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    Folie incorona Squarcini: “E’ la mia erede. Fahr sarà la più forte al mondo”

    Di Redazione Dopo l’emozione ovvia data dall’aver realizzato che si è concluso un periodo della sua vita lungo sei anni, con la maglia di Conegliano, costellato da tante vittorie, e anche qualche sconfitta, per Raphaela Folie è il momento dei bilanci. A mente fredda, la centrale originaria di Bolzano e prossima alla partenza per Monza, riassume la stagione appena conclusa con l’Imoco, in un’intervista della Tribuna di Treviso. “Quest’anno abbiamo lottato, portando a casa tre trofei che non erano per nulla scontati. Penso che abbiamo fatto molto più di quanto ci si aspettasse da noi e di quanto noi stesse ci aspettassimo. E’ stata molto difficile dal punto di vista fisico e mentale per tutti quanti. In 15 anni di serie A una stagione così non l’avevo mai vissuta”. In Italia, la squadra di coach Santarelli ha fatto l’en plein, conquistando Supercoppa, Coppa Italia e Scudetto. Come sottolineato da Folie, non senza alcuna difficoltà: basti pensare alla combattuta finale scudetto contro un’agguerrita Vero Volley. Chiudere la stagione con una sconfitta, come quella subita a Lubiana contro il Vakifbank dell’italiano Guidetti, e aver perso la possibilità di conquistare anche la Champions League, ha lasciato l’amaro in bocca tanto alla squadra quanto ai vertici. “Sono molto orgogliosa delle ragazze, perché non è stato facile reagire in finale scudetto. Domenica purtroppo non eravamo in campo soprattutto mentalmente. Il Vakifbank ha fatto una bellissima partita e faccio i complimenti a Gabi, che ritengo oggi la giocatrice più forte al mondo, completa in tutti i fondamentali. A noi sono mancate la cattiveria e la serenità che ci hanno contraddistinto in questi ultimi cinque anni”. Ma passata la capibile delusione del momento, resta per “Rapha” il ricordo di sei anni in cui la parola “gruppo” ha fatto da collante. All’età di 31 anni, Folie non ha ancora parlato di appendere le ginocchiere al chiodo (appunto, giocherà con ogni probabilità a Monza la prossima stagione), ma da veterana ha già incoronato la sua erede. “La mia erede sarà Federica Squarcini, è molto carica ed entusiasta, e soprattutto ha un servizio molto migliore del mio. E’ un po’ “underdog”, ma ha un grande potenziale e molta determinazione, non molla mai, ha carattere e in questi anni ho imparato che conta più la testa del fisico. Sarah Fahr diventerà molto più brava di me e sarà la centrale più forte del mondo”. LEGGI TUTTO

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    Gli Oscar del Volley: VOTA la miglior centrale della regular season!

    Di Alessandro Garotta
    Continua il nostro sondaggio sugli Oscar del Volley, per premiare le migliori giocatrici della regular season di Serie A1 femminile. Il viaggio tra le nomination per i vari premi continua con la miglior centrale. A scegliere la vincitrice, in questo caso, non sono i membri dell’Academy ma… i lettori di Volley NEWS! Si vota fino a venerdì 8 aprile alle 12.
    Anna Danesi (Vero Volley Monza) – La centrale si conferma una delle giocatrici di Monza più continue, raggiungendo in ogni partita un rendimento altissimo, anche grazie alla grande fiducia che ripone in lei la palleggiatrice Orro. La velocità del suo braccio e la capacità di girare la sfera evadendo quasi sempre dal controllo delle braccia avversarie, ne fanno un vero incubo per le altre squadre (250 punti con il 53,38% in fase offensiva). Ovviamente fa la voce grossa anche a muro, da sempre il suo marchio di fabbrica, in cui si dimostra granitica con 75 stampate e un patrimonio di tocchi decisivo quando conta. A quasi 26 anni, Danesi ha raggiunto un’affidabilità esemplare.
