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    Kimi Raikkonen: “Alla F1 non interessa l'opinione dei piloti”

    ROMA – Kimi Raikkonen torna a parlare nelle sue prime dichiarazioni da non pilota. Ritiratosi alla fine della scorsa stagione, il finlandese si è soffermato sul trattamento riservato ai protagonisti del paddock: “Noi piloti siamo come i meccanici, dei semplici impiegati. Alla F1 non interessa la nostra opinione, se ci piacciono o meno le decisioni che vengono prese o i regolamenti adottati. Ci sono dei regolamenti e vanno rispettati, piaccia o non piaccia”, ha affermato l’ex Alfa Romeo. 
    Le parole di Kimi
    “Siamo sempre venti piloti in venti macchine che devono girare in cerchio il più velocemente possibile – prosegue Raikkonen in un’intervista a Sport Bild -. Ora le vetture sono molto più affidabili, quello sì, quando ho iniziato era come scommettere in un Casinò. Non sapevi mai cosa sarebbe potuto succedere la domenica, o in che condizioni ti saresti trovato a guidare. Nella fase finale della mia carriera si sono aggiunte un po’ di gare in nuovi Paesi, ma alla fine il fulcro della categoria resta sempre lo stesso, ovvero guidare in cerchio il più velocemente possibile. In 20 anni certi aspetti sono cambiati, sono arrivati ad esempio i social media, ma è un aspetto che coinvolge tutto il mondo, non solo la F1”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Alonso e l'addio del 2018: “Stavo perdendo tempo”

    ROMA – Fernando Alonso continua a mostrare un sentimento incondizionato verso le quattro ruote. Lo spagnolo dell’Alpine, ormai prossimo ai 41 anni, è tornato indietro nel tempo in una recente intervista rilasciata al podcast Beyond the Grid, parlando del periodo in cui è stato lontano dal paddock: “Non è che mi fossi disamorato della Formula 1, ma pensavo che stessi perdendo tempo nella mia carriera in quel momento – dichiara -. Non avevo la possibilità di lottare per le vittorie o dei podi, dunque ho pensato che fosse il momento giusto nel 2018. A posteriori, forse il 2015 o il 2016 sarebbero stati anni ancora migliori per smettere. Però non hai la sfera di cristallo, ai tempi non sapevo cosa sarebbe accaduto nel 2017 e nel 2018, speravo di avere la possibilità di lottare per obiettivi più grandi“. 
    “Avevo bisogno di altre sfide”
    Le esperienze non sono mancate ad Alonso nel periodo in cui è stato lontano dalla Formula 1, dalla Dakar alla 500 Miglia di Indianapolis: “Penso che in quel momento avessi bisogno di sfide diverse. Ero tentato da Le Mans, e avevo già fatto la Indy 500 nel 2017, un anno prima di smettere. Volevo competere in diverse categorie e sfidare me stesso contro alcuni i migliori piloti delle altre discipline del motorismo. Volevo vedere se riuscivo a fare bene in diverse categorie”, conclude.   LEGGI TUTTO

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    F1, Alonso: “Forse il 2015 sarebbe stato l'anno migliore per smettere”

    ROMA – L’amore di Fernando Alonso verso le quattro ruote non è svanito. Lo spagnolo, ormai prossimo ai 41 anni, è tornato indietro nel tempo in una recente intervista rilasciata al podcast Beyond the Grid, parlando del periodo in cui è stato lontano dal paddock: “Non è che mi fossi disamorato della Formula 1, ma pensavo che stessi perdendo tempo nella mia carriera in quel momento – dichiara -. Non avevo la possibilità di lottare per le vittorie o dei podi, dunque ho pensato che fosse il momento giusto nel 2018. A posteriori, forse il 2015 o il 2016 sarebbero stati anni ancora migliori per smettere. Però non hai la sfera di cristallo, ai tempi non sapevo cosa sarebbe accaduto nel 2017 e nel 2018, speravo di avere la possibilità di lottare per obiettivi più grandi“. 
    “Tentato da Le Mans”
    Le esperienze non sono mancate ad Alonso nel periodo in cui è stato lontano dalla Formula 1, dalla Dakar alla 500 Miglia di Indianapolis: “Penso che in quel momento avessi bisogno di sfide diverse. Ero tentato da Le Mans, e avevo già fatto la Indy 500 nel 2017, un anno prima di smettere. Volevo competere in diverse categorie e sfidare me stesso contro alcuni i migliori piloti delle altre discipline del motorismo. Volevo vedere se riuscivo a fare bene in diverse categorie”, conclude.   LEGGI TUTTO

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    F1, Domenicali: “Possibili più di 30 Gran Premi a stagione senza limitazioni”

    ROMA – Stefano Domenicali non si accontenta, citando una possibile stagione di Formula 1 con più di 30 Gran Premi. Ma allo stesso tempo il numero uno del Circus è realista e smentisce l’opzione almeno per il momento: “Penso che se non ci fossero le limitazioni, che invece vanno giustamente rispettate,potremmo raggiungere facilmente un accordo per più di 30 GP, ma non possiamo andare in questa direzione – ammette -. Sarebbe un problema, soprattutto in termini di strategia, di business, e di circuiti da scegliere. Vogliamo capire quali siano i migliori gran premi in cui mantenere una base stabile, non escludendo l’ipotesi di una rotazione in altri posti. Sono tutti progetti che stiamo elaborando in questo momento”.
    Le parole di Domenicali
    La lotta tra Hamilton e Verstappen ha sicuramente acceso il cuore di milioni di tifosi nel 2021: “Non c’è dubbio che la F1 stia vivendo un grande momento – prosegue Domenicali ai microfoni di The Race – sia in termini d’intensità sportiva in pista che per l’interesse manifestato dal pubblico. Stiamo anche per conoscere un nuovo pubblico, oltre ad un modo di comunicare con esso, ideando contemporaneamente un percorso chiaro nei regolamenti e per le tecnologie del futuro, dall’impiego dei carburanti all’ibrido. Quindi, è vero che c’è un grande interesse per nuovi posti, così come per quelli più tradizionali, che possano far parte del nostro calendario”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Domenicali: “30 Gran Premi a stagione? Possibili, ma senza limitazioni”

    ROMA – Stefano Domenicali cita una possibile stagione di Formula 1 con più di 30 Gran Premi. Ma allo stesso tempo il numero uno del Circus è realista e smentisce l’opzione almeno per il momento: “Penso che se non ci fossero le limitazioni, che invece vanno giustamente rispettate,potremmo raggiungere facilmente un accordo per più di 30 GP, ma non possiamo andare in questa direzione – ammette -. Sarebbe un problema, soprattutto in termini di strategia, di business, e di circuiti da scegliere. Vogliamo capire quali siano i migliori gran premi in cui mantenere una base stabile, non escludendo l’ipotesi di una rotazione in altri posti. Sono tutti progetti che stiamo elaborando in questo momento”.
    “Grande momento per la F1″
    La lotta tra Hamilton e Verstappen ha sicuramente acceso il cuore di milioni di tifosi nel 2021: “Non c’è dubbio che la F1 stia vivendo un grande momento – prosegue Domenicali ai microfoni di The Race – sia in termini d’intensità sportiva in pista che per l’interesse manifestato dal pubblico. Stiamo anche per conoscere un nuovo pubblico, oltre ad un modo di comunicare con esso, ideando contemporaneamente un percorso chiaro nei regolamenti e per le tecnologie del futuro, dall’impiego dei carburanti all’ibrido. Quindi, è vero che c’è un grande interesse per nuovi posti, così come per quelli più tradizionali, che possano far parte del nostro calendario”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Max Verstappen correrà la 24 Ore di Le Mans Virtual

    ROMA – Max Verstappen, il ritorno in pista è realtà dopo il Mondiale 2021 di Formula 1. Ma solo da una consolle. L’olandese infatti, alla fine della prossima settimama, sarà uno dei protagonisti della 24 Ore di Le Mans Virtual, la rivisitazione della gara di durata più famosa del mondo. Max sarà ovviamente l’osservato speciale del Team Redline, con cui correrà assieme alla vettura #123 e ai piloti Felix Rosenqvist, Maximilian Benecke e Atze Kerkhof. Il regolamento prevede che ogni squadra schieri quattro piloti, due dal motorsport e due degli esports per un totale di 50 vetture, 29 nella categoria LMP e 21 nella GTE. 
    La 24 Ore stuzzica Max
    Verstappen junior non ha mai negato di essere affascinato dalla 24 Ore di Le Mans. Il padre Jos ha già esperienza in merito, avendoci corso nel 2009. Potrebbe tornare assieme al figlio? L’idea non sembra scartata a prescindere: “Penso che ci voglia ancora qualche anno per avere un’idea più chiara di ciò che voglio fare per correre alla 24 Ore di Le Mans. E’ qualcosa che sicuramente mi piacerebbe fare in futuro. Ovviamente sarebbe fantastico se potessi farlo assieme a mio padre”, aveva dichiarato qualche mese fa il campione del mondo di Formula 1.  LEGGI TUTTO

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    F1, Max Verstappen torna “in pista”: sarà al via della 24 Ore di Le Mans Virtual

    ROMA – Il ritorno in pista di Max Verstappen è realtà dopo il successo del Mondiale 2021 di Formula 1. Ma solo da una consolle. L’olandese infatti, alla fine della prossima settimama, sarà uno dei protagonisti della 24 Ore di Le Mans Virtual, la rivisitazione della gara di durata più famosa del mondo. Max sarà ovviamente l’osservato speciale del Team Redline, con cui correrà assieme alla vettura #123 e ai piloti Felix Rosenqvist, Maximilian Benecke e Atze Kerkhof. Il regolamento prevede che ogni squadra schieri quattro piloti, due dal motorsport e due degli esports per un totale di 50 vetture, 29 nella categoria LMP e 21 nella GTE. 
    Max tentato dalla 24 Ore
    Verstappen junior non ha mai negato di essere affascinato dalla 24 Ore di Le Mans. Il padre Jos ha già esperienza in merito, avendoci corso nel 2009. Potrebbe tornare assieme al figlio? L’idea non sembra scartata a prescindere: “Penso che ci voglia ancora qualche anno per avere un’idea più chiara di ciò che voglio fare per correre alla 24 Ore di Le Mans. E’ qualcosa che sicuramente mi piacerebbe fare in futuro. Ovviamente sarebbe fantastico se potessi farlo assieme a mio padre”, aveva dichiarato qualche mese fa il campione del mondo di Formula 1.  LEGGI TUTTO

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    F1, Gasly: “Red Bull sarà sempre davanti a noi, al massimo arriviamo secondi”

    ROMA – Pierre Gasly è sicuramente uno dei piloti più attesi per il 2022, considerati i lampi mostrati nella scorsa stagione. L’AlphaTauri però, a dettà del francese, non potrà lottare con la scuderia di Milton Keynes: “In un mondo perfetto possiamo arrivare al massimo secondi – ammette -. La Red Bull sarà sempre davanti a noi, ma solo se tutti gli altri incontrassero problemi con la nuova macchina. Questo è nei miei sogni più grandi, ma non è realistico. Lo vediamo piuttosto come un’opportunità: tutti ripartono da zero ed, in questo modo, potremo trovare qualcosa che altri non hanno ancora fatto. Questo potrebbe potenzialmente fare la differenza”.
    “Ogni scenario è possibile”
    Gasly preferisce non mettere le mani avanti e si dice pronto ad affrontare ogni tipo di situazione: “Si può anche andare nella direzione sbagliata con il design, e sarebbe una brutta sorpresa – prosegue ad ‘Auto Motor und Sport’ -. Quindi mi sto preparando a tutti gli scenari possibili: forse andrà meglio di quest’ultima stagione e saremo dove è la McLaren, o forse resteremo dove siamo, o ancora lotteremo anche solo per entrare nella top-10, o peggio. Bisogna essere realistici. Veniamo da un anno in cui eravamo regolarmente nella top-6 o top-10, ma dovete tenere a mente che potrebbe andare peggio. Tuttavia, vogliamo pensare in modo positivo”. LEGGI TUTTO