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    F1, Antonelli impressiona al debutto in Australia. Wolff e la Mercedes ci hanno visto giusto

    Kimi Antonelli First Test – Austria | credit: Mercedes-AMG Petronas Motorsport media

    Se da una parte l’Italia del motorsport si è risvegliata con una gara da incubo della Ferrari in Australia, teatro del primo appuntamento stagionale del nuovo mondiale di Formula 1, dall’altra ha potuto assistere al debutto magistrale di Andrea Kimi Antonelli al volante della Mercedes. Il pilota bolognese, infatti, si è reso protagonista di una grande rimonta, dal 16° al 4° posto finale, ripristinato dalla FIA dopo l’iniziale penalizzazione per unsafe release che aveva avvantaggiato Alex Albon. Un risultato ben oltre le aspettative, dunque, che aumenta le già elevate speranze degli appassionati italiani nei confronti del classe 2006.
    Maturità e lucidità: l’esordio di Antonelli è da incorniciare
    La prima gara di Andrea Kimi Antonelli in Formula 1 è come un diesel che, alla lunga, riesce a carburare. All’inizio deve resistere alle grosse insidie presentate dal tracciato di Melbourne, che man mano estromette quasi tutti i rookie dalla corsa, tra incidenti ed errori. Giro dopo giro, poi, il portacolori italiano inizia a trovare il giusto ritmo e a prendere confidenza con le condizioni della pista, dando il via a una poderosa rimonta che, entro la metà di gara, lo porta in zona punti. Il tutto nonostante un testacoda che, per poco, non fa finire anche lui contro le barriere dell’Albert Park.
    La vera svolta della corsa, poi, arriva con il ritorno della pioggia, che costringe i team a tornare sulle gomme intermedie dopo il precedente passaggio sulle slick. In questa fase così delicata, Antonelli riesce a mantenersi lontano dai pericoli, guidando in maniera accorta e senza sbavature, scegliendo il tempismo giusto per rientrare ai box e fare la sua sosta. Una chiamata perfetta che, complici anche gli errori altrui, fa balzare il classe 2006 fino al 5° posto. Negli ultimi giri, poi, sferra l’attacco decisivo alla Williams di Albon, per assicurarsi un fantastico 4° posto finale. Tradotto: il miglior risultato per un pilota italiano in Formula 1 negli ultimi 16 anni, quando nel Gp del Giappone del 2009 Jarno Trulli conquistò il 2° posto con la sua Toyota.

    La qualifica, unico “neo” del weekend australiano
    In ogni caso, il primo weekend di Andrea Kimi Antonelli tra i grandi del Circus non è stato proprio tutto da incorniciare. Infatti, la qualifica del sabato si è rivelata ben al di sotto delle aspettative, come testimonia l’eliminazione già in Q1 con il 16° posto finale. Un risultato, sì, frutto di danni al fondo della sua Mercedes, tuttavia causati da alcune sue ripetute escursioni sulla ghiaia in curva 6. Un segno inequivocabile di come, sul giro secco, ci sia ancora del lavoro da fare, per trovare il giusto ritmo senza dover rinunciare alla prestazione pura. Il tempo, comunque, è tutto dalla parte di AKA, che in Australia ha già assaporato le zone alte della classifica. In attesa di ulteriori conferme dalla Cina, su una pista e con delle condizioni completamente diverse. LEGGI TUTTO

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    F1, GP Australia: il peccato mortale della Rossa

    Non sarà un gran premio a darci il quadro definito della stagione e tantomeno quello di Melbourne. Un circuito già atipico di per sé, condizionato quest’anno da un meteo proibitivo, che ha influenzato la gara e nascosto (in parte) le prestazioni delle vetture in pista. In questo quadro un po’ astratto, si coglie però un comportamento delle Ferrari, giunte ottava e decima in gara, non solo insufficiente, ma anche molto preoccupante.Leclerc, Vasseur e Hamilton – Credits: Ferrari

