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    F1, Bottas punge Hamilton: “Ha un talento tale da renderlo fastidioso”

    “Nel corso dei fine settimana è spesso l’ultima persona a lasciare il paddock. Ha un grande talento e il suo lavoro costante lo aiutare ad essere al top. La sua prestazione di base media è talmente solida che, con la sua costanza,lo rende davvero difficile da battere. Per me è stata una grande giornata quando sono riuscito a batterlo”, ha spiegato l’alfiere dell’Alfa Romeo, Valtteri Bottas, che ha rimarcato il grande impegno di Lewis Hamilton e la gioia provata nel riuscire a batterlo in qualche Gran Premio. LEGGI TUTTO

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    F1, Una Ferrari SF-23 tutta nuova: come cambierà, nelle prossime tre gare

    La Ferrari SF-23 si è dimostrata una monoposto poco competitiva e i risultati delle prime cinque gare sono stati molto al di sotto delle aspettative. Individuate ad aprile le aree sulle quali intervenire per cambiare un progetto sbagliato. Vediamo insieme l’action plan di Maranello.

    Qualche settimana fa, vi avevamo anticipato in questo nostro articolo come, la lunga pausa di aprile, fosse servita alla Scuderia di Maranello per pianificare gli interventi sulla SF-23.
    Gli ingegneri Ferrari hanno finalizzato un action plan dettagliato di sviluppo della monoposto 2023, da maggio a ottobre. Gli sviluppi hanno riguardato e riguarderanno non solo la veste aerodinamica della vettura ma anche interventi su meccanica e Power Unit.
    AERODINAMICA
    La prima area sulla quale abbiamo già visto i primi interventi è quella legata alla veste aerodinamica della SF-23. A Miami abbiamo visto la prima versione del nuovo fondo vettura e del marciapiede, cui seguiranno poi anche interventi ai canali venturi, per avvicinare i livelli di carico e soprattutto di efficienza complessiva delle monoposto concorrenti. All’interno di questi pacchetti è stato ipotizzato anche di portare presto in pista un nuovo sistema DRS simile a quello della Red Bull che fa lavorare l’ala posteriore in sinergia con l’estrattore.
    Oltre a questo vedremo presto anche alcuni interventi alla pance: non però un radicale cambiamento come alcuni avevano ipotizzato in stile Red Bull ma una ragionata evoluzione dei concetti già visti sulla F1-75 prima e sulla SF-23 dopo. In particolare si lavorerà al profilo sotto l’imbocco delle pance e per accentuare l’effetto down-wash della parte superiore/posteriore delle pance stesse.
    Altri interventi programmati riguarderanno nuove ali, con profili a più alto o basso carico, con svergolature dei profili stessi più o meno accentuate, per adeguare il carico aerodinamico degli alettoni alle diverse pista.

    SOSPENSIONI
    A livello “meccanico” il lavoro più grosso che era stato intrapreso a Maranello riguardava la geometria delle sospensioni, per far lavorare al meglio gli pneumatici Pirelli. Gli ingegneri avevano ripreso alcuni progetti fatti in un recente passato per capire se, soluzioni scartate ma viste e adottate da altre monoposto, potessero essere la chiave per migliorare la SF-23. Da quanto abbiamo però appreso in questi giorni, questo filone di sviluppo, per limiti di budget e per l’introduzione delle nuove gomme Pirelli 2024 già nella gara di Silverstone, sarà messo in pista solo all’inizio della prossima stagione.
    POWER UNIT E CONSUMI
    Il lavoro sulla Power Unit e su tutte le sue componenti continua, senza sosta! Sia i problemi di affidabilità che quelli legati ad un consumo eccessivo di carburante sono sempre presenti e sono ancora motivo di forte preoccupazione per il prosieguo di una stagione che però è ormai solo transitoria!
    Sia per la Ferrari che per tutti gli altri team motorizzati con l’unità di Maranello, la pianificazione di inizio 2023 prevedeva l’utilizza di almeno 4 PU e relative componenti. Il brutto inizio di stagione aveva già imposto l’innalzamento ad almeno cinque e le prime penalizzazioni in griglia saranno spese già in qualche gara estiva.
    I TEMPI DELL’ACTION PLAN
    Imola (19-21 maggio) e Barcellona (2-4 giugno). Saranno questi i primi due appuntamenti dove vedremo una “nuova” SF-23, non una brutta copia della Red Bull ma una evoluzione degli originali concetti che caratterizzano la veste aerodinamica della monoposto di Maranello. LEGGI TUTTO

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    F1, Pirelli cambia gli pneumatici a stagione in corso! Chi ne beneficerà?

    Pirelli Motorsport ha reso noto oggi di aver chiesto e ottenuto dalla FIA l’autorizzazione a introdurre una nuova specifica di pneumatico da asciutto a partire dal prossimo Gran Premio di Gran Bretagna, in programma sul circuito di Silverstone dal 7 al 9 luglio.
    L’introduzione della nuova specifica avviene a stagione in corso e quasi sicuramente andrà a modificare qualche valore in pista. La nuova specifica di fatto anticipa l’utilizzo di materiali già previsti per la prossima stagione e, stando a quanto dice Pirelli, si è resa necessaria in considerazione del maggior incremento delle prestazioni delle monoposto, sia in termini di carichi che di velocità, registrato nelle prime gare della stagione, rispetto alle simulazioni che erano state fornite dalle squadre stesse a Pirelli lo scorso inverno e anche in vista della loro verosimile evoluzione, da qui alla fine del campionato.
    “In queste primi Gran Premi – ha commentato Mario Isola, Direttore di Pirelli Motorsport – tutti hanno potuto apprezzare come le monoposto 2023 siano sensibilmente più prestazionali rispetto a quelle dell’anno scorso, grazie alla straordinaria capacità di sviluppo che caratterizza ognuna delle dieci squadre di Formula 1. Lo si è visto nelle qualifiche, vedi ad esempio i quasi due secondi di progresso nel tempo della pole a Miami, ma anche in gara. Come Pirelli in questi anni abbiamo lavorato intensamente nell’ambito della simulazione in modo da essere in grado non soltanto di fornire un prodotto che rispettasse i target di prestazione definiti da tutti gli stakeholder ma anche di saper anticipare eventuali problemi e di reagire con prontezza. La nuova specifica conterrà dei materiali che avevamo già deliberato per il 2024 e renderà i pneumatici più resistenti ma senza modificare altri parametri tecnici né il loro comportamento in pista”.

    Come lo scorso anno, anche nel 2023 i team si troveranno a dover fare i conti con dei cambiamenti regolamentari a metà stagione. Nel 2022 la famosa direttiva TD39 anti porpoising modificò alcuni valori in pista; vedremo se anche quest’anno, questo cambio di specifica sarà neutrale o meno sui valori che abbiamo visto fin qui in pista. C’è da scommettere che qualche team ne saprà trarre un beneficio.
    Isola ha concluso dicendo: “Al fine di consentire alle squadre di provare in condizioni paritarie la nuova costruzione, Pirelli fornirà due set supplementari di gomme per pilota in occasione del prossimo Gran Premio di Spagna, che potranno essere utilizzati durante le prove libere del venerdì”. LEGGI TUTTO

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    F1, Fred Vasseur: “Non è copiando la Red Bull che la Ferrari farà progressi”

    Il Team Principal della Ferrari Frederic Vasseur ha voluto precisare che la Ferrari si atterrà al piano di sviluppo già previsto per la SF-23, escludendo un cambio a favore del concetto Red Bull che ha vinto tutte le gare finora disputate in questa stagione.

    La Red Bull e la RB19 hanno ottenuto la quarta doppietta in cinque gare al recente Gran Premio di Miami. I piloti Ferrari, Carlos Sainz e Charles Leclerc, hanno chiuso rispettivamente in quinta e settima, lamentandosi entrambi del comportamento della loro monoposto.
    Parlando però già durante il weekend a Miami, Vasseur ha chiarito che, nonostante l’attuale deficit di prestazioni della Ferrari nei confronti della Red Bull, a Maranello non guarderanno ai rivali per trovare ispirazione per gli sviluppi durante la stagione in corso: “Credo che sarebbe un errore pensare che le prestazioni provengano da un unico fattore: le prestazioni provengono da ogni parte”, ha detto Vasseur a Sky Sport, quando gli è stato chiesto della Red Bull.
    “Per prima cosa – ha aggiunto il Team Principal della Ferrari -, se devi duplicare qualcosa, significa che sei sempre in ritardo. Ora, con il tetto dei costi e il fatto che la macchina è quasi congelata tra due stagioni, è impossibile copiare qualcuno. Significa che dobbiamo attenerci al nostro piano e cercare di sviluppare la nostra piattaforma”.
    Se si vuole capire da dove deriva il vantaggio della Red Bull, Vasseur ha indicato il DRS ultra-efficace e un design relativamente stabile che dà ai piloti più fiducia al volante: “Se si guarda la velocità, penso che abbiano un discreto vantaggio con il DRS”, ha commentato Vasseur che poi ha anche aggiunto: “Dobbiamo capire e fare un lavoro migliore su questo aspetto, sicuramente. Il fatto che la vettura sia anche più stabile, credo che dia un vantaggio in termini di stabilità aerodinamica. Ma non è copiando la Red Bull che faremo progressi”.

    Nel frattempo, Vasseur ha confermato che, dopo gli aggiornamenti del pavimento visti a Miami, la Ferrari porterà altre nuove parti al prossimo appuntamento della stagione a Imola, e un altro lotto due gare dopo a Barcellona. LEGGI TUTTO

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    F1, Flavio Briatore: “La Spint? È un toccasana per lo spettacolo”

    Intervistato dal quotidiano “Il Riformista”, Flavio Briatore difende la scelta della Formula 1 di andare verso un maggior numero di weekend con la formula della doppia qualifica e della Gara Sprint.

    Briatore, attuale Ambasciatore della Formula 1, ha parlato del nuovo format introdotto quest’anno per la prima volta in occasione del Gran Premio dell’Azerbaijan a Baku. Ricordiamo che, al posto di tre sessioni di prove libere, un turno di qualifiche e la gara, da quest’anno il nuovo format che prevede la gara Sprint, ha visto l’introduzione anche di un secondo turno di qualifiche. In questo modo le prove libere si sono ridotte ad una sola sessione di un’ora il venerdì, giorno nel quale si disputa anche la sessione di qualifiche per lo schieramento di partenza della gara della domenica. Il sabato invece è dedicato completamente alla Sprint, con un turno di qualifiche “veloci” che determinano la griglia di partenza della Gara Sprint.
    La nuova formula della sprint race, criticata da qualche addetto ai lavori, fan e anche da alcuni piloti è, secondo Flavio Briatore “un toccasana per lo spettacolo” e per tutto il Circus della Formula 1: “La mattina ti alzi dal letto se hai un obiettivo, e se prima il venerdì i piloti uscivano in pista solo per dare indicazioni alla squadra, ora escono per fare punti. Poi se si aggiungono le qualifiche knock out, per gli spettatori e le tv è tutto molto più interessante. Tutti sono portati a vedere un giorno in più di F1 che prima era solo per gli addetti ai lavori. L’idea di Domenicali, che è un amico che conosco da trent’anni, è geniale. Siamo qui per correre non per fare turismo, e per correre servono gli obiettivi”.

    Leggi l’intervista completa su ilriformista.it. LEGGI TUTTO

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    Domenicali: “Montezemolo esigente. Marchionne ti portava allo stremo”

    Stefano Domenicali, in una recente intervista al Corriere ha affrontato diversi temi tra i quali un “confronto” tra Luca di Montezemolo e Sergio Marchionne, alla guida della Ferrari in due diversi momenti.

