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    F1, Verstappen: “A Monza Hamilton ha stretto fin quando non ci siamo schiantati”

    ROMA – “A Monza stavamo lottando per una posizione, e Lewis ha continuato a stringere fino a quando non c’era più spazio per due macchine; è in quel momento che ci siamo schiantati”. Max Verstappen, intervistato da “squaremile.com”, è tornato sull’incidente che ha coinvolto lui e Lewis Hamilton durante il Gran Premio d’Italia di Formula 1. In quell’occasione, è stato però l’olandese a subire la sanzione, con tre posizioni di penalità sulla griglia di partenza nella gara successiva a Sochi. “Ero lì per andare forte, ma correre in maniera corretta. E’ un peccato che sia successo, ma siamo entrambi professionisti”.
    La crescita di Max
    Verstappen ha anche parlato dei progressi fatti con il tempo: “Sono un pilota molto più rilassato. Ho molta più esperienza ora. Ho attraversato molti scenari e situazioni diverse nel corso degli anni. Riesci a prevedere le cose e hai una conoscenza maggiore delle macchine di Formula 1, tutto questo rende le cose molto più facili”. Poi, sul ricambio generazionale: “E’ una cosa normale, ogni 10 o 15 anni c’è un po’ di cambiamento e arrivano ragazzi giovani. In questo momento ce ne sono tanti, ed è una cosa positiva per lo sport”. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen torna su Monza: “Hamilton non mi ha lasciato spazio”

    ROMA – Max Verstappen è tornato sull’incidente che ha coinvolto lui e Lewis Hamilton durante il Gran Premio d’Italia di Formula 1. In quell’occasione, è stato però l’olandese a subire la sanzione, con tre posizioni di penalità sulla griglia di partenza nella gara successiva a Sochi. “A Monza stavamo lottando per una posizione, e Lewis ha continuato a stringere fino a quando non c’era più spazio per due macchine; è in quel momento che ci siamo schiantati – ha detto a “squaremile.com” -.Ero lì per andare forte, ma correre in maniera corretta. E’ un peccato che sia successo, ma siamo entrambi professionisti.
    Le parole di Verstappen
    Verstappen ha anche parlato dei progressi fatti con il tempo: “Sono un pilota molto più rilassato. Ho molta più esperienza ora. Ho attraversato molti scenari e situazioni diverse nel corso degli anni. Riesci a prevedere le cose e hai una conoscenza maggiore delle macchine di Formula 1, tutto questo rende le cose molto più facili”. Poi, sul ricambio generazionale: “E’ una cosa normale, ogni 10 o 15 anni c’è un po’ di cambiamento e arrivano ragazzi giovani. In questo momento ce ne sono tanti, ed è una cosa positiva per lo sport”. LEGGI TUTTO

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    F1, I verdetti da assegnare nell’ultima back to back

    La back to back in medio oriente accenderà i riflettori non soltanto sulla sfida iridata, ma sarà anche scenario di ulteriori verdetti in ottica classifica piloti, nonché costruttori. Sebbene non si tratti delle posizioni di vertice, chiunque si sia messo al volante di una vettura da corsa potrà confermare come ogni posizione abbia un peso […] LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “La classifica mostra la nostra resilienza, siamo a caccia”

    ROMA – Questa stagione di Formula 1 sta per volgere al termine. È tutto pronto per gli ultimi due Gran Premi, con i loro ultimi 52 punti ancora disponibili e con i margini per il mondiale piloti e costruttori sempre risicatissimi. Un duello, quello fra la Mercedes di Lewis Hamilton (343,5 punti) e la Red Bull di Max Verstappen (351,5) che potrebbe durare fino all’ultima curva. Toto Wolff, team principal della casa di Brackley, di certo non sperava di ritrovarsi a lottare per il titolo: “Il fatto di esserci per entrambi i campionati dà un’idea della nostra resilienza, basti vedere dov’eravamo quest’estate. La macchina si è comportata bene in Qatar e Hamilton è stato perfetto: abbiamo raggiunto la nostra migliore condizione sul finale della stagione e ora l’obiettivo è chiaro”. Il ribaltone era infatti poco plausibile quando, archiviato il Gp d’Austria, l’olandese aveva 32 punti di vantaggio su sette volte campione del mondo e la Red Bull ne aveva 44 sulla Mercedes, ora addirittura a +5.
    Jeddah, penultimo atto
    Prima però il Gran Premio dell’Arabia Saudita, che racconta di un circuito del tutto nuovo: una pista cittadina dove la velocità media salirà di molto. Questo Toto Wolff lo sa e infatti ha detto: “È una tappa completamente inedita e il lavoro dietro le quinte per affrontare le prove libere venerdì è mastodontico. Sarà importante scendere in pista con un assetto già collaudato al simulatore e mantendere un livello alto per tutto il weekend. Questo scontro non ammette margini di errore e questo è emozionante”. Infine, il team principal della Mercedes si lascia andare a un ricordo su Sir Frank Williams, morto domenica scorsa: “Cercheremo di mettere in campo una performance degna del suo spirito, sarà nei nostri pensieri”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Siamo a caccia, la resilienza si vede dalla classifica”

    ROMA – Tutto è pronto per gli ultimi due Gran Premi di questa stagione di Formula 1. Sono cinquantadue ancora i punti disponibili e i margini per il mondiale piloti e costruttori sono risicatissimi. Un duello, quello fra la Mercedes di Lewis Hamilton (343,5 punti) e la Red Bull di Max Verstappen (351,5) che potrebbe durare fino all’ultima curva. Toto Wolff, team principal della casa di Brackley, di certo non sperava di ritrovarsi a lottare per il titolo: “Il fatto di esserci per entrambi i campionati dà un’idea della nostra resilienza, basti vedere dov’eravamo quest’estate. La macchina si è comportata bene in Qatar e Hamilton è stato perfetto: abbiamo raggiunto la nostra migliore condizione sul finale della stagione e ora l’obiettivo è chiaro”. La rimonta era infatti impensabile a luglio quando, archiviato il GP d’Austria, Max Verstappen aveva 32 punti di vantaggio su Hamilton e la Red Bull 44 sulla Mercedes, ora addirittura a +5.
    A Jeddah pista inedita
    Prima però c’è Jeddah e il Gran Premio dell’Arabia Saudita, che presenta un circuito del tutto nuovo, una pista cittadina dove la velocità media sarà molto elevata. Questo Toto Wolff lo sa e infatti ha aggiunto: “È una tappa completamente inedita e il lavoro dietro le quinte per affrontare le prove libere venerdì è mastodontico. Sarà importante scendere in pista con un assetto già collaudato al simulatore e mantendere un livello alto per tutto il weekend. Questo scontro non ammette margini di errore e questo è emozionante”. Poi il manager austriaco ricorda Sir Frank Williams, scomparso domenica scorsa: “Cercheremo di mettere in campo una performance degna del suo spirito, sarà nei nostri pensieri”. LEGGI TUTTO

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    F1, Vettel: “Non si può discutere con Raikkonen”

    ROMA – Mancano solo due gare alla fine della straordinaria carriera di Kimi Raikkonen e sono molti i piloti che in questi giorni stanno riconoscendo la grandezza del finlandese. L’utimo a tessere le lodi del campione del mondo 2007 è il suo ex compagno in Ferrari Sebastian Vettel. “Credo che sia l’unico pilota sempre rimasto coerente e identico nei comportamenti da quando lo conosco, in tutto il mondo della F1 – ha spiegato il campione tedesco a GPFans – quando ho esordito in F1 era il mio punto di riferimento e la sua accoglienza è stata splendida. Il nostro era un bel rapporto già prima del nostro quadriennio insieme in Ferrari dal 2015 al 2018”.
    “Sono sicuro che rimarremo in contatto”
    Oltre la forza dimostrato nel corso degli anni in pista, Raikkonen ha lasciato il segno dal punto di vista umano. “Non credo che qualcuno possa avere un problema o una discussione con Kimi. Se litighi con lui, il problema sei sicuramente tu perché è una grande persona. Sono sicuro che rimarremo in contatto e gli auguro tutto il meglio possibile; mi mancherà anche il suo silenzio, ma il tempo passa e prima o poi il momento del ritiro arriva per tutti”, ha concluso il quattro volte campione del mondo tedesco. LEGGI TUTTO

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    F1, Mazepin: “Non sono un privilegiato, merito di essere qui”

    ROMA – “La Formula 1 è uno sport per ricchi, in parte è vero, ma sono i poveri i veri appassionati” – diceva Niki Lauda. In questa frase è possibile vedere ciò che Nikita Mazepin ha detto in un’intervista alla rivista olandese “Formule 1”. Il 22enne racconta infatti la storia della propria famiglia e risponde a chi gli dà del “privilegiato”. “Non voglio fare il falso e né essere condizionato dai giudizi degli altri. Sono qui perché me lo merito e lascerò il Motorsport solo quando perderò la passione”, queste le sue parole. Il pilota della Haas poi rivela: “In pochissimi sanno che quando ero bambino la mia famiglia era ancora povera, come povero lo era mio padre. Tant’è che sua madre, per fagli un regalo di compleanno, ha dovuto aspettare due anni”.
    Papà Dmitry e il telaio nuovo
    Questi per la famiglia Mazepin, che nel frattempo si è arricchita in Russia grazie ai fertilizzanti, i quali hanno portato la Uralkali a fatturare miliardi e a permettersi di finanziare proprio la Haas, sono tempi ormai lontani. Il padre di Nikita, Dmitry Mazepin, ha anche regalato a suo figlio un telaio nuovo di zecca: “Abbiamo risolto un problema serio – ha detto Mazepin senior in un’intervista alla rete russa “Match TV” -. Nel 2021 un telaio è andato distrutto dopo un brutto incidente. Quello nuovo era destinato a Mick Schumacher e Nikita girava con quello vecchio, dando risultati diversi nei tempi. Però poi con il team abbiamo stretto un patto e ho dato il telaio nuovo a mio figlio”. Non solo, Dmitry Mazepin non nasconde infatti i suoi ambiziosi progetti per il futuro: “In passato abbiamo cercato di comprare una scuderia (Force India nel 2018, ndr), ma la volontà c’è sempre e Nikita non c’entra niente. Vogliamo esserci in tutti i campionati, poi un posto in Formula 1 sarebbe la ciliegina sulla torta. Vedremo nel 2022”. L’anno prossimo infatti i regolamenti tecnici porteranno molti cambiamenti nel circus e anche la famiglia Mazepin vuole tenere le carte ben coperte. LEGGI TUTTO