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    GP Canada F1 2025: Russell in pole, nelle qualifiche di Montreal

    Il circuito Gilles Villeneuve ha regalato emozioni fortissime nelle qualifiche del Gran Premio del Canada 2025 di Formula 1. Un sabato pomeriggio infuocato ha visto George Russell conquistare una strabiliante pole position, dimostrando la crescente forza della Mercedes e le sue incredibili abilità al volante. Ma la battaglia per la griglia di partenza è stata più serrata che mai, con sorprese e qualche delusione. Scopriamo insieme tutti i dettagli di una sessione indimenticabile!MONTREAL, QUEBEC – JUNE 13: George Russell of Great Britain driving the (63) Mercedes AMG Petronas F1 Team W16 on track during practice ahead of the F1 Grand Prix of Canada at Circuit Gilles-Villeneuve on June 13, 2025 in Montreal, Quebec. (Photo by Sam Bloxham/LAT Images) – Credits: PirelliRussell scatena la furia Mercedes: una pole position da manuale
    Contro ogni pronostico che voleva i soliti noti dominare, è stato George Russell a prendersi la scena. Con una gestione impeccabile della sua Mercedes e l’utilizzo strategico della gomma, il giovane britannico ha stampato un giro perfetto, lasciando tutti a bocca aperta. Una performance magistrale che lo proietta in una posizione di assoluto vantaggio per la gara di domani. Questa pole position non è solo un successo per il pilota inglese, ma un segnale forte e chiaro da parte della scuderia di Brackley, che sembra aver ritrovato lo smalto dei tempi migliori.
    Verstappen e Piastri: la caccia alla pole è servita
    Nonostante la supremazia di Russell, il campione in carica Max Verstappen non è rimasto a guardare. Il pilota Red Bull ha dimostrato ancora una volta la sua tempra, piazzandosi al secondo posto e confermando la sua costante minaccia. Dietro di lui, Oscar Piastri che, con la sua McLaren è pronto a dare battaglia in gara domani.
    Kimi Antonelli stupisce, segue Hamilton
    La seconda rivelazione di queste qualifiche è stata senza dubbio Kimi Antonelli. Il giovane talento italiano ha dimostrato maturità e velocità, conquistando un incredibile quarto posto che fa ben sperare per la gara di domani. Un risultato che lo pone persino davanti al sette volte campione del mondo Hamilton, che si è dovuto accontentare del quinto posto. L’inglese della Ferrari, forse non al massimo del feeling con la sua monoposto, dovrà lottare duramente per risalire la china in gara. A completare la terza fila c’è l’evergreen Fernando Alonso, sempre una garanzia in termini di esperienza e grinta.
    Leclerc e Norris: un passo indietro
    La quarta fila ha riservato qualche amaro in bocca per Lando Norris (McLaren) e Charles Leclerc (Ferrari). Mentre l’inglese non è riuscito a replicare il passo dei primi, il monegasco ha commesso un errore cruciale nel suo ultimo tentativo, pagandolo caro e compromettendo una posizione potenzialmente migliore.
    Cosa aspettarsi dal GP del Canada 2025?
    Le qualifiche di Montreal hanno lasciato il pubblico con il fiato sospeso e le aspettative alle stelle per la gara di domani. Con George Russell in pole, ma un Max Verstappen e un Oscar Piastri pronti a dare battaglia, e con Lewis Hamilton e Charles Leclerc desiderosi di riscatto, il Gran Premio del Canada 2025 si preannuncia come uno spettacolo imperdibile. Riuscirà Russell a mantenere la leadership? O assisteremo a un’altra magistrale rimonta? Lo scopriremo presto!

