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    F1, Vettel e Stroll confermati in Aston Martin per il 2022

    ROMA – Aston Martin prosegue con Sebastian Vettel e Lance Stroll nel 2022. Ufficiale il prolungamento del tedesco, cui futuro era piuttosto in bilico, e del canadese. Per l’ex Ferrari si era palesata addirittura l’idea di un possibile ritiro, ma i grossi cambiamenti in vista per la prossima stagione hanno sicuro influito sulla sua scelta. Scelta presa anche dal team principal Otmar Szafnauer: “Lance è uno dei piloti più talentuosi della Formula 1 moderna e questa qualità si addice ad una vettura competitiva. Anche Sebastian, con i quattro mondiali ed i 53 GP vinti su 271 disputati, porterà un grande contributo al nostro team. L’anno prossimo ci aspettiamo da entrambi prestazioni convincenti, per giunta in una F1 che sarà diversa da quella che viviamo ora”, ha detto il manager americano. 
    Vettel punta al 2022
    “Non vedo l’ora di correre con la nuova generazione di vetture di F1 – ha rivelato Sebastian Vettel dopo l’annuncio – il loro look è molto diverso e i nuovi regolamenti tecnici dovrebbero consegnarci monoposto in grado di inseguire i concorrenti molto più da vicino rispetto al passato. Gare più emozionanti saranno fantastiche per i piloti e per i fan. I cambiamenti sono così sensibili che ogni squadra partirà da un nuovo inizio, quindi sarà una grande opportunità per noi, credo nella forza della nostra nuova squadra in crescita, quindi non vedo l’ora che arrivi il 2022″. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rossi: “La Formula 1 era un'idea interessante, ci provammo nel 2006”

    ROMA – Valentino Rossi avrebbe potuto correre con la Ferrari in Formula 1. Alla fine la pazza idea non è andata in porto, ma una quindicina d’anni fa la chance era concreta come raccontato dal pesarese, con tanto di incontro con i vertici di Maranello: “Questo era il programma per il 2006 – ammette -. Sono andato a casa di Montezemolo e stavamo cercando un modo per realizzarlo. Era un’idea interessante, ma sinceramente non ero preparato a smettere di correre con la moto. Sapevo che avrei potuto vincere ancora altri mondiali e non sentivo che fosse il momento giusto”. 
    L’addio alla Honda
    Agli inizi dell’attuale secolo, oltre alla Ferrari, Rossi decise di dire addio alla Honda dopo tre titoli mondiali nel 2003: “È stata una decisione pazza, perché per poter lasciare la Repsol Honda dovevi essere fuori di testa. Infatti, quando ci ripenso ora penso che ero impazzito. Ma avevo anche molta fiducia in me stesso, e inoltre non sopportavo i commenti di chi diceva che stavo vincendo perché stavo guidando una Honda. Quando ero in pista mi sentivo il pilota più veloce. Così ho potuto vendicarmi e dimostrare di poter vincere su un’altra moto. A essere sincero non mi aspettavo di vincere la prima gara, è stato qualcosa di inaspettato”, conclude Valentino in un’intervista con Dazn Spagna.  LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton: “Andrò da uno specialista dopo l'incidente”

    ROMA – “Guardando i replay, è successo tutto così velocemente. Quando sei in macchina però pensi solo ad andare avanti e a preoccuparti per quante posizioni stai perdendo, grazie all’adrenalina. Pensi a come puoi uscire dalla situazione anche se stai provando un po’ di dolore. Sfortunatamente, però, la macchina non ripartiva da quella zona”. Lewis Hamilton, come riportato da RacingNews365, è tornato sull’incidente di Monza durante il Gran Premio d’Italia di Formula 1, che ha costretto al ritiro sia lui che Max Verstappen.
    Problemi dopo l’incidente
    Hamilton ha poi affermato di sentire dolori al collo dopo l’episodio di domenica scorsa, complice probabilmente il contatto con la monoposto di Verstappen: “Penso che la ruota posteriore sia atterrata sopra l’Halo, ma una parte ha sicuramente colpito il mio casco. In questi giorni viaggerò ma probabilmente avrò bisogno di andare da uno specialista semplicemente per essere sicuro di essere a posto per la prossima gara, perché il dolore al collo aumenta. Ma sopravviverò”. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton: “Dolori al collo dopo l'incidente, andrò da uno specialista”

    ROMA – Lewis Hamilton è tornato sull’incidente di Monza durante il Gran Premio d’Italia, quattordicesimo appuntamento stagionale della Formula 1 che ha costretto al ritiro sia lui che Max Verstappen: “Guardando i replay, è successo tutto così velocemente – le sue parole riportate da RacingNews365 -. Quando sei in macchina però pensi solo ad andare avanti e a preoccuparti per quante posizioni stai perdendo, grazie all’adrenalina. Pensi a come puoi uscire dalla situazione anche se stai provando un po’ di dolore. Sfortunatamente, però, la macchina non ripartiva da quella zona”. 
    I dolori al collo
    Hamilton ha poi affermato di sentire dolori al collo dopo l’episodio di domenica scorsa, complice probabilmente il contatto con la monoposto di Verstappen: “Penso che la ruota posteriore sia atterrata sopra l’Halo, ma una parte ha sicuramente colpito il mio casco. In questi giorni viaggerò ma probabilmente avrò bisogno di andare da uno specialista semplicemente per essere sicuro di essere a posto per la prossima gara, perché il dolore al collo aumenta. Ma sopravviverò”. LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc: “Hamilton-Verstappen? Comprensibile vedere questo dualismo”

    ROMA – Charles Leclerc non è rimasto troppo sorpreso dall’incidente di Monza tra Max Verstappen e Lewis Hamilton. Il monegasco infatti crede che la foga in pista dei due contendenti al titolo sia una normale conseguenza della posta in palio: “È normale vedere questo tipo di incidenti, sono in lotta per il mondiale ed entrambi vogliono vincerlo senza risparmiarsi, lo farei anch’io nelle stesso condizioni. È comprensibile vedere questo tipo di dualismo, esattamente come è accaduto in passato”, ha detto Leclerc. 
    Le parole di Sainz
    Non si discosta troppo dall’opinione di Leclerc, quella di Carlos Sainz. “Dal mio punto di vista credo che incidenti del genere siano sempre evitabili – ha affermato lo spagnolo a gpfans.com -. Due piloti non entrano in contatto se uno non vuole. Dal momento che lottano in modo così duro per la conquista del titolo mondiale, si è più esposti a questo tipo di collisioni, così come già avvenuto in passato. Credo sia naturale che in F1 si possa assistere ad una maggior probabilità di assistere a questi incidenti tra due piloti in battaglia per il titolo. Per me la dinamica è piuttosto chiara, ma non fornirò la mia opinione perché credo che ci saranno delle discussioni nel prossimo meeting riservato ai piloti, dove analizzeremo quanto successo”. LEGGI TUTTO