    LA SQUADRA
    Il sistema Ferrari ha mancato in toto il primo appuntamento mondiale. I tecnici della Rossa non sono riusciti a mettere in pista una vettura competitiva per l’intero weekend, faticando sia nel trovare un assetto efficace per qualifica e gara, sia nell’elaborare una strategia vincente in almeno uno dei due appuntamenti. È mancato infatti sia il giro veloce, che il passo gara. Nonostante la delusione, è difficile pensare che questa sia la prestazione pura della Rossa. Tuttavia, il fatto di non aver intravisto neanche un lampo ferrarista a Melbourne fa temere che il progetto di Maranello non sia così competitivo come ci era stato descritto.
    I PILOTI
    La responsabilità di questo flop però è da imputare principalmente alla coppia Leclerc-Hamilton, che è stata incapace non solo di comprendere la vettura e quindi di aiutare i tecnici nella ricerca del bilanciamento, ma anche di leggere la gara, consigliando la strategia corretta al muretto. Vero che Leclerc sicuramente gode di un certo credito e che l’aura di Hamilton, sette volte campione del mondo, si fa sentire. Tuttavia, chi è al muretto è pagato per prendere decisioni, non per limitarsi ad assecondare i piloti. Il feeling in pista è importante, ma chi lavora ai box o a Maranello ha accesso a dati, telemetrie e previsioni meteo, strumenti essenziali per anticipare e interpretare scenari che il pilota, dalla monoposto, non può cogliere.

    IL PECCATO MORTALE
    Poi ci sono le aspettative, il vero peccato mortale della scuderia di Maranello. Quelle che da quasi un ventennio trasformano ogni caduta in un dolorosissimo flop. Tra presentazioni faraoniche, proclami, fiumane rosse e mega eventi mediatici al castello Sforzesco, la Ferrari si lancia sempre nella stagione senza alcun paracadute.Tanto clamore, per poi vedere Hamilton discutere con l’ingegnere di pista su automatismi e funzioni dello sterzo che dovrebbero essere ormai consolidati. Un pluricampione del mondo non può restare bloccato dietro una Williams per più di mezza gara senza nemmeno tentare un sorpasso.
    Una Rossa che ormai patologicamente vede nel suo motto “Essere Ferrari” non un segnale identitario, ma un testardo limite ideologico di presunta superiorità. Arroganza che ti porta a non fermarti ai box, neanche quando a rientrare è un certo Max Verstappen. Arroganza che fa dire a Charles, nel post qualifica, che si è sacrificato il Q3 per una presunta superiorità in gara, come se gli altri fossero tutti dei polli. Insomma, non è tanto la prestazione a preoccupare, quanto la direzione. Perché presentarsi così non è solo sbagliato, presentarsi così è un peccato mortale. LEGGI TUTTO

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    Gp Australia F1: per Antonelli uno storico debutto in rimonta e 4° posto finale

    2025 Australian Grand Prix, Sunday – LAT Images – credit: Mercedes-AMG Petronas Motorsport media

    Il Gran Premio d’Australia 2025 ha visto un debutto sorprendente e una rimonta entusiasmante da parte del giovane pilota Antonelli. Partito dalle retrovie, Antonelli ha dimostrato grande abilità e strategia, risalendo la classifica fino a un inaspettato quarto posto. Un risultato che ha stupito molti e che sottolinea il potenziale di questo giovane talento.
    La rimonta di Antonelli
    La gara di Antonelli è stata caratterizzata da una serie di sorpassi decisi e da una strategia di gara impeccabile. Il pilota ha saputo sfruttare al meglio le opportunità offerte dalla pista e dalle circostanze, dimostrando una maturità sorprendente per un rookie.
    Le parole di Antonelli
    “Sono incredibilmente felice di questo risultato”, ha dichiarato Antonelli al termine della gara. “Partire dalle ultime file e arrivare quarto è stato davvero inaspettato. Ho imparato tantissimo durante questa gara, soprattutto sulla gestione delle gomme e sulla strategia di gara. Ringrazio il mio team per il supporto e per avermi dato una macchina così competitiva”.

