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    F1, scontro tra team principal a Montreal: Wolff contro Ferrari e Red Bull

    ROMA – Il Gran Premio del Canadaè archiviato e tra meno di due settimane la Formula 1 farà tappa a Silverstone per il decimo appuntamento stagionale. La riunione tra team principal di Montreal, però, è stata animata da uno scontro tra il numero uno del box Mercedes, Toto Wolff, e Christian Horner, manager della Red Bull. A darne notizia è il Daily Mail, che riporta come l’austriaco abbia detto la sua, in maniera anche piuttosto animata, sul tema del porpoising, problema che sta rendendo difficile il mondiale di George Russell e, soprattutto, di Lewis Hamilton.
    La ricostruzione
    Il team principal della Mercedes, infatti, si sarebbe scagliato a parole contro i colleghi, colpevoli – a suo dire – di essersi coalizzati contro la casa di Brackley e di strumentalizzare il problema dei famosi saltellamenti. Quando Horner ha insinuato l’esistenza di un canale preferenziale tra la FIA e lo stesso Wolff, gli animi si sono scaldati. A quel punto nella conversazione si sarebbe inserito Mattia Binotto, capo del muretto Ferrari, dando manforte al collega della Red Bull. All’origine dell’accesa discussione ci sarebbe la questione del secondo tirante, che la Federazione ha concesso alla Mercedes per arginare il porpoising nella sessione canadese di prove libere. Aspetto che ha parecchio infastidito il paddock, specie Christian Horner, pronto ora a far valere le proprie ragioni. LEGGI TUTTO

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    F1, Mazepin contro la Haas: “Gli obblighi contrattuali non sono stati rispettati”

    ROMA – “Al momento della risoluzione del contratto, la Haas era in arretrato di uno stipendio, e ancora non l’hanno pagato. Mi sembra che il datore di lavoro, come minimo, dovrebbe pagare lo stipendio fino al momento della licenziamento e pagare anche una sorta di indennità di fine rapporto”. Con queste parole rilasciate all’agenzia Interfax, Nikita Mazepin ha annunciato di voler intentare una causa contro la Haas per il mancato rispetto del suo contratto in Formula 1. Il pilota russo è stato messo alla porta dal suo team a marzo scorso. Una decisione che il classe ’99 non sembra aver ancora digerito.
    Le parole di Mazepin
    “Gli obblighi contrattuali non sono stati rispettati – ha aggiunto Mazepin -. Questa è la prima volta. Avevamo due contratti indipendenti e rompere l’accordo con lo sponsor principale, non aveva un diretto impatto sul mio futuro in squadra. Cioè hanno preso due decisioni separate. Non ho visto i miei soldi, quindi andremo in tribunale”. LEGGI TUTTO

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    F1, Mazepin fa causa alla Haas: “Mancato rispetto degli obblighi contrattuali”

    ROMA – Nikita Mazepin ha annunciato di voler intentare una causa contro la Haas per il mancato rispetto del suo contratto in Formula 1. Il pilota russo è stato messo alla porta dal suo team a marzo scorso. Una decisione che il classe ’99 non sembra aver ancora digerito. “Al momento della risoluzione del contratto, la Haas era in arretrato di uno stipendio, e ancora non l’hanno pagato – ha detto ai microfoni dell’agenzia Interfax -. Mi sembra che il datore di lavoro, come minimo, dovrebbe pagare lo stipendio fino al momento della licenziamento e pagare anche una sorta di indennità di fine rapporto”.
    Il commento di Mazepin
    “Gli obblighi contrattuali non sono stati rispettati – ha aggiunto Mazepin -. Questa è la prima volta. Avevamo due contratti indipendenti e rompere l’accordo con lo sponsor principale, non aveva un diretto impatto sul mio futuro in squadra. Cioè hanno preso due decisioni separate. Non ho visto i miei soldi, quindi andremo in tribunale”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Sainz: “Dovevamo usare le soft nel finale”

