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    F1 Ferrari, Mekies sostituisce Binotto alla premiazione Fia

    ROMA – Sarà Laurent Mekies a rappresentare la Ferrari alla premiazione della Fia in programma venerdì 9 dicembre alla Fiera di Bologna. Il direttore sportivo del Cavallino sarà nel capoluogo emiliano per ritirare il riconoscimento ottenuto grazie al secondo posto della scuderia di Maranello al Mondiale Costruttori di Formula 1. Alla cerimonia presenzierà anche Charles Leclerc, che è invece finito secondo nella classifica riservata ai piloti.
    Binotto al Consiglio Mondiale
    Sempre a Bologna si terrà anche il Consiglio Mondiale della federazione automobilistica. In quel caso, per la Ferrari ci sarà Mattia Binotto, che a fine 2022 terminerà la sua avventura da team principal della Rossa, ma che fino al 31 dicembre sarà ancora al lavoro per guidare il team. LEGGI TUTTO

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    F1, Tost: “Hamilton non lotterà per il titolo. Leclerc e Russell sfideranno Verstappen”

    ROMA – Franz Tost ha parlato in vista della stagione 2023 di Formula 1, in cui tutti andranno a caccia del due volte campione Max Verstappen, in primis la Ferrari con Charles Leclerc e Carlos Sainz. Secondo il team principal di AlphaTauri, però, tra i candidati al prossimo Mondiale non ci sarà Lewis Hamilton, sette volte vincitore del titolo piloti. “Una superiorità come quella dimostrata da Verstappen e dalla Red Bull Racing quest’anno è piuttosto rara – ha detto ai microfoni di “Speedweek” -. Mi aspetto una battaglia a tre tra Max, Charles Leclerc e George Russell, che è già più forte di Lewis Hamilton”.
    Le parole di Tost
    Tost ha poi parlato della sanzione che la Fia ha imposto alla Red Bull per la violazione del budget cap: “La sanzione della FIA avrà senza dubbio un impatto negativo sulla Red Bull, anche se la squadra dispone di alcuni dei tecnici migliori. Ma confido che saranno in grado di lottare di nuovo per il titolo mondiale”. LEGGI TUTTO

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    F1, Tost clamoroso su Hamilton: “Non lotterà per il titolo, Russell più forte”

    ROMA – “Una superiorità come quella dimostrata da Verstappen e dalla Red Bull Racing quest’anno è piuttosto rara. Mi aspetto una battaglia a tre tra Max, Charles Leclerc e George Russell, che è già più forte di Lewis Hamilton”. Franz Tost ha parlato così in vista della stagione 2023 di Formula 1, in cui tutti andranno a caccia del due volte campione Max Verstappen, in primis la Ferrari con Charles Leclerc e Carlos Sainz. Secondo il team principal di AlphaTauri, però, tra i candidati al prossimo Mondiale non ci sarà Lewis Hamilton, sette volte vincitore del titolo piloti.Guarda la galleryF1, i piloti più pagati: un ex Ferrari sul podio, indietro Leclerc e Sainz
    Sul budget cap
    Tost ha poi parlato della sanzione che la Fia ha imposto alla Red Bull per la violazione del budget cap: “La sanzione della FIA avrà senza dubbio un impatto negativo sulla Red Bull, anche se la squadra dispone di alcuni dei tecnici migliori. Ma confido che saranno in grado di lottare di nuovo per il titolo mondiale”.

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    Ferrari, Sainz: “In Brasile la mia miglior gara del 2022”

    ROMA – Carlos Sainz ha parlato a poche settimane dalla fine del Mondiale 2022 di Formula 1. Il pilota della Ferrari ha chiuso quinto in classifica, mentre nella scorsa estate ha ottenuto il suo primo trionfo in carriera al Gran Premio della Gran Bretagna. “Il mio miglior weekend della stagione è stato probabilmente quello a Interlagos, dove credo che sarei partito in seconda posizione in gara senza la penalità per la sostituzione della power unit – ha detto ai microfoni di “Sky UK” -. E avrei potuto lottare per la vittoria, sì”. 
    Le parole di Sainz
    “Ad Austin ho ottenuto la pole e saremmo stati molto veloci in gara, se solo l’avessi fatta – ha aggiunto Sainz, ricordando il ritiro in Texas -. La vittoria ha sempre un sapore speciale, ovviamente, ma onestamente ho guidato molto meglio in Brasile o ad Austin rispetto a quanto ho fatto a Silverstone” LEGGI TUTTO

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    F1 Ferrari, Sainz: “La vittoria a Silverstone non è stata la mia miglior gara”

    ROMA – Il mio miglior weekend della stagione è stato probabilmente quello a Interlagos, dove credo che sarei partito in seconda posizione in gara senza la penalità per la sostituzione della power unit. E avrei potuto lottare per la vittoria, sì”. Carlos Sainz ha parlato così ai microfoni di “Sky UK” a poche settimane dalla fine del Mondiale 2022 di Formula 1. Il pilota della Ferrari ha chiuso quinto in classifica, mentre nella scorsa estate ha ottenuto il suo primo trionfo in carriera al Gran Premio della Gran Bretagna.Guarda la galleryF1, i piloti più pagati: un ex Ferrari sul podio, indietro Leclerc e Sainz
    Su Austin e Interlagos
    “Ad Austin ho ottenuto la pole e saremmo stati molto veloci in gara, se solo l’avessi fatta – ha aggiunto Sainz, ricordando il ritiro in Texas -. La vittoria ha sempre un sapore speciale, ovviamente, ma onestamente ho guidato molto meglio in Brasile o ad Austin rispetto a quanto ho fatto a Silverstone”
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    F1, è morto Tambay: la rossa e quel fil rouge con Villeneuve e Pironi

    Si è spento Patrick Tamabay. Per lui 114 GP in F1, conditi da due vittorie con la rossa nel biennio 1982-83. Un personaggio indimenticabile anche per il fil rouge che intreccia la sua vita a quelle di Gilles Villeneuve e Didier Pironi.Patrick Tampay – Foto: FerrariTambay, francese, classe 1949, esordì in F1 nel 1977 con la con la Surtees, prima di passare alla Theodore Racing per la seconda metà della stagione. In seguito corse per McLaren nel 1978, giungendo poi in Ferrari nel 1982, in sostituzione dell’amico Gilles Villeneuve, scomparso l’8 maggio nelle qualifiche di Zolder in Belgio. Conclusa l’esperienza con la rossa, militò un biennio con la Renault, prima di chiudere la carriera nel 1986, tra le fila della scuderia inglese Lola racing cars.Associare Tambay alla figura di Gilles Villeneuve potrebbe sembrare alquanto riduttivo. Ma quella vettura numero 27 ereditata alla scomparsa dell’amico e il rapporto privilegiato che lo ha legato al figlio di Gilles, Jacques, di cui fu padrino e mentore, sono richiami emotivamente troppo forti per passare inosservati.
    Ad accentuare ancor di più questo intreccio di destini, per gli appassionati e soprattutto per i tifosi della rossa, ci sono le due vittorie ottenute da Tambay con la Ferrari. Due successi dal valore ben più simbolico che sportivo.
    Il primo, nel gran premio di Germania del 1982. Nell’anno in cui la Ferrari perse Gilles, nel gran premio in cui Didier Pironi, causa un grave incidente nelle qualifiche, dovette dire addio al mondo della Formula Uno. Lui, Patrick Tambay, vinse tra le ceneri di una delle pagine più dolorose e leggendarie della storia della Formula Uno.
    Il secondo, ancora più evocativo se vogliamo, quello di Imola 1983. Passato il traguardo, Tambay sfiorò con la vettura numero 27 una bandiera canadese disegnata sulla pista in omaggio a Gilles. Lì, Proprio a Imola, dove la vittoria strappata a tradimento dall’ex amico Didier Pironi iniziò a uccidere il genio canadese. Quello di Imola, fu un evento che colpì così profondamente Gilles, da portarlo alla morte tredici giorni dopo, a Zolder, mentre cercava di soffiare la pole proprio a lui, Didier Pironi. Compagni in pista e nella sventura, anche Didier infatti morì precocemente, poco dopo il ritiro nel 1987, causa un incidente in una gara di motonautica.

    Quella di Imola fu una vittoria liberatoria, tagliare il traguardo con quella rossa numero 27 era un modo di saldare i conti con il perfido destino e rendere omaggio a Gilles. Patrick lo sapeva e infatti in seguito dichiarò:
    “Mi commossi a vedere lo striscione “Tambay vendica Gilles”. Per venti minuti piansi, incapace di controllare le mie emozioni. Era più forte di me, mi dicevo di smettere, ma non ce la facevo. I meccanici se ne accorsero e mi lasciarono tranquillo. Non sapevo se sarei riuscito a partire“.
    Ora, mi piace pensare che Gilles, Didier e Patrick siano lì, nel paradiso del circus, a gareggiare oltre le nuvole di un comune destino, in cui sono racchiuse alcune tra le pagine più leggendarie della nostra amata Formula Uno. LEGGI TUTTO

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    F1 Ferrari, addio a Patrick Tambay

    ROMA – Il mondo della Formula 1 piange la morte di Patrick Tambay. L’ex pilota era da molto tempo affetto dal morbo di Parkinson, ed è deceduto all’età di 73 anni. A dare la triste notizia è stata la famiglia dell’uomo nato a Parigi il 25 giugno 1949. Tambay ha passato la maggior parte degli anni della sua carriera nel Circus, debuttando nel 1977 con la Surtees nel GP di casa, e vantando anche una militanza in McLaren e in Ferrari, per un totale di 122 apparizioni condite da 11 podi. Vantava anche un doppio successo nella serie nordamericana CanAm, nel 1977 e nel 1980. 
    Il legame con la Ferrari
    Proprio nei suoi due anni nella Scuderia di Maranello, Tambay ha ottenuto i suoi risultati migliori. Subentrato nel giugno del 1982 a Gilles Villeneuve dopo il tragico incidente che è costato la vita a quest’ultimo, Tambay ha ottenuto con la Ferrari le sue due uniche vittorie raccolte in F1, e con la Rossa ha vissuto anche la sua stagione migliore, il 1983, chiudendo al quarto posto nella classifica finale. 
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