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    F1, Domenicali su Binotto: “In Ferrari ho vissuto la sua situazione”

    ROMA – “Mi sono trovato nella stessa posizione molti anni fa, nelle medesime circostanze. Voglio augurargli di restare focalizzato e di credere in se stesso”. Stefano Domenicali ha parlato così ai microfoni di “Sky UK” delle dimissioni di Mattia Binotto dal ruolo di team principal della Ferrari. Il Ceo della Formula 1, che a Maranello in passato ha ricoperto la stessa mansione dell’ingegnere italiano, ha commentato la situazione della Rossa, ora a caccia del sostituto di Binotto in vista della stagione 2023.Guarda la galleryF1, i piloti più pagati: un ex Ferrari sul podio, indietro Leclerc e Sainz
    Sulla Ferrari
    “Non voglio entrare nelle dinamiche della squadra, ma di sicuro voglio augurarle il meglio per il futuro – ha aggiunto Domenicali -. Quando si è secondi con la Ferrari, è un risultato che non basta. Spero che possano trovare la soluzione giusta, perché hanno fatto un grande recupero rispetto a due anni fa. Abbiamo bisogno di una Ferrari competitiva e che abbia una buona squadra, forte e con piloti altrettanto forti per lottare contro gli altri. Sono sicuro che ci saranno più squadre pronte a lottare per la vittoria. L’obiettivo e la speranza è quello di arrivare all’ultima gara con una bella lotta sportiva in pista e ci sono tutte le premesse. Tutti attendono con ansia la prima gara in Bahrain”.
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    F1, Stefano Domenicali: “Anni fa, mi sono trovato nella stessa situazione di Binotto”

    Dopo le dimissioni di Mattia Binotto, sono stati in molti a commentare la notizia. Non ultimo, Stefano Domenicali che, nel 2014 si era trovato nella stessa situazione dell’ex Team Principal della Scuderia Ferrari. Le sue parole a Sky Sports (UK).“Non voglio entrare nelle dinamiche della squadra (Ferrari, ndr), di sicuro voglio augurargli il meglio per il suo futuro”. Sono queste le dichiarazioni di Domenicali, raccolte da Sky Sports (UK).
    L’attuale CEO della Formula 1 ha poi aggiunto: “Mi sono trovato nella stessa situazione e posizione molti anni fa e voglio augurargli – riferendosi a Binotto – di rimanere concentrato e di credere in se stesso”.
    Domenicali, che è stato Team Principal della Scuderia di Maranello dal 2008 al 2014, ha poi proseguito dicendo: “E naturalmente, d’altra parte, spero che la Ferrari trovi la soluzione giusta, perché ha fatto un grande recupero rispetto a dove si trovava due anni fa. Abbiamo bisogno che la Ferrari sia competitiva e che abbia una buona squadra, una squadra forte, piloti forti per lottare contro gli altri, quindi questo è davvero l’augurio che mi faccio”.
    Domenicali, che ha appena concluso la sua seconda stagione come amministratore delegato della F1, si dice ottimista sul fatto che la Ferrari possa partecipare a una lotta a tre per il titolo con Red Bull e Mercedes nella prossima stagione: “Questo è il sogno. Non è un sogno, è più di un sogno, credo che accadrà”.
    E ora che Ross Brawn ha annunciato che andrà in pensione, forse Domenicali potrebbe offrire il posto di direttore generale Motorsport per la F1 proprio a Mattia Binotto. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Leclerc: “Nella seconda parte di stagione Red Bull più forte grazie agli aggiornamenti”

    ROMA – Charles Leclerc è tornato a parlare della stagione 2022 di Formula 1, conclusa al secondo posto in classifica piloti. Il monegasco si è soffermato anche sugli errori commessi da lui e dalla Ferrari nel corso di un’annata caratterizzata da alti e bassi. “Il team fa autocritica, certo e io ne sono parte. Non sono un pilota che critica aspramente in pubblico – ha detto ai microfoni di “Auto, Motor und Sport” -. Però, nelle riunioni, spingo la squadra in avanti, è il mio compito e se faccio degli errori vi rimedio. Se la squadra commette degli errori, è qualcosa pure che deve essere sul tavolo”.Guarda la galleryRoberto Carlos impazzisce per Sainz, Alonso e Verstappen al GP del Brasile!
    Le parole di Leclerc
    “Red Bull, soprattutto dopo la pausa estiva, ha compiuto per qualche motivo un passo in avanti e specialmente con Max, non altrettanto con Sergio – ha aggiunto -. Sono stati molto, molto veloci, soprattutto in gara. Non pensiamo di aver perso di più dalla direttiva tecnica (sul porpoising, ndr). C’è un legame temporale tra la sua introduzione e la perdita di velocità da parte nostra, però, a essere sincero, non crediamo abbia nulla a che vedere. È Red Bull che con gli aggiornamenti è diventata più forte”.
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    Ecco Aurelia, la ragazza scelta dalla Ferrari per il futuro al femminile