    F1 2025, GP Canada (Montreal): Griglia Partenza della gara
    Nr Pilota Team –Q1– –Q2– –Q3– Gap
    1 G. Russell Mercedes 1’12″075 1’11″570 1’10″899
    2 M. Verstappen Red Bull 1’12″054 1’11″638 1’11″059 +0″160
    3 O. Piastri McLaren 1’11″939 1’11″715 1’11″120 +0″221
    4 K. Antonelli Mercedes 1’12″279 1’11″974 1’11″391 +0″492
    5 L. Hamilton Ferrari 1’11″952 1’11″885 1’11″526 +0″627
    6 F. Alonso Aston Martin 1’12″073 1’11″805 1’11″586 +0″687
    7 L. Norris McLaren 1’11″826 1’11″599 1’11″625 +0″726
    8 C. Leclerc Ferrari 1’12″038 1’11″626 1’11″682 +0″783
    9 I. Hadjar RB 1’12″211 1’12″003 1’11″867 +0″968
    10 A. Albon Williams 1’12″090 1’11″892 1’11″907 +1″008
    ——————————————————————-
    11 Y. Tsunoda Red Bull 1’12″334 1’12″102 (*)
    12 F. Colapinto Alpine 1’12″234 1’12″142
    13 N. Hulkenberg Kick Sauber 1’12″323 1’12″183
    14 O. Bearman Haas 1’12″306 1’13″340
    15 E. Ocon Haas 1’12″378 1’12″634
    ————————————————————–
    16 G. Bortoleto Kick Sauber 1’12″385
    17 C. Sainz Williams 1’12″398
    18 L. Stroll Aston Martin 1’12″517
    19 L. Lawson RB 1’12″525
    20 P. Gasly Alpine 1’12″667
    (*) sconterà 10 posizioni in griglia LEGGI TUTTO

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    Leclerc, brutto incidente nelle libere del Canada: “Sono nel muro…”

    Chiudi menuCorriere dello Sport.itCorriere dello Sport.itabbonatiLeggi il giornaleNaviga le sezioniSegui le DiretteLiveI nostri socialFacebookInstagramTwitterTelegramContinua ad esplorareContattaciFaqRSSMappa del SitoLa RedazioneEdizione DigitaleAbbonamentiFaqCookie PolicyPrivacy PolicyCondizioni generaliNote legaliPubblicitàChiudi menuCorriere dello Sport.itCorriere dello Sport.itLoginregistratiabbonatiLeggi il giornaleCorriere dello Sport.itABBONATI LiveABBONATI Leggi il giornaleCercaAccedi LEGGI TUTTO

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    Piero Ferrari commenta l’esclusione di Imola dal calendario 2026 e dice: “Cercherò di dare una mano”

    Piero Ferrari

    Piero Ferrari, in un’intervista esclusiva a Leo Turrini, ha commenta l’esclusione del Gran Premio di Imola dal calendario F1 2026, ufficializzato qualche giorno fa da FIA e Formula 1.
    Il figlio del Drake ha però aggiunto: “Cercherò di dare una mano”. Immaginiamo per farlo rientrare in calendario.
    Qui sotto qualche altro passaggio importante del Q&A con Turrini per “Il Resto del Carlino“.
    “Non sono sorpreso perché conosco le dinamiche che governano il cosiddetto Circo a quattro ruote”, ha spiegato Ferrari che però ha poi aggiunto: “Questo non è un verdetto definitivo”.
    Ci potrebbero quindi essere ancora margini per recuperare. Su questo, Piero Ferrari, che si trova in Canada per seguire da vicino la Scuderia fondata da papà Enzo, ha detto: “Da fuori trovo interessante l’idea di promuovere una rotazione tra i circuiti classici europei […] la globalizzazione è un fenomeno che ha ormai contagiato lo sport business, non solo l’automobilismo. Per fare un esempio, quando ero giovane io mica si correvano Gran Premi nelle terre del gas e del petrolio, oggi invece abbiamo il Gp del Bahrain, il Gp del Qatar, il Gp dell’Arabia Saudita, il Gp di Abu Dhabi…”.

