haas e Alfa Romeo, hanno spiccato decisamente il volo quest’anno compiendo un importante passo avanti prestazionale. Da team satelliti della Ferrari nell’ambito di una solida partnership tecnica si sono giovate dell’indiscusso miglioramento di Maranello all’interno della rivoluzione 2022. I frutti sono stati evidenti e la Haas in particolare si è smarcata dallo scurissimo Campionato 2021, concluso senza far segnare neppure un punto.
    Alla bandiera a scacchi di Abu Dhabi, la scuderia americana si è tolta anche la soddisfazione di precedere l’Alpha Tauri, lo scorso anno anni luce avanti. Per la Haas-Ferrari, dunque, un ottavo posto di platino che offre segnali molto positivi e di incoraggiamento in chiave 2023 con una perla d’autore: la pole position di Kevin Magnussen ad Interlagos. Che la musica fosse cambiata rispetto ad un 2021 da incubo lo si era capito subito in Bahrain nel primo Gp della stagione con l’ottimo quinto posto del danese. La serie positiva in zona punti è poi proseguita a Jeddah fino ad accumulare un gruzzoletto di 37 punti.
    Niente male, davvero. Unico neo il siluramento di Mick Schumacher che ha comunque portato 12 punti alla causa Haas ed ha evidenziato spesso un rendimento in gara anche migliore del team mate. A giocare a suo sfavore sono stati i troppi e rovinosi incidenti con relativi ed importanti danni alle vetture. Ma, tutto sommato, per Haas è stata un’annata molto positiva con un quinto e un sesto posto come migliori risultati e tanta iniezione di fiducia per il futuro.

    Soprattutto nell’ottica di un rapporto sempre più stretto con Ferrari adesso che Mattia Binotto non c’è più. Non sono passate inosservate, infatti, le decisioni del team principal Steiner e della proprietà in totale opposizione ai voleri dell’ormai ex guida sportiva del Cavallino. Il riferimento è alle decisioni sul compagno di squadra da affiancare a Magnussen il prossimo anno. Scelte che hanno portato prima all’allontanamento di Schumacher e poi all’ingaggio di Hulkenberg, che ha battutto Giovinazzi e Shwartzman voluti invece in Haas dallo stesso Binotto. LEGGI TUTTO

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    I segreti della Ferrari sono sul mercato

    Bisogna essere matti – ma matti di quelli veri – per essere al vertice di un team di Formula 1 e non vedere in Mattia Binotto un uomo-passepartout. La sua cartella – immagine metaforica, ché forse gli servirebbe un camion, o molti terabit di memoria – contiene tutti i più recenti progetti tecnici ma anche conoscenza di uomini, procedure, prassi, aspetti finanziari divenuti così importanti con il budget cap, e naturalmente gli inconfessabili segreti che la Ferrari ha, come ogni altra squadra. Chissà dunque dove finirà l’ingegnere reggiano, che dubitiamo si dedicherà alla vigna (con la “v” minuscola, of course).
    Qui Mercedes
    Toto Wolff lo chiamerà, se non l’ha già fatto. I due sono in ottimi rapporti e il manager austriaco da tempo vorrebbe sfilarsi dal ruolo di team principal che occupa dal 2013 per giocare a tempo pieno nel ruolo di businessman, peraltro con influenza anche sul Team Mercedes AMG F1 (ne è proprietario per un terzo, alla pari di Daimler AG e Ineos). Non sarebbe certo la prima volta che Mercedes mette le mani su un ingegnere ex ferrarista: ricordiamo Aldo Costa messo alla porta nel 2011 dal presidente Montezemolo, James Allison nel 2016 e il motorista Lorenzo Sassi nel 2017 dal presidente Marchionne (Sassi forse fatto fuori su indicazione di Binotto, allora capo del settore). Tutti in Mercedes a cucirsi al petto gli allori dei titoli mondiali, giunti in serie. I rapporti tra Binotto e Sassi sono pessimi, ma non sarà certamente questo a frenare Wolff, di fronte alla disponibilità di una tale cassaforte di conoscenze a disposizione. Né è un impedimento l’inevitabile periodo di gardening, che per figure così importanti non è solitamente inferiore a un anno: ciò impedisce di recarsi in un posto di lavoro ma non – di fatto – di trasferire ad altri ciò che si sa. 
    Qui Alpine
    Certamente interessato anche Luca de Meo, presidente e a.d. del gruppo Renault: li unisce il fatto di essere stati promossi (sia pure in tempi, con ruoli e modalità diverse) da Sergio Marchionne. E oggi Alpine è l’unico grande costruttore in Formula 1 un po’ al palo come risultati, e con una chiara crisi di leadership all’interno del team. Su tutto e su tutti, poi, la prima logica di mercato: prendere una persona di valore per sottrarla alla concorrenza.
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    F1, Domenicali sull'addio di Binotto: “Spero continui la crescita della Ferrari”

    “Ferrari deve proseguire percorso”
    Per Domenicali è fondamentale che la Ferrari scelga la persona giusta in vista dell’imminente stagione 2023 per non rallentare il percorso di crescita partito quest’anno. “Auguro alla Rossa di trovare una persona che possa proseguire il cammino iniziato quest’anno, che ha visto la Ferrari tornare al vertice e concludere il campionato in seconda posizione. Una Ferrari competitiva per il mondo della F1 è importante”, ha concluso il manager imolese. LEGGI TUTTO

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    F1 Ferrari, Domenicali commenta l'addio di Binotto

    ROMA – Stefano Domenicali sa cosa sta provando Mattia Binotto in queste ore. Anche l’attuale amministratore delegato di Liberty Media, dopo aver guidato la Rossa, ha rassegnato la dimissioni dalla scuderia di Maranello, augurando il meglio all’ormai ex team principal della Ferrari dopo l’arrivo dell’annuncio ufficiale.”Alla luce della posizione che occupo non posso dire nulla – ha spiegato a Marca – se non augurare il meglio a Mattia Binotto per il suo futuro”.
    “Serve Ferrari competitiva”
    La futura scelta della Ferrari – in vista del 2023 – non può essere assolutamente sbagliata per non disperdere la crescita iniziata in questa stagione. “Auguro alla Ferrari di trovare una persona che possa proseguire il cammino iniziato quest’anno che l’ha vista tornare al vertice e concludere il campionato in seconda posizione. Una Ferrari competitiva – conclude Domenicali – per il mondo della F1 è importante”.
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    Ferrari: i messaggi di Leclerc e Sainz dopo le dimissioni di Binotto

    ROMA – Charles Leclerc ha voluto salutare con un post su Instagram Mattia Binotto, che a fine anno non sarà più il team principal della Ferrari. Adesso, a Maranello, è caccia al suo sostituto in vista del Mondiale 2022 di Formula 1. “Grazie di tutto, Mattia – esordisce il monegasco -. Abbiamo trascorso insieme quattro anni molto intensi, di grandi soddisfazioni e anche, inevitabilmente, di momenti che ci hanno messo alla prova- La mia stima e il mio rispetto nei tuoi confronti non sono mai venuti meno, e abbiamo sempre lavorato con tutta le dedizione per raggiungere gli stessi obiettivi. In bocca al lupo per tutto”.Guarda la galleryRoberto Carlos impazzisce per Sainz, Alonso e Verstappen al GP del Brasile!
    La dedica di Sainz
    Poche ore dopo è arrivato anche il saluto social di Carlos Sainz: “Grazie Mattia – si legge nel suo tweet -. È stato un piacere lavorare al tuo fianco per far progredire la squadra e noi stessi nella buona e nella cattiva sorte. Grazie per i bei ricordi e i momenti che abbiamo condiviso dentro e fuori la pista, ti auguro il meglio per i tuoi futuri impegni”.

    Parla Giovinazzi
    Anche Antonio Giovinazzi, terzo pilota Ferrari, ha salutato Binotto con un post sui social: “Nella vita di ognuno non sono molte le persone veramente importanti – ha scritto -. Non sempre ne abbiamo la consapevolezza e sappiamo cogliere i momenti giusti per dire loro grazie. Mattia sei sempre stato un riferimento, lo sarai e te ne sarò sempre grato”.
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    F1 Ferrari: Leclerc saluta Binotto, la dedica del pilota

    ROMA – “Grazie di tutto, Mattia. Abbiamo trascorso insieme quattro anni molto intensi, di grandi soddisfazioni e anche, inevitabilmente, di momenti che ci hanno messo alla prova”. Charles Leclerc ha voluto salutare così, con un post su Instagram, Mattia Binotto, che a fine anno non sarà più il team principal della Ferrari. Adesso, a Maranello, è caccia al suo sostituto in vista del Mondiale 2022 di Formula 1. “La mia stima e il mio rispetto nei tuoi confronti non sono mai venuti meno – prosegue il monegasco -, e abbiamo sempre lavorato con tutta le dedizione per raggiungere gli stessi obiettivi. In bocca al lupo per tutto”.Guarda la galleryF1, i piloti più pagati: un ex Ferrari sul podio, indietro Leclerc e Sainz
    Il saluto di Giovinazzi
    Anche Antonio Giovinazzi, terzo pilota Ferrari, ha salutato Binotto con un post sui social: “Nella vita di ognuno non sono molte le persone veramente importanti – ha scritto -. Non sempre ne abbiamo la consapevolezza e sappiamo cogliere i momenti giusti per dire loro grazie. Mattia sei sempre stato un riferimento, lo sarai e te ne sarò sempre grato”.
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