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    F1, Mick Schumacher: “Ho la sensazione di poter diventare campione un giorno”

    ROMA – Quando ci troviamo quasi al termine della sua prima stagione in Formula 1, Mick Schumacher dimostra di avere grandi obiettivi. L’anno da rookie sulla Haas non è andato nel migliore dei modi, complice anche una monoposto inferiore alle altre, ma il futuro può riservargli grandi gioie: “Era tutto molto chiaro per me già da quando ho iniziato a guidare. La strada per la Formula 1 è dura, comporta un sacco di lavoro. Ma guidiamo tutti con l’obiettivo di essere campioni. Anche io sogno di diventarlo, altrimenti non sarei nello sport giusto. Ho già la sensazione che un giorno potrei diventare campione del mondo. Se non la avessi, non sarei qui“, le sue parole. 
    Il lavoro di papà Michael
    Quanto fatto da papà Michael è difficilmente eguagliabile da chiunque: “Ho molto rispetto per ciò che papà ha raggiunto – prosegue come riportato da NextGen-Auto -. Quando arrivi in Formula 1, non lavori meno rispetto a prima, non ti devi sentire arrivato. Anzi, devi sudare il doppio. Il fatto che mio padre abbia lavorato in questo modo per così tanti anni e con così tanto successo mi rende orgoglioso e mi incoraggia“. LEGGI TUTTO

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    F1, Sainz: “Migliorato rispetto la prima parte di stagione”

    ROMA – I miglioramenti messi in mostra durante la sua prima stagione in Ferrari da Carlos Sainz sono sotto gli occhi di tutti. Lui stesso ha ammesso di sentirsi tutt’altro pilota rispetto l’inizio. “Nella seconda metà della stagione, anche nei fine settimana meno positivi, sono andato più vicino al limite rispetto all’inizio dell’anno. È una buona notizia e sto lavorando per sentirmi così ogni fine settimana“, ha dichiarato lo spagnolo a The Race. “Me ne accorgo già nelle PL1. Inizialmente mi stupivo di come questa macchina fosse molto diversa dalla McLaren, e allora ho dovuto cambiare tutto, anche l’approccio mentale. Ora i venerdì mi vengono naturali e questo significa meno lavoro per il resto del weekend“.
    “Charles un riferimento”
    “Avendo un compagno di squadra come Charles come riferimento, sai che lui tira fuori il massimo ogni fine settimana. Dunque, se sono davanti a lui, so che sono abbastanza vicino al limite“, ha continuato Sainz. “In Messico mi sono sentito subito a mio agio cambiando in gara il mio stile di guida per adattarmi al degrado delle gomme. È stata una conseguenza di tutte le gare di quest’anno, anche in Russia e ad Austin ero molto vicino al massimo delle mie capacità. Il duro lavoro di inizio stagione sta pagando”. LEGGI TUTTO

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    F1, Sainz: “Sono vicino al massimo”

    ROMA – Carlos Sainz sta destando ottime impressioni durante la sua stagione d’esordio alla guida della Ferrari. Lui stesso ha ammesso come di sentirsi migliore rispetto alle prime uscite. “Nella seconda metà della stagione, anche nei fine settimana meno positivi, sono andato più vicino al limite rispetto all’inizio dell’anno. È una buona notizia e sto lavorando per sentirmi così ogni fine settimana“, ha dichiarato lo spagnolo a The Race. “Me ne accorgo già nelle PL1. Inizialmente mi stupivo di come questa macchina fosse molto diversa dalla McLaren, e allora ho dovuto cambiare tutto, anche l’approccio mentale. Ora i venerdì mi vengono naturali e questo significa meno lavoro per il resto del weekend“.
    “Charles un punto di riferimento”
    Sainz ha ammesso come la “rivalità” con Leclerc lo abbiamo migliorato ad alzare il suo standard. “Avendo un compagno di squadra come Charles come riferimento, sai che lui tira fuori il massimo ogni fine settimana. Dunque, se sono davanti a lui, so che sono abbastanza vicino al limite“, ha continuato Sainz. “In Messico mi sono sentito subito a mio agio cambiando in gara il mio stile di guida per adattarmi al degrado delle gomme. È stata una conseguenza di tutte le gare di quest’anno, anche in Russia e ad Austin ero molto vicino al massimo delle mie capacità. Il duro lavoro di inizio stagione sta pagando”. LEGGI TUTTO

