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    Best Global Brands 2024 | Ferrari è il migliore brand per crescita, secondo Interbrand

    Ferrari è risultato il migliore brand per crescita, secondo Interbrand che anche quest’anno ha stilato la classifica “Best Global Brands” per l’anno 2024.

    Come ogni anno, Interbrand ha stilato la classifica dei 100 brand che valgono di più al mondo. Il marchio Ferrari, al 62esimo posto assoluto, è però quello che fatto segnare il maggior incremento del valore: +21%, rispetto allo scorso anno.
    A guidare la classifica c’è Apple, con un valore che sfiora i 500 miliardi di dollari anche se in calo del 3% rispetto al 2023. Sul podio troviamo poi Microsoft ($ 352,5 bln | +11%) e Amazon ($ 298,1 bln | +8%). Appena giù dal podio troviamo nell’ordine Google ($ 291,3 bln | +12%) e Samsung ($ 100,8 bln | +10%). Il primo brand di una casa automobilistica è Toyota (6° – $ 72,8 bln | +13%) mentre a seguire troviamo Mercedes-Benz (8° posto), BMW (10°), Tesla (12°), Honda (26°), Hyunday (30°), Porsche (43°), Audi (45°), Ford (56°), Nissan (59°) e finalmente Ferrari al 62° posto con una valutazione di $ 13,1 bln, in crescita del 21%.
    L’Italia è rappresentata da altri marchi come Gucci (41°) e Prada (83°).
    Il grafico qui sotto mostra il trend di crescita del brand Ferrari, dal 2008 ad oggi. LEGGI TUTTO

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    F1, Turrini: “Binotto fa campagna acquisti a Maranello”

    “Il segreto di Pulcinella”. Leo Turrini definisce così il tentativo di Mattia Binotto di portare tecnici dalla Ferrari in Audi. E sull’ex Team Principal di Maranello, il giornalista dice che quel ruolo era troppo grande per “le doti dell’individuo”!

    “A Maranello e dintorni è un po’ il segreto di Pulcinella”. Esordisce così Turrini, sul suo blog ‘Profondo Rosso‘.
    Il noto giornalista sportivo e volto di Sky Sport F1, si riferisce alla coseddetta “campagna acquisti” che Binotto, da poco a capo del progetto Audi in Formula 1, avrebbe avviato con l’intento di portare tecnici da Maranello ad Hinwil.
    Turrini non è mai stato tenero con l’ex Team Principal Ferrari e, anche in questa occasione, non ha lesinato “critiche” a quello che definisce un “personaggio”: “La mia opinione in merito è nota”, ha detto Turrini che poi ha anche aggiunto: “Una carriera valorosa culminata in un incarico (team principal, ndr) troppo grande ed oneroso per le doti dell’individuo”.
    Tornando a parlare della campagna acquisti, Turrini ha poi precisato: “Ovvio che Bin8 abbia invitato tecnici che conosce bene a seguirlo nella nuova avventura. Alcuni hanno declinato l’offerta. Altri accetteranno”.

    Il post sul suo blog, prosegue anche con qualche “frecciatina” ad Audi che potrebbe non avere vita facile nel Circus della Formula 1 e si conclude con il “P.S.” qui sotto:
    Corsi e ricorsi. Inizio 2014. Dieci anni fa. In Ferrari, reparto corse, lavoravano Stefano Domenicali, James Allison, Andrea Stella, Mattia Binotto.Eravamo quattro amici al bar.
    Solo che poi… LEGGI TUTTO

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    De Meo: “Alpine varrà presto tra i 3 e i 5 miliardi di dollari”