    foto Danilo Ninotto/Cuneo Granda Volley
    Federica Squarcini (Bosca S.Bernardo Cuneo) – Uno dei tratti distintivi delle squadre di coach Pistola sta nel riuscire a individuare fin da subito quali possono essere le giocatrici chiave all’interno del sistema, indipendentemente dall’esperienza o dagli standard di rendimento mantenuti fino a quel momento. Per questo non deve stupire l’imprescindibilità di Squarcini per Cuneo. La sua perfetta aderenza alle caratteristiche di base della centrale “pistoliana” ideale lasciava ben pochi dubbi sulla sua effettiva importanza nel progetto 2021-2022: per Squarcini non poteva esserci allenatore migliore per esplodere alla prima esperienza da titolare in A1; per il tecnico non poteva esserci giocatrice migliore da plasmare in un contesto tattico con un’identità precisa. I numeri sono soltanto la naturale conseguenza: 263 punti di cui 38 ace e 59 muri, e il 50,15% in attacco.
    Foto LVF/Rubin
    Yvon Belien (Il Bisonte Firenze) – Quando si dice che il centrale non è un ruolo determinante non si pensa certo alla giocatrice de Il Bisonte, di nuovo protagonista del campionato italiano dopo tre stagioni in Turchia. Le sue prestazioni sono sempre di assoluto spessore tecnico: precisa in attacco (273 punti con il 44,39%), guardiana del muro (per 65 volte si oppone senza timore agli attacchi delle avversarie occupando il quinto posto nella classifica individuale del fondamentale), ormai sembra essere diventata implacabile in tanti piccoli dettagli che fanno la differenza e aver raggiunto una sorta di maturità pallavolistica per quanto riguarda le abilità tecniche e la concretezza delle giocate.
    Foto LVF/Rubin
    Veronika Trnkova (Acqua & Sapone Roma Volley Club) – “Rivelazione” è una parola spesso abusata, svuotata dalla retorica sportiva, ma assume consistenza in relazione alla prima stagione della centrale ceca in Italia. Si tratta di una sensazione che si costruisce attraverso due chiavi di lettura: quella matematica dei numeri grezzi e delle statistiche (249 punti, 68 muri e il 52,65% in fase offensiva), e quella non propriamente empirica relativa all’influenza tattica ed emotiva di una giocatrice – prima di quest’anno sconosciuta ai più – sulla sua squadra. Ora la sorpresa del campionato deve solo compiere il passo più difficile, ovvero spiccare definitivamente il volo e confermare le qualità mostrate a Roma.
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    Federica Squarcini, l’arte di cogliere l’attimo: “È importante farsi trovare pronte”

    Di Alessandro Garotta
    Essere del 2000 vuol dire parecchie cose. Vuol dire non aver vissuto il ciclo d’oro della Generazione di Fenomeni, vuol dire aver visto la nostra nazionale femminile salire sul tetto del mondo solo su YouTube, vuol dire non aver conosciuto Regla Torres, probabilmente la miglior centrale del XX secolo. Essere del 2000 vuol dire anche ricordare a chi ha qualche anno in più che il tempo passa, in fretta. E Federica Squarcini, che è del 2000, il suo tempo lo sta sfruttando bene: crescendo con calma e prendendosi i suoi spazi.
    Gli inizi tra la Toscana e l’Emilia, l’esperienza alla Saugella Monza, gli obiettivi futuri. Sono alcuni dei temi affrontati dalla giovane centrale in un’intervista esclusiva ai microfoni di Volley NEWS.
    Ci racconti qualcosa di lei. Chi è Federica Squarcini e cosa rappresenta la pallavolo nella sua vita? 
    “Sono una centrale della Saugella Monza, che fin da piccola ha sempre amato tantissimo fare sport, soprattutto quelli di squadra. Grazie a mio nonno, a cui piace molto la pallavolo, ho deciso di provare questa disciplina e da lì è nata la mia grande passione. Oltre ad essere un lavoro, il volley rappresenta il mio divertimento più grande: cerco sempre di impegnarmi in allenamento e dare il massimo per me stessa e la mia squadra“.
    Quali sono state le tappe più importanti del suo percorso di crescita? 