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    F1, Prost: “Hamilton caricato dalla presenza di Verstappen”

    ROMA – La quiete prima della tempesta. Così si può definire questo weekend di pausa prima degli ultimi due che assegneranno il titolo iridato per la stagione 2021. La lotta tra Max Verstappen e Lewis Hamilton è sempre più serrata. Il britannico va a caccia del record degli otto titolo mondiali e per il “Professore” Alain Prost la presenza di un rivale come Verstappen non può che far bene al britannico. “Siamo fortunati ad essere testimoni di questa lotta tra due grandi piloti – ha dichiarato a Channel 4 – tutti mi chiedono della sfida tra me ed Ayrton e all’epoca nonostante avessimo cinque o sei anni di differenza,  già si parlava di scontro tra generazioni. Ora hanno 12, 13 anni di differenza, ed il divario è ampio. Tuttavia, c’è un ragazzo giovane ma con già parecchia esperienza e velocità, contrapposto a Lewis, che sappiamo tutti cosa ha fatto in carriera”.
    “Avremo un campione eccezionale”
    “Stavo pensando che Hamilton è fortunato ad avere un rivale come Max che lo spinge, perché quando hai vinto sette volte il mondiale e hai più di 100 vittorie, cosa vuoi ancora? Serve una motivazione in più, e quello che ho imparato in passato è che quando hai due così che lottano duramente, ottieni il meglio di te stesso e dalla tua squadra, è fantastico. A prescindere da chi sarà il vincitore finale – ha concluso Alain Prost – quest’anno avremo un campione del mondo eccezionale, che è la cosa più importante”. LEGGI TUTTO

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    F1, Prost: “Il duello con Verstappen ha motivato Hamilton”

    ROMA – L’ultimo weekend di calma nel mondo della F1 prima delle due gare che decideranno le sorti del mondiale 2021 con la lotta tra Max Verstappen e Lewis Hamilton capace di infiammare gli animi di tutti i tifosi. Il britannico va a caccia del record degli otto titolo mondiali e per il “Professore” Alain Prost la presenza di un rivale come Verstappen non può che far bene al britannico. “Siamo fortunati ad essere testimoni di questa lotta tra due grandi piloti – ha spiegato a Channel 4 – tutti mi chiedono della sfida tra me ed Ayrton e all’epoca nonostante avessimo cinque o sei anni di differenza,  già si parlava di scontro tra generazioni. Ora hanno 12, 13 anni di differenza, ed il divario è ampio. Tuttavia, c’è un ragazzo giovane ma con già parecchia esperienza e velocità, contrapposto a Lewis, che sappiamo tutti cosa ha fatto in carriera”.
    “Dalla lotta ottieni il meglio di te stesso”
    La motivazione, quello sta rendendo ancora vivo questo campionato con Verstappen che fino a un paio di settimane fa sembrava pronto a spodestare Hamilton dal trono.”Stavo pensando che Hamilton è fortunato ad avere un rivale come Max che lo spinge, perché quando hai vinto sette volte il mondiale e hai più di 100 vittorie, cosa vuoi ancora? Serve una motivazione in più, e quello che ho imparato in passato è che quando hai due così che lottano duramente, ottieni il meglio di te stesso e dalla tua squadra, è fantastico. A prescindere da chi sarà il vincitore finale quest’anno avremo un campione del mondo eccezionale, che è la cosa più importante”, queste le parole dell’ex campione francese. LEGGI TUTTO

