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    F1, prove libere 3 Gp Monaco: Perez il più veloce davanti alle Ferrari

    MONTE CARLO – Sergio Perez si prende il miglior tempo della terza e ultima sessione di prove libere nel Gp di Monaco di Formula 1. Sale la tensione in vista delle qualifiche, e il testa a testa tra Ferrari e Red Bull è già spettacolare. Il messicano firma il tempo di 1:12.476, con Charles Leclerc a 41 millesimi; leggermente più staccato Carlos Sainz, terzo a +0.370. Quarto Max Verstappen. Appuntamento alle ore 16:00 con le qualifiche che definiranno la griglia in vista della gara di domani.
    La top-10 delle FP3

    Sergio Perez (Red Bull)
    Charles Leclerc (Ferrari)
    Carlos Sainz (Ferrari)
    Max Verstappen (Red Bull)
    Pierre Gasly (AlphaTauri)
    Lando Norris (McLaren)
    Lewis Hamilton (Mercedes)
    Kevin Magnussen (Haas)
    George Russell (Mercedes)
    Fernando Alonso) LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Monaco: Perez comanda le FP3, poi le Ferrari

    MONTE CARLO – La terza e ultima sessione di prove libere per il Gp di Monaco, settimo appuntamento del mondiale F1, vede Sergio Perez davanti a tutti. Sale la tensione in vista delle qualifiche, e il testa a testa tra Ferrari e Red Bull è già spettacolare. Il messicano firma il tempo di 1:12.476, con Charles Leclerc a 41 millesimi; leggermente più staccato Carlos Sainz, terzo a +0.370. Quarto Max Verstappen. Appuntamento alle ore 16:00 con le qualifiche che definiranno la griglia in vista della gara di domani.
    La classifica della sessione

    Sergio Perez (Red Bull)
    Charles Leclerc (Ferrari)
    Carlos Sainz (Ferrari)
    Max Verstappen (Red Bull)
    Pierre Gasly (AlphaTauri)
    Lando Norris (McLaren)
    Lewis Hamilton (Mercedes)
    Kevin Magnussen (Haas)
    George Russell (Mercedes)
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    F1, Domenicali frena Andretti: “Nuovo team solo se molto importante”

    ROMA – Il tema dell’undicesimo team in griglia continua a tenere banco nel mondo della Formula 1. Infatti, negli ultimi mesi si è sempre più palesato l’interesse della famiglia Andretti di entrare nel Circus come undicesimo team. Le altre squadre si sono, però, dimostrate fredde su questa prospettiva, preoccupate dalla diluizione dei montepremi e convinte che la cifra di 200 milioni di dollari come “rimborso” per i minori introiti da versare alle squadre da parte di un’ipotetica new entry non basti più. Sul tema ha parlato anche Stefano Domenicali, intervenuto al Business of F1 Forum organizzato a Monaco dal Financial Times e da Motorsport Network: “Per la prima volta nella mia vita, vedo team in perfetta saluta dal punto di vista economico, hanno investito in noi e quindi la comunità delle scuderie va rispettata”, sottolinea il numero 1 di Liberty Media. Che poi aggiunge: “Non è un problema avere più squadre, abbiamo già una lista di potenziali investitori che vorrebbero entrare. Ma dobbiamo proteggere i team: il numero attuale è adatto, e una nuova entrata deve essere molto importante e significativa”. 
    Le prospettive 
    Date le parole di Domenicali, è chiaro che la questione non verrà risolta in breve tempo. Al di là dell’iniziativa di Michael Andretti, parlare di entrata “molto importante” è un chiaro riferimento ad Audi e Porsche, che dovrebbero entrare in Formula 1 nel 2026, anno in cui verranno introdotte le nuove power unit, ma collaborando con team esistenti oppure acquistando un’altra scuderia.  LEGGI TUTTO

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    F1, Domenicali freddo sulla possibilità di un undicesimo team

    ROMA – Il mondo della Formula 1 deve ancora fare i conti con il tema, rimasto sospeso, dell’undicesimo team in griglia. Infatti, negli ultimi mesi si è sempre più palesato l’interesse della famiglia Andretti di entrare nel Circus come undicesimo team. Le altre squadre si sono, però, dimostrate fredde su questa prospettiva, preoccupate dalla diluizione dei montepremi e convinte che la cifra di 200 milioni di dollari come “rimborso” per i minori introiti da versare alle squadre da parte di un’ipotetica new entry non basti più. Sul tema ha parlato anche Stefano Domenicali, intervenuto al Business of F1 Forum organizzato a Monaco dal Financial Times e da Motorsport Network: “Per la prima volta nella mia vita, vedo team in perfetta saluta dal punto di vista economico, hanno investito in noi e quindi la comunità delle scuderie va rispettata”, sottolinea il numero 1 di Liberty Media. Che poi aggiunge: “Non è un problema avere più squadre, abbiamo già una lista di potenziali investitori che vorrebbero entrare. Ma dobbiamo proteggere i team: il numero attuale è adatto, e una nuova entrata deve essere molto importante e significativa”. 
    Audi e Porsche aspettano il 2026
    Date le parole di Domenicali, è chiaro che la questione non verrà risolta in breve tempo. Al di là dell’iniziativa di Michael Andretti, parlare di entrata “molto importante” è un chiaro riferimento ad Audi e Porsche, che dovrebbero entrare in Formula 1 nel 2026, anno in cui verranno introdotte le nuove power unit, ma collaborando con team esistenti oppure acquistando un’altra scuderia.  LEGGI TUTTO