    Luca De Meo, Amministratore Delegato del Gruppo Renault, in un’intervista esclusiva al quotidiano francese L’Equipe, ha fornito il suo punto di vista sulle motivazioni alla base della decisione di abbandonare la progettazione e la produzione di motori di Formula 1.credit: Alpine F1 Team“Sono un manager, gestisco una società quotata in borsa e dovevo ripensare al progetto F1, per vincere”. Ha esordito così il CEO di Renault, intervistato da L’Equipe.
    “Siamo diventati invisibili”, ha aggiunto De Meo riferendosi all’attuale visibilità di un brand come Alpine. “Altri due anni così e il progetto si sarebbe sgonfiato completamente. Sono tre stagioni che ci troviamo su una china discendente. Dovevamo dare una scossa a tutto questo”.
    Per De Meo, l’enorme investimento richiesto per la produzione di un motore – che si aggira intorno alle centinaia di milioni di dollari – non ha alcun senso quando è possibile utilizzare una Power Unit clienti più economica, in grado di fornire prestazioni altrettanto, se non superiori, per meno di 20 milioni di dollari.
    “I veri appassionati non sono preoccupati da questo calcolo ma io sì”, ha precisato De Meo che poi ha anche spiegato che le nuove regole in arrivo per il 2026, con una maggiore attenzione all’efficienza e all’alimentazione a batteria, abbiano messo in evidenza i costi.
    Il manager italiano ha anche affermato che la fabbrica francese di Viry, con 340 dipendenti, non avrebbe alcuna possibilità di competere con Mercedes, che, secondo lui ne impiega 900. E su questo ha aggiunto: “Hanno banchi di prova che noi non abbiamo. Il passaggio all’era dell’ibrido ha richiesto forti investimenti che all’epoca sono stati sottovalutati. Noi operiamo, strutturalmente, con tre cilindri quando gli altri ne hanno otto”.
    De Meo ha anche ricordatoche quando arrivò quattro anni fa, il gruppo Renault voleva stoppare il progetto F1: “Se c’è ancora, è perché io l’ho salvata. Ma non abbiamo la struttura per essere all’avanguardia nello sviluppo delle batterie, nella gestione del software e nel recupero dell’energia”.
    L’AD che ha optato anche per utilizzare il brand Alpine al posto del Renault ha voluto anche ribadire che “gli sponsor vengono per una squadra, non per un motore. I partner firmano con la McLaren, non per il Mercedes che hanno sotto il cofano. Il pubblico della F1 è cambiato. Si è allargato ai giovani e alle donne. Questa nuova clientela ha un’interpretazione diversa di questo sport”.
    De Meo ha poi anche polemizzato un po’ contro la Francia e i francese, dicendo chiaramente che il suo sogno di creare una super-squadra francese alla fine è fallito perché il Paese non è riuscito a sostenerlo: “Volevo creare una squadra francese, la Ferrari francese. Ho messo anche due piloti francesi in squadra: si sono schiantati l’uno contro l’altro. E se fate un giro con me su una A524, non troverete un solo sponsor francese. Neanche uno! Ho bussato a molte porte. Invano!”.

    De Meo ha poi voluto smentire le voci che, dietro alla chiusura del progetto dei motori di F1, ci sia la volonta da parte di Renault di mettere in vendita il team. Questa ipotesi è stata ripetutamente smentita e lostesso De Meo ha spiegato ancora una volta il perché di questo: “Ricevo telefonate ogni 15 giorni da finanziatori, eccentrici, che vogliono entrare in F1”, ha detto l’AD di Renault che poi ha anche aggiunto: “Sanno che dopo il 2026 costerà molto di più. Se oggi ti danno un miliardo di sterline per prendere la squadra, due anni dopo saranno in grado di rivenderla al doppio. Qui è pieno di speculatori. Ho rifiutato 50 volte. Una squadra varrà presto tra i 3 e i 5 miliardi di dollari. Non ho intenzione di vendere, non sono stupido”.
    Oggi De Meo dice di non aver bisogno di questi soldi ma presto invece questi miliardi potrebbero far gola a qualche altro CEO o Consiglio di Amministrazione. LEGGI TUTTO

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    F1, Mercato Piloti: Bottas e Perez fuori per far spazio ai giovani?