    E infine ha aggiunto: “Bisogna usare la fantasia per conciliare tradizione e modernità. Io sono convinto che Imola riavrà il suo posto, magari in forme nuove. Per quel poco che posso, cercherò di dare una mano”.
    Per leggere l’intervista completa di Leo Turrini a Piero Ferrari, vai su ilrestodelcarlino.it LEGGI TUTTO

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    Piero Ferrari commenta l’esclusione di Imola dal calendario 2026 e dice: “Cercherò di dare una mano”

    Piero Ferrari

    Piero Ferrari, in un’intervista esclusiva a Leo Turrini, ha commenta l’esclusione del Gran Premio di Imola dal calendario F1 2026, ufficializzato qualche giorno fa da FIA e Formula 1.
    Il figlio del Drake ha però aggiunto: “Cercherò di dare una mano”. Immaginiamo per farlo rientrare in calendario.
    Qui sotto qualche altro passaggio importante del Q&A con Turrini per “Il Resto del Carlino“.
    “Non sono sorpreso perché conosco le dinamiche che governano il cosiddetto Circo a quattro ruote”, ha spiegato Ferrari che però ha poi aggiunto: “Questo non è un verdetto definitivo”.
    Ci potrebbero quindi essere ancora margini per recuperare. Su questo, Piero Ferrari, che si trova in Canada per seguire da vicino la Scuderia fondata da papà Enzo, ha detto: “Da fuori trovo interessante l’idea di promuovere una rotazione tra i circuiti classici europei […] la globalizzazione è un fenomeno che ha ormai contagiato lo sport business, non solo l’automobilismo. Per fare un esempio, quando ero giovane io mica si correvano Gran Premi nelle terre del gas e del petrolio, oggi invece abbiamo il Gp del Bahrain, il Gp del Qatar, il Gp dell’Arabia Saudita, il Gp di Abu Dhabi…”.

    E infine ha aggiunto: “Bisogna usare la fantasia per conciliare tradizione e modernità. Io sono convinto che Imola riavrà il suo posto, magari in forme nuove. Per quel poco che posso, cercherò di dare una mano”.
    Per leggere l’intervista completa di Leo Turrini a Piero Ferrari, vai su ilrestodelcarlino.it LEGGI TUTTO

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    Piero Ferrari commenta l’esclusione di Imola dal calendario 2026 e dice: “Cercherò di dare una mano”

    Piero Ferrari

    Piero Ferrari, in un’intervista esclusiva a Leo Turrini, ha commenta l’esclusione del Gran Premio di Imola dal calendario F1 2026, ufficializzato qualche giorno fa da FIA e Formula 1.
    Il figlio del Drake ha però aggiunto: “Cercherò di dare una mano”. Immaginiamo per farlo rientrare in calendario.
    Qui sotto qualche altro passaggio importante del Q&A con Turrini per “Il Resto del Carlino“.
    “Non sono sorpreso perché conosco le dinamiche che governano il cosiddetto Circo a quattro ruote”, ha spiegato Ferrari che però ha poi aggiunto: “Questo non è un verdetto definitivo”.
    Ci potrebbero quindi essere ancora margini per recuperare. Su questo, Piero Ferrari, che si trova in Canada per seguire da vicino la Scuderia fondata da papà Enzo, ha detto: “Da fuori trovo interessante l’idea di promuovere una rotazione tra i circuiti classici europei […] la globalizzazione è un fenomeno che ha ormai contagiato lo sport business, non solo l’automobilismo. Per fare un esempio, quando ero giovane io mica si correvano Gran Premi nelle terre del gas e del petrolio, oggi invece abbiamo il Gp del Bahrain, il Gp del Qatar, il Gp dell’Arabia Saudita, il Gp di Abu Dhabi…”.

    E infine ha aggiunto: “Bisogna usare la fantasia per conciliare tradizione e modernità. Io sono convinto che Imola riavrà il suo posto, magari in forme nuove. Per quel poco che posso, cercherò di dare una mano”.
    Per leggere l’intervista completa di Leo Turrini a Piero Ferrari, vai su ilrestodelcarlino.it LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton: “Montreal è una delle mie gare del cuore”

    Lewis Hamilton è entrato nel paddock del Circuito Gilles-Villeneuve di Montreal con un volto che faceva trasparire un po’ di tristezza: saranno forse i risultati al di sotto delle aspettative oppure le voci su Fred Vasseur (leggi qui) a non far dormire sonni tranquilli al sette volte campione inglese. HAMILTON Lewis (gbr), Scuderia Ferrari SF-25, portrait during the Formula 1 AWS Gran Premio del Made in Italy e Dell’Emilia-Romagna 2025, Emilia Romagna Grand Prix 2025, 7th round of the 2025 FIA Formula One World Championship from May 16 to 18, 2025 on the Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari, in Imola, Italy – Photo Antonin Vincent / DPPI – credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    Il pilota della Ferrari ha partecipato alla conferenza stampa piloti, in vista del weekend di gara.
    “Quella di Montreal è una delle mie gare del cuore”, ha detto Hamilton che poi ha anche aggiunto: “Ho conquistato la mia prima vittoria sull’Isola di Notre-Dame. Ricordo quanto è stato incredibile tagliare per primo il traguardo, e da allora Montreal ha sempre avuto un posto speciale per me.”
    Tra le cose che il campione inglese ama di più di questa pista c’è sicuramente il tracciato, ma anche la vicinanza con i tifosi: “Il circuito è emozionante, con i muretti tutto intorno, ma è incredibilmente veloce per essere una pista cittadina e le frenate sono davvero impegnative, ti fanno salire l’adrenalina,” ha spiegato. “Ma quello che amo davvero sono le tribune: qui sono più vicine alla pista che in qualunque altro circuito. Alla curva 10 o alla 2 sembra quasi di frenare tra le braccia del pubblico, ed è una sensazione bellissima. Qui ho sempre sentito un grande sostegno, e ora che corro per la Scuderia Ferrari HP penso che ne avrò ancora di più, anche perché qui c’è una forte comunità di lingua italiana. Stiamo lavorando sodo per regalarci – e regalare a loro – un bel risultato questo weekend.”

    Con 19 stagioni di Formula 1 alle spalle, a Hamilton è stato chiesto come pensa sia oggi il debutto nella massima categoria per i piloti più giovani: “È una domanda molto interessante,” ha risposto l’inglese che poi ha anche concluso dicendo: “Penso che ci siano similitudini e differenze tra quando ho iniziato io e oggi. Credo che per un rookie le monoposto di oggi siano difficili da guidare quanto lo era la mia nel 2007. Ma sono anche convinto che allora fosse più semplice la vita fuori dall’abitacolo. I media erano meno reattivi, i social non esistevano, quindi nemmeno gli abusi che spesso ne derivano, e probabilmente c’era più tempo per crescere con calma. In sostanza penso che i ragazzi di oggi siano molto maturi, ma che debbano anche crescere molto in fretta”. LEGGI TUTTO

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    Formula 1, In Canada c’è il 60% di probabilità che entri una Safety Car

    Qual è la percentuale di ingressi della Safety Car nei Gran Premi del Canada disputati a Montreal? La prima volta è stata nel 1997, quando l’eroe di casa Jacques Villeneuve finì contro il celeberrimo “muro dei campioni” al secondo giro.credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    La percentuale di ingressi della Safety Car nelle gare di Formula 1, disputati a Montreal sul circuito Gilles Villeneuve, è molto alta: 60%. La prima volta fu nel 1997, quando l’eroe di casa Jacques Villeneuve (Williams) finì contro il celeberrimo “muro dei campioni” al secondo giro.
    L’ultima lo scorso anno (2024), quando Carlos Sainz venne a contatto con Alexander Albon. L’edizione 2011 vide cinque ingressi della vettura di sicurezza, e quella corsa divenne anche la più lunga della storia, essendo durata 4 ore 4 minuti e 39 secondi.

