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    F1, Norris: “Russell più serioso da quando è in Mercedes”

    ROMA – “Penso che sia un pilota molto concreto, ma le persone cambiano a causa della pressione e del nervosismo di essere in Formula 1 con una squadra più grande. Una volta lì, non vuoi mai essere visto come quello che commette errori e quindi ti comporti in modo più serio”. Così Lando Norris, pilota McLaren in Formula 1, sul suo collega in Mercedes, George Russell, quest’anno al suo primo anno con la casa di Brackley. Un giudizio, quello del britannico classe 1999 che tiene ben conto delle prestazioni del pilota sulla W13.
    Russell contro Hamilton
    Dall’ottica di Russell sembra però che finora questo atteggiamento stia ripagando. Se si esclude infatti il Gran Premio di Gran Bretagna, dove è arrivato uno zero non per sue colpe, il pilota di King’s Lynn è sempre arrivato in top 5 e questo gli ha permesso di scavare un solco in classifica piloti di 19 punti tra sé e Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo e suo compagno di scuderia. “Già era fantastico prima, ma ora Russell è anche all’altezza di competere con Hamilton, se la battono a ogni domenica”, dice infatti Norris per concludere. LEGGI TUTTO

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    F1, Brundle su Schumacher Jr.: “Prima era troppo rilassato, è un caso interessante”

    ROMA – La Formula 1 ritrova Mick Schumacher. Il tedesco della Haas, a zero punti nel mondiale fino alla domenica di Silverstone, appare infatti profondamente cambiato dalla tappa in Gran Bretagna. Una ritrovata determinazione per il figlio di Michael Schumacher, che anche Martin Brundle, ex pilota di Formula 1, ha evidenziato: “È un caso interessante. Fino al Canada sembrava un pilota forse un po’ troppo simpatico e rilassato, che aveva distrutto troppe macchine. Ora invece sembra molto più determinato e sicuro di sé”, le sue parole a Sky Sport.
    Steiner decisivo
    Un nuovo Mick Schumacher quello che, dalla gara di Silverstone, è andato sempre a punti, suscitando nuovo entusiasmo attorno alla sua figura. Brundle afferma che la trasformazione del tedesco è stato anche merito di “alcune discussioni difficili con il team principal Günther Steiner”. Al che qualcosa sembra essere cambiato radicalmente: “Come in qualsiasi sport ai massimi livelli, si tratta principalmente di una questione di testa”, osserva infatti Brundle, che nel 1991 ha visto Michael Schumacher esordire in Formula 1. LEGGI TUTTO

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    F1, Brundle esalta Mick Schumacher: “Ora è determinato e sicuro di sé”

    ROMA – È un nuovo Mick Schumacher quello visto negli ultimi Gran Premi di Formula 1. Il pilota della Haas, fino a Silverstone a secco di punti nel mondiale, appare infatti trasformato dalla tappa in Gran Bretagna. Una ritrovata determinazione per il tedesco, figlio di Michael Schumacher, che anche Martin Brundle, ex pilota di Formula 1, ha evidenziato: “È un caso interessante. Fino al Canada sembrava un pilota forse un po’ troppo simpatico e rilassato, che aveva distrutto troppe macchine. Ora invece sembra molto più determinato e sicuro di sé”, le sue parole a Sky Sport.
    Uno Schumacher ritrovato
    Un nuovo Mick Schumacher quello che, dalla gara di Silverstone, è andato sempre a punti, suscitando nuovo entusiasmo attorno alla sua figura. Brundle afferma che la trasformazione del tedesco è stato anche merito di “alcune discussioni difficili con il team principal Günther Steiner”. Poi qualcosa è scattato: “Come in qualsiasi sport ai massimi livelli, si tratta principalmente di una questione di testa”, conclude infatti Brundle, che ha visto esordire Michael Schumacher in Formula 1 nel 1991. LEGGI TUTTO

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    F1, Alonso: “Campionato ancora troppo prevedibile”

    ROMA – “Si tratta di Red Bull e Ferrari. Solo Max Verstappen, Charles Leclerc, Carlos Sainz e Sergio Perez possono vincere. Non conosco nessun altro sport in cui sia lo stesso”. Così, al portale olandese NOS, Fernando Alonso, pilota Alpine e due volte campione del mondo, dice la sua sul mondiale. La Formula 1 ha subito una vera e propria rivoluzione in questo 2022, ma lo spagnolo non è ancora soddisfatto bollando la lotta al mondiale come ancora troppo “prevedibile”.
    Dilemma Alpine
    Ciononostante, la Formula 1 ha regalato ad Alonso nuovi primati: ora è lui il pilota più longevo della storia e quello con più chilometri percorsi. “Posso mostrare alle persone delle cose che loro da me non si aspettano più. Questa è sempre stata la mia forza e mi rende orgoglioso”, dice il 40enne di Oviedo. Il pilota Alpine dal punto di vista sportivo però non è pienamente appagato da questo 2022: “Non stiamo combattendo per le vittorie e non credo che andrà a migliorare presto. Guardiamo al 2023, quando dovremmo avere un’auto migliore. Ma questo è il dilemma. Vuoi costruire una nuova vettura, ma anche migliorare quella corrente. È come giocare su due scacchiere, ma possiamo farcela”. LEGGI TUTTO

