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    Dove vedere Fognini-Herbert: orario, streaming e diretta tv Australian Open

    Questa mattina verso le ore 6 circa (ora italiana) sul campo numero 5 di Melbourne, si disputerà il match Fognini-Herbert, valevole per il primo turno degli Australian Open (cemento outdoor), prima prova stagionale dello Slam. Il tennista ligure la scorsa settimana è stato impegnato nell’Atp Cup dove con l’Italia ha raggiunto la finale della manifestazione, poi persa contro la Russia, dimostrando comunque di essere tornato in buona forma dopo gli acciacchi della scorsa stagione che ne hanno pregiudicato soprattutto la parte finale; il francese Herbert (numero 84 del ranking Atp) invece ha partecipato al torneo Atp 250 di Adelaide, uscendo al secondo turno  in tre set contro l’australiano Thompson.

    Sulla carta è un incontro molto interessante con l’azzurro che parte favorito, ma dovrà stare attento al suo avversario che, se in giornata, può creargli parecchi grattacapi. Non ci sono precedenti tra i due giocatori e chi avrà la meglio in questo primo turno, al secondo (in programma giovedì), sfiderà il vincente tra in finlandese naturalizzato svizzero Laaksonen, proveniente dalle qualificazioni e l’italiano Caruso.

    Leggi anche:  Dove vedere Al Ahly-Bayern Monaco, streaming gratis e diretta TV in chiaro?

    SEGUI FOGNINI-HERBERT IN DIRETTA STREAMING SU DAZN
    Dove vedere Fognini-Herbert in tv e streaming
    Il match di primo turno degli Australian Open tra Fognini-Herbert (ore 6 circa), che sarà il terzo della sessione diurna sul campo 5, sarà visibile in diretta tv su Eurosport 2 (canale 211 del decoder Sky) e in diretta streaming su  Eurosport Player (sottoscrivendo una delle modalità di di abbonamento previste). La sfida potrà essere vista sempre in streaming anche su Eurosport.com, dove sarà fruibile la visione utilizzando le stesse credenziali di Eurosport Player.
    Il match tra l’azzurro e il transalpino sarà visibile anche sulla piattaforma DAZN per chi è in possesso dell’abbonamento, sempre sul canale Eurosport HD. Attiva ora il tuo abbonamento a 9,99€/mese LEGGI TUTTO

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    ATP Cup: troppo Rublev per Fognini, la Russia è avanti 1-0 sull’Italia

    Fabio Fognini nella foto

    L’avventura dell’Italia nella finale di ATP Cup contro la Russia comincia con una sconfitta. Nel primo match di giornata, disputato in condizioni indoor sulla “Rod Laver Arena” a causa della pioggia, Andrey Rublev ha sconfitto Fabio Fognini con il punteggio di 6-1 6-2 in un’ora e un minuto di gioco: il tennista russo, classe ’97, porta dunque la selezione capitanata da Evgeny Donskoy sull’1-0.
    Tra pochi minuti toccherà a Daniil Medvedev e Matteo Berrettini, con il giocatore romano che dovrà a tutti i costi portare a casa l’incontro per centrare il pareggio e rinviare il verdetto al doppio decisivo (al momento i giocatori coinvolti in questo match sarebbero Bolelli/Vavassori da una parte e Karatsev/Donskoy dall’altra, ma i due capitani hanno la possibilità di mischiare le carte in tavola fino a pochi minuti prima dall’effettivo inizio della sfida).

