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    F1, Alonso: “Hamilton dietro? Non aveva gomme, non è un mio problema”

    ROMA – Il Gran Premio di Monaco, settima tappa della Formula 1, è stato un trionfo di strategia per Fernando Alonso. Il due volte iridato, settimo al traguardo, ha infatti fatto volutamente crollare i suoi crono sul giro e spiega così a fine gara il perché: “Nessun problema con la macchina, ho avuto problemi con le gomme medie. C’era molto graining venerdì, quindi sapevo che dovevo prendermi cura delle gomme, altrimenti sarebbe stato un vero problema. Per questo ho curato le gomme per 15 giri e poi ho spinto per i restanti 15”. “Lui non aveva le gomme per spingere. Non è un mio problema”, ha aggiunto lo spagnolo su Hamilton, sempre dietro i suoi fumi di scarico per tutta la gara.
    Imprevisto Ocon
    “Venerdì le gomme erano distrutte e sapevamo che avremmo dovuto fare una gara sprint di 30 giri – ha aggiunto -. Pensavamo di non riuscire a finire la gara, ma le gomme dure sono state la scelta giusta, quindi abbiamo dovuto gestirle”. La sua scelta è stata dettata anche dalla penalità di 5 secondi somministrata a Esteban Ocon: “Ho aperto un varco di 6 o 7 secondi da Hamilton. È stato estremamente facile tenerlo: a Monaco è difficile sorpassare”. LEGGI TUTTO

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    F1, chi è Hannah Schmitz: l'asso della Red Bull che ha sbancato Monaco

    ROMA – Mai come in questo Gran Premio di Monaco la strategia è stata protagonista. E Checo Perez, mattatore a Monte Carlo, deve ringraziare anche Hannah Schmitz, Principal Strategy Engineer della Red Bull. È stata proprio Schmitz a richiamare il messicano, in concerto con tutto il muretto, per montare delle gomme intermedie. Una strategia vincente applaudita anche da Helmut Marko, consulente della Red Bull, le cui parole sono riportate da “Motorsport Total”: “Un grande plauso alla nostra Hannah. Ha analizzato il tutto con calma e competenza ha poi dettato i giri più veloci con le intermedie, un aspetto che alla fine ha fatto la differenza”.
    In Red Bull dal 2009
    In oltre 12 anni, Hannah Schmitz ha ricoperto vari ruoli per la scuderia anglo-austriaca ed è laureata in Ingegneria Meccanica alla prestigiosa università di Cambrigde. Dai modellini al simulatore fino al ruolo di principale responsabile della strategia del team. Una posizione che è emersa con forza sul circuito di Monte Carlo, dove Schmitz ha iniziato per prima a sparigliare le carte. I giri di fuoco sulla intermedia di Perez hanno permesso al pilota messicano di recuperare secondi preziosi, mettendo sotto pressione la Ferrari, che poi ha fatto infuriare Charles Leclerc. LEGGI TUTTO

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    F1, Russell: “La prossima volta voglio andare oltre la top 5”

    ROMA – Dietro al trio di testa Max Verstappen (125), Charles Leclerc (116) e Checo Perez (110) in classifica piloti c’è George Russell a 84 punti. Un ottimo piazzamento frutto di una costanza che al momento nessun pilota della Formula 1 può vantare. Il pilota della Mercedes è infatti l’unico ad essersi sempre piazzato in top 5 di queste prime sette tappe di mondiale. “All’inizio è stato un po’ frustrante con le condizioni meteo che erano impossibili – ha detto il britannico ai microfoni ufficiali del Circus – ma poi ce l’abbiamo fatta. È arrivata un’altra quinta posizione, ma per la prossima tappa è in arrivo dell’altro”.
    Le parole di Russell
    Il Gran Premio di Monaco del pilota di King’s Lynn è stato meno movimentato di quello di Charles Leclerc, salvo qualche incomprensione con Norris: “All’uscita dai box è uscito davanti a me in pitlane e siamo quasi venuto a contatto. Ero dietro e lui è andato a sinistra, mentre io sono andato sul bagnato. È stato rischioso lì”. Il bilancio resta però positivo: “Penso che là fuori ci sia stata una vera lotta: era tutto al limite. Noi sapevamo quale fosse il nostro questo fine settimana. Ma proveremo a tornare più forti la prossima volta”, ha concluso George Russell. LEGGI TUTTO

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    F1, Steiner: “Dobbiamo valutare. Un altro incidente così non è bello”

    ROMA – Al Gran Premio di Monaco la Haas fa cilecca. Dopo il ritiro di Kevin Magnussen per un problema al propulsore, anche Mick Schumacher è uscito di scena non senza aver prima messo in apprensione tutto il Principato. La sua VF22 si è infatti spezzata in due ed è andata ditrutta. Questo, oltre ad pesare sulla classifica, avrà però conseguenze anche sul budget cap, specie per una scuderia minore come quella statunitense. “Con Mick abbiamo ovviamente visto cosa è successo. Non è bello avere di nuovo un grave incidente. Dobbiamo vedere come andremo avanti d’ora in poi”, ha detto Steiner ai microfoni ufficiale del Circus dopo la gara.
    La versione di Schumacher
    Queste invece le parole di Mick Schumacher, ancora alla caccia dei suoi primi punti in Formula 1 e sotto esame per un sedile nel 2023: “Sto bene. Ovviamente è una situazione molto seccante. Penso che in termini di ritmo eravamo decisamente lì, ed era solo questione di tenere la macchina in carreggiata e sfortunatamente non sono riuscito a farlo. Eravamo in grado di attaccare e spingere. È stata una questione di centimetri alla fine, ed è stato sufficiente per perdere tutto il grip che pensavi di avere. E questo è il risultato”. LEGGI TUTTO

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    F1, respinto ricorso Ferrari a Monaco: confermata vittoria Perez

    MONTE CARLO – Si può finalmente considerare concluso il weekend del Gp di Monaco, con la decisione dei commissari di gara in merito a quanto successo in gara. La Ferrari, come annunciato da Mattia Binotto, ha presentato un ricorso contro i due piloti della Red Bull per essere andati oltre la linea gialla in uscita dai box dopo i rispettivi pit stop. Max Verstappen e Sergio Perez sono quindi stati convocati dopo la gara, e il risultato è stato un “nulla di fatto” che quindi lascia invariata la classifica finale, con il pilota messicano che ha vinto davanti a Carlos Sainz e al compagno di squadra, con Charles Leclerc quarto.
    Le motivazioni
    In particolare, al contrario di quanto successo in casi simili nelle scorse stagioni dove erano state applicate penalità di 5″ (cosa che avrebbe portato alla vittoria Sainz davanti a Leclerc), è stato deciso che Verstappen non è uscito oltre la linea gialla, non avendola attraversata con tutto lo pneumatico anteriore sinistro. Diverso il caso legato a Perez, in quanto anche la Ferrari ha riconosciuto di aver fatto ricorso nonostante il messicano non avesse attraversato nemmeno parzialmente la linea gialla.  LEGGI TUTTO