    “Ho iniziato a giocare a 7 anni nel mio paese, Capannoli, in provincia di Pisa. È stata proprio la San Bartolomeo la società che mi ha trasmesso la passione per questo sport e la voglia di puntare sempre più in alto. Dopo il Trofeo delle Regioni del 2015 con la rappresentativa toscana, è arrivata la chiamata dalla Liu Jo Modena, con cui ho concluso i campionati giovanili e militato in Serie B. Poi l’esperienza a Sassuolo, insieme a giocatrici del calibro di Lucia Crisanti e Tai Aguero; qui ho conquistato una promozione in A2 e l’anno successivo vinto la Coppa Italia di categoria. Queste tappe mi hanno permesso di crescere come giocatrice e migliorare il mio bagaglio tecnico. Inizialmente non è stato facile abituarmi a vivere lontano dalla mia famiglia, ma la passione per questo sport era ed è molto grande, e questo mi ha spinto a non mollare mai e superare tanti ostacoli“.
    Qual è stata la sua soddisfazione più grande finora? 
    “Sicuramente la vittoria della Coppa Italia di A2 con Sassuolo nel 2019, dopo aver avuto la meglio in finale su una squadra forte come Mondovì… Una vittoria molto sudata e tuttora non trovo le parole per descrivere le emozioni e la felicità che ho provato. Spero che non rimanga l’unico successo della mia carriera, e chissà che magari quest’anno con Monza non riesca ad alzare un’altra coppa“.  
    Foto Vero Volley Monza
    Come si trova a Monza e cosa le piace di più di questa società? 
    “Questo è il mio secondo anno alla Saugella e devo dire che mi sono trovata bene fin da subito: è una società seria con progetti chiari e molto precisi. In particolare, mi piace il desiderio di migliorarsi sempre di più, e per farlo la società fornisce a noi atlete tutti gli strumenti che ci servono, mettendoci nelle migliori condizioni per esprimere il nostro potenziale“. 
    Come giudica il vostro avvio di stagione?  
    “Direi che siamo sulla strada buona: abbiamo portato a casa tre successi molto importanti, tra cui quelli contro Busto Arsizio e Novara, squadre che come noi aspirano ad arrivare nei primi posti in classifica. Stiamo continuando a lavorare in palestra per migliorare il nostro gioco, cercando di essere più brave a gestire i momenti di difficoltà, e quindi fare il salto di qualità. Siamo una squadra molto unita e sono sicura che quest’anno ci toglieremo parecchie soddisfazioni sia in campionato che in Coppa CEV“.
    Ha dimostrato di essere spesso decisiva entrando dalla panchina. Quanto è importante farsi trovare sempre pronti? 
    “È molto importante farsi trovare pronte nel momento del bisogno e aiutare la squadra, tirando fuori grinta ed energia. Tra compagne di squadra ci aiutiamo tanto, indifferentemente da chi gioca di più e chi di meno, e penso che sia proprio questa la nostra caratteristica più bella“.
    Come si trova a lavorare a fianco di centrali come Laura Heyrman e Anna Danesi? 
    “È veramente un piacere lavorare insieme a Laura ed Anna, con cui ho un bel rapporto sia dentro sia fuori dal campo. Ma la cosa che mi piace di più è che spesso ci confrontiamo sulle varie situazioni di gioco: apprezzo tanto i consigli che mi danno per migliorare tecnicamente e nella visione di gioco“. 
    Qualche giorno fa ha pubblicato un post su Instagram con la citazione di Michael Phelps: “Non puoi mettere limiti a niente. Più sogni, più andrai lontano”. Quali sono i suoi sogni nel cassetto? 
    “Sono tanti… Sono una ragazza ambiziosa e spero che alcuni di questi si possano realizzare. Sicuramente il mio sogno più grande è la partecipazione alle Olimpiadi, come penso sia per la maggior parte degli atleti. Nella mia carriera mi piacerebbe anche vincere lo scudetto e altre coppe a livello nazionale e internazionale. Per adesso, rimango focalizzata sull’obiettivo di crescere, senza dimenticare che la cosa più importante è che mi diverta e sia felice di quello che faccio“. LEGGI TUTTO