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    F1, Domenicali su Mick Schumacher: “Ferrari? Se ci sarà l'occasione, sarà pronto”

    ROMA – Per Stefano Domenicali, in Ferrari dagli anni Novanta fino al 2014 e ora CEO e Presidente della Formula 1, Maranello non ha segreti. L’imolese ha vissuto con la Rossa sia i momenti bui che gli anni gloriosi di Michael Schumacher. E ora che il figlio del sette volte campione del mondo è approdato nel Circus, in tanti lo vorrebbero proprio in Ferrari, con il giovane tedesco che è già un pilota dell’Academy del Cavallino. “Mick Schumacher in Ferrari – ha detto Domenicali a Sport1 – rappresenterebbe una grande prospettiva per il futuro. Quando sarà pronto, sono sicuro che coglierà l’occasione”.
    Su Schumacher
    Finora però di occasioni per mettersi in mostra ce ne sono state poche, soprattutto a causa della monoposto Haas. “Schumacher sta lavorando molto bene – ha sottolineato Domenicali – ma nel 2021 la macchina non gli ha permesso di esprimere al meglio il suo potenziale. Spero che la Haas lo metta nelle condizioni per dimostrare il proprio talento”. Con la scuderia motorizzata Ferrari che non ha ancora reso noto il giorno in cui svelerà la nuova monoposto, cresce l’attesa per capire quale possa essere la seconda stagione di Mick Schumacher in Formula 1. L’obiettivo del tedesco potrebbe essere, per iniziare, quello di piazzarsi in zona punti, cosa che non gli è mai riuscita nel 2021. LEGGI TUTTO

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    F1, Domenicali: “Mick Schumacher grande prospetto per la Ferrari”

    ROMA – Stefano Domenicali, ora CEO e presidente della Formula 1, ha lavorato in Ferrari sin dall’inizio della sua carriera lavorativa, fino alle sue dimissioni del 2014 . Il manager imolese conosce bene l’ambiente di Maranello e ha vissuto con la Rossa sia i momenti bui che gli anni gloriosi di Michael Schumacher. Ora che il figlio del sette volte campione del mondo è approdato nel Circus, in tanti lo vorrebbero proprio in Ferrari, con il giovane tedesco che è già un pilota dell’Academy del Cavallino. “Mick Schumacher in Ferrari – ha detto Domenicali a Sport1 – rappresenterebbe una grande prospettiva per il futuro. Quando sarà pronto, sono sicuro che coglierà l’occasione”.
    Le parole di Domenicali
    Finora però di occasioni per mettersi in mostra ce ne sono state poche, soprattutto a causa della monoposto Haas. “Schumacher sta lavorando molto bene – ha sottolineato Domenicali – ma nel 2021 la macchina non gli ha permesso di esprimere al meglio il suo potenziale. Spero che la Haas lo metta nelle condizioni per dimostrare il proprio talento”. La scuderia satellite della Ferrari non ha però ancora comunicato la data in cui andrà a presentare la nuova monoposto, con la quale Mick Schumacher cercherà un piazzamento a punti, sempre mancato durante la scorsa annata.  LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff rivela: “Ho pensato di lasciare la Mercedes, dopo otto anni ero esausto”

    ROMA – Da quando è diventato direttore esecutivo della Mercedes, Toto Wolff ha potuto festeggiare otto titoli costruttori e sette piloti. Eppure la sua esperienza con il team di Brackley non è stata tutta rose e fiori. A rivelarlo è stato proprio il team principal, che in un’intervista al quotidiano Frankfurter Allgemeine ha spiegato come fosse ad un passo da abbandonare la Formula 1. Nel 2020 le prime incertezze ed a fine anno un bivio: proseguire oppure alzare bandiera bianca. La decisione presa è sotto gli occhi di tutti, ma Wolff ha spiegato come ha vissuto quei momenti.
    I dubbi di Toto
    “Furono dieci mesi alquanto complicati per me. Avevo dato tutto per circa otto anni e mi sentivo esausto. Come se non bastasse, il mio contratto stava per scadere ed avevo l’opportunità di vendere le azioni. Tutto ciò mi aveva condotto ad un conflitto inferiore – ha raccontato Toto – Mi domandavo: ‘Restare in F1 è quello che voglio?, ‘Posso ancora dare il mio contribuito oppure qualcuno può fare il mio lavoro meglio di me?’. Ci ho pensato per quasi un anno, ho riflettuto davvero tanto. Alla fine ho scelto la Mercedes e la Formula 1”. LEGGI TUTTO

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    Il retroscena di Toto Wolff: “Ho meditato l'addio alla Formula 1”

    ROMA – Nonostante otto titoli costruttori e sette piloti, il percorso di Toto Wolff come direttore esecutivo della Mercedes ha incontrato anche alcuni ostacoli. A rivelarlo è stato proprio il team principal, che in un’intervista al quotidiano Frankfurter Allgemeine ha spiegato come fosse ad un passo da abbandonare la Formula 1. Nel 2020 le prime incertezze ed a fine anno un bivio: proseguire oppure alzare bandiera bianca. La decisione presa è sotto gli occhi di tutti, ma Wolff ha spiegato come ha vissuto quei momenti.
    La confessione di Toto
    “Mi domandavo: ‘Restare in F1 è quello che voglio?, ‘Posso ancora dare il mio contribuito oppure qualcuno può fare il mio lavoro meglio di me?’ – ha raccontato Toto – Furono dieci mesi alquanto complicati per me. Avevo dato tutto per circa otto anni e mi sentivo esausto. Come se non bastasse, il mio contratto stava per scadere ed avevo l’opportunità di vendere le azioni. Tutto ciò mi aveva condotto ad un conflitto inferiore. Ci ho pensato per quasi un anno, ho riflettuto davvero tanto. Alla fine ho scelto la Mercedes e la Formula 1” ha concluso il 50enne, protagonista di alcuni battibecchi con il rivale Horner nell’ultimo Mondiale, ma determinato a riempire la sua bacheca con altri titoli nel 2022. LEGGI TUTTO

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    Piastri: “Voglio gareggiare solo in F1, fedele all'Alpine”

    ROMA – Nonostante la vittoria dell’ultimo campionato di Formula 2, per Oscar Piastri non si è liberato nessun posto in Formula 1. Il pilota australiano ha comunque trovato un ingaggio come test driver dell’Alpine e non sembra esserne particolarmente dispiaciuto. In un’intervista ad Auto Action, ha infatti dichiarato: “L’unica categoria in cui voglio correre è la Formula 1. E’ vero, potrei guidare altrove ma reputo molto più importante un programma di test con una vettura di F1. Non vedo l’ora di mettermi alla prova in questo mio nuovo ruolo”.
    Piastri e il rapporto con l’Alpine
    “Sarebbe stato bello gareggiare come pilota ufficiale già quest’anno, ma forse non era la mossa migliore. In Alpine sono stati fantastici nei miei confronti negli ultimi anni, perciò ho voluto rimanergli fedele. Alfa Romeo? Nessun contatto – ha proseguito Piastri – Era da tempo che non c’era un pilota così giovane in una sessione di test, pertanto è stata una scelta sensata restare all’Alpine, anche se significa dover restare un anno in disparte”. Infine, il classe 2001 ha parlato del suo futuro: “E’ presto per pensarci, ma voglio far parte della griglia di partenza il prossimo anno. Sto lavorando duramente per far sì che accada, penso di meritarmelo”. LEGGI TUTTO

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    F1, Piastri: “Felice di fare i test, ma l'anno prossimo voglio essere sulla griglia”

    ROMA – Oscar Piastri ha attirato su di sé le luci dei riflettori vincendo l’ultimo campionato di Formula 2. Tuttavia, per lui non si è liberato nessun posto in Formula 1. Il pilota australiano ha comunque trovato un ingaggio come test driver dell’Alpine e non sembra esserne particolarmente dispiaciuto. In un’intervista ad Auto Action, ha infatti dichiarato: “L’unica categoria in cui voglio correre è la Formula 1. E’ vero, potrei guidare altrove ma reputo molto più importante un programma di test con una vettura di F1. Non vedo l’ora di mettermi alla prova in questo mio nuovo ruolo”.
    Piastri e il suo obiettivo futuro
    “Era da tempo che non c’era un pilota così giovane in una sessione di test, pertanto è stata una scelta sensata restare all’Alpine, anche se significa dover restare un anno in disparte – ha aggiunto Piastri, che poi ha parlato del suo futuro – “E’ presto per pensarci, ma voglio far parte della griglia di partenza il prossimo anno. Sto lavorando duramente per far sì che accada, penso di meritarmelo”. Infine, il classe 2001 ha analizzato il suo rapporto con l’Alpine: “Sarebbe stato bello gareggiare come pilota ufficiale già quest’anno, ma forse non era la mossa migliore. In Alpine sono stati fantastici nei miei confronti negli ultimi anni, perciò ho voluto rimanergli fedele. Alfa Romeo? Nessun contatto”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff prova a fare pace con Horner: “Basta discussioni, abbiamo esagerato”

    ROMA – Il duello tra Lewis Hamilton e Max Verstappen che ha caratterizzato l’ultima stagione di Formula 1 non ha coinvolto solamente i piloti, ma anche le rispettive scuderie. In particolare, i due team principal Toto Wolff e Christian Horner non se le sono mandate a dire, tirandosi frecciatine a vicenda in più occasioni. Una vicenda che non ha fatto altro che accrescere la tensione ed ha contribuito ad infiammare il clima. Archiviato il 2021, però, Toto Wolff ha ritenuto opportuno metterci una pietra sopra.
    Il commento di Toto Wolff
    Come riportato da Marca, il team principal della Mercedes ha detto: “Solitamente cerco di mantenere la mia professionalità ed analizzare le cose in maniera distaccata. Questa volta però si è andati troppo sul personale. Abbiamo esagerato e ne sono dispiaciuto”. Così il dirigente austriaco, che ha voluto calmare le acque in vista della prossima stagione. Ancora non è chiaro, però, se si tratti di una tregua momentanea o se l’ascia di guerra sia stata definitivamente seppellita. Con ogni probabilità sarà la pista a dirlo, dato che Mercedes e Red Bull restano i team favoriti per il Mondiale anche nel 2022. LEGGI TUTTO