    TORINO – Nel nome forse c’era già il destino. Aurelia Nobels, giovanissima belga, è la vincitrice della terza edizione di FIA Girls on Track-Rising Stars, il programma organizzato dalla Fia con la Ferrari Driver Academy e Iron Dames che sostiene le donne nel motorsport, in particolare i talenti più precoci. Si tratta infatti di un percorso, giunto alla sua terza edizione, che ha coinvolti ben 146 enti automobilistici nazionali di ogni continente con la selezione di 16 ragazze tra i 12 e i 16 anni tra le quali sono state scelte le quattro finaliste che si sono messe in gioco a Maranello.Aurelia, nome di una delle più famose stare romane che collegano la Città Eterna con Monaco, sede del GP più fascinoso della Formula 1, nonché di una delle auto mito realizzate in Italia (dalla Lancia), si è confrontata con l’australiana Alice Buckley e le britanniche Chloe Chong e Chloe Grant in una serie di prove che hanno permesso agli esperti di FDA di raccogliere molti dati importanti sulle capacità psicofisiche di ciascuna di loro, nonché di valutare le abilità di guida nella simulazione di un intero weekend agonistico, con prove libere, qualifica e gara al volante di una vettura di Formula 4 equipaggiata con gomme Pirelli identiche in tutto e per tutto a quelle impiegate nel campionato italiano. Grazie l’esperienza maturata nei campionati danese e spagnolo di F1, ma soprattutto a una dose enorme di grinta, la belga cresciuta in Brasile ha guadagnato l’accesso al campionato F4 italiano sotto l’egida della Ferrari Drivers Academy, che ha aperto le porte anche alla giovanissima (meno di dieci anni) romena Zoe Florescu Potolea attraverso lo storico partner Tony Kart.«Non ho parole per descrivere quello che sto provando in questo momento – fa sapere Aurelia -. Sono felicissima di poter entrare a far parte della Ferrari Driver Academy e ringrazio tutti a Maranello così come in Iron Dames per questa incredibile opportunità. Ho imparato molto fin qui e non vedo l’ora di iniziare la prossima stagione come membro di FDA».A darle il benvenuto anche il presidente della Fia, Mohammed Ben Sulayem. «Faccio le mie più sincere congratulazioni ad Aurelia Nobels e Zoe Florescu Potoela, che hanno una fantastica opportunità di sviluppare una carriera nello sport automobilistico. Non vediamo l’ora di vedere i progressi di queste due entusiasmanti giovani donne pilota, e colgo l’occasione per ringraziare la Ferrari Driver Academy e Iron Dames per la loro collaborazione nel successo di questa iniziativa». Mentre Laurent Mekies, uno dei vertici della Scuderia Ferrari di F1, guarda avanti: «Siamo molto felici di dare il benvenuto nella Ferrari Driver Academy ad Aurelia – afferma il Racing Director -. Il suo ingresso nel nostro programma giovani è una conferma di quanto la Scuderia Ferrari condivida con la FIA la visione di un motorsport aperto a tutti, senza alcuna distinzione di sesso, provenienza territoriale e limitando l’impatto che può derivare dalla condizione economica. Auguriamo ad Aurelia di poter seguire lo stesso percorso di Maya Weug, la prima vincitrice di questa iniziativa, che in due anni è cresciuta fino a giungere regolarmente in zona punti nella serie italiana di Formula 4 ed è pronta a rappresentare FDA nella categoria superiore, il campionato europeo di Formula Regional». LEGGI TUTTO

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    F1 Ferrari, Leclerc e il Mondiale perso: “Ecco cos'è successo”