    L’attuale Amministratore Delegato e Presidente della Formula 1 ha lavora sia con Montezemolo, a Maranello fino al 2014, che con Marchionne che ha preso il suo posto fino al 2018.
    “Montezemolo ha definito e connotato la Ferrari amando l’azienda e la squadra, un uomo molto competente che chiedeva tanto”, ha detto Domenicali che invece su Marchionne ha commentato: “Marchionne è il manager che ha salvato la Fiat, con un’intelligenza sopraffina e, per come l’ho conosciuto, un lavoratore incredibile. Come tutte le persone di qualità non sempre era facile lavorarci, perché ti portava allo stremo. Dovevi capire come gestire l’equilibrio tra la tua professione e la tua vita privata”.
    Passando ai ricordi di trent’anni passati nel mondo delle corse, Domenicali ha detto: “Personalmente ricordo la vittoria in Ferrari del campionato di Formula 1 nel 2000 a Suzuka in Giappone, così come non dimenticherò mai il 2008, quando vincemmo il campionato costruttori e perdemmo il campionato piloti all’ultimo giro dell’ultima gara. Sono momenti indimenticabili che nella loro durezza ti fanno crescere, altrimenti vuole dire che non sei uno sportivo in grado di migliorarti nei momenti di difficoltà”

    E parlando del pilota migliore di sempre, l’AD della Formula 1 non ha avuto dubbi nel fare il nome di Michael Schumacher: “In ogni epoca ci sono campioni irraggiungibili e, quindi, ogni stagione va contestualizzata, per quanto mi riguarda e per come l’ho vissuto a livello professionale e personale non ho dubbi: Michael Schumacher”.
    Leggi l’intervista completa su Corriere.it LEGGI TUTTO

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    F1 2023, Speed Championship: Miami incorona Sergio Perez

    “Speed Championship” è l’esclusivo Mondiale delle velocità massime di CircusF1, con tanto di Classifiche Piloti e Costruttori. A spingerci verso questa iniziativa è il desiderio di valorizzare il ruolo della velocità pura, che rappresenta l’essenza primordiale del motorsport.

    Max Verstappen è stato mostruoso a Miami ma nel nostro Speed Championship il re continua ad essere Sergio Perez. La conferma, questa, che i due alfieri della Red Bull ormai si dividono costantemente la gloria nel Mondiale di F1 2023 in ogni genere di competizione. La pole position del messicano è stata, così, legittimata dal miglior riscontro velocistico alla speed trap della pista americana con ben 342,8 km/h. Verstappen si è fermato a 341,2 mentre continua a stupire la Williams-Mercedes del debuttante Logan Sargeant, per la gioia del suo pubblico. il terzo valore assoluto del tachimetro è il suo ma anche il suo team mate Albon si distingue alla grande con la quinta velocità massima, subito alle spalle dell’Alpine di Ocon. Con queste performance il team supera la Ferrari e sale al secondo posto nella classifica Costruttori.
    Il responso di Miami, dunque, è stato di una chiarezza assoluta lì davanti anche per lo Speed Championship. Il dominio Red Bull tra prove e gara è stato replicato in toto nelle massime velocità registrate. Un monopolio disarmante che rafforza il primato del team di Milton Keynes anche nelle classifiche Piloti e Costruttori di questo speciale Campionato. Dal canto suo, Nyck De Vries firma un acuto con l’Alpha Tauri grazie al settimo rilevamento (338,4 km/h), stretto a sandwich dalle due Haas di Hulkenberg e Magnussen, sempre molto rapide. Pollice verso invece per la Ferrari il cui weekend estremamente inconsistente viene suffragato anche da questo dato: Leclerc 16°, Sainz addirittura ultimo. Neppure questa soddisfazione, quindi, per la scuderia di Maranello, in preda ad una crisi che appare sempre più deprimente.

    Le Classifiche Piloti e Costruttori riportate qui sotto, sono calcolate sulla base dei primi 10 piloti più rapidi nelle qualifiche del sabato. Il punteggio, attribuito per ogni Gp in calendario, riflette il sistema attualmente utilizzato per l’ordine di arrivo: 25-18-15-12-10-8-6-4-2-1
    F1 2023, Speed Championship – Piloti
    Perez 94
    Verstappen 73
    Sargeant 55
    Sainz 44
    Leclerc 33
    Hulkenberg 28
    Albon 27
    Stroll 25
    Hamilton 22
    Zhou 17
    Magnussen 17
    Alonso 14
    Ocon 14
    Gasly 12
    Russell 8
    Norris 6
    De Vries 6
    Bottas 1
    Tsunoda 1
    F1 2023, Speed Championship – Costruttori
    Red Bull 167
    Williams 82
    Ferrari 77
    Haas 45
    Aston Martin 39
    Mercedes 30
    Alpine 26
    Alfa Romeo 18
    Alpha Tauri 7
    McLaren 6 LEGGI TUTTO

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    F1, In Ferrari devono capire e analizzare ma il tempo è scaduto!