    PRIMO SET – Avvio di partita straripante per Rublev: l’attuale numero otto del ranking ATP è ingiocabile sia al servizio che in risposta e Fognini non riesce in alcun modo a trovare i mezzi adatti a contrastare il suo tennis aggressivo. Il tennista di Arma di Taggia, vittorioso in cinque dei sei precedenti con Rublev (ultima vittoria a Pechino nel settembre 2019), si ritrova fin da subito costretto ad inseguire a causa del servizio perso a quindici nel secondo gioco: l’azzurro, che annulla una chance del doppio break sullo 0-3, capitola definitivamente nel sesto game cedendo nuovamente la battuta. Rublev, a questo punto, non ha alcun problema nel mandare in archivio la frazione con lo score di 6-1 in appena venticinque minuti: il russo si è dimostrato decisamente più solido rispetto a Fognini al servizio, avendo perso appena quattro punti su venti (vinti 8/10 con la prima e 8/10 con la seconda), e rispetto all’italiano ha chiuso il set con un saldo positivo tra vincenti ed errori (10-3, 3-11 invece per Fognini).
    SECONDO SET – La seconda frazione ricalca in generale quanto accaduto nel parziale precedente: Rublev continua a spingere ogni palla, Fognini sbaglia tanto non riuscendo a trovare le giuste misure per contenere le accelerazioni del suo sfidante. Lo strappo avviene nel terzo gioco, quando Fognini prima commette un doloroso doppio fallo sul 30-30 e poi piazza un grave errore gratuito con il rovescio, regalando così il break a Rublev. Dal 2-1 per il russo, di fatto si smette di giocare: entrati nella fase cruciale, Fognini perde malamente la battuta a zero nel settimo game (commettendo un altro doppio fallo in apertura) ritrovandosi sotto per 5-2. Chiamato a chiudere con il servizio a disposizione, Rublev non si fa cogliere impreparato: altre quattro martellate ed è 6-2.
    ITALIA – RUSSIA 0-1Andrey Rublev (RUS) b. Fabio Fognini (ITA) 6-1 6-2 LEGGI TUTTO

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    Ufficiale: Fabio Fognini scenderà in campo con scarpe K-Swiss

    Fabio Fognini classe 1987

    K•Swiss, l’iconico marchio statunitense del tennis, è orgoglioso di annunciare che la star del tennis italiano e numero 17 al mondo Fabio Fognini, è parte della famiglia K•Swiss Tennis. Fabio ha firmato un accordo di due anni per le calzature.
    “La Ultrashot 3 è super stabile e migliora i miei movimenti in campo. Sono entusiasta di lavorare con un marchio la cui priorità sta nelle calzature da tennis”. Ha dichiarato il tennista ligure.

    Fabio Fognini ha ottenuto 9 titoli ATP in singolo, 5 titoli ATP in doppio e nel 2019, grazie anche alla vittoria del Monte-Carlo Rolex Master, ha raggiunto il suo best ranking, numero 10 ATP. Fabio ama particolarmente la terra rossa ma grazie ai suoi colpi potenti, alla velocità di gambe e alla completezza del suo gioco ha ottenuto ottimi risultati anche sulle superfici più veloci.
    Fabio indosserà la nuovissima scarpa da tennis ad alte prestazioni K•Swiss Ultrashot 3. LEGGI TUTTO

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    Sinner completa l’incredibile Italian Day. Prima storica finale tutta azzurra sul veloce (di Marco Mazzoni)

    Jannik Sinner, prima finale 2021

    Che il tennis maschile azzurro fosse pronto a regalarci un 2021 da protagonisti era più di una speranza. Ma arrivare alla prima “vera” settimana di tennis giocato, dopo l’antipasto di inizio gennaio, e ritrovare TUTTI azzurri nelle finali che contano, beh, è qualcosa di straordinario.
    L’incredibile Italian Day è scattato in piena notte all’ATP Cup con l’acuto Fognini, che finalmente ha scacciato l’incubo Carreno Busta, regolato in tre set. Bravissimo Fabio, a vincere e lanciare la “furia” di un Berrettini sempre più convincente. Matteo ha regalato il secondo punto al team azzurro, regolando in due set il pericoloso (soprattutto ad inizio stagione) Bautista Agut, con una dimostrazione di forza impressionante nel primo set. “Berretto” ha macinato servizi e diritti potentissimi, sfondando letteralmente l’iberico. L’Italia vola in finale nell’ATP Cup, domani sfiderà l’imponente “armata russa”. Sarà un match in cui pariamo sfavoriti, ma chissà… Bravissimi tutti, abbiamo la chance di vincere un trofeo nuovo, in una competizione interessante, ideale inizio di stagione “down under”.
    Quindi all’ATP Great Ocean Road Open, sempre in svolgimento sui campi di Melbourne Park, in campo Stefano “Steto” Travaglia che, dopo una partenza con troppa tensione, si libera a fila dritto come un treno, regolando in due set Monteiro e regalandosi la prima finale ATP. Bravissimo l’azzurro ad esplodere servizio e diritto, con potenza e precisione, ma finalmente molto incisivo anche in risposta e migliorato di rovescio. Ha impressionato la sua chiusura del match, quando in passato si faceva divorare dalla tensione. Oggi niente, voleva a tutti i costi prendersi la finale, tanto che nel game conclusivo ha sparato a tutta velocità, senza tremare, consegnando tre Ace e un dritto vincente al fulmicotone dei suoi. Travaglia si merita questo risultato: dopo il gravissimo infortunio al polso che qualche anno fa ha quasi rischiato di interrompere la sua carriera, “Steto” è cresciuto anno dopo anno, costruendosi fisico, testa, migliorando il rovescio e crescendo nell’intensità. Travaglia è un tennista molto più completo di quello che in tanti gli riconoscono, ha qualità e “garra”; ha servizio, un diritto “bestiale” e ha voglia di imporsi. Bravissimo “Steto”!