    La rimonta di Antonelli è stata resa possibile da diversi fattori:
    1. Strategia di gara: Il team ha adottato una strategia di gara aggressiva, che ha permesso ad Antonelli di sfruttare al meglio le fasi della gara.
    2. Abilità di guida: Antonelli ha dimostrato grande abilità nel sorpassare gli avversari, sfruttando al meglio le opportunità offerte dalla pista.
    3. Gestione delle gomme: Antonelli ha saputo gestire al meglio le gomme, mantenendo un ritmo costante per tutta la gara.
    Il debutto di Antonelli a Melbourne è stato un segnale forte del suo potenziale. Il giovane pilota ha dimostrato di avere le qualità per competere ai massimi livelli, e sarà interessante vedere come si evolverà la sua carriera nel corso della stagione.
    La rimonta di Antonelli a Melbourne è stata una delle storie più belle del Gran Premio d’Australia 2025. Un debutto che ha lasciato il segno e che ha confermato il talento di questo giovane pilota. LEGGI TUTTO

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    F1, Minardi: “La vera sorpresa è la Williams mentre la Ferrari ha sbagliato tutto”

    Tra conferme e colpi di scena, dettati anche dalle particolari condizioni metereologiche, la Formula 1 ci ha regalato in Australia un primo fine settimana entusiasmante. E’ questo l’incipit di Gian Carlo Minardi che, dal suo sito, ci regala diversi spunti di riflessione sulla gara di Melbourne.Gian Carlo Minardi | CircusF1

    Una stratosferica McLaren e un incredibile Verstappen
    “Siamo davanti ad una McLaren stratosferica che ha dimostrato una solidità incredibile, nonostante qualche errore da parte dei due piloti”, ha commentato Minardi che poi ha anche aggiunto: “Alle loro spalle abbiamo trovato un incredibile Max Verstappen il cui talento ha nascosto, molto probabilmente, le difficoltà della Red Bull, rendendosi protagonista di una gara strepitosa tenendo impegnato, dal primo all’ultimo giro, Lando Norris e Oscar Piastri. Fino all’ultimo ha provato a insidiare il vincitore”.
    Mercedes e la rimonta di Antonelli
    “Terzo e quarto posto per la Mercedes con Russell e Antonelli – ha scritto Minardi sul suo sito, parlando del team della Stella a Tre Punte – . Mi ha fatto molto piacere che gli Steward abbiano fatto marcia indietro sulla penalità di 5″ inflitta a “Kimi” restituendogli la quarta posizione. Avevo trovato la decisione molto discutibile. E’ stato protagonista di un’ottima rimonta chiudendo il suo primo Gran Premio davanti alla Williams di Albon. Sicuramente partiva da una posizione che non rispecchiava il suo reale potenziale, favorendolo nei sorpassi, commettendo però solamente una sbavatura dove molti hanno commesso errori importati, pagati pesantemente col ritiro. La pioggia e l’asfalto scivoloso ha esaltato tutto il suo talento naturale.

    Williams, la sorpresa in positivo
    Parlando di sorprese, Minardi indica il nuovo team di Carlos Sainz: “La vera sorpresa di questo inizio di stagione, probabilmente, è la Williams che ha confermato gli ottimi segnali visti a Sakhir. Decisamente sottotono, in tutto il fine settimana, Carlos Sainz nonché protagonista di un errore importante in gara che un pilota esperto come lui non deve permettersi”.
    Ferrari, la sorpresa in negativo
    “Quando il fine settimana è entrato nel vivo, vedi prove libere 3 e Q3, loro si sono persi”, ha detto senza troppi giri di parole Minardi che poi ha anche aggiunto: “Hanno sbagliato tutto, strategia compresa. Le perplessità emerse durante i test hanno trovato riscontro in Australia. Rispetto ad un anno fa, infatti, sono il team che ha migliorato di meno, e oggi si è visto. La stagione è certamente lunga perché ci sono ancora 23 GP, ma in Cina e Giappone devono arrivare delle risposte positive importanti. Auspichiamo sia un lavoro recuperabile. Non dimentichiamoci che quest’anno, con i regolamenti 2026 alle porte, l’impegno è doppio”.

    fonte: Il punto di Gian Carlo Minardi LEGGI TUTTO

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    Gp Australia F1, pagelle: Norris mattatore, Antonelli predestinato, Ferrari horror