    ZANDVOORT, NETHERLANDS – AUGUST 24: Sergio Perez of Mexico and Oracle Red Bull Racing talks to the media in the Paddock during previews ahead of the F1 Grand Prix of The Netherlands at Circuit Zandvoort on August 24, 2023 in Zandvoort, Netherlands. (Photo by Lars Baron/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202308240708 // Usage for editorial use only //

    Ricordate lo scorso anno? I 20 piloti che disputarono le ultime gare del campionato del mondo 2023 di Formula 1 li ritrovammo sulla griglia di partenza a inizio 2024. Non era mai successo nella storia del Circus e, solamente a distanza di un anno, saranno solamente due o al massimo tre i team che manterranno la line up 2024 anche nella stagione 2025 che scatterà il prossimo 16 marzo.
    Stiamo parlando di McLaren, che ha confermato sia Lando Norris che Oscar Piastri e di Aston Martin che correrà con Fernando Alonso e Lance Stroll. C’è poi un nutrito gruppo di quattro squadre che, nel 2025, avranno in squadra un nuovo pilota. Si tratta di Ferrari, Mercedes, Williams e Alpine. La Scuderia di Maranello è stata la prima ad annunciare, a inizio febbraio scorso, l’ingaggio di Lewis Hamilton. A sua volta poi l’attuale pilota spagnolo della Ferrari si è accasato in Williams, mentre due giovani piloti hanno invece trovato posto in Mercedes e Alpine. Stiamo parlando di Andrea Kimi Antonelli e Jack Doohan.
    Con una line up completamente rinnovata, la Haas sarà al via della stagione 2025 di Formula 1 con Esteban Ocon e l’esordiente Oliver Bearman. Tanti cambiamenti ma soprattutto tanti nuovi giovanissimi piloti che debuttano nella massima serie. E non è finita qui perché già quest’anno abbiamo visto l’esordio di altri rookies come Franco Colapinto in Williams al posto di Logan Sargeant e il ritorno di Liam Lawson al posto di Daniel Ricciardo, a partire dal prossimo Gran Premio degli USA ad Austin.
    E’ un mercato piloti F1 che sembra particolarmete vivace e soprattutto attento e attratto da giovani piloti di talento, soprattutto dopo le prestazioni convincenti di Bearman, Colapinto e la decisione di Toto Wolff di affidare a un esordiente il volante che fu di Hamilton. A tutto questo si aggiunge anche la decisione di Red Bull di ridare il sedile della RB a Lawson con il chiaro intento di valutarlo per un eventuale passaggio nel team più blasonato il prossimo anno. E Sergio Perez? Il messicano non è già più da tempo nei piani di Helmut Marko e Chris Horner. La “fortuna” di Checo, che gli ha permesso di mantenere il suo attuale sedile nel team austriaco, è da ricercarsi nelle non convincenti prestazioni di Daniel Ricciardo e nella reale mancanza di alternative per questo finale di stagione.

    Nel 2025 però difficilmente Perez potrà mantenere il sedile accando a Verstappen. Ad oggi Lawson è il candidato numero uno e il suo attuale posto in RB potrebbe essere facilmente rimpiazzato da un nome tra Ayumu Iwasa e Isack Hadjar.
    Ultimo sedile ancora libero è quello alla Sauber dove, accanto al neo acquisto Nico Hulkenberg, potrebbe non trovare più posto Vallteri Bottas. La lista dei nomi in mano a Mattia Binotto è molto lunga e, tra questi, troviamo diversi giovani piloti come Franco Colapinto (Williams), Théo Pourchaire (vivaio Sauber, vincitore del mondiale F2 nel 2023) e Gabriel Bortoleto (vivaio McLaren e attuale leader della classifica F2).
    F1, Mercato Piloti: la line up provvisoria del 2025
    Team Pilota Pilota
    McLaren Lando Norris Oscar Piastri
    Aston Martin Fernando Alonso Lance Stroll
    ——————————————————
    Ferrari Lewis Hamilton Charles Leclerc
    Mercedes George Russell Andrea Kimi Antonelli
    Williams Alex Albon Carlos Sainz
    Alpine Pierre Gasly Jack Doohan
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    Haas Esteban Ocon Oliver Bearman
    ——————————————————
    Red Bull Max Verstappen Sergio Perez (TBC)
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    RB Yuki Tsunoda TBD
    Sauber Nico Hulkenberg TBD
    Per piloti veterani come Perez e Bottas sembra proprio che in questa Formula 1 non ci sia più posto. Bene così, largo ai giovani. LEGGI TUTTO

