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    Il team principal della Haas: “Schumacher sta dimostrando il suo potenziale”

    ROMA – Gran Premio di Turchia positivo per Mick Schumacher, reduce dal suo miglior piazzamento in griglia, un quattordicesimo posto che ha permesso al tedesco di entrare per la seconda volta in stagione nel Q2. Nonostante il contatto in gara con Alonso, con tanto di scuse dello spagnolo, che lo ha costretto a finire nelle zone basse della classifica, c’è entusiasmo sul futuro di Schumi Jr. “A giudicare l’andamento dell’ultimo fine settimana Mick è stato nel complesso sfortunato, anche perché aveva dato l’impressione di ben adattarsi al circuito ed alle condizioni avverse della stessa pista. In ogni caso, sta dimostrando il suo potenziale non solo in questa circostanza, ma anche nel corso di tutta la stagione. Sono molro soddisfatto e mi auguro che ci siano altre occasioni per poter mettere in luce tutto il suo talento”, ha affermato Gunther Steiner ai microfoni di gpfans.com.
    “Finale di mondiale complesso”
    “C’è sempre da imparare e cercheremo di capire come mai ad Istanbul siamo stati più veloci. In ogni caso, sarà veramente complesso a far bene nella parte conclusiva del mondiale, dato che non intendiamo investire molto a sei gare dal termine. Certamente vorremmo comprendere la ragione di questo exploit: se la troveremo sarà tanto di guadagnato, altrimenti resterà un mistero”. Riferimento all’ottima prova di Schumacher anche nella terza sessione di prove libere dove il numero 47 ha ottenuto un incoraggiante tredicesimo posto, dimostrando un feeling speciale con la pista turca, l’unica in cui la Haas è riuscita ad emergere dalle ultime posizioni. LEGGI TUTTO

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    F1, Vettel: “Troppi Gran Premi rendono la F1 meno speciale”

    ROMA – Ha subito suscitato reazioni l’uscita del nuovo calendario F1 per la stagione 2022, il primo da 23 GP. Proprio uno dei veterani del Circus, Sebastian Vettel, ha espresso le proprie perplessità in merito ad una scelta che penalizza l’unicità degli eventi ed il lavoro dello staff delle squadre, obbligato a sobbarcarsi una mole di lavoro sempre maggiore. “Questa è solo la mia opinione, ma penso che non si dovrebbero disputare così tante gare per una serie di ragioni. La prima è che offrire al pubblico un così elevato numero di Gran Premi finisce col renderli un po’ meno speciali. Inoltre noi piloti siamo dei privilegiati, arriviamo in pista il mercoledì sera e spesso torniamo a casa la domenica sera, ma una grossa fetta del personale delle squadre arriva in pista il lunedì mattina per effettuare vari lavori e per molti diventa quasi un’attività da sette giorni a settimana, e non hai davvero tempo per te stesso”, afferma il pilota Aston Martin.
    “Serve equilibrio”
    L’ex ferrarista punta sul fatto che già diversi componenti dei team stanno rinunciando al lavoro nei box, privilegiando quello in fabbrica. “In un momento in cui le persone stanno diventando consapevoli che la vita è propria, noi inseriamo sempre più gare in calendario. Ovviamente ci sono tanti interessi, ma credo che sia necessario maggiore equilibrio tra la loro vita a casa e il tempo trascorso fuori. Per questo motivo un numero equilibrato di gare aiuterebbe anche a mantenere viva la passione di chi lavora, evitando di mollare tutto dopo qualche stagione, una cosa che vediamo non così raramente”, conclude Vettel. LEGGI TUTTO

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    Il team principal della Haas su Schumacher: “Continua a dimostare il suo potenziale”

    ROMA – Fine settimana di gara in Turchia positivo per Mick Schumacher, con qualifca per la seconda volta in stagione in Q2, per un quattordicesimo posto finale. La gara, per un contatto con Alonso, che poi si è scusato con il tedesco, non è stata dello stesso livello, ma per il pilota della Haas i segnali sono incoraggianti.  “Nell’ultimo fine settimana Mick è stato nel complesso sfortunato, anche perché aveva dato l’impressione di adattarsi bene al circuito ed alle condizioni avverse della stessa pista. In ogni caso, sta dimostrando il suo potenziale non solo in questa circostanza, ma anche nel corso di tutta la stagione. Sono molro soddisfatto e mi auguro che ci siano altre occasioni per poter mettere in luce tutto il suo talento”, le parole di Gunther Steiner ai microfoni di gpfans.com.
    “Comprendere ragioni exploit”
    In casa Haas c’è voglia di concludere al meglio una stagione complessa, ma che potrebbe girare dopo la gara turca in cui il numero 47 ha mostrato una prestazione ben al di sopra di quelle viste nelle altre piste. “Dobbiamo cercare di capire come mai ad Istanbul siamo stati più veloci. In ogni caso, sarà veramente complesso a far bene nella parte conclusiva del mondiale, dato che non intendiamo investire molto a sei gare dal termine. Certamente vorremmo comprendere la ragione di questo exploit: se la troveremo sarà tanto di guadagnato, altrimenti resterà un mistero”, ha concluso Steiner. LEGGI TUTTO

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    F1, Vettel: “Troppe gare rendono il mondiale F1 meno speciale”

    ROMA – Non ha risparmiato polemiche l’ufficializzazione del nuovo calendario per la stagione 2022 della F1. Tra i primi ad esporsi c’è stato Sebastian Vettel, che ha espresso i suoi dubbi riguardanti il numero di GP e l’elevato stress a cui verrà sottoposto tutto il Circus. “Esprimo solo una mia opinione, ma non penso che si dovrebbero disputare così tante gare. In primis offrire al pubblico un così elevato numero di Gran Premi finisce col renderli un po’ meno speciali. Inoltre noi piloti siamo dei privilegiati, arriviamo in pista il mercoledì sera e spesso torniamo a casa la domenica sera, ma c’è una grossa parte del personale delle squadre che arriva in pista il lunedì mattina e per molti diventa quasi un’attività da sette giorni a settimana, e non hai davvero tempo per te stesso”, spiega l’ex ferrarista.
    “Serve equilibrio”
    “In un momento in cui le persone stanno tornando consapevoli che la vita è propria, noi inseriamo più gare in calendario. Ovviamente ci sono tanti interessi, ma credo che sia necessario fare in modo che ci sia maggiore equilibrio tra la vita a casa e il tempo trascorso fuori. – continua Vettel –  Per questo motivo un numero equilibrato di gare aiuterebbe anche a mantenere alta la passione di chi lavora nel Circus, evitando che dopo qualche stagione siano costretti a mollare, una cosa che vediamo non così raramente”. Le parole del pilota Aston Martin suonano come un monito per non disperdere un’ampia fetta di lavoratori fondamentali per il mondo F1 che il sempre più alto numero di gare in programma potrebbe “obbligare” a compiere scelte diverse. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “L'incidente di Silverstone aveva messo KO Verstappen”

    ROMA – Christian Horner è tornato sull’incidente di alcuni mesi fa tra Max Verstappen e Lewis Hamilton nel Gran Premio della Gran Bretagna di Formula 1. Il team principal della Red Bull ha ricordato le sensazioni del pilota olandese dopo l’episodio “Quello che è successo a Silverstone aveva deluso parecchio Verstappen, soprattutto dopo tutto il lavoro profuso quel weekend: aveva vinto la Sprint Qualifying, era in pole per la gara ed alla partenza era scivolato al secondo posto, ma avrebbe avuto il vantaggio di poter gestire la posizione. Ha provato l’attacco al Wellington Straight e poi c’è stato l’incidente. È stato un impatto a 51 G che ha addirittura rotto il sedile, credo che lo abbia messo KO e, di sicuro, è stato l’incidente più brutto della sua carriera. È stata dura per lui, anche perché era deluso per i danni. Tuttavia si è ripreso piuttosto velocemente, a tal punto che, il giorno dopo, si presentò dicendo: ‘se dovessi rifare la gara oggi, potrei farla. Malconcio e pieno di lividi sarebbe doloroso, ma ce la farei'”.
    Su Monza
    Horner ha poi parlato dell’incidente tra Hamilton e Verstappen a Monza: “Credo proprio che siano totalmente diversi, Max ha colpito le barriere a 51 G ed a 260 km/h, era KO ed è stato trasportato in ospedale. Ci sono grosse differenze rispetto a quello di Monza, dove aveva visto Lewis che provava a rimettersi in pista. Aveva addirittura sentito il motore mentre tentava la retromarcia. Sapeva che Lewis stava bene, tant’è che la Medical Car non è nemmeno intervenuta sul luogo dell’incidente. È uno scenario completamente diverso – ha concluso – ed era soltanto deluso dal fatto di non aver potuto cogliere un risultato importante a Monza”. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Verstappen era KO dopo l'incidente di Silverstone”