    Norris e Verstappen | Credits: Pirelli

    Finalmente si alza il sipario sul nuovo mondiale di Formula 1, che apre le danze sul circuito di Melbourne. In condizioni estremamente variabili, a fare la voce grossa è la McLaren con Lando Norris, autentico mattatore della prima gara stagionale. L’inglese si mette alle spalle un monumentale Max Verstappen, onnipresente contro ogni debolezza della sua Red Bull. Completa il podio un ottimo George Russell, davanti alla nuova stella del motorsport italiano, Andrea Kimi Antonelli, che dal 16° posto in griglia piazza la rimonta da urlo fino al 4° posto. La vera delusione del weekend è la Ferrari, relegata ai margini della zona punti al culmine di una gara (e una qualifica) semplicemente da dimenticare. Ottimo weekend anche per Albon e Tsunoda, mentre deludono tutti i rookie. Questo e molto altro nelle pagelle del Gran Premio d’Australia.
    VOTO 10 A NORRIS, ATTO DI MATURITA’
    Si era presentato ai nastri di partenza come un pilota più maturo. E al primo appuntamento stagionale, Lando Norris ha dato seguito alle sue parole con i fatti. La sua McLaren è un’astronave, e lui ne sfrutta appieno il potenziale: cinico sul giro secco, preciso in partenza, devastante sul passo gara, lucido anche nei momenti più delicati, soprattutto al ritorno della pioggia nella parte finale della corsa. Resiste anche alla pressione finale del solito Verstappen, con cui finalmente riesce a prevalere in un confronto ravvicinato. Sa di avere i gradi di grande favorito al mondiale, e il primo colpo se lo gioca bene. Se il buongiorno si vede dal mattino…
    VOTO 9 A VERSTAPPEN, CAMPIONE ONNIPRESENTE
    La Red Bull sembra ormai impantanata in una crisi tecnica senza fine, ma questo Max Verstappen non lo sa e continua a giocarsi le posizioni che contano. Il campione del mondo si dimostra l’unico in grado di provare a impensierire lo strapotere McLaren, sia in qualifica che in gara, nonostante una macchina palesemente inferiore. Il ritorno nella pioggia nelle fasi finali di gara mandano in confusione quasi tutti in pista, tranne lui: con lucidità estrema ritarda la sosta di un giro, garantendosi almeno la seconda piazza (complice l’uscita di Piastri). Nel finale prova anche a mettere pressione a Norris, ma più di così oggi non poteva fare. Lui c’è sempre, nonostante tutto.

    VOTO 8 A ANTONELLI, MOLTO PIU’ DI UN ROOKIE
    In una gara costellata da errori di tutti i rookie, l’unico a tenere botta contro le complicate condizioni di Melbourne è Andrea Kimi Antonelli. Il pilota bolognese rimedia a una qualifica difficile (16° posto) con una gara di rara intelligenza e lucidità, recuperando posizioni su posizioni fino a rientrare in zona punti. Poi, la pioggia nel finale spariglia le carte, e il classe 2006 si gioca alla grande le sue chances, ben coadiuvato dal muretto Mercedes, al punto da ritrovarsi quinto. Vince poi il duello con Albon, chiudendo al 4° posto. Debutto da sogno, da predestinato.
    VOTO 7 A ALBON, HULKENBERG E TSUNODA, IRRIDUCIBILI
    In una gara molto confusa, alla fine conta cogliere l’occasione. Il discorso vale in pieno per Alex Albon e Nico Hulkenberg: il primo confeziona la prima parte del capolavoro in qualifica, artigliando il 6° posto, completando l’opera con una gara solidissima e lucida, chiudendo con uno straordinario 5° posto (mentre il nuovo compagno Sainz la metteva in barriera al primo giro); il secondo, con la sua sconfinata esperienza, coglie perfettamente l’occasione con la pioggia finale e porta a casa un 7° posto che rappresenta già un bottino di punti per la Sauber maggiore di tutti quelli raccolti nel 2024. Menzione, però, necessaria anche per Yuki Tsunoda: il giapponese naviga nelle zone altissime della classifica per tutto il weekend, ma alla fine paga una strategia poco ottimale del suo muretto e, da un possibile posto in top-5, chiude fuori dalla zona punti. Ma la prestazione di tutto rispetto resta.
    VOTO 6 A PIASTRI, IL RITMO C’È MA QUELL’ERRORE…
    Nel suo giardino di casa Oscar Piastri avrebbe l’occasione anche di vincere la gara, ma alla fine chiude con un misero 9° posto. L’australiano della McLaren ha lo stesso ritmo di Norris (forse anche qualcosa in più), ma non riesce a sferrare l’attacco decisivo (complice anche lo stop del muretto a qualsiasi lotta pericolosa). Il possibile sogno si trasforma in vero incubo quando l’arrivo della pioggia lo manda per le terre di Melbourne, costringendolo a ripartire dal fondo. Alla fine, anche grazie alla safety-car, riesce comunque a recuperare e a piazzarsi in zona punti, davanti anche a una delle due (derelitte) Ferrari. Con questa McLaren, però, l’appuntamento col successo è solo rimandato.