    A vincere fu Jenson Button, a meno di 75 km/h di media. A un Gran Premio del Canada, quello del 1973 sulla pista di Mosport Park, è legata la prima volta di una Safety Car in Formula 1 – se si escludono le undici edizioni della 500 Miglia di Indianapolis dal 1950 al 1960, incluse nel calendario del Mondiale –. Fu un mezzo disastro, poiché il pilota che la conduceva, Eppie Wietzes, uscì mancando il leader della corsa finendo per condizionarne il risultato. LEGGI TUTTO

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    F1, Canada: la pista di Montreal, dal punto di vista della power unit

    Che pista è quella di Montreal, sede del prossimo Gran Premio del Canada, dal punto di vista della power unit? Ce lo spiega Fredrik Westin, che in Ferrari, si occupa di “TURBO SYSTEM”.Fredrik Westin (Ferrari): Credits: Ferrari Media Centre

    “Il Circuito Gilles-Villeneuve, lungo 4.361 metri, presenta rettilinei veloci e curve strette dove assumono grande importanza la frenata e l’accelerazione”, ha detto Fredrik Westin (svedere) responsabile della compenente turbo della Power Uniti di Maranello. Parlando del tracciato di Montreal, Westin ha poi aggiunto: “Nove delle 14 curve sono strette – 90 gradi o più – e l’ultima chicane è famosa per giocare dei brutti scherzi ai piloti che arrivano troppo vicini al muro all’uscita di curva 14. La sensibilità del tempo sul giro che deriva dal recupero di potenza ed energia è vicina alla media stagionale. I rettilinei sono relativamente lunghi e danno quindi al turbocompressore ampio margine per recuperare l’energia necessaria al sistema ibrido. Le condizioni meteo sono piuttosto variabili. Quest’anno ci aspettiamo temperature un po’ più basse, il che è positivo sia per il sistema di raffreddamento della PU che per la funzionalità del compressore”.
    Il Canada rappresenta la decima tappa del mondiale 2025 di Formula 1 e, già durante le scorse gara, nel paddock circolavano voci circa il possibile utilizzo, da parte di molti team della quarta Power Unit, rispetto alle tre concesse dal regolamento. Westin ci spiega quali criteri seguono i team per definire la pianificazione annuale dell’impiego delle Power Unit: “La pianificazione annuale risponde a tre ordini di priorità. Innanzitutto, è necessario coprire tutta la stagione minimizzando il rischio di guasti durante la gara. Cerchiamo pertanto di distribuire il chilometraggio delle componenti in maniera uniforme durante la stagione, affinché il massimo di chilometri di gara a cui viene sottoposta ciascuna power unit sia mantenuto più basso possibile. Inoltre, teniamo conto anche delle esigenze di ogni circuito e siamo pronti a reagire ai risultati dei controlli post-gara”.

    “In secondo luogo, è importante avere a disposizione pezzi di ricambio da utilizzare senza incorrere in penalità – ad esempio, avere la terza PU ancora utilizzabile al momento dell’introduzione della quarta (l’ultima che il regolamento mette a disposizione). Le ragioni per cui può capitare di dover far ricorso a elementi già usati sono molteplici: ovviamente guasti o rotture, ma anche incidenti oppure segnali di rischio nei dati della telemetria, che potrebbero costringere i team a sottoporre ad analisi tecniche un pezzo che doveva essere utilizzato in gara. In questi casi, ovviamente non si vuole introdurre una quinta power unit (o un terzo pacco batteria) incorrendo in penalità. Infine, si introduce una PU nuova in quelle gare dove è importante avere tanta potenza. Si cerca, comunque, di non introdurle troppo presto nella stagione per avere un qualche margine di libertà per reagire a intoppi o problemi nel corso dell’anno”. LEGGI TUTTO