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    Giovinazzi: “Ho ricevuto un messaggi sia da Hamilton che da Verstappen”

    ROMA – Dopo l’addio dall’Alfa Romeo di Antonio Giovinazzi, l’Italia non avrà piloti in Formula 1 per la stagione 2022. Arrivata l’ufficialità sono stati tanti i messaggi ricevuti dal pilota pugliese. “Hamilton e Verstappen mi hanno scritto un bel messaggio e queste sono cose che apprezzi perché significa che ti seguono e stimano. Con Max ci conosciamo bene per aver corso nel 2015 in F3 e fa più piacere. Non solo loro, – spiega Giovinazzi al programma ‘Non è un paese per giovani’ su Radio Rai – ma anche Gasly, Ocon, Perez mi hanno contattato e inoltre ho ricevuto il benvenuto dai piloti di Formula E che incontrerò quest’anno”. 
    “Potevamo raccogliere di più”
    In attesa di un 2022 in Formula E, Giovinazzi fa il punto della stagione, analizzando anche la sfida Hamilton-Verstappen. “La sfortuna fa  parte dello sport anche se speravo girasse a mio favore, ma finora non abbiamo avuto la buona sorte dalla nostra parte. In questa stagione potevamo raccogliere molto di più e questo dispiace, perché tutti lavoriamo sodo, ci impegniamo tantissimo e non raggiungere le aspettative è sicuramente un peccato. Ora avrò una nuova avventura in Formula E e sto già lavorando con il team al simulatore, e poi intendo restare nella F1. Attualmente sono il terzo pilota Ferrari e vedremo cosa accadrà in futuro perché la F1 è un mondo piccolo in cui può succedere di tutto. Per quanto riguarda il mondiale non so chi vincerà, sia Hamilton che Verstappen stanno facendo un campionato stupendo. Lewis ha più esperienza e questo conta nei momenti decisivi di stress, mentre dall’altra parte Max è un pilota affamato di vittorie”. LEGGI TUTTO

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    Giovinazzi: “Mi ha fatto piacere ricevere messaggi sia da Hamilton che da Verstappen”

    ROMA -Nessun pilota italiano in F1 nel 2022 dopo l’ufficialità della chiusura tra Alfa Romeo e Antonio Giovinazzi, per un rapporto non sempre idilliaco. “Hamilton e Verstappen mi hanno scritto un bel messaggio e queste sono cose che apprezzi perché significa che ti seguono e stimano. Con Max ci conosciamo bene per aver corso nel 2015 in F3 e fa più piacere. Non solo loro, –  ha dichiarato al programma ‘Non è un paese per giovani’ su Radio Rai – ma anche Gasly, Ocon, Perez mi hanno contattato e inoltre ho ricevuto il benvenuto dai piloti di Formula E che incontrerò quest’anno”. 
    “Fortuna non a mio favore”
    Il futuro di Giovinazzi sarà in Formula E senza abbandonare del tutto un futuro in Formula 1. “La sfortuna fa parte dello sport anche se speravo girasse a mio favore, ma finora non abbiamo avuto la buona sorte dalla nostra parte. In questa stagione potevamo raccogliere molto di più e questo dispiace, perché tutti lavoriamo sodo, ci impegniamo tantissimo e non raggiungere le aspettative è sicuramente un peccato. Ora avrò una nuova avventura in Formula E e sto già lavorando con il team al simulatore, e poi intendo restare nella F1. Attualmente sono il terzo pilota Ferrari e vedremo cosa accadrà in futuro perché la F1 è un mondo piccolo in cui può succedere di tutto. Per quanto riguarda il mondiale non so chi vincerà, sia Hamilton che Verstappen stanno facendo un campionato stupendo. Lewis ha più esperienza e questo conta nei momenti decisivi di stress, mentre dall’altra parte Max è un pilota affamato di vittorie”. LEGGI TUTTO