    “Dobbiamo capire”.“Dobbiamo analizzare”.
    Quante volte abbiamo sentito queste parole, in casa Ferrari, negli anni scorsi? Tante, troppo e forse proprio queste stesse parole avremmo voluto non sentirle più quest’anno. E invece no, dopo poche gare, gli uomini della Scuderia di Maranello sembrano spaesati, smarriti e quasi increduli davanti a una monoposto che non comprendono!
    La SF-23 è chiaramente un progetto sbagliato, nato per rimediare ad un 2022 che aveva illuso. Illuso sia all’inizio, dove la forza della F1-75, con il senno di poi, era più figlio delle difficoltà degli avversari e di una Power Unit eccessivamente spinta oltre ogni limite, puntando tutto sul giro secco e sacrificando spesso la gara. Un po’ come è avvenuto anche quest’anno.
    Una “visione” miope, figlia di una direzione tecnica e strategica debole e confusa. Ci riferiamo a quella di Mattia Binotto che fortunatamente non è più a capo della baracca. Quello che vediamo oggi però è in parte figlio delle illusorie apparenze di quello che qualcuno aveva etichettato, troppo in anticipo, come un progetto vincente.
    Chiariamoci, la F1-75 non aveva nulla o quasi per poter puntare al titolo. Non aveva l’affidabilità, non aveva il passo in gara, non c’erano poi strategie degne di un top team. L’illusione che si potesse vincere un mondiale ce l’aveva data solo un inizio di mondiale che, per tutti gli altri team, era iniziato in salita, con qualche difficoltà di troppo nell’interpretare i nuovi regolamenti ed estrarre il potenziale da monoposto completamente diverse da quelle di qualche mese prima. E se a questo aggiungiamo le difficoltà della Mercedes – che non dimentichiamo ha chiuso poi il mondiale a soli 39 punti dalla Ferrari – capiamo tutti meglio cosa è stato il mondiale 2022.

    Quando infatti Red Bull ha affinato la loro grezza monoposto e ha portato poi sviluppi, per Ferrari non c’è stato più spazio sui gradini alti dei podi. In misura minore anche Mercedes ha saputo sviluppare una pessima monoposto e, grazie a costanza ed affidabilità, si è giocata il 2° posto finale tra i costruttori.
    Per la Ferrari, la stagione 2023, è il naturale proseguimento di quella chiusa il 20 Novembre ad Abu Dhabi. I problemi di affidabilità non sono stati risolti, anzi si viaggia con “potenze” ridotte per evitare problemi più seri. La monoposto è quella che è, mentre gli avversari hanno saputo fare notevoli passi avanti.
    Vedere Charles Leclerc lottare in pista con la Haas di Kevin Magnussen è la dimostrazione di quanto il progetto SF-23 sia completamente sbagliato. Ma la Ferrari saprà rimediare nel corso della stagione? La risposta è no. Purtroppo gli anni passati hanno già dimostrato ampiamento come a Maranello ci sia una cronica difficoltà a sviluppare la monoposto, durante l’anno. Vasseur a parte, gli uomini Ferrari non sono cambiati e allora non vediamo come quest’anno possa essere diverso dal 2022, 2021, 2020 e così via.
    Il tempo per capire e analizzare però è scaduto. Tra test invernali (2.256km) e i primi 5 Gran Premi sono stati percorsi un quantitativo di km sufficiente per analizzare qualsiasi cosa. Evidentemente a Maranello i “sistemi” sono molto lenti e, se dopo tutto questo tempo, gli ingegneri Ferrari devono ancora capire, evidentemente qualcosa non funziona!
    Ma, come detto, il tempo è ormai scaduto! LEGGI TUTTO