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    F1, Ocon: “Wolff fondamentale per me, io e Alonso siamo alla pari”

    ROMA – Esteban Ocon si prepara alla dodicesima tappa dellaFormula 1, quella francese del Paul Ricard, che per lui significa Gran Premio di casa. Mentre al Red Bull Ring il pilota della Alpine ha collezionato la sua 100esima partenza nel mondiale, sul circuito di casa il 25enne di Évreux vuole fare bella figura. “È sicuramente una gara speciale. È la prima volta nella mia carriera che guido su un circuito con una tribuna a me intitolata. Ci saranno molti amici. È fantastico. È una settimana impegnativa, ma fa parte del gioco”, ha detto Ocon in un’intervista a Speedweek, dove ripercorre le tappe della sua carriera. “Senza Toto Wolff non sarei in Formula 1, devo tanto a lui. Ci sentiamo spesso”, ha detto il francese.
    Le parole di Ocon
    Il pilota Alpine si lascia andare ai ricordi e racconta: “I momenti più belli sono stati sicuramente il debutto (Belgio 2016 con la Manor, ndr), poi il terzo posto in griglia a Spa 2018, il primo podio a Sakhir 2020 e ovviamente la vittoria in Ungheria lo scorso anno”. La stagione 2022 si sta rivelando altalenante, anche alla luce dei recenti aggiornamenti tecnici: “Abbiamo fatto buoni progressi e stiamo sempre lottando per i primi dieci posti adesso. C’è ancora molta strada da fare per raggiungere la vetta, ma il potenziale c’è”. Poi un commento su Fernando Alonso, suo compagno di scuderia: “Ci sproniamo a vicenda e siamo praticamente alla pari. È positivo che abbiamo una sana rivalità e questo spinge la squadra in avanti. Spero che anche lui possa imparare qualcosa da me”. LEGGI TUTTO

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    F1, Ocon: “Paul Ricard per me sarà una gara speciale”

    ROMA -Il Gran Premio di Francia di Formula 1 avrà un sapore speciale per Esteban Ocon. La tappa austriaca del Red Bull Ring ha dato al pilota della Alpine la 100esima partenza nel mondiale, mentre sul circuito di casa il 25enne di Évreux vuole mettere in campo una prestazione all’altezza. “È sicuramente una gara speciale. È la prima volta nella mia carriera che guido su un circuito con una tribuna a me intitolata. Ci saranno molti amici. È fantastico. È una settimana impegnativa, ma fa parte del gioco”, ha detto Ocon in un’intervista a “Speedweek”, dove ripercorre le tappe della sua carriera. “Senza Toto Wolff non sarei in Formula 1, devo tanto a lui. Ci sentiamo spesso”, ha detto il francese.
    Ocon su Alonso
    Il pilota Alpine si lascia andare ai ricordi e racconta: “I momenti più belli sono stati sicuramente il debutto (Belgio 2016 con la Manor, ndr), poi il terzo posto in griglia a Spa 2018, il primo podio a Sakhir 2020 e ovviamente la vittoria in Ungheria lo scorso anno”. La stagione 2022 si sta rivelando altalenante, anche alla luce dei recenti aggiornamenti tecnici: “Abbiamo fatto buoni progressi e stiamo sempre lottando per i primi dieci posti adesso. C’è ancora molta strada da fare per raggiungere la vetta, ma il potenziale c’è”. Questo invece il pensiero su Fernando Alonso, suo coinquilino nel box Alpine: “Ci sproniamo a vicenda e siamo praticamente alla pari. È positivo che abbiamo una sana rivalità e questo spinge la squadra in avanti. Spero che anche lui possa imparare qualcosa da me”, ha concluso il francese. LEGGI TUTTO

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    F1, Alonso: “Bene le nuove auto, ma solo due team possono vincere”

    ROMA – Fernando Alonso non vuole una Formula 1 noiosa. Il due volte campione del mondo ha infatti parlato così in un’intervista al sito olandese NOS dove ha affermato:”Si tratta di Red Bull e Ferrari. Solo Max Verstappen, Charles Leclerc, Carlos Sainz e Sergio Perez possono vincere. Non conosco nessun altro sport in cui sia lo stesso”. Nonostante la rivoluzione regolamentare lo spagnolo non è soddisfatto bollando la lotta al mondiale come ancora troppo “prevedibile”.
    Le parole di Alonso
    Ciononostante, la Formula 1 ha regalato ad Alonso nuovi primati: ora è lui il pilota più longevo della storia e quello con più chilometri percorsi. “Posso mostrare alle persone delle cose che loro da me non si aspettano più. Questa è sempre stata la mia forza e mi rende orgoglioso”, dice il 40enne di Oviedo. L’Alpine però in pista fa fatica: “Non stiamo combattendo per le vittorie e non credo che andrà a migliorare presto. Guardiamo al 2023, quando dovremmo avere un’auto migliore. Ma questo è il dilemma. Vuoi costruire una nuova vettura, ma anche migliorare quella corrente. È come giocare su due scacchiere, ma possiamo farcela”, ha infine concluso Alonso. LEGGI TUTTO