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    Toto Wolff ha deciso: venderà la sua Ferrari F40

    Fra le vendite di auto che hanno più risonanza, in questi giorni spicca quella di Torger Wolff, direttore esecutivo di Mercedes in Formula 1 nonché ex pilota automobilistico. Torger, detto Toto, ha infatti scelto di vendere la sua bellissima e potente Ferrari F40 del 1990, un pezzo prestigioso, forse un po’ troppo, che Wolff teneva con cura nel suo garage pieno di altri modelli di Casa Maranello.
    Nonostante il suo amore sconfinato verso i modelli prodotti dalla Casa di Maranello, il direttore esecutivo della Mercedes in Formula 1 si separa da uno dei gioielli della sua costosissima collezione. A riportarlo è il Corriere della Sera e le ragioni risiedono nell’aumento delle quotazioni dei veicoli Ferrari. A quanto pare Toto si è rivolto a Tom Hartley Junior, lo stesso che lo aveva aiutato nella cessione della sua LaFerrari, anch’essa venduta.
    Guarda la galleryToto Wolff e la sua Ferrari F40 del ’90
    L’hypercar di Wolff
    La supercar di Wolff è un esemplare che fu prodotto dal 1987 al 1992, considerato la prima hypercar del Cavallino rampante. Il suo motore è un V8 biturno di 2,9 litri, in grado di erogare 478 CV di potenza e raggiungere una velocità massima di 326 km/h. La F40 in questione è stata anche restaurata completamente dal reparto classiche della Ferrari, ed ha solo 5.500 km segnati.
    Un modello importante, quello della F40, in quanto ultima auto nata quando Enzo Ferrari era ancora in vita e gestiva il suo impero. Ed è proprio questo il motivo per cui le quotazioni della hypercar sono arrivate alle stelle, raggiungendo circa 2 milioni di euro. Un’occasione imperdibile per gli amanti delle supercar, ma soprattutto per i grandi appassionati e devoti a Ferrari. Fra questi ci sarà qualcuno che non si farà scappare un’opportunità così grossa.
    Ferrari e il cinema: le 10 Rosse che hanno incantato il grande schermo LEGGI TUTTO

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    L'ex calciatore Richards, troppi soldi e supercar: “Presi subito una Ferrari”

    La carriera di Micah Richards se non fosse stato per i numerosi infortuni che lo hanno costretto ad abbandonare presto il calcio giocato poteva andare diversamente. Classe ’88, l’ex terzino inglese si è ritarato nel 2019, a 31 anni, ma non disputava una partita ufficiale dal 2016 a causa dei tanti problemi al ginocchio. Una volta dato l’addio definitivo al campo, Richards (che in Italia ha vestito per una stagione la maglia della Fiorentina) come tanti suoi colleghi ha iniziato a lavare in tv, tra ospitate varie. Ma passare da stipendi milionari a compensi “umani” non è stato facile, come ha raccontato a TheAthletic in un’intervista riportata dal DailyMail: “Con il primo stipendio ho comprato una Ferrari”.
    Il salto dalle giovanili alla prima squadra
    Non è il primo né sarà l’ultimo ex calciatore ad ammettere che chi vive in quel mondo si trova dentro una bolla. Stipendi stellari e stili di vita inarrivabili. E poi bisogna fare i conti con la realtà. Ma cosa ha dichiarato Richards? “Immaginate di guadagnare 500 sterline a settimana e passare prima a 5mila e poi addirittura a 50mila. Poi arrivano i bonus, i soldi per le presenze, un bonus alla firma che ti spalmano sul contratto…”, racconta l’ex terzino riferendosi al salto dalle giovanili in prima squadra (che per lui è stato con il Manchester City, dove in totale ha militato dal 2001 al 2014). “Mi ricordo quando mi è arrivato uno stipendio da 250mila sterline per un mese, ero al centro sportivo, ho visto la mia busta paga e la prima cosa che ho pensato è stata ‘wow, come è possibile?’. Cosa fareste al posto mio? Io lo so che cosa ho fatto, sono andato subito a comprarmi una Ferrari. Avevo già una Range Rover e una Aston Martin, ma ho pensato fosse il momento di comprarmi una Ferrari. Prima una F430 e poi una 458 Speciale”. Le auto di un certo livello, insomma, sono dei veri e propri status symbol: in questo caso la Ferrari come metafora del calciatore che ce l’ha fatta.
    La competizione tra compagni
    Dopo le auto è la volta delle case: “E poi ho cominciato a cercare una casa, ne ho comprata una da 3 milioni, con sette stanze da letto. Il posto dove vivevo andava già bene, ma quando sei un calciatore funziona così – dice Richards in riferimento alla competitività tra compagni – si fa sempre a gara per chi ha la miglior casa o la miglior macchina, quindi vuoi sempre di più”. E poi accadono degli episodi che provano a farti ragionare, come dei campanelli d’allarme: “In America ho speso circa 150mila dollari in champagne in una serata, volevamo la bottiglia più grande che avessero e costava 100mila dollari, più tutte le mance che abbiamo dato. E quello è il momento in cui ho cambiato modo di vedere le cose. Dovevo rimanere un mese negli USA, ma sono tornato dopo tre settimane, pensando che non avrei potuto continuare a vivere così. Sarei rimasto senza soldi”.
    Le stelle del Manchester United sfoggiano le loro costosissime auto di lusso LEGGI TUTTO