    VOTO 5 A ALONSO E SAINZ, ERRORI CHE PESANO
    Nella fiera degli errori dei rookie spiccano anche i due incidenti piuttosto banali di Carlos Sainz e Fernando Alonso. Per gravità è più rilevante quello del neo-pilota della Williams, che la mette nel muro nel primo giro in regime di safety-car. Un errore grave, che fa il palio con quello in qualifica che gli impedisce, al secondo tentativo, di arpionare almeno una terza fila. Ma anche il suo connazionale, due volte campione del mondo, non è da meno, e per una volta fa una magra figura rispetto al tanto bistrattato Stroll. Da due con la loro esperienza non si possono accettare sbagli così.
    VOTO 4 AI ROOKIE, DEVONO ANCORA MANGIARNE DI PASTA
    Sia chiaro: esordire (o quasi per alcuni) in Formula 1 con queste condizioni, è già una mazzata tremenda. Ma da Melbourne tutti i rookie (tranne Antonelli) tornano a casa con le ossa rotte. Chi esce peggio è indubbiamente Hadjar, che va a sbattere alla prima curva durante il giro di formazione. Malissimo anche Bearman, a cui scapito vanno i due incidenti tra FP1 e FP3, ma che riesce comunque a tagliare il traguardo. Non escono indenni neanche Doohan, Bortoleto e Lawson, anch’essi a muro e respinti dalle stradine di Melbourne. Insomma, devono ancora mangiarne di pastasciutta…
    VOTO 3 ALLA FERRARI, DAL SOGNO ALL’INCUBO
    I proclami, gli eventi e le feste invernali in casa Ferrari sembrano già un ricordo sbiadito. Dall’Australia il team di Maranello esce con le ossa disintegrate, complice un weekend incomprensibile. Le attese speranzose del venerdì, con una SF-25 altamente performante, lasciano spazio a un lento e inesorabile de profundis a partire dal Q3 del sabato, fino ad arrivare allo scempio della gara. A metà corsa il distacco dalle McLaren è di quasi 40 secondi; l’arrivo della pioggia può riaprire insperati orizzonti di podio, ma l’ennesima strategia da dilettanti allo sbaraglio consegna al traguardo un misero 8° e 10° posto. Per le sentenze è (forse) ancora presto, ma la Cina sarà già un esame decisivo per capire il ruolo che la Rossa potrà recitare nel 2025. LEGGI TUTTO

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    Gp Australia F1 orario, dove vederlo in tv, griglia di partenza e meteo

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    LEGO e Formula 1 svelano tutti i dettagli della loro collaborazione per il 2025

    Dalle emozionanti attività durante le gare ai contenuti digitali, dalle esperienze nei negozi e nei LEGOLAND® Discovery Center e LEGO® Discovery Center di tutto il mondo fino ai nuovi set LEGO F1 2025 e LEGO F1® Collectibles 2025, la stagione si preannuncia ricca di azione per i fan e non solo.

