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    F1, Seidl: “Nel 2024 la prima McLaren sviluppata nella nuova galleria del vento”

    ROMA – Le nuove regole sull’aerodinamica pongono lo sviluppo tecnico in una posizione ancor più centrale all’interno del mondo della Formula 1. Lo studio – sui progetti prima e sui prototipi poi – è infatti vitale per affrontare la stagione con maggiori certezze. Lo sa bene il team principal della McLaren, Andreas Seidl, che al canale YouTube formel1.de, ha detto: “La nostra nuova galleria del vento è in costruzione e l’obiettivo è completarla sul finire del 2022, per avere campo libero nello sviluppo della monoposto nel 2024. Solo allora potremo avere la prima macchina sviluppata grazie a questa importante novità. Siamo dunque sulla strada giusta per quanto riguarda le infrastrutture”.
    Testa al 2022
    A Woking infatti i lavori procedono non solo per quanto riguarda la galleria del vento. In programma c’è anche la messa a punto del nuovo simulatore, strumento divenuto ormai indispensabile per piloti e collaudatori. Agli azionisti è stato infatti chiesto uno sforzo finanziario per essere all’altezza delle infrastrutture Red Bull, Mercedes e Ferrari. Con proprio la scuderia del Cavallino che l’anno scorso ha tolto a Seidl la soddisfazione del terzo posto nel Mondiale costruttori. “Dobbiamo essere pazienti – avverte però il tedesco – perché queste cose richiedono tempo”. Futuro ma anche presente, con la McLaren che si prepara per svelare al pubblico la nuova macchina. L’evento è in programma il prossimo 11 febbraio e vedrà protagonisti ancora Daniel Ricciardo e Lando Norris. LEGGI TUTTO

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    F1, Seidl: “McLaren sulla strada giusta con le nuove infrastrutture”

    ROMA – Lo sviluppo tecnico è una componente fondamentale per avere successo in Formula 1. E con il nuovo regolamento e con il rivoluzionato design aerodinamico delle monoposto, questo aspetto è diventato – se possibile – ancor più importante. Lo sa bene il team principal della McLaren, Andreas Seidl, che al canale YouTube formel1.de, ha detto: “La nostra nuova galleria del vento è in costruzione e l’obiettivo è completarla sul finire del 2022, per avere campo libero nello sviluppo della monoposto nel 2024. Solo allora potremo avere la prima macchina sviluppata grazie a questa importante novità. Siamo dunque sulla strada giusta per quanto riguarda le infrastrutture”.
    La sfida con la Ferrari
    A Woking infatti i lavori procedono non solo per quanto riguarda la galleria del vento. In programma c’è anche la messa a punto del nuovo simulatore, strumento divenuto ormai indispensabile per piloti e collaudatori. Agli azionisti è stato infatti chiesto uno sforzo finanziario per essere all’altezza delle infrastrutture Red Bull, Mercedes e Ferrari. Con proprio la scuderia del Cavallino che l’anno scorso ha tolto a Seidl la soddisfazione del terzo posto nel Mondiale costruttori. “Dobbiamo essere pazienti – avverte però il tedesco – perché queste cose richiedono tempo”. Nel frattempo, il prossimo 11 febbraio alle ore 20:00 la McLaren presenterà la nuova monoposto, che verrà ancora portata in pista da Daniel Ricciardo e Lando Norris, i quali proveranno a migliorare il bottino di 275 punti dell’anno scorso. LEGGI TUTTO

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    F1, Bottas: “In Alfa Romeo ho ritrovato la mia serenità”