    ROMA – Un soffio. Tanto è mancato alla Ferrariper regalare a Carlos Sainz la sua prima vittoria in Formula 1 nella storica cornice delGran Premio del Canada. La F1-75 dello spagnolo è infatti arrivata sul traguardo a meno di un secondo rispetto alla RB18 di Max Verstappen, vincitore a Montreal. Forse una strategia più aggressiva nell’ultima safety car avrebbe aiutato la Rossa, come afferma lo stesso pilota nella conferenza stampa successiva al Gp: “È rimasta fuori un po’ più a lungo di quanto pensassimo. Quando è tornata la bandiera verde, mancavano solo 16 giri, era il numero giusto per provare a mettere le soft e cercare di superare Max che riscaldava le sue gomme dure”.
    Il rammarico di Sainz
    Nel team radio alla fine della gara, Sainz aveva detto di aver provato di tutto per superare Verstappen, ma gli sforzi nel finale non sono serviti: “Ora è facile dirlo. In quel momento – ammette il madrileno – avevamo ancora una ventina di tornate da compiere e la gomma hard era sicuramente l’opzione più veloce per arrivare al traguardo, soprattutto sapendo che si trattava di una gomma più fresca rispetto a quella di Max. È un peccato. Anche senza la Safety Car, come ha detto Max, non sarebbe arrivato primo facilmente, penso che sarebbe stata battaglia fino alla fine”. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Se la Mercedes salta è colpa del progetto”

    ROMA – Incetta di vittorie in questa fase di Formula 1 per la Red Bull, che si gode il primato in entrambe le classifiche con un margine considerevole. Christian Horner ritorna però a parlare della Mercedes e del porpoising. “So che altri piloti si sono lamentati. I nostri non hanno mai accusato i saltellamenti, mai avuto questi problemi – le sue parole riportate da Motorsport.com -. La Mercedes è molto rigida e credo che il problema sia il loro concetto di vettura, più che di regolamento tecnico. Se la vettura costituisce un pericolo il team può non schierarla. Oppure prende bandiera nera”, ha detto il britannico.
    Sul secondo tirante
    Il capitolo porpoising ha spinto la FIA a deliberare una linea guida per arginare questo fenomeno. La direttiva è ancora poco chiara e i team sono chiamati a partecipare al processo di individuazione di una formula scientifica. La Mercedes, nelle libere del venerdì aveva sperimentato un secondo tirante (nella foto sopra) per irrobustire la W13, cosa che non ha fatto piacere al paddock: “L’introduzione del secondo tirante è stata irritante. La questione deve essere discussa in un forum tecnico, che è apertamente orientato a risolvere i problemi di una squadra che è stata l’unica a presentarsi in Canada con il problema. Dubito che l’anno prossimo saremo qui a parlare di rimbalzi, anche se i regolamenti dovessero rimanere gli stessi”, ha infatti detto il team principal della Red Bull. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Non è colpa delle regole se la Mercedes ha porpoising”

    ROMA – La Red Bull sta dominando in questo tratto di Formula 1. Max Verstappen fa volare la scuderia anglo-austriaca, ma nei pensieri di Christian Horner, intervenuto a “Motorsport”, c’è la Mercedes e il suo porpoising. “So che altri piloti si sono lamentati. I nostri non hanno mai accusato i saltellamenti, mai avuto questi problemi. La Mercedes è molto rigida e credo che il problema sia il loro concetto di vettura, più che di regolamento tecnico. Se la vettura costituisce un pericolo il team può non schierarla. Oppure prende bandiera nera”, ha rimarcato il britannico.
    Le parole di Horner
    Il capitolo porpoising ha spinto la FIA a deliberare una linea guida per arginare questo fenomeno. La direttiva è ancora poco chiara e i team sono chiamati a partecipare al processo di individuazione di una formula scientifica. In secondo tirante (nella foto sopra), installato dalla Stella a tre punti solo per venerdì per ancorare la W13, ha infastidito le scuderie: “L’introduzione del secondo tirante è stata irritante. La questione deve essere discussa in un forum tecnico, che è apertamente orientato a risolvere i problemi di una squadra che è stata l’unica a presentarsi in Canada con il problema. Dubito che l’anno prossimo saremo qui a parlare di rimbalzi, anche se i regolamenti dovessero rimanere gli stessi”, ha pronosticato lo stratega della Red Bull. LEGGI TUTTO

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    Tecnica F1: il ritorno delle “branchie” di raffreddamento

    Le monoposto di Formula 1 2022 sposano alla perfezione avanguardia e “tradizione”. L’intento di riattualizzare soluzioni diffusamente impiegate in passato è evidente e ben riuscito. Anche per quanto riguarda lo smaltimento del calore proveniente dal tunnel radiatori e dal vano motore, si registra un netto ritorno al passato. Il regolamento tecnico, infatti, contempla nuovamente l’impiego […] LEGGI TUTTO