    Il Circus della Formula 1 sta accendendo i motori, con la 75esima stagione, al via a Melbourne con il Gran Premio d’Australia. E il Gruppo LEGO e Formula 1 svelano finalmente tutti i dettagli dell’entusiasmante collaborazione per il 2025.
    LEGO Formula 1: adrenalina pura ai Gran Premi
    Per le 13* gare chiave della stagione, comprese le tappe italiane a Imola e Monza, fan e famiglie potranno divertirsi e vivere esperienze esclusive nelle nuove LEGO Fan Zone, dove si sfideranno a colpi di mattoncini nelle aree Make and Take, scopriranno l’intera gamma di prodotti dedicati per la prima volta a tutti i 10 team di F1 e si scatteranno foto ricordo indimenticabili nei corner photo-opportunity.(*) 13 gare con LEGO Fan Zone saranno: Cina, Giappone, Italia (Imola), Canada, Gran Bretagna, Belgio, Olanda, Italia (Monza), USA (Austin), Messico, USA (Las Vegas), Qatar e Abu Dhabi.
    Shopping nei nuovi LEGO Pop-Up Store
    Durante la stagione di Formula 1®, in 20** circuiti ci saranno i nuovi LEGO Pit Shop, i negozi a tema dove acquistare l’intera linea di prodotti LEGO Speed Champions, LEGO City, LEGO DUPLO® e LEGO Collectibles.(*é) 20 gare con LEGO Pop-Up Store saranno: Cina, Giappone, Bahrain, Arabia Saudita, USa (Miami), Italia (Imola), Spagna, Canada, Austria, Gran Bretagna, Belgio, Ungheria, Olanda, Italia (Monza), Azerbaihan, USA (Austin), Messico, USA (Las Vegas), Qatar e Abu Dhabi.
    Tante esperienze anche in negozioAlcuni LEGO Certified Store selezionati in Europa, Stati Uniti, Canada e Cina offriranno diverse esperienze ‘a tutta velocità’, dedicate alle auto. Qualche esempio? Ci sarà un’area gioco che simulerà la rampa di gara, i bambini potranno costruire un volante da portare a casa e riceveranno in omaggio un poster LEGO F1.

    Alla scoperta della F1 nei LEGOLAND® Discovery Center e LEGO® Discovery Center
    Da non perdere gli appuntamenti nei LEGOLAND Discovery Center e LEGO Discovery Center di tutto il mondo. Da marzo a giugno 2025, i fan potranno partecipare a diversi eventi esclusivi: tutti e 10 i team di F1®, infatti, si riuniranno per svelare il dietro le quinte delle gare. Grandi e piccoli potranno anche costruire un’auto epica, provare il brivido di guidarla e vivere tante altre sorprese. Per saperne di più, basta visitare il sito legolanddiscoverycenter.com.
    LEGO Formula 1: tutti in pista online e non solo
    Ci sarà spazio per la stagione 2025 della Formula 1 anche sul sito LEGO.com con diversi nuovi contenuti interessanti, attività e articoli per le famiglie. Su www.kids.LEGO.com/f1 i più piccoli potranno poi trasformarsi in piloti e testare le loro abilità di gara con il gioco LEGO F1. Nel numero di marzo 2025 di LEGO Magazine, ci saranno tante attività su LEGO City, mentre nel numero di luglio si parlerà delle auto LEGO F1 da collezione.
    L’app mette il turbo
    Anche nell’app LEGO Play i piccoli fan potranno accendere la passione per questo mondo, provando nuovi strumenti, costruendo i set e condividendo le loro creazioni con altri appassionati dei mattoncini LEGO e della Formula 1.
    Emily Prazer, Chief Commercial Officer di Formula 1, ha così commentato la partnership con LEGO: “Questa entusiasmante partnership con il Gruppo LEGO continua a rafforzarsi e ci permette di portare il mondo dei motori oltre la pista, direttamente nelle case. Queste attivazioni consentiranno ai fan di conoscere meglio le complessità di questo sport attraverso il gioco e accendere la passione per le corse per i costruttori di tutte le età”. LEGGI TUTTO

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    ESCLUSIVO – Il format Sprint sarà esteso a tutti i Gran Premi F1 in calendario

