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    F1, Gran Premio del Canada: Montreal è il regno di Hamilton

    ROMA – Dopo due anni in cui il coronavirus ne ha impedito la realizzazione, torna il Gran Premio del Canada, nona tappa di questa nuova Formula 1. Il circuito, che sorge sull’isola artificiale di Notre Dame (Montreal), potrebbe rappresentare l’ultima spiaggia per una Ferrari in ginocchio dopo il doppio ritiro di Baku. L’ultimo pilota della Rossa a trionfare nel circuito del Quebec è stato Sebastian Vettel, ora in Aston Martin. Al di là del tedesco è stato poi sempre Lewis Hamilton su Mercedes a salire sul gradino più alto del podio nelle ultime cinque edizioni del Gp.
    Le statistiche
    Costruita nel 1965 in occasione dell’Expo del 1967, l’isola artificiale di Notre Dame rischiava di diventare una cattedrale nel deserto, sebbene circondata dalle acque del fiume San Lorenzo. Tuttavia, dopo l’esposizione universale, si è deciso di costruire la pista del Gran Premio, ora intitolata a Gilles Villeneuve, che su Ferrari ha raccolto proprio in Canada la sua prima vittoria in Formula 1. Da allora, era il 1978, la Rossa ha vinto in altre 10 occasioni a Montreal e lo ha fatto con René Arnoux (1983), Michele Alboreto (1985), Jean Alesi (1995), Michael Schumacher (1997-1998-2000-2002-2003-2004). Ora tocca a Charles Leclerc e Carlos Sainz mantenere alta la tradizione italiana in Canada, anche se rialzarsi dopo la batosta azera non sarà facile. LEGGI TUTTO

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    F1, Gran Premio del Canada: tradizione Ferrari e dominio Hamilton

    ROMA – Il Gran Premio del Canada torna dopo due anni di Covid e sarà il nono appuntamento per questa nuova Formula 1. L’isola artificiale di Notre Dame (Montreal) riabbraccia il suo pubblico e potrebbe rappresentare l’ultima spiaggia per una Ferrari in alto mare dopo il doppio ritiro di Baku. L’ultimo pilota della Rossa a trionfare nel circuito del Quebec è stato Sebastian Vettel, ora in Aston Martin. Al di là del tedesco è stato poi sempre Lewis Hamilton su Mercedes a salire sul gradino più alto del podio nelle ultime cinque edizioni del Gp.
    Storia e precedenti
    Costruita nel 1965 in occasione dell’Expo del 1967, l’isola artificiale di Notre Dame rischiava di diventare una cattedrale nel deserto, sebbene circondata dalle acque del fiume San Lorenzo. Tuttavia, dopo l’esposizione universale, si è deciso di costruire la pista del Gran Premio, ora intitolata a Gilles Villeneuve, che su Ferrari ha raccolto proprio in Canada la sua prima vittoria in Formula 1. Da allora, era il 1978, la Rossa ha vinto in altre 10 occasioni a Montreal e lo ha fatto con René Arnoux (1983), Michele Alboreto (1985), Jean Alesi (1995), Michael Schumacher (1997-1998-2000-2002-2003-2004). Charles Leclerc e Carlos Sainz dovranno ora riscattarsi in Canada, altrimenti la Red Bull potrebbe prendere il largo. LEGGI TUTTO

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    F1, Russell risponde a Horner: “Porpoising? Anche i suoi piloti si lamentano”

    ROMA – La Formula 1 deve fare i conti con il porpoising. Gli ormai famosi saltellamenti stanno creando non pochi problemi ai piloti, che risentono di forti dolori alla spina dorsale. Dopo il Gran Premio dell’Azerbaijan il tema è tornato d’attualità con George Russell che afferma a “Sky Sports”: “Non ci lamentiamo del porpoising per ottenere un vantaggio. Perfino i piloti della Ferrari e della Red Bull si lamentano dell’effetto delfino e spiegano quanto sia difficile guidare in queste condizioni”.
    Botta e risposta
    La parole di Russell rispondono a quelle pronunciate da Christian Horner, team principal della Red Bull, che aveva insinuato dubbi sulla genuinità delle lamentele di Hamilton. Il pilota britannico rispedisce al mittente queste accuse e aggiunge: “Non è facile per nessuno guidare così, qualcosa dovrà cambiare per forza, non ci sono dubbi. Io credo che stiamo tutti sulla stessa barca, tra l’altro il porpoising fino a a Barcellona era più ondeggiante e lento, mentre adesso le auto sembrano sbattere ancora più violentemente”. “La F1 ha brillanti ingegneri e sono sicuro che troveranno un escamotage, ma per il momento con questo problema bisogna conviverci”, ha detto, concludendo, il pilota di King’s Lynn. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton non molla: “In Canada a qualunque costo”

    ROMA – Le immagini di Lewis Hamilton che si tocca, dolorante, la schiena all’uscita dell’abitacolo della sua W13 hanno fatto il giro del web. Il porpoising – anche se Christian Horner, team principal Red Bull, non ci crede – ha lasciato il segno sul sette volte iridato, che però sui propri social rassicura tutti e scrive: “È stata dura e ho avuto difficoltà nel dormire, ma il giorno successivo alla gara mi sono svegliato con sensazioni positive. La mia schiena ne ha risentito, ma fortunatamente non è niente di serio”.
    Le parole di Hamilton
    Le frasi di Toto Wolff, che addirittura ipotizzava un possibile forfait del pilota britannico per il Gran Premio del Canada, nona tappa della Formula 1, sono dunque acqua passata. Hamilton infatti afferma: “Ho fatto agopuntura e fisioterapia e sto già lavorando con il team per migliorare. Dobbiamo continuare a lottare. Dobbiamo farlo ora o mai più. Sarò lì questo weekend e non me lo perderei per nulla al mondo”. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton stringe i denti: “In Canada ci sarò”

    ROMA – Hanno fatto impressione le mani di Lewis Hamilton sulla sua schiena malconcia al Gran Premio dell’Azerbaijan. Gli effetti del famoso porpoising – anche se Christian Horner, team principal Red Bull, è scettico – hanno compito pesantemente il sette volte iridato, che però sui propri social rassicura tutti e scrive: “È stata dura e ho avuto difficoltà nel dormire, ma il giorno successivo alla gara mi sono svegliato con sensazioni positive. La mia schiena ne ha risentito, ma fortunatamente non è niente di serio”.
    Destinazione Montreal
    Le frasi di Toto Wolff, che addirittura ipotizzava un possibile forfait del pilota britannico per il Gran Premio del Canada, nona tappa della Formula 1, sono dunque acqua passata. Hamilton infatti afferma: “Ho fatto agopuntura e fisioterapia e sto già lavorando con il team per migliorare. Dobbiamo lottare ancora, questo è il momento. Questo fine settimana sarò lì, niente al mondo potrà impedirmelo”. LEGGI TUTTO