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    F1, GP Stati Uniti 2023: orari, diretta tv e programmazione

    ROMA – Dopo il Gran Premio del Qatar, in cui il l’olandese della Red Bull, Max Verstappen, ha conquistato il suo terzo titolo iridato, è arrivato il momento del Gran Premio degli Stati Uniti 2023 di Formula 1. Si tratta di un’altra gara complicata per la Ferrari, che si affiderà a Carlos Sainz e Charles Leclerc per provare ad ottenere un buon risultato. Nella giornata di venerdì 20 ottobre prima sessione di prove libere alle ore 21:00 , mentre alle 00:00 prenderanno il via eccezionalmente le qualifiche. Sabato 21 ottobre le qualifiche shootout alle 21:00, mentre alle ore 00:00 è in programma la sprint race. La gara, invece, andrà in scena alle ore 21:00 di domenica 22 ottobre.
    F1, ecco come seguire il GP Stati Uniti                             
    Il Gran Premio degli Stati Uniti 2023 di Formula 1 andrà in onda integralmente su Sky Sport Uno (canale 201) e Sky Sport F1 (canale 207), mentre lo streaming sarà affidato a SkyGo e NOW. E’ prevista anche la trasmissione in chiaro su TV8 in differita della sprint race di sabato 21 ottobre alle ore 00:00 e la gara di domenica 22 ottobre alle 22:30 per tutte le persone che non hanno sottoscritto abbonamenti. I lettori avranno anche la possibilità di seguire il live della gara del tracciato statunitense su corrieredellosport.it. LEGGI TUTTO

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    FIA, Ben Sulayem sui track limits: GP a rischio sui circuiti che non risolvono il problema

    Nella notte del Qatar i riflettori non si sono accesi soltanto sull’azione in pista. Sono emerse infatti non poche ombre legate a fattori extra pista, che hanno messo in rilievo come il Circus Iridato sia stato colto impreparato di fronte a cose che potevano e dovevano essere previste. Ai cordoli del tracciato di Lusail non adatti alla costruzione degli pneumatici si è aggiunto il fattore legato ai track limits, che ha condizionato tutte le sessioni del weekend. Proprio su questo tema il Presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem, si è esposto ai microfoni di motorsport.com, prendendo una posizione decisa in ottica futura.
    Il tema dei track limits non è di certo una novità. Sempre più di frequente capita di trovarsi su circuiti che, per via della loro conformazione e costruzione, mettono gli steward nelle condizioni di imporre dei limiti della pista “virtuali”. Un fattore che talvolta diventa condizionante e confusionario sul fronte dei riscontri in pista e dello spettacolo. Prima del Qatar, la stessa situazione si era presentata anche a Spielberg. “Abbiamo avuto lo stesso problema anche in Austria, in quell’occasione erano stati 1200. Devo congratularmi con gli steward che li hanno visti tutti, ma è questa la soluzione? No.” Così Ben Sulayem in riferimento a quell’episodio. I risultati del GP d’Austria vennero ufficializzati ben cinque ore dopo la bandiera a scacchi, proprio a seguito di un lavoro di controllo certosino da parte dei commissari sportivi.
    “La soluzione è agire sul fronte delle piste, so che alcune sono restie dal farlo ma se devo essere sincero dove non verrà fatto non si correrà. E’ semplice. Non possiamo accettarlo.” Una posizione dura da parte del numero uno della Federazione Internazionale, stizzito dopo quanto accaduto a Lusail. Un’idea che non può che trovare d’accordo piloti, appassionati e addetti ai lavori. Vedere classifiche che cambiano a sessioni terminate o piloti che scoprono durante le interviste che la loro posizione non è quella che credevano, è uno spettacolo non all’altezza del livello della F1.

    “Dobbiamo trovare una soluzione, una può essere quella di diminuire l’aderenza fuori pista. Nessuno può fermare i piloti eccetto i piloti stessi. L’altezza dei cordoli può danneggiare le macchine?” Ha proseguito Ben Sulayem, “o forse c’è la possibilità di mettere la ghiaia. Ma anche con la ghiaia bisogna stare attenti, quanto profonda la ghiaia? Non vogliamo che le macchine restino bloccate. E quanto grossa deve essere? Nessuno vuole che la monoposto si danneggi. Bisogna trovare il giusto bilanciamento.”
    Il Presidente della FIA ha quindi posto in oggetto l’estrema rilevanza di questo tema, diventato quasi un leitmotiv dei weekend di gara. “Non è più una questione di chiedersi se vada fatto, dobbiamo farlo. Prima di tutto bisogna ascoltare i piloti per raccogliere i loro feedback. Dobbiamo agire con urgenza per fare in modo che la questione venga risolta per l’anno prossimo. Non possiamo continuare così, specialmente dopo che lo vediamo tutte le volte”. LEGGI TUTTO

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    F1, incredibile Ecclestone: si dichiara colpevole di frode fiscale. La cifra è enorme

    “Indagine complessa e mondiale”

    Il processo nei confronti dell’ex boss della Formula 1, Bernie Ecclestone, era previsto per il prossimo mese, quando avrebbe dovuto rispondere all’accusa a seguito di un’indagine fiscale da parte dell’HM Revenues and Customs, secondo cui l’indagine era stata “complessa e mondiale”. I pubblici ministeri affermano che ha dichiarato alle autorità fiscali “un solo trust”, istituito per conto di sua figlia. Ecclestone avrebbe detto in passato all’HMRC di “non essere il disponente né il beneficiario di alcun trust all’interno o all’esterno del Regno Unito”. LEGGI TUTTO

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    F1, Ecclestone shock: ammette frode fiscale da oltre 450 milioni di euro

    ROMA – Nelle ultime ore è arrivata una notizia che ha scosso il mondo della Formula 1, anche se soltanto in maniera indiretta. L’ex capo del più prestigioso circus automobilistico mondiale, Bernie Ecclestone, stando a quanto riportato dalla BBC, si è dichiarato colpevole di frode fiscale. Il tutto dopo aver negato nei mesi scorsi di aver commesso tal reato. Ecclestone, dunque, sarebbe colpevole dopo aver omesso di dichiarare più di 450 milioni di euro detenuti in un fondo fiduciario a Singapore.
    Ecclestone: “Mi dichiaro colpevole”
    Secondo i media britannici Bernie Ecclestone si è recato questa mattina alla Southwark Crown Court ed ha detto chiaramente al giudice: “Mi dichiaro colpevole”, dopo essersi precedentemente dichiarato non colpevole. Ecclestone avrebbe dovuto essere processato il mese prossimo. L’ex patron della Formula 1 è stato accusato a seguito di un’indagine fiscale da parte dell’HM Revenues and Customs. Stando ai pubblici ministeri avrebbe dichiarato alle autorità fiscali “un solo trust”, istituito per conto di sua figlia, e di “non essere il disponente né il beneficiario di alcun trust all’interno o all’esterno del Regno Unito”.   LEGGI TUTTO

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    F1, Russell ammette: “Il campionato piloti è stato un disastro”

    Russell: “Obiettivo 2° posto costruttori”
    Il pilota della Mercedes, George Russell, nel corso di una recente intervista rilasciata ai media britannici dopo la gara del Qatar, ha commentato con amarezza la sua stagione in Formula 1: “Mi dispiace per la squadra dopo quanto accaduto in Qatar, ma personalmente questa stagione il campionato piloti è stato un vero disastro. Adesso il mio obiettivo è arrivare secondi nel Mondiale Costruttori. Il GP del Qatar è stata una grande opportunità, ma sono ancora convinto che riusciremo a raggiungere questo obiettivo“. LEGGI TUTTO

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    Red Bull, Marko silura Perez: “Ha bisogno di cambiare squadra”

    ROMA – Mentre Max Verstappen si è laureato per la terza volta campione del mondo di Formula 1 in Qatar, dall’altra parte del box della Red Bull si comincia a respirare un’aria di cambiamento. Sergio Perez, infatti, sembra non convincere più i vertici del team austriaco che, al termine della stagione, potrebbe davvero silurarlo per far posto ad un altro pilota, per stessa ammissione di Helmut Marko. Se si dovesse verificare questo scenario, bisognerebbe capire cosa farebbe Perez, che recentemente ha già smentito l’ipotesi di un ritiro a breve termine.
    Marko: “Confronto impietoso”
    Il consigliere della Red Bull, Helmut Marko, ha sempre mostrato una certa sfiducia nei confronti di Sergio Perez che, dopo le recenti prestazioni, potrebbe essere prossimo all’addio. A confermarlo senza troppi giri di parole è stato lo stesso Marko durante un’intervista rilasciata a oe24: “Perez sta subendo la stessa situazione di Gasly nel 2019 e il suo confronto con Max Verstappen è davvero impietoso. Credo che Sergio abbia bisogno di cambiare clima e squadra, ma vedremo cosa succederà nelle prossime due gare”. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen tre volte campione: “Stagione davvero incredible”

    ROMA – Max Verstappen è diventato tre volte campione del mondo di Formula 1 lo scorso sabato e ora può continuare  festeggiare insieme a tutto il suo team, che ha fatto una grande stagione. Il pilota della Red Bull non ha mai messo in discussione questo titolo, che è arrivato con larghissimo anticipo sulla tabella di marcia, dato che mancano ancora ben cinque gare alla fine della stagione. E pensare che, se in Giappone fosse salito sul podio come suo solito, avrebbe chiuso i conti per il Mondiale ancora prima.
    Verstappen: “L’importante e è vincere”
    Il tre volte campione del mondo di Formula 1, Max Verstappen, nel corso di un’intervista concessa a Channel 4, ha celebrato il suo grande successo ottenuto lo scorso sabato durante la sprint race del Gran Premio del Qatar: “Questo sicuramente è il mio miglior titolo a livello di prestazioni, io e la mia squadra stiamo vivendo una stagione davvero incredibile. E’ una cosa di cui possiamo essere orgogliosi, anche se alla fine secondo me vincere uno o sette titoli è la stessa cosa. L’importante è vincerlo”. LEGGI TUTTO

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    F1, Pirelli resta il fornitore di pneumatici: rinnovo fino al 2027

    Domenicali: “Pirelli partner inestimabile”
    Il Presidente e Amministratore Delegato della Formula 1, Stefano Domenicali, ha commentato con grande entusiasmo l’accordo: “Dal ritorno in questo sport nel 2011, Pirelli è stato un partner inestimabile, supportando la Formula 1 attraverso nuove generazioni di tecnologie e regolamenti tecnici e fornendo pneumatici per consentire gare fantastiche per i nostri fan. L’impegno dell’azienda per la qualità, l’innovazione e la profonda conoscenza del nostro sport saranno vitali nei prossimi anni mentre ci avviciniamo alle nuove normative nel 2026 e il lavoro su cui Pirelli si concentra in relazione alla sostenibilità, dimostrato dalla certificazione FSC, ci garantirà continuare a lavorare insieme verso il nostro obiettivo condiviso Net Zero 2030″. LEGGI TUTTO