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    F1, stipendio piloti: quanto guadagnano Leclerc, Sainz, Verstappen, Hamilton e non solo

    Stipendi da far girare la testa per i 20 piloti dei 10 team che corrono il Mondiale 2023 di Formula 1. Ecco la classifica con tutte le cifre a tanti zero: chi sarà il Paperon de Paperoni del Circus? Chi invece sarà il Paperino della situazione?
     20. Logan Sargeant – Williams
    Debutterà quest’anno in Formula 1 con la Williams e prenderà il posto di Nicholas Latifi. Il suo stipendio? È uno dei più bassi del Circus, visto che la cifra si aggira intorno a 1 milione di dollari ovvero 900mila euro annui. 

    19. Yuki Tsunoda – AlphaTauri
    Penultima posizione per l’unico pilota giapponese della Formula 1. Yuki ha uno stipendio annuo di 1 milione di dollari ovvero 900mila euro annui, nonostante abbia solo 22 anni, sia sotto contratto con la scuderia di Faenza e in Formula 1 già da tre anni. LEGGI TUTTO

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    Le date dei tre giorni di test Ferrari, in pista a Fiorano con Leclerc e Sainz

    La Ferrari scenderà in pista la prossima settimana a Fiorano per una intensa tre giorni di test, in preparazione alla nuova stagione F1 2023. Sul tracciato di casa della Scuderia di Maranello si alterneranno Charles Leclerc, Carlos Sainz, Robert Shwartzman e Antonio Giovinazzi.
    I piloti titolare svolgeranno un programma completo della durata di un giorno ciascuno, mentre i due piloti collaudatori si divideranno l’ultima giornata di test.
    Il programma prevede che il monegasco scenda in pista martedì 24 gennaio, lo spagnolo mercoledì 25 mentre Shwartzman e Giovinazzi chiuderanno le prove giovedì 26. Le date non sono ancora definitive al 100% in quanto in questi giorni a Fiorano è previsto un peggioramento delle condizioni meteo con qualche possibile nevicata, anche se di lieve entità.Le ultime previsioni meteo parlano di qualche possibile precipitazione nevosa anche nella giornata di lunedì, con probabile pioggia poi nei giorni seguenti.

    L’alternativa potrebbe essere rimandare questi tre giorni alla settimana ancora successiva, ovvero 31 gennaio, 1 e 2 febbraio, mantenendo il programma stabilito con i due piloti titolari in pista nei primi due giorni e a seguire la giornata dedicata ai due giovani collaudatori.
    Il lavoro sul circuito di Fiorano, così come fatto anche lo scorso anno, non potrà essere svolto con la monoposto dello scorso anno e servirà soprattutto a piloti e ingegneri per riprendere confidenza con le procedure in pista.
    Ricordiamo poi che la presentazione della nuova Ferrari F1 2023 avverrà il 14 febbraio a Maranello e, molto probabilmente solo in quella data, sarà anche svelato il nome della monoposto che, ad oggi, è conosciuta con il nome di progetto 675. LEGGI TUTTO

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    F1, Power Unit Ferrari: la più potente del lotto ma non ancora del tutto affidabile

    La Power Unit Ferrari 2023 sarà la più potente del lotto ma l’affidabilità creerà ancora qualche problema alla Scuderia di Maranello e ai team Haas e Alfa Romeo.

    “La Power Unit Ferrari sarà una bomba”. Erano state queste le parole di Gunther Steiner, ad inizio dicembre, in occasione della premiazione del Trofeo Bandini.
    Il Team Principal della Haas aveva avuto la “soffiata” da Mattia Binotto che, di lì a poco, avrebbe poi lasciato la Scuderia Ferrari. Dopo poco più di un mese da quella dichiarazione, siamo riusciti a raccogliere diverse altre informazioni che ci portano a poter dire che la Power Unit realizzata a Maranello per la stagione 2023 sarà la più potente del lotto.
    La nuova unità sarà un’evoluzione di quella utilizzata lo scorso anno: sarà montata sulla nuova Ferrari ma anche sulle nuove monoposto del Team Alfa Romeo e Haas. A Maranello hanno lavorato sull’affidabilità, vero tallone d’Achille del 2022, e lo hanno fatto sia durante la scorsa stagione che durante l’inverno.
    Il lavoro per migliorare questo aspetto ha permesso agli ingegneri di Maranello di poter spingere anche sul fronte della potenza della Power Unit, liberando quella cavalleria che nel 2022 era stata sacrificata per non compromettere ancora di più il risultato in pista per via delle rotture.

    Da quanto abbiamo però appreso, la prima versione di Power Unit 2023 deliberata per l’inizio della stagione non avrebbe dato ancora la garanzia di poter percorrere il quantitativo di chilometri tale da poter permette ai tecnici Ferrari di pianificare una stagione con solo tre motori endotermici e le quantità minimi delle altre componenti, così come imposto dal regolamento.
    Ricordiamo che lo scorso anno, sia Charles Leclerc che Carlos Sainz arrivarono ad utilizzare anche il doppio di alcune componenti della Power Unit, rispetto alle tre che indica il regolamento.
    Al momento in cui vi scriviamo, il piano 2023 prevede che siano almeno quattro le Power Unit e relative componenti pianificate per poter affrontare con una certa sicurezza la stagione F1 2023. Nel corso dei prossimi mesi la Ferrari potrebbe comunque giocare ancora la carta “affidabilità”, per poter mettere mano nuovamente ad alcuni particolari della sua unità e migliorare ulteriormente il già ottimo lavoro che il team di ingegneri di Maranello hanno svolto fin ad ora.
    Di questo fatto sono già al corrente sia Haas che Alfa Romeo, in modo che possano anche loro pianificare al meglio l’utilizzo di tutte le componenti della Power Unit, durante l’arco della stagione che, da calendario, prevede ben 23 gare in programma. LEGGI TUTTO

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    F1, la Ferrari Driver Academy presenta la stagione 2023: ecco tutti i piloti

    ROMA – E’ stato presentato il programma 2023 della Ferrari Driver Academy. Si parte dal campionato di Formula 2, dove correranno per la prima volta Oliver Bearman e Arthur Leclerc, fratello di Charles. In F3 sarà invece la volta di Dino Beganovic in Prema. Nella serie Regional saranno impegnati Rafael Camara sempre con il team Prema Maya Weug. In Formula 4 correrà la brasiliana Aurelia Nobels, mentre in F4 UAE toccherà a James Wharton.Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    Il commento di Matassa
    “L’inizio di un nuovo anno accademico è un momento molto particolare – ha detto Marco Matassa, numero uno della Ferrari Driver Academy -. è bello ritrovare i ragazzi che conosciamo già ed è ancora più speciale aprire le porte ai nuovi allievi: ci aspetta una stagione particolarmente intensa perché sette su otto saranno esordienti in una nuova categoria e sono quindi attesi da una sfida ancora più impegnativa.Nel 2022 siamo tornati a vincere titoli e dal canto nostro siamo pronti a dare il massimo, con ancora più impegno sotto il profilo degli strumenti e delle persone che metteremo a disposizione dei nostri talenti, per supportarli e aiutarli a conseguire i risultati che sappiamo essere alla loro portata”. LEGGI TUTTO