    A chiudere il filotto azzurro, ecco Jannik Sinner, nel match forse più atteso, sia per l’enorme interesse generato dal nostro “kid” (considerato la vera promessa del 2021 dalla maggior parte degli osservatori internazionali) che per l’avversario, il tosto russo Karen Khachanov. Che partita… che lotta. A dire il vero, non è stato un match squisitamente “bello” sul piano estetico e della pura qualità. I due giocavano un po’ a specchio, un tennis non identico ma simile come impostazione, e questo crea sempre le peggiori condizioni a livello meramente estetico. Però che lotta, che emozioni, che susseguirsi di fasi sportivamente drammatiche. Senza star a raccontare tutti momenti, up and down, di un match davvero sofferto, voglio assolutamente sottolineare il finale di partita, quello che racconta esattamente che razza di talento e potenziale super-campione sia Jannik Sinner. L’azzurro ha condotto l’intero match a livello di gioco, è stato più spesso in controllo dello scambio, prendendosi più rischi, anche se a mio avviso ha cercato troppo poco il cambio improvviso col rovescio lungo linea, per mettere a nudo la pesantezza di Khachanov sul contro piede. Avanti di un break nel terzo, conquistato di forza in spinta, Jannik non è riuscito a chiudere servendo per il match sul 5-4. Non è mai arrivato a match point, ha sbagliato col diritto, non ha ricavato nulla col servizio. In un amen è scivolato sotto 5-6, e sul 30-40 ha affrontato al servizio un match point. Chiunque avrebbe tremato, vista la recentissima memoria negativa dell’occasione sfumata per chiudere. Jannik no. Ha preso in mano lo scambio, ha spinto accelerando 5 o 6 palle una più potente e lunga dell’altra, stroncando senza paura la resistenza del russo, un grande lottatore. Superato il pericolo, al tiebreak ha giocato da campione, prendendo più rischi, spingendo e trovando finalmente un cambio col rovescio lungo linea che ha spezzato la resistenza del rivale, un affondo di una bellezza straordinaria e precisione chirurgica, soprattutto per il momento in cui l’ha giocato. Ha chiuso il tiebreak dopo oltre 3 ore di battaglia, esultando in modo molto composto, perché Sinner sa benissimo che questa nuova finale ATP è “solo” un altro importantissimo passo verso la vetta, un altro mattoncino dorato per costruire un castello meraviglioso. Bravo, bravissimo Jannik. Queste sono le vittorie più importanti per crescere, perché figlie di una grande lotta, ottenute in match in cui è stato bravo a risolvere problemi, a risalire dopo momenti difficili.
    Aveva chiuso il suo 2020 a Sofia vincendo il suo primo ATP, riparte con una finale ATP. Grandissimo.

    Domani quindi Travaglia vs Sinner, prima finale della storia tra due italiani NON su terra battuta, e settima finale di tutti i tempi sull’ATP tour tra due azzurri. Ecco le altre sei:
    A.Panatta b. Mulligan (Senigallia – 1971)
    A.Panatta b. Bertolucci (Firenze – 1974)
    Zugarelli b. Barazzutti (Bastad – 1976)
    Barazzutti b. Bertolucci (Cairo – 1980)
    Pistolesi b. Cancellotti (Bari – 1987)
    Narducci b. C.Panatta (Firenze 1988)
    Una finale che mancava da 23 anni e prima sul veloce, segno di come il tennis italiano si sia ormai pienamente evoluto dalla “natia” terra rossa.
    Ma prima di questa splendida finale, tutti a tifare Fognini, Berrettini & C nell’ATP Cup, contro la Russia. Di sicuro un italiano vincerà un torneo, ed il team azzurro lotterà per portare a casa l’ATP Cup. Un vecchio adagio dice “Se son rose, fioriranno”, qua il tennis azzurro rischia di regalarci molto più di una fioritura, ma un intero giardino incantevole…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP Cup: Fognini sfata il tabù Carreno Busta, Italia avanti 1-0 sulla Spagna

