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    Una Formula 1 a due facce, verso un’Imola che non c’è

    MIAMI, FLORIDA – MAY 07: Race winner Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing celebrates with the Red Bull Racing team after the F1 Grand Prix of Miami at Miami International Autodrome on May 07, 2023 in Miami, Florida. (Photo by Jared C. Tilton/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202305080173 // Usage for editorial use only //Il mondiale di Formula Uno 2023 è morto. Il decesso è stato accertato da addetti ai lavori e tifosi alle 23:03 (ora italiana) di domenica 7 maggio. Niente da aggiungere. Max si è ripresentato al max e ha pensato di dare una bella mazzata all’autostima di Checo Perez (unico possibile contendente al titolo).
    Quel Perez lì, che post qualifica aveva dichiarato: “Max mio unico avversario domani? In una gara normale no, perché a quel punto non dovrebbe avvicinarsi troppo a me, ma con le Safety Car e tutte le situazioni che possono verificarsi lo aiuterebbero sicuramente, così come accaduto a Jeddah. Quindi con una gara normale non mi aspetto di avere problemi con Max”. Ahi Checo, dichiarazioni invecchiate male, anzi malissimo. Perché questa è brutta, questa è dura da digerire. Quello di Max è un colpo perentorio, mortifero, di quelli che restano indelebili. La cavalcata di Miami è forse il frutto di una delle migliori gare nell’ormai lunga carriera del giovane olandese.
    E gli altri? A parte Alonso che gongola come un bambino al parco giochi, agli altri non resta che leccarsi le ferite.Ferite profonde, quanto incomprensibili. Sì perché in Ferrari si è tornati al tormentone del “dobbiamo capire” e in Mercedes si prega che la W14-versione B tanto attesa ad Imola finalmente funzioni, “ma non aspettatevi miracoli“, come ha dichiarato Toto Wolff.
    Ed ecco che, per un mondiale che non c’è, quello della domenica, esiste un mondiale irreale, ma realmente avvincente che si gioca di sabato. Lo show quindi si consuma ben prima delle presentazioni da wrestler dei piloti, delle ragazze pon pon e ben prima anche dei sorpassi e dei punti in gara. Mai infatti si era vista in Formula 1 una griglia così ravvicinata. Per capirci, al termine del Q1 di Miami il gap tra il primo, Max Verstappen, e l’ultimo, il padrone di casa Logan Sargeant era di soli 1.214 secondi. Parliamo di una qualifica in cui Kevin Magnussen, con la Haas, ha chiuso al quarto posto, in seconda fila. Stesso discorso vale per l’Australia in cui la differenza tra primo e ultimo, sempre nel Q1 era di 1.3 secondi.

    Poi però si va in gara la domenica, il giorno in cui si fanno i punti e non c’è partita, non c’è competizione.La Red Bull fa uno sport a parte in Formula 1 e Max fa uno sport a parte in Red Bull. Il team di Newey vola, mentre le altre arrancano, chi per problemi di set up, chi per gestione delle gomme e chi per entrambi. Morale: tranne la Red Bull, Max e Alonso sono tutti tristi. Wolff è nervoso, Vasseur non capisce, la Mclaren è sparita, l’Alpine è inaffidabile e le altre non esistono proprio. In più gli appassionati sono depressi, per capirci, quando parlo di appassionati non intendo quegli esseri indegni che affollano la finta spiaggetta di Miami. E in tutto questo, mi chiedo ancora per quanto Liberty Media e Stefano Domenicali riusciranno a far passare, nelle trattative con gli sponsor, la Formula Uno per uno sport competitivo.
    Suvvia amici, non ci resta che pregare in vista della prossima tappa, la nostra tappa, o meglio ancora cantare, storpiando Bennato:
    Seconda stella a destra, questo è il camminoE poi dritto fino al mattinoNon ti puoi sbagliare, perchéQuella è l’Imola che non c’è. LEGGI TUTTO

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    Gp Miami F1 2023, le pagelle: Verstappen inarrivabile, Ferrari impresentabile!

