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    F1, Perez senior si butta in politica e si candida alla presidenza del Messico

    ROMA – Antonio Perez Garibay, padre di Sergio Perez, pilota Red Bull di Formula 1, si candida come nuovo presidente del Messico. Personaggio noto nel paddock per aver accompagnato suo figlio in ogni tappa della sua carriera, ora Toño si prepara alla campagna presidenziale, che però si preannuncia già in salita. Anche Checo Perez, grazie agli ultimi successi con la casa di Milton Keynes, è diventato un vero e proprio beniamino nazionale. Cosa che, spera suo padre, possa contribuire alla sua elezione.
    La polemica
    Qualcosa però nel lancio della candidatura non è andato nel verso giusto. La costituzione messicana, infatti, proibisce chiaramente l’utilizzo della fascia presidenziale in campagna elettorale. Nonostante questo, il padre del pilota messicano ha postