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    F1, Ben Sulayem: “Hamilton fondamentale per il nostro sport, sarà al via nel 2022”

    ROMA – Nelle ultime settimane Lewis Hamilton ha smesso di seguire la Formula 1 e si è rintanato in un silenzio assordante. Indizi che hanno spinto al pessimismo sulla sua presenza al volante nella prossima stagione facendo crescere di giorno in giorno le voci su una presunta voglia di ritirarsi da parte del sette volte campione del mondo. A mettere a tacere le voci ci ha pensato il presidente della FIA, il neo eletto Mohammed Ben Sulayem, che in occasione dell’apertura della Dakar 2022, ha chiarito: “Lewis vuole ritirarsi? No. Io sono fiducioso sul fatto che sarà presente nel 2022. E’ una parte fondamentale per il nostro sport“.
    Voglia di riscatto per Hamilton
    Il silenzio del pilota inglese, sconfitto nella decisiva gara di Abu Dhabi da Max Verstappen, non sarebbe quindi sintomo di un imminente ritiro, ma solo una pausa dopo una stagione complicata e voglia di mettersi alle spalle quanto accaduto per ripartire ancora più forte nel 2022: “Gli ho mandato solo un messaggio. Non credo sia ancora pronto per ridiscutere di quello che è successo, lo capisco” ha concluso il presidente FIA, pronto a gustarsi in pista la sete di rivincita del sette volte campione del mondo.  LEGGI TUTTO

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    F1, Ben Sulayem su Hamilton: “Nel 2022 ci sarà, per noi è fondamentale”

    ROMA – Lewis Hamilton è ormai introvabile sui social. L’inglese della Mercedes non posta da inizio dicembre e ha smesso di seguire tutti su Instagram, compresi amici e famigliari. Indizi che hanno spinto al pessimismo sulla sua presenza al volante nella prossima stagione facendo crescere di giorno in giorno le voci su una presunta voglia di ritirarsi da parte de sette volte campione del mondo. A mettere a tacere le voci ci ha pensato il presidente della FIA, il neo eletto Mohammed Ben Sulayem, che in occasione dell’apertura della Dakar 2022, ha chiarito: “Lewis vuole ritirarsi? No. Io sono fiducioso sul fatto che sarà presente nel 2022. E’ una parte fondamentale per il nostro sport“.
    Un messaggio per Hamilton
    Il silenzio del pilota inglese, sconfitto nella decisiva gara di Abu Dhabi da Max Verstappen, non sarebbe quindi indice di un imminente ritiro, ma solo una pausa dopo una stagione delicata e voglia di mettersi alle spalle quanto accaduto per ripartire ancora più forte nel 2022: “Gli ho mandato solo un messaggio. Non credo sia ancora pronto per ridiscutere di quello che è successo, lo capisco” ha detto il presidente FIA, certo che la nuova stagione di Formula 1 inizierà con Hamilton alla caccia dell’ottavo titolo mondiale.  LEGGI TUTTO

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    F1, Ben Sulayem torna su Abu Dhabi: “Le regole vanno adattate”

    ROMA – Quella che si è conclusa da poco è stata sicuramente una delle stagioni più emozionanti di F1, quantomeno degli ultimi anni. La lotta serrata tra Max Verstappen e Lewis Hamilton, però, è stata condizionata anche da alcuni passaggi non poco chiarissimi in merito all’interpretazione del regolamento. Il caso principe è stato sicuramente quello manifestatosi nell’ultimo GP sul circuito di Gedda. La gestione della Safety Car da parte di Michael Masi è stata duramente criticata dalla Mercedes, che era arrivata a presentare due proteste, entrambe respinte. Il nuovo presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, presente alla partenza della Dakar, ha fatto capire che l’episodio sarà la base da cui partire per una più chiara definizione del regolamento. “Sono stato eletto solo due settimane fa esto ancora studiando quello che è successo. La F1 è uno sport dinamico e noi dobbiamo esserlo altrettanto, attivi più che reattivi.Le regole devono essere adattate. Quello dei regolamenti non è il libro di Dio, può essere migliorato”, ha dichiarato. 
    “Serve chiarezza”
    Le parole dell’ex pilota emiratino, succedono alla richiesta che aveva avanzato Jean Todt come ultimo atto del suo mandato, di ottenere, dopo un confronto con i vertici della Mercedes, “una dettagliata analisi e un opportuno chiarimento per il futuro, coinvolgendo tutti i protagonisti”. Il dirigente francese aveva dichiarato: “La questione verrà discussa insieme a tutti i team e a tutti i piloti per fare tesoro di questa esperienza e fornire chiarezza a tutti i partecipanti, a tutti i media e a tutti gli appassionati in merito al regolamento in vigore per preservare la natura del nostro sport basata sulla competizione assicurando nel mentre la sicurezza dei piloti e degli ufficiali di gara”. LEGGI TUTTO

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    F1, Ben Sulayem: “Il regolamento può essere migliorato”

    ROMA – La stagione di 2021 si è rivelata una delle più emozionanti della storia della F1. La lotta serrata tra Max Verstappen e Lewis Hamilton, però, è stata condizionata anche da alcuni passaggi non poco chiarissimi in merito all’interpretazione del regolamento. Il caso principe è stato sicuramente quello manifestatosi nell’ultimo GP sul circuito di Gedda. La gestione della Safety Car da parte di Michael Masi è stata duramente criticata dalla Mercedes, che era arrivata a presentare due proteste, entrambe respinte. Il nuovo presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, presente alla partenza della Dakar, ha fatto capire che l’episodio sarà la base da cui partire per una più chiara definizione del regolamento. “Sono stato eletto solo due settimane fa esto ancora studiando quello che è successo. La F1 è uno sport dinamico e noi dobbiamo esserlo altrettanto, attivi più che reattivi.Le regole devono essere adattate. Quello dei regolamenti non è il libro di Dio, può essere migliorato”, ha dichiarato. 
    Todt: “Serve fornire chiarezza a partecipanti e tifosi”
    Le parole dell’ex pilota emiratino, succedono alla richiesta che aveva avanzato Jean Todt come ultimo atto del suo mandato, di ottenere, dopo un confronto con i vertici della Mercedes, “una dettagliata analisi e un opportuno chiarimento per il futuro, coinvolgendo tutti i protagonisti”. Il dirigente francese aveva dichiarato: “La questione verrà discussa insieme a tutti i team e a tutti i piloti per fare tesoro di questa esperienza e fornire chiarezza a tutti i partecipanti, a tutti i media e a tutti gli appassionati in merito al regolamento in vigore per preservare la natura del nostro sport basata sulla competizione assicurando nel mentre la sicurezza dei piloti e degli ufficiali di gara”. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko: “Verstappen senza dubbio è il migliore con cui abbia mai lavorato”

    ROMA – Il 2021 sarà un anno che difficilmente Max Verstappen dimenticherà. Il pilota della Red Bull ha superato l’esame di maturità, conquistando il suo primo Mondiale di F1 dopo una lunghissima e serrata lotta con Lewis Hamilton. L’olandese ha disputato una stagione in cui ha dimostrato di aver eliminato gran parte dei difetti di gioventù (nonostante abbia ancora solo 24 anni), mantenendo la giusta lucidità nel momento decisivo del campionato. Una crescita mentale che, unita all’indubbio talento, hanno permesso alla Red Bull di interrompere il dominio della Mercedes che durava da sette stagioni. E nella Scuderia di Milton Keynes, ovviamente, si coccolano il pilota olandese; Helmut Marko, intervistato da Servus TV, ha infatti dichiarato: “È il migliore pilota con cui abbia mai lavorato, senza dubbio. Ha una volontà incredibile e ciò che lo distingue maggiormente è che non ha bisogno di giri di riscaldamento”.
    Marko elogia Verstappen per la sua capacità di adattamento 
    Parole sicuramente molto importanti, visti i nomi che sono passati per la Red Bull; basti pensare, senza andare troppo lontani con gli anni, a Sebastian Vettel. Ma il dirigente 78enne, in merito alle capacità di adattamento di Verstappen, ha aggiunto: “Se piove da qualche parte, gli altri fanno cinque o otto giri. Poi esce Max e fa il miglior tempo al primo giro. Oppure quello che è successo a Gedda: lì nessuno conosceva la pista. Gli altri stavano continuando a guidare, poi Max esce e ha fatto subito registrare per tre volte i settori più veloci. Questa è una delle sue qualità affascinanti”. LEGGI TUTTO