    Il fine settimana in terra americana, sul circuito di Miami, va in archivio per la Formula 1. Un appuntamento che, ancora una volta, ha confermato lo strapotere di Max Verstappen e della Red Bull, dominatori incontrastati nonostante qualche intoppo in qualifica. Conferme anche dall’Aston Martin di Fernando Alonso, ad oggi l’unico vero antagonista, mentre è notte fonda per la Ferrari e un irriconoscibile Charles Leclerc. Questo e tanto altro nelle pagelle del Gp di Miami.
    VOTO 10 A VERSTAPPEN E RED BULL, DI UN ALTRO MONDO
    Anche a Miami va in scena il Max Verstappen show: gli errori inusuali che lo costringono al nono posto in griglia vengono cancellati da una gara incredibile, più che nella rimonta nel ritmo. Già, perché vedere un pilota fare giri veloci in successione dopo 40 giri, rimanda a domini di era britannica, non così lontani. Imbarazzante, in più, anche la ferocia con cui rimette Perez al suo posto, che dopo l’exploit di Baku e la pole di sabato, si ritrova di nuovo a semplice ruolo di “finto rivale”. Perché, in verità, non esiste nessuno capace di battere Max Verstappen.
    VOTO 9 AD ALONSO, VECCHIA VOLPE ANCHE IN AMERICA
    Il primo degli umani, che forse tanto umano neanche è. Fernando Alonso regala un’altra lectio magistralis di come essere una leggenda senza tempo della Formula 1: astuzia, visione della corsa ad ampio raggio, concretezza nella guida e, per ultimo, una comunicazione pungente come nessun’altra. A 42 anni da compiere si diverte come quel ragazzino di 24 che vinceva il suo primo mondiale. Ma soprattutto, continua il suo magic moment anche in termini di risultati: 4 podi e un quarto posto in 5 gare. Più di quanto raccolto negli ultimi 9 anni. El Plan.
    VOTO 8 A MAGNUSSEN, L’INCUBO DI LECLERC
    Quarto in griglia di partenza e, per 40 giri, davanti (e con merito) alla Ferrari di Charles Leclerc. Kevin Magnussen si ritrova a Miami, dopo un inizio di stagione complicato, trascorso perlopiù alle spalle del compagno Nico Hulkenberg. In Florida K-Mag ritrova fiducia nei propri mezzi e ottime capacità di guida, mettendosi dietro il monegasco per lunghissimi tratti della corsa, dopo duelli corpo a corpo che l’hanno visto quasi sempre vincitore. Alla fine porta a casa anche un punticino prezioso, giusto premio di un fine settimana solidissimo del danese.

    VOTO 7 A ALPINE, (REDI)VIVA E VEGETA
    L’appannamento delle ultime due gare ha lasciato spazio in casa Alpine a qualche riflessione spazzata via dall’ottima gara di Miami. E stavolta con entrambi i piloti; sì, perché sia Esteban Ocon che Pierre Gasly hanno offerto una prestazione di tutto rispetto, con un gran bel passo e una voglia di giocarsela anche con chi sta davanti. Al resto ci ha pensato il muretto con una strategia ben studiata. Ora l’obiettivo è continuare a crescere.
    VOTO 6 A MERCEDES, DR JEKYLL E MR HYDE
    Non è facile esprimere un giudizio sul week-end della Mercedes. In difficoltà irreversibili sin dal venerdì, in qualifica tira fuori il peggio di sé, relegando Lewis Hamilton addirittura al 13° posto in griglia. Un risultato durissimo da accettare, ma che nascondeva qualcosa: la “potenza della domenica” delle Frecce Nere. Già, perché in gara le cose cambiano in meglio: ritmo costante, soprattutto nell’ultima parte, superiore anche a quello della Ferrari. E alla fine, il quarto e sesto posto di Russell e Hamilton pone rimedio (parzialmente) a un week-end nato malissimo. Ma è chiaro che ci si attende molto di più.
    VOTO 5 A STROLL, IMPANTANATO NELLE RETROVIE
    Se l’anno scorso poteva essere una consuetudine uscire nel Q1, con l’Aston Martin di quest’anno sembra inaccettabile pensare per Lance Stroll di non entrare almeno nei primi 15. Una qualifica sottovalutata che, di fatto, ha compromesso tutto il week-end. Perché, poi, in gara non sono arrivati particolari sussulti; vero, il ritmo non era malvagio, ma tutti erano sullo stesso livello. E alla fine la zona punti non arriva. Con il compagno sul podio…
    VOTO 4 ALLA FERRARI, DI NUOVO NEL BARATRO
    Alla fine quella di Baku è stata una parentesi. Perché il reale valore della Ferrari è quello di Miami. Macchina incomprensibile, capace di stare al passo dei primi in alcuni momenti e incapace di superare una Haas in altri. Un rendimento talmente altalenante da far venire dubbi anche su quanto fatto dai piloti. Che, a onor del vero, ci hanno messo del loro per compromettere ulteriormente la corsa: Carlos Sainz con una sciocca penalità per eccesso di velocità nella pit-lane, Charles Leclerc con un week-end imbarazzante, costellato di errori in qualifica e mediocrità in gara. Non è tutto da rifondare ma poco ci manca: Imola non ammette figuracce.
    VOTO 3 ALLA MCLAREN, SPARITA NEL NULLA
    Melbourne e Baku sembravano aver riportato la McLaren almeno in una posizione più adeguata. Tuttavia Miami ha riportato tutti gli uomini di Woking con i piedi sottoterra, a scontrarsi con una realtà disastrosa. Quart’ultimo Norris e penultimo Piastri, una coppia di piloti a cui la qualità di certo non manca. Ma che questa macchina non è assolutamente capace di mettere in mostra, rischiando di far deprimere due talenti puri del Circus. LEGGI TUTTO

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    Horner e la battuta ironica sulla Ferrari dopo il flop di Miami: “Qualcuno le ha viste?”