    Fabio Fognini nella foto

    Dopo sette sconfitte in altrettanti scontri diretti, Fabio Fognini è finalmente riuscito a sfatare il tabù rappresentato da Pablo Carreno Busta: nel primo singolare della semifinale dell’ATP Cup 2021 tra Italia e Spagna, il giocatore ligure (attuale numero 17 del ranking ATP) si è imposto sull’iberico col punteggio di 6-2 1-6 6-4 in due ore e 20 minuti di gioco, regalando così alla nostra nazionale il punto dell’uno a zero.
    La selezione azzurra, capitanata da Vincenzo Santopadre e completata da Matteo Berrettini, Simone Bolelli e Andrea Vavassori, avrà ora due opportunità per garantirsi la finale contro la vincente di Germania-Russia: tra qualche minuto Berrettini avrà il primo match point contro Bautista Agut, qualora il romano non dovesse vincere allora sarebbe il doppio (sulla carta composto da Bolelli/Vavassori, ma soggetto a variazioni) a rivelarsi decisivo nell’ottica del passaggio del turno.
    QUALCHE ERRORE IN AVVIO, POI SUL VELLUTO – Come accade spesso, a Fognini è necessario qualche minuto per prendere le misure di campo e avversario: l’azzurro commette molti errori gratuiti nelle fasi iniziali del match, offrendo sul piatto d’argento il break in apertura a Carreno Busta. Lo spagnolo, costantemente in spinta in particolar modo con il dritto (prima di andare “in tilt” con questo fondamentale), certifica il vantaggio allungando sul 2-0: da questo momento in poi, però, la sfida cambia radicalmente. Il tennista di Arma di Taggia riduce al minimo le ingenuità, aumentando il numero di vincenti: dopo aver operato il controbreak nel quarto gioco, con una gran risposta su una seconda non irresistibile di Carreno Busta, Fognini si porta avanti per la prima volta nel match (3-2).
    LA SERIE SI ALLUNGA – Sulle ali dell’entusiasmo, Fognini continua a mettere in mostra un tennis di alto livello contro un Carreno Busta che appare quasi impotente di fronte a certe accelerazioni dell’italiano. Il sesto game è quello che “taglia le gambe” all’iberico: dopo essersi visto sfuggire due opportunità di break (la prima con un errore di rovescio, la seconda con un servizio vincente), il ligure non si fa cogliere impreparato sulla terza. E’ il primo ad uscire dalla diagonale di rovescio, dopo uno scambio estenuante, variando sul lungolinea: Carreno Busta si fa sorprendere, spedisce il dritto in rete e regala a Fognini il 4-2. La serie positiva dell’italiano va poi allungandosi fino al 6-2 con cui, in quarantadue minuti, l’Italia strappa il primo set di questa semifinale di ATP Cup ad una Spagna certamente svantaggiata, nel complesso, dall’assenza di Nadal.