    Stando a quanto raccolto da CircusF1.com, il format Sprint del weekend di gara sarà presto esteso a tutti i Gran Premi in calendario nel Campionato Mondiale di Formula 1. E’ molto probabile che, già dal prossimo anno, i sei attuali appuntamenti con questo format siano raddoppiati, arrivando a 12, per poi passare a 18 nel 2027 e infine per coprire l’intera stagione nel 2028.credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Il Campionato Mondiale 2025 è appena inziato ma il Circus della Formula 1 guarda già avanti. La conferma di Stefano Domenicali fino al 2029, nel ruolo di Presidente e CEO, mette nelle condizioni lui e il suo gruppo di lavoro di scaricare a terra tutte le novità presentate al Consiglio di Amministrazione che ha rettificato il suo mandato. Al di là dell’importante cambiamento di regolamente tecnico che vedremo il prossimo anno, Domenicali ha lavorato e lavorerà nella direzione che già più volte ha voluto condividere, soprattutto con la stampa italiana.
    Il mantra dell’ex Team Principal Ferrari, poi passato in Lamborghini e ora a capo della Formula 1 è quello di avere sempre azioni in pista a cui legare una “battaglia sportiva” per un risultato. Senza troppi giri di parole, le classiche tre sessioni di prove libere, due il venerdì e una il sabato mattina, sono ormai obsolete per i tempi moderni. Servono solamante agli ingegneri per mettere a disposizione dei piloti una monoposto il più a punto possibile ma questo va a discapito dell’azione in pista e dello spettacolo che il pubblico richiede.
    “Dobbiamo dare al pubblico – ha detto Domenicali oggi ai microfoni di Mara Sangiorgio -, in ogni momento in cui si va in pista, qualche cosa per cui ‘combattere dal punto di vista sportivo’ perché questo è quello che interessa alla gente. Quindi, ogni volta che si va in pista bisogna andare oltre il fatto che ci sono i tecnici che vorrebbero girare il venerdì per dare ai piloti una macchina perfetta. Questo aspetto ormai interessa una fetta sempre più piccola di pubblico e per questo dobbiamo inventare qualcosa di nuovo e di non aver paura mai di sfidare qualcosa che prima sembrava impossibile”.
    Da questa idea, nel 2021 vennerò introdotti i primi tre Gran Premi con un format diverso che prevedeva una sola sessione di prove libere e, sostanzialmente, due sessioni di qualifiche e due gara, una Sprint (100km) con chilometraggio ridotto e una tradizionale (300km). Dal 2022 i fine settimana di gara con questo nuovo format sono diventati sei e, anche quest’anno avremo i Gran Premi di Cina, Miami, Belgio, Austin, Brasile e Qatar con questo format.

    Da quanto abbiamo appreso da fonti molto attendibili, l’idea di Domenicali è quella di estendere sempre più questo nuovo format a tutti gli appuntamenti in calendario. E’ molto probabile che questo possa avvenire in maniera “progressiva”: l’ipotesi più probabile prevederebbe di avere 12 weekend di gara nel 2026, 18 nel 2027, per poi arrivare a coprire tutti gli eventi con il format Sprint nel 2028.
    Ricordiamo che questa tipologia prevede una sola sessione di prove libere (FP1) e le Qualifiche per la gara sprint il venerdì, una gara Sprint il sabato insieme alle Qualifiche per la gara di domenica e la tradizionale gara la domenica.
    La proposta potrebbe essere cominicata ai team già nelle prossime settimane per poi prevedere tutti gli step approvativi successivi, con un passaggio in Commissione F1 (F1 Commission) e poi al Consiglio Mondiale (World Motorsport Council).
    “La Formula 1 è una piattaforma in crescita – ha aggiunto Domenicali, dal paddock di Melbourne – non solo di sport ma anche di intrattenimento di business, di opportunità e di relazioni. E’ uno sport che deve rimanere al centro dell’attenzione di un pubblico che sta cambiando. Senza per cui snaturare un aspetto principale che è quello delle corse, i tempi stanno cambiando e quindi dobbiamo produrre contenuti in maniera reale e autentica per creare un interesse continuo, sia per andare incontro a tifosi super appassionati sia per altri più interessati al mondo che ci circonda. La sfida è di mantenere i nostri tifosi al centro ma anche dare la possibilità ai protagonisti veri che sono i piloti di avere macchine interessanti da guidare in una forma di divertimento continuo”. LEGGI TUTTO