    ROMA – Valtteri Bottas e la Mercedes. Una storia lunga cinque anni che si è interrotta sul finire del 2021 con la firma del finlandese sul contratto dell’Alfa Romeo, dove farà coppia con il rookie Guanyu Zhou. Con i suoi piazzamenti il 32enne di Nastola è stato decisivo per i quattro mondiali consecutivi di Lewis Hamilton. Un contributo che in Mercedes non dimenticano, ma il cui prezzo si è riversato sullo stesso Bottas. “Nel momento in cui ho firmato per l’Alfa Romeo – ha infatti detto il pilota di Formula 1 ai microfoni del podcast finlandese “Talking About Me” – ho riabbracciato una maggiore serenità”.
    Nuova sfida
    La scorsa stagione, che ha visto il titolo mondiale andare nelle mani di Max Verstappen, ha infatti messo a dura prova la tenuta mentale di Bottas, che aggiunge: “Quando avverti come un coltello puntato alla gola, è difficile restare lucidi”. Il finlandese ricorda poi le sensazioni provate al suo arrivo a Brackley: “Ricordo che prima del 2017 c’erano state delle discussioni fra Hamilton e Rosberg. Quando il tedesco ha deciso per i ritiro non capivo la sua decisione, ma ora posso capirlo con l’esperienza fatta l’anno scorso”. Ora Bottas è invece chiamato a prendere le redini di un team con un budget di molto inferiore alla Mercedes, che per sostituirlo ha ingaggiato George Russell. LEGGI TUTTO

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    F1, Bottas: “Da quando ho firmato con Alfa Romeo sono più sereno”

    ROMA – Dopo cinque anni di matrimonio con la Mercedes, Valtteri Bottas correrà in Formula 1 con l’Alfa Romeo. A partire 2017 i piazzamenti del pilota finlandese sono stati decisivi per i quattro titoli iridati consecutivi di Lewis Hamilton. Un contributo che in Mercedes non dimenticano, ma il cui prezzo si è riversato sullo stesso Bottas. “Nel momento in cui ho firmato per l’Alfa Romeo – ha infatti detto il pilota ai microfoni del podcast finlandese Talking About Me – ho riabbracciato una maggiore serenità”.
    Le parole di Bottas
    La scorsa stagione, che ha visto il titolo mondiale andare nelle mani di Max Verstappen, ha infatti messo a dura prova la tenuta mentale di Bottas, che aggiunge: “Quando avverti come un coltello puntato alla gola, è difficile restare lucidi”. Il finlandese ricorda poi le sensazioni provate al suo arrivo a Brackley: “Ricordo che prima del 2017 c’erano state delle discussioni fra Hamilton e Rosberg. Quando il tedesco ha deciso per i ritiro non capivo la sua decisione, ma ora posso capirlo con l’esperienza fatta l’anno scorso”. Il 32enne di Nastola è ora però chiamato a un ruolo da protagonista. L’Alfa Romeo punta su di lui per risollevarsi e Zhou, terzo in Formula 2 nel 2021, sfrutterà la sua esperienza per ambientarsi nel massimo campionato. LEGGI TUTTO

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    F1, corso di formazione per Horner: a Ginevra per scontare la punizione in Qatar

    ROMA – Sarà un fine settimana diverso quello di Christian Horner. Il team principal della Red Bull è infatti pronto per fare ammenda dopo l’episodio che lo ha visto protagonista durante il Gran Premio del Qatar di Formula 1 della scorsa stagione. In quell’occasione il britannico si era infatti rivolto a uno steward apostrofandolo come “canaglia” dopo la penalità inflitta a Verstappen durante la qualifica, con il pilota olandese che non rallentò in seguito a una doppia bandiera gialla. Horner, che sin da sùbito si era scusato, dovrà tuttavia frequentare il seminario di due giorni organizzato a Ginevra dalla Federazione, che riguarderà la formazione degli stessi marshal e che verrà aperto dal neopresidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem.
    Qatar alle spalle
    L’infrazione di Verstappen costò all’olandese della Red Bull cinque posizioni sulla griglia di partenza, mettendo a repentaglio il titolo, poi comunque vinto dal classe 1997. Acqua passata per Christian Horner, che allora diede la colpa alla “pressione”. Il 2022 della Red Bull è infatti pronto a iniziare e sono tre gli appuntamenti da cerchiare in rosso. La RB18 verrà infatti presentata il 9 febbraio prossimo, poi sarà la volta di Barcellona, dove in agenda c’è lo shakedown del 23 febbraio. Mentre il 10 marzo tutti i team sono attesi in Bahrain per i primi test ufficiali della stagione che daranno il via al prossimo Mondiale di Formula 1. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner sconta la punizione: parteciperà al seminario per steward