    Horner e la stoccata alle rivali

    “Abbiamo ottenuto cinque gare in altrettante gare, più quella nella sprint race e quattro doppiette. Un avvio di stagione senza precedenti, che ci fa chiedere dove siano finite le altre squadre. Dove sono Ferrari e Mercedes? Qualcuno le ha viste? Sicuramente sono al lavoro per migliorare e nel corso dell’anno ci saranno degli aggiornamenti, ma per ora non si sono viste. Noi abbiamo una vettura che è partita nel miglior modo possibile, per questo non dovremo effettuare grandi cambiamenti”, ha spiegato il team principal della Red Bull Christian Horner durante un’intervista concessa a Sky Sport. LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc: “Inaccettabile fare due errori”. Ma Vasseur lo giustifica così…

    Charles Leclerc ha commesso due errori pesanti a Miami. Il primo nelle prove libere II di venerdì e il secondo nella fase decisiva della sessione di qualifica il sabato. Il primo è costato al pilota monegasco la partecipazione agli ultimi 10 minuti circa delle libere, mentre il secondo lo costringerà a partire oggi dalla settima posizione in griglia.
    Inoltre, al box Ferrari, i meccanici hanno dovuto lavorare sodo per riparare i due danni all’anteriore della Ferrari SF-23 numero 16. Leclerc infatti è andato a sbattere contro le barriere del tracciato di Miami, rovinando ala anteriore e braccetti di sospensioni e sterzo.
    “Non ci sono scuse, sono arrabbiato con me stesso”, ha commentato il pilota della Scuderia di Maranello al termine delle qualifiche. E poi ha aggiunto: “Ho chiesto troppo alla mia Ferrari. Potrei trovare tante scuse ma il vento è per tutti. La macchina l’ho preparata io per la qualifica ma non è accettabile fare due errori uguali. La qualifica è uno dei miei punti forti, di solito mi prendo più rischi degli altri. L’ho fatto venerdì e sabato, sbagliando due volte. Sono arrabbiato con me stesso. Partirò settimo, vediamo cosa si potrà fare. Rispetto alla Red Bull non c’è speranza, sono di un’altra categoria. Forse potrebbe piovere, spero di poter tornare davanti”.

    Di un’opinione un po’ diversa Fred Vasseur che, ai microfoni di Sky Sport F1, ha voluto “giustificare” l’errore di Leclerc in qualifica: “Charles era al limite, nel giro prima era in lotta per la pole. E’ un peccato, aveva il passo per la prima fila ma vedremo domani. Quando sei in lotta per la pole devi spingere, non si spinge mai troppo. Leclerc è così, preferisco un pilota che cerchi il limite e non abbia rimpianti. La macchina dovrebbe essere ok. Dobbiamo guardare il meteo, le previsioni non sono positive. Potrebbero esserci dei rovesci, ma anche qualcosa di peggio. La velocità di punta rispetto a Red Bull non ci dà vantaggi, ma penso che potremo rimontare visto che sarà una gara lunga. Il passo è stato buono, anche se l’esito non è quello che ci aspettavamo. Ora dobbiamo fare un reset per concentrarci sulla gara”. LEGGI TUTTO

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    F1 GP Miami, diretta gara: dove vederla in tv e orario partenza

    BAKU – La gara del Gran Premio di Miami chiude il quinto appuntamento della stagione di Formula 1. A scattare davanti a tutti alla domenica sarà Sergio Perez, che ha conquistato la pole position in qualifica davanti all’Aston Martin di Fernando Alonso. Le Ferrari di Carlos Sainz e Charles Leclerc partiranno rispettivamente in terza e settima posizione, mentre Max Verstappen scatterà nono. Il via alla gara è in programma domenica 7 maggio alle ore 21:30 e verrà trasmessa in diretta da Sky (canale 207), mentre in chiaro sarà visibile in differita su TV8. La visione in streaming è invece disponibile su Sky Go e NOW. LEGGI TUTTO

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    F1 2023, Speed Championship: a Miami si riparte da queste classifiche