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    F1, Ecclestone: “Nessun arresto per la pistola non registrata, solo un interrogatorio”

    ROMA – Non è passata inosservata, nelle scorse ore, la notizia dell’arresto di Bernie Ecclestone per il possesso di una pistola non registrata. Una notizia smentita direttamente dall’ex boss della Formula 1, che ha affermato di essere stato solo interrogato dalla polizia in Brasile. Come ricostruito dal 91enne nelle dichiarazioni rilasciate alla Press Association, “avevo una pistola minuscola, da tenere in tasca in caso di rapina. Non aveva proiettili, era solo da mostrare: se avesse funzionato o meno, non lo so, perché non mi è mai capitato di usarla. Non ci sono mai andato in giro. Stavo scherzando in casa, facendo finta di arrestare qualcuno. Poi mi sono tolto la maglietta, che è stata riposta nel bagaglio”. 
    “Un sacco di disturbo per una cosa da nulla” 
    “Arrivati in aeroporto, mi è stato chiesto di andare all’immigrazione perché dalla scansione sembrava che ci fosse una pistola”, prosegue ancora Ecclestone nel suo racconto. “Abbiamo trovato la pistola, ho spiegato perché ce l’avevo e mi hanno detto che era un problema perché non era registrata. È passata un’eternità per risolvere il problema, una volta aperta la denuncia. Per cui ho passato la notte in compagnia dei poliziotti; è stato anche piacevole, perché c’erano molti appassionati di Formula 1. Ho dovuto anche pagare una sanzione di 6.000 real (1.200 euro), una somma da niente: è stato imbarazzante, un sacco di disturbo per una cosa da nulla”, ha infine concluso Ecclestone, che attualmente si trova già in Portogallo.  LEGGI TUTTO

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    F1, Ecclestone fermato con una pistola: “Niente arresto, solo un interrogatorio”

    ROMA – La notizia dell’arresto di Bernie Ecclestone, nelle scorse ore, per il possesso di una pistola non registrata, aveva destato scalpore. Una notizia smentita direttamente dall’ex boss della Formula 1, che ha affermato di essere stato solo interrogato dalla polizia in Brasile. Come ricostruito dal 91enne nelle dichiarazioni rilasciate alla Press Association, “avevo una pistola minuscola, da tenere in tasca in caso di rapina. Non aveva proiettili, era solo da mostrare: se avesse funzionato o meno, non lo so, perché non mi è mai capitato di usarla. Non ci sono mai andato in giro. Stavo scherzando in casa, facendo finta di arrestare qualcuno. Poi mi sono tolto la maglietta, che è stata riposta nel bagaglio”. 
    L’arrivo in aeroporto 
    “Arrivati in aeroporto, mi è stato chiesto di andare all’immigrazione perché dalla scansione sembrava che ci fosse una pistola”, prosegue ancora Ecclestone nel suo racconto. “Abbiamo trovato la pistola, ho spiegato perché ce l’avevo e mi hanno detto che era un problema perché non era registrata. È passata un’eternità per risolvere il problema, una volta aperta la denuncia. Per cui ho passato la notte in compagnia dei poliziotti; è stato anche piacevole, perché c’erano molti appassionati di Formula 1. Ho dovuto anche pagare una sanzione di 6.000 real (1.200 euro), una somma da niente: è stato imbarazzante, un sacco di disturbo per una cosa da nulla”, ha infine concluso Ecclestone, che attualmente si trova già in Portogallo.  LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Monaco: la Ferrari vola nelle libere 2, Leclerc in testa davanti a Sainz

    MONTE CARLO – Charles Leclerc è il più veloce nella seconda sessione di prove libere al Gran Premio di Monaco, settimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il padrone di casa chiude al comando anche le FP2 sul circuito del Principato, firmando il crono di 1:12.656 e precedendo il compagno di squadra in Ferrari Carlos Sainz. E’ quindi la Rossa la protagonista di questo venerdì sulla pista monegasca, con i due piloti di Maranello che precedono le due Red Bull di Sergio Perez e Max Verstappen, rispettivamente in terza e quarta posizione. Dopo circa un quarto d’ora dall’inizio della sessione, Daniel Ricciardo finisce a muro con la sua McLaren nella zona delle piscine, causando una bandiera rossa.
    Gli altri piloti
    Quinto tempo per la McLaren di Lando Norris, a cui la seconda sessione va sicuramente meglio rispetto al compagno di squadra. La migliore tra le Mercedes è quella di George Russell, in sesta posizione davanti all’AlphaTauri di Pierre Gasly e all’Alpine di Fernando Alonso. A chiudere la top ten ci sono l’Aston Martin di Sebastian Vettel e l’altra AlphaTauri di Yuki Tsunoda. Solo dodicesimo Lewis Hamilton dietro a Kevin Magnussen.  LEGGI TUTTO