    ROMA – Questo fine settimana il team principal della Red Bull, Christian Horner, sconterà la punizione assegnatagli dalla FIA dopo il Gran Premio del Qatar di Formula 1 dello scorso anno. In quell’occasione il britannico si era infatti rivolto a uno steward apostrofandolo come “canaglia” dopo la penalità inflitta a Verstappen durante la qualifica, con il pilota olandese che non rallentò in seguito a una doppia bandiera gialla. Horner, che sin da sùbito si era scusato, dovrà tuttavia frequentare il seminario di due giorni organizzato a Ginevra dalla Federazione, che riguarderà la formazione degli stessi marshal e che verrà aperto dal neopresidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem.
    Vista sul 2022
    L’infrazione di Verstappen costò all’olandese della Red Bull cinque posizioni sulla griglia di partenza, mettendo a repentaglio il titolo, poi comunque vinto dal classe 1997. Acqua passata per Christian Horner, che allora diede la colpa alla “pressione”. La scuderia di Milton Keynes è infatti pronta per affrontare la nuova stagione in Formula 1, che simbolicamente inizierà con la presentazione della nuova monoposto il prossimo 9 febbraio. Tutto il team campione del mondo si trasferirà poi a Barcellona per lo shakedown (23-25 febbraio) per approdare infine in Bahrain, dove si svolgeranno i primi test ufficiali (10-12 marzo) del 2022. LEGGI TUTTO

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    F1, Wheatley (Red Bull): “Un errore trasmettere i dialoghi con Masi”

    ROMA – I dialoghi tra i team e Michael Masi hanno certamente fatto discutere nell’ultima parte di stagione. In particolare, i team più coinvolti in comunicazioni senza mezzi termini sono stati Red Bull e Mercedes. Proprio il direttore sportivo della scuderia di Milton Keynes si è opposto alla trasmissione di tali discussioni in pubblico: “Personalmente penso che sia stato un errore trasmetterle, penso che noi come squadre abbiamo sostenuto Michael e Michael ci ha aiutato. Abbiamo lavorato insieme in modo collaborativo. Tutto questo ha funzionato molto bene. Il problema è cheun modo di fare collaborativo muore quando viene trasmesso in tv“, dichiara Jonathan Wheatley.
    Le motivazioni di Wheatley
    Wheatley fa riferimento a tutti quei momenti di tensione che hanno caratterizzato soprattutto l’ultima gara stagionale con i noti team radio di Toto Wolff, team principal della Mercedes, all’indirizzo di Masi. In occasione di una chiacchierata al ‘The Jack Threlfall Show’, il ds targato Red Bull ha rincarato la dose: “Ho pensato che ad un certo punto i team principal avrebbero preso in mano quel canale, perché la pressione è troppo forte per non farlo. Queste decisioni sono troppo importanti”, conclude. LEGGI TUTTO

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    F1, Red Bull sui team radio con Masi: “Sbagliato trasmetterli”

    ROMA – L’ultima parte di stagione è stata caratterizzata in parte dai dialoghi accesi tra i team e Michael Masi. In particolare, le squadre più coinvolte in comunicazioni senza mezzi termini sono state Red Bull e Mercedes. Proprio il direttore sportivo della scuderia di Milton Keynes si è opposto alla trasmissione di tali discussioni in pubblico: “Personalmente penso che sia stato un errore trasmetterle, penso che noi come squadre abbiamo sostenuto Michael e Michael ci ha aiutato. Abbiamo lavorato insieme in modo collaborativo. Tutto questo ha funzionato molto bene. Il problema è cheun modo di fare collaborativo muore quando viene trasmesso in tv“, dichiara Jonathan Wheatley.
    Le parole di Wheatley
    Wheatley fa riferimento a tutti quei momenti di tensione che hanno caratterizzato soprattutto l’ultima gara stagionale con i noti team radio di Toto Wolff, team principal della Mercedes, all’indirizzo di Masi. In occasione di una chiacchierata al ‘The Jack Threlfall Show’, il ds targato Red Bull ha rincarato la dose: “Ho pensato che ad un certo punto i team principal avrebbero preso in mano quel canale, perché la pressione è troppo forte per non farlo. Queste decisioni sono troppo importanti”, conclude. LEGGI TUTTO