    Speed Championship, atto quinto. Nuovo interessante round a Miami dell’esclusivo campionato parallelo di CircusF1 che valorizza la fiamma ancestrale generatrice del motorsport: la velocità. A Baku, tracciato rapidissimo, è stato sorprendentemente Lance Stroll a bordo della sua Aston Martin-Mercedes ad assestare il colpo vincente.
    La pista di Miami, teatro del Gp che si disputerà domenica in Florida (USA), è un altro grande banco di prova per le power unit spremute alla massima potenza. Il lunghissimo rettilineo del circuito statunitense emetterà un verdetto per nulla scontato, considerando ciò che è accaduto in Azerbaijan. E allora tutti pronti a gustarci la sfida dello Speed Championship a colpi di km/h stasera nelle prove che decreteranno la griglia di partenza, tenendo presente dove eravamo rimasti, e cioè le attuali classifiche Piloti e Costruttori.
    Classifica Piloti – Speed Championship
    Perez 69
    Verstappen 55
    Sainz 44
    Sargeant 40
    Leclerc 33
    Stroll 25
    Hamilton 22
    Hulkenberg 20
    Albon 17
    Zhou 15
    Magnussen 13
    Alonso 13
    Gasly 12
    Russell 8
    Norris 6
    Ocon 2
    Bottas 1
    Tsunoda 1

    Classifica Costruttori – Speed Championship
    Red Bull 124
    Ferrari 77
    Williams 57
    Aston Martin 38
    Haas 33
    Mercedes 30
    Alfa Romeo 16
    Alpine 14
    Mclaren 6
    Alpha Tauri 1 LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc da Miami: “Stiamo tutti lavorando nella stessa direzione”

    Charles Leclerc si sta godendo l’atmosfera della Florida prima di salire in macchina da domani per le prime prove libere: “Sono contento di essere di nuovo a Miami. Arriviamo dal buon risultato di Baku e l’obiettivo è quello di cercare anche qui conferme dei passi avanti fatti”, ha commentato il pilota monegasco della Ferrari.

    Leclerc, incontrando i media nella conferenza stampa FIA, ha anche confermato l’atmosfera positiva che c’è nel team: “La terza posizione, ma in generale la prestazione di tutto il weekend in Azerbaigian è stata un buon tonico per la squadra. Abbiamo visto che la vettura in qualifica è competitiva, mentre in gara resta ancora parecchio lavoro da fare per poter lottare per la vittoria. La fiducia c’è e stiamo tutti lavorando nella stessa direzione per colmare il gap con i leader del campionato”.

    Leclerc ha voluto commentare anche il momento di popolarità della Formula 1, sulla quale si sta anche realizzando un film: “Non può che far piacere sapere che il nostro sport ha tutta questa visibilità, specialmente qui negli Stati Uniti. Non ci stiamo quasi rendendo conto che si stia girando un film, ci sono così tante telecamere che è difficile capire chi sta facendo cosa, per cui non credo che questo comporti alcun disagio o aumento di pressione. Siamo contenti di essere parte di questa Formula 1”. LEGGI TUTTO

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    F1, Sainz: “Sono fiducioso di poter avere un weekend competitivo a Miami”

    Carlos Sainz è arrivato in Florida già lunedì sera e ha avuto modo di acclimatarsi al fuso orario di Miami concedendosi qualche ora di golf, tra un meeting preparatorio e l’altro. “Per me Miami è una delle location più belle di tutta la stagione, mi ricorda la mia terra e mi trovo sempre molto bene da queste parti”, ha commentato il pilota spagnolo della Ferrari.
    Parlando del Gran Premio degli USA a Miami, Sainz ha le idee chiare: “Quello di Baku è stato un fine settimana difficile non tanto per il risultato, quando per le sensazioni che non sono state buone. Con la squadra abbiamo analizzato i dati e crediamo di aver compreso le ragioni che non ci hanno permesso di avere piena confidenza con la vettura. Ora aspetto di scendere in pista per cercare le conferme di quello che ci hanno detto i dati”.

    Lo spagnolo si è dato anche un obiettivo, per il quinto Gran Premio del mondiale F1 2023: “Voglio ripartire dal livello di confidenza con la vettura che avevo a Melbourne, dove sono riuscito ad avere un passo costante per tutta la gara. Ovviamente ci sono molte cose da capire arrivando su un tracciato anomalo come questo, a cominciare dall’asfalto che è stato completamente rifatto. Dovremo verificarne le caratteristiche, ma sono fiducioso di poter avere un weekend competitivo, nel quale potrò divertirmi a guidare al limite la mia SF-23”. LEGGI TUTTO