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    F1, Norris alla ricerca di alleati per strappare il titolo piloti a Verstappen

    Oscar Piastri, McLaren F1 Team, and pole man Lando Norris, McLaren F1 Team, congratulate each other on arrival in Parc Ferme – credit: McLaren Racing Media Centre

    Nella classifica mondia piloti F1, Norris è a 52 punti da Verstappen, quando mancano sei gare dalla fine e tre sprint. I punti disponibili, per il primo classificato, considerando i giri veloci, sono al massimo 180. Facendo qualche rapido calcolo, il pilota inglese della McLaren deve avvicinarsi a Verstappen con una media di 8,7 punti a gara per vincere il titolo all’ultima gara della stagione ad Abu Dhabi.
    Su questo argomento è intervenuto anche Andrew Benson, noto corrispondente della Formula 1 della BBC che ha detto: “Il problema per il pilota della McLaren è che, pur avendo ridotto il vantaggio di Verstappen in ognuna delle ultime quattro gare dopo la pausa estiva, non lo ha fatto abbastanza. La media dei punti che Norris deve recuperare a ogni gara è aumentata, anche se il divario tra i due piloti si è ridotto.
    Benson ha poi sottolineato come a Verstappen sia sufficiente arrivare sempre secondo, alle spalle del suo rivale, per mantenersi in testa alla classifica e vincere così il titolo 2024: “Questa media è superiore al divario tra il primo e il secondo posto, anche se si aggiunge il punto per il giro più veloce. Quindi, Verstappen può permettersi di arrivare secondo dietro a Norris anche se il britannico dovesse vincere tutte le gare rimanenti e il pilota della Red Bull sarebbe comunque campione”.

    L’inglese della McLaren dovrà allora cercare degli alleati in pista e la pensa così anche lo stesso giornalista della BBC: “Norris ha certamente bisogno che forze esterne lo aiutino in qualche modo. Non è in grado di controllare il proprio destino. Tutto ciò che può fare è continuare a vincere e sperare che gli altri eventi giochino a suo favore.
    Norris dunque, per avere qualche possibilità di vincere il campionato del mondo piloti F1 2024, deve lavorare anche per garantirsi qualche alleato. Noi riteniamo che i nomi non manchino, a cominciare dai piloti inglesi come Lewis Hamilton che ha ancora qualche conto in sospeso con il pilta olandese della Red Bull. LEGGI TUTTO

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    Test invernali F1: aumentano i giorni delle prove pre-season

    Per la stagione 2026 di Formula 1 è previsto un grande cambiamento per quanto riguarda i test pre-stagionali. Tutte le novità saranno presentate al World Motor Sport Council di giovedì 17 ottobre.
    La FIA ha confermato che potenzierà in modo significativo i classici test invernali, che precederanno l’inizio della stagione F1 2026.
    Nelle ultime stagioni, i test pre-stagionali consistevano in soli tre giorni, in programma poco prima del primo weekend ufficiale di gara.
    Tuttavia, tra poco più di un anno entreranno in vigore nuove norme su aerodinamica e sulle Power Unit. Tutto questo rappresenterà uno dei più importanti cambiamenti della storia recente del Circus della Formula 1.
    Test invernali F1: tre sessioni e nove giorni in totale
    Di conseguenza, la FIA ha confermato che “il programma dei test pre-stagionali 2026 comprenderà tre sessioni di test, ciascuna di tre giorni”.