    LA PIOGGIA AIUTA… LA SPAGNA – Dopo aver tenuto la battuta a trenta nel primo gioco, la cavalcata di Fognini viene bruscamente interrotta dal maltempo: la pioggia costringe gli organizzatori alla sospensione dell’incontro per consentire la chiusura del tetto della “John Cain Arena“. Trenta minuti di attesa non sembrano aver fatto assolutamente bene all’italiano, che si ripresenta in campo con poche idee e decisamente più falloso (quasi irriconoscibile, per certi versi) rispetto al parziale precedente: Carreno Busta, viceversa, appare un giocatore “rinato” dopo il passaggio alle condizioni indoor.
    SECONDO SET SENZA STORIA – Fognini non riesce in alcun modo a rimettersi in carreggiata dopo un avvio di parziale piuttosto complicato: Carreno Busta si ritrova la strada spianata fin dal terzo game, nel quale all’azzurro non è bastato cancellare due chance di break, e completa l’opera nel migliore dei modi con un 6-1 che, a dir la verità, non rispecchia l’equilibrio che in realtà c’è stato (quattro giochi su sette si sono infatti conclusi ai vantaggi). Fognini, che ha messo a referto un nutrito numero di errori non forzati, ha avuto anche una chance per accorciare lo svantaggio nel sesto gioco (sull’1-4) ma Carreno Busta, con una gran prima da sinistra, ha vanificato il tutto.
    LA RINASCITA DI FABIO – Fognini parte nel migliore dei modi nel set decisivo, ottenendo il break a quindici con una ritrovata rapidità negli spostamenti ma soprattutto conquistando il primo gioco dopo l’interruzione per pioggia che gli era costata un parziale pesante di 0-6. L’avvio arrembante del ligure, accostato ad un Carreno Busta che quando lo scambio si allunga va costantemente in difficoltà, non può far altro che dare i suoi frutti: nel quinto gioco lo spagnolo si fa rimontare da 40-15, regalando a Fognini il doppio break di vantaggio dopo un estenuante “rally”.
    FATICHE FINALI – Fognini conduce 4-1, partita chiusa? No, macché. Qualche attimo di esitazione rischia di costare carissimo all’azzurro, che restituisce immediatamente uno dei due break al suo sfidante per poi ritrovarsi avanti di un solo game (4-3). Nel momento della verità, spinto anche da tutti i componenti della panchina e da qualche sporadico tifoso con tanto di bandiera tricolore sugli spalti, Fabio riesce a mettere fine alla striscia positiva di Carreno Busta: sul 5-3, in risposta si porta rapidamente sullo 0-40 ma non riesce in alcun modo a trovare la zampata vincente. Chiamato a chiudere con la battuta a disposizione, Fognini non delude le aspettative: discesa a rete e stop volley, l’Italia parte nel migliore dei modi a Melbourne Park.
    ITALIA – SPAGNA 1-0Fabio Fognini (ITA) b. Pablo Carreno Busta (ESP) 6-2 1-6 6-4 LEGGI TUTTO

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    Tennis, il tabellone degli Australian Open 2021: sorteggio complicato per gli azzurri. Ecco i dettagli

    Manca sempre meno all’inizio degli Australian Open 2021. Il primo Slam stagionale prenderà il via lunedì 8 febbraio 2021 per poi terminare domenica 21 febbraio con le due finali (maschile e femminile). A caratterizzare il torneo, oltre alla difficile situazione sanitaria, sarà il ricco montepremi. Infatti per l’Australian Open 2021 il montepremi è stato incrementato del 12,86% rispetto lo scorso anno, nonostante la grave crisi finanziaria. Nella giornata di oggi, 5 febbraio 2021, si sono disputati i sorteggi del tabellone principale dove sono presenti ben 9 azzurri e 5 azzurre. Ecco di seguito chi affronteranno.

    Australian Open – Il sorteggio
    In Australia sarà presente una folta e con tante speranze pattuglia maschile, composta da ben nove giocatori: Matteo Berrettini, Fabio Fognini, Lorenzo Sonego, Jannik Sinner, Salvatore Caruso, Stefano Travaglia, Marco Cecchinato, Gianluca Mager e Andreas Seppi. Il tennista romano (testa di serie numero 9) affronterà Kevin Anderson, mentre il nostro numero 2, Fognini, affronterà Hebert. L’altra teste di serie, Sonego, affronterà Querrey in una sfida dura e a colpi di servizi. Sfortunato Jannik Sinner che affronterà Shapovalov, in una sfida che premette grande spettacolo. Infine gli altri azzurri, Travaglia affronterà un temibile Tiafoe, Cecchinato con Mcdonald, Mager con Karatsev e Caruso con Laarksonen. Nel tabellone azzurro femminile non saranno presenti teste di serie e a guidare la flotta azzurra in cerca di rinascita c’è Camila Giorgi che affronterà Shvedova. Presenti anche Errani, Trevisan, Paolini e Cocciaretto. La prima affronterà la Wang, Trevisan con Alexandrova, Cocciaretto con Barthel e Paolini con la testa di serie numero 6, la Pliskova. LEGGI TUTTO

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    Bentornato, Matteo. Quello “D.o.c” (di Marco Mazzoni)

    1-4, 0-30. Sotto il sole di Melbourne, Matteo Berrettini è al servizio contro Gael Monfils, ma anche contro l’andamento del primo set, per lui in rosso. Un diritto gli è appena scappato via, troppa irruenza. Non è l’unico in questo inizio di partita nella seconda giornata dell’ATP Cup, contro i cugini francesi. Berrettini guarda la […] LEGGI TUTTO