    ROMA – “Quello che è successo a Silverstone aveva deluso parecchio Verstappen, soprattutto dopo tutto il lavoro profuso quel weekend: aveva vinto la Sprint Qualifying, era in pole per la gara ed alla partenza era scivolato al secondo posto, ma avrebbe avuto il vantaggio di poter gestire la posizione. Ha provato l’attacco al Wellington Straight e poi c’è stato l’incidente”. Queste le parole di Christian Horner, ai microfoni di “Channel 4”, sull’incidente di alcuni mesi fa tra Max Verstappen e Lewis Hamilton nel Gran Premio della Gran Bretagna di Formula 1. Il team principal della Red Bull ha ricordato le sensazioni del pilota olandese dopo l’episodio: “È stato un impatto a 51 G che ha addirittura rotto il sedile, credo che lo abbia messo KO e, di sicuro, è stato l’incidente più brutto della sua carriera. È stata dura per lui, anche perché era deluso per i danni. Tuttavia si è ripreso piuttosto velocemente, a tal punto che, il giorno dopo, si presentò dicendo: ‘se dovessi rifare la gara oggi, potrei farla. Malconcio e pieno di lividi sarebbe doloroso, ma ce la farei'”.
    Sull’incidente di Monza
    Horner ha poi parlato dell’incidente tra Hamilton e Verstappen a Monza: “Credo proprio che siano totalmente diversi, Max ha colpito le barriere a 51 G ed a 260 km/h, era KO ed è stato trasportato in ospedale. Ci sono grosse differenze rispetto a quello di Monza, dove aveva visto Lewis che provava a rimettersi in pista. Aveva addirittura sentito il motore mentre tentava la retromarcia. Sapeva che Lewis stava bene, tant’è che la Medical Car non è nemmeno intervenuta sul luogo dell’incidente. È uno scenario completamente diverso – ha concluso – ed era soltanto deluso dal fatto di non aver potuto cogliere un risultato importante a Monza”. LEGGI TUTTO

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    F1: gli auguri di Sainz e Ferrari per i 24 anni di Leclerc

    ROMA – Charles Leclerc compie oggi 24 anni. Il pilota monegasco, tra i più forti della sua generazione in Formula 1, già protagonista nelle ultime quattro stagioni, spegne 24 candeline quando, al terzo anno in Ferrari, si trova al settimo posto in classifica piloti in un anno molto particolare, di transizione per i Cavallino e per tutto il Circus, ma che ha mostrato come, nelle prossime stagioni, il monegasco potrà davvero lottare per qualcosa di importante assieme alla sua attuale scuderia.
    Il tweet di Sainz
    Tra gli auguri arrivati a Leclerc, oltre a quelli dell’account ufficiale della F1 sui social, non potevano ovviamente mancare quelli della stessa Ferrari e di Carlos Sainz, arrivato quest’anno nella scuderia di Maranello. “Tanti auguri al mio arcinemico agli scacchi” – ha scritto lo spagnolo su Twitter, allegando una foto assieme a Leclerc. LEGGI TUTTO

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    F1: Charles Leclerc compie 24 anni, gli auguri di Ferrari e Sainz

    ROMA – Charles Leclerc compie 24 anni. Uno dei piloti più forti e con il più alto potenziale per quanto riguarda questa generazione in Formula 1 spegne 24 candeline quando, al terzo anno in Ferrari, si trova al settimo posto in classifica piloti in un anno molto particolare, di transizione per i Cavallino e per tutto il Circus, ma che ha mostrato come, nelle prossime stagioni, il monegasco potrà davvero lottare per qualcosa di importante assieme alla sua attuale scuderia.
    Le parole di Sainz
    Tra gli auguri arrivati a Leclerc, oltre a quelli dell’account ufficiale della F1 sui social, non potevano ovviamente mancare quelli della stessa Ferrari e di Carlos Sainz, arrivato quest’anno nella scuderia di Maranello. “Tanti auguri al mio arcinemico agli scacchi” – ha scritto lo spagnolo su Twitter, allegando una foto assieme a Leclerc. LEGGI TUTTO