    La sede dei test non è ancora stata confermata. Ricordiamo che, nelle ultime due stagioni, la Formula 1 ha effettuato test esclusivamente in Bahrain, mentre Barcellona ha ospitato la sessione di test nel 2022, quando è entrata in vigore l’ultima importante modifica regolamentare. LEGGI TUTTO

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    Hill: “L’insoddisfazione di Norris? Un ingrediente chiave per vincere il titolo F1” [ PODCAST ]

    L’insoddisfazione di Lando Norris può essere un ingrediente chiave per vincere il titolo mondiale piloti di Formula 1, stando a Damon Hill. Ascolta il podcast.Lando Norris, McLaren F1 Team, in the garage – credit: McLaren Racing Media Centre
    Damon Hill ha espresso la sua opinione sui piloti che ritiene possano diventare campioni del mondo di Formula 1 in un prossimo futuro. Il campione del mondo del 1996 ha indicato in particolare Lando Norris come colui che vede come prossimo vincitore del titolo.
    Parlando al podcast F1 Explains, Hill ha citato alcune caratteristiche di Norris che ritiene indicative del desiderio di spingersi sempre oltre.
    DAMON HILL SU LANDO NORRIS [ PODCAST ]

    “Penso che abbia gli ingredienti giusti”, ha commentato Hill che poi ha anche aggiunto: “Penso che abbia le qualità. Penso che abbia quell’insoddisfazione per il secondo posto. Ho visto alcuni commenti che ha fatto durante la pausa estiva, in cui diceva di non essere abbastanza bravo nella prima parte della stagione”

    Il Campione del Mondo 1996 con la Williams ha poi concluso su Norris, dicendo: “È il segno di una persona che ha intenzione di mettersi alla prova. Non si accontenterà di essere abbastanza bravo. Vuole essere il migliore”.
    Per quanto riguarda gli altri piloti che ritiene abbiano il potenziale per aggiudicarsi un campionato, Hill ha citato poi anche Oscar Piastri e George Russell. LEGGI TUTTO

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    F1, Renault abbandona dal 2026. Stop alla produzione di motori

    F1 Renault. Uno dei connubi più iconici e vincenti nella storia della categoria regina del motorsport internazionale si rompe nuovamente. La celebre casa francese ha annunciato, infatti, che continuerà a produrre motori per la F1 fino alla fine del 2025. E poi stop. Si tratta di una separazione definitiva da quello che per la Régie è stato un grande amore lasciato e ripreso più volte oppure ci sarà un giorno un altro nuovo ritorno in grande stile? Chissà. Sicuramente, al momento attuale è impossibile fare la benché minima previsione su questo punto e ci si può solamente basare sul dato concreto e ufficiale.
    E cioè che la Renault dice addio alla massima formula a partire dal 2026 interrompendo l’attuale produzione delle power unit per l’Alpine nella storica struttura di Viry-Châtillon. Superata tale fase, quest’ultima verrà riconvertita in un polo tecnologico ingegneristico che aspira a diventare punto di riferimento nel settore. Come accennato, il disimpegno della Renault dalla F1 non è nuovo ai libri di storia di questo sport. Nel 1985 abbandonò l’avventura da costruttore con la propria scuderia e l’anno dopo anche come fornitrice di propulsori per poi ritornarci nel 1989 per la nuova era dei motori aspirati.

    Come team indipendente, invece, rientrò in F1 nel 2002 acquistando la Benetton e vincendo con Fernando Alonso i Mondiali del 2005 e 2006. Poi il nuovo abbandono a fine 2011 e il ritorno sulla scena nel 2016. Se i francesi decideranno un giorno di ripensarci ancora non potrà che essere sempre una grande notizia per il mondo della F1 a cui la Renault ha apposto il proprio glorioso marchio da protagonista di grande livello qualitativo e tecnologico. LEGGI TUTTO