    ROMA – “Il team fa autocritica, certo e io ne sono parte. Non sono un pilota che critica aspramente in pubblico. Però, nelle riunioni, spingo la squadra in avanti, è il mio compito e se faccio degli errori vi rimedio. Se la squadra commette degli errori, è qualcosa pure che deve essere sul tavolo”. Charles Leclerc è tornato a parlare della stagione 2022 di Formula 1, conclusa al secondo posto in classifica piloti. Il monegasco si è soffermato anche sugli errori commessi da lui e dalla Ferrari nel corso di un’annata caratterizzata da alti e bassi.Guarda la galleryF1, i piloti più pagati: un ex Ferrari sul podio, indietro Leclerc e Sainz
    Sulla Red Bull
    “Red Bull, soprattutto dopo la pausa estiva, ha compiuto per qualche motivo un passo in avanti e specialmente con Max, non altrettanto con Sergio – ha aggiunto -. Sono stati molto, molto veloci, soprattutto in gara. Non pensiamo di aver perso di più dalla direttiva tecnica (sul porpoising, ndr). C’è un legame temporale tra la sua introduzione e la perdita di velocità da parte nostra, però, a essere sincero, non crediamo abbia nulla a che vedere. È Red Bull che con gli aggiornamenti è diventata più forte”.
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    F1, Montezemolo:

    ROMA – Parlando di Luca Cordero di Montezemolo è impossibile non associarlo alla Ferrari . Il manager emiliano ebbe un primo periodo a Maranello dal 1973 fino al 1977 per poi rientrare nel 1991 come presidente per una guida durata 23 anni e terminate nel 2014 con l’arrivo di Sergio Marchionne. Sotto la sua gestione resta indimenticabile il periodo vincente di Michael Schumacher.
    “Azienda senza leader”
    Una voce autorevole la sua, che non si esprime spesso sulle dinamiche in scena a Maranello, ma in quest’occasione, dopo l’addio di Mattia Binotto, Montezemolo ha voluto esprimere la sua visione. “La situazione in Ferrari mi dispiace e mi vede preoccupato. In questi momenti siccome tengo davvero tanto alla Ferrari preferisco non fare commenti se non constatare che mi sembra un’azienda senza leader e senza una leader”, ha concluso il 75enne bolognese.
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    F1, Montezemolo: “Ferrari senza leader, sono preoccupato”

    ROMA – Parlando di Luca Cordero di Montezemolo è impossibile non associarlo alla Ferrari . Il manager emiliano ebbe un primo periodo a Maranello dal 1973 fino al 1977 per poi rientrare nel 1991 come presidente per una guida durata 23 anni e terminate nel 2014 con l’arrivo di Sergio Marchionne. Sotto la sua gestione resta indimenticabile il periodo vincente di Michael Schumacher.
    “Azienda senza leader”
    Una voce autorevole la sua, che non si esprime spesso sulle dinamiche in scena a Maranello, ma in quest’occasione, dopo l’addio di Mattia Binotto, Montezemolo ha voluto esprimere la sua visione. “La situazione in Ferrari mi dispiace e mi vede preoccupato. In questi momenti siccome tengo davvero tanto alla Ferrari preferisco non fare commenti se non constatare che mi sembra un’azienda senza leader e senza una leader”, ha concluso il 75enne bolognese.
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    F1, Binotto cerca casa: per lui possibile futuro in Mercedes?

    ROMA – Ora che Mattia Binotto ha annunciato il suo addio alla Ferrari, l’ex team princiapal della Rossa cerca una nuova avventura. Messa la parola fine a una collaborazione durata ben 28 anni, l’ormai ex ingegnere della Rossa sta ora vagliando le varie opzioni per futuri incarichi. Sembra che il nativo di Losanna sia sulla lista dei desideri dell’Alpine per assumere il ruolo di direttore tecnico del team francese, ma nelle ultime ore ha preso piede un possibile passaggio in una delle rivali della Ferrari: la Mercedes.
    Come Costa e Allison
    La scuderia di Maranello non si è ancora pronunciata sul periodo di stop che Mattia Binotto dovrà osservare senza poter lavorare per altri team della Formula 1. Solitamente si aggira sui 6-12 messi prima di avere il via libera. Inoltre non è ancora chiaro in che ruolo Binotto potrebbe entrare nella formazione  della Mercedes, ma non sarebbe la prima volta di un passaggio dalla Rossa alla casa di Brackley. Infatti gli anni passati anche Aldo Costa e James Allison hanno deciso di fare lo stesso percorso, cambio di squadra che potrebbe risultare positivo per la carriera dell’ex team principal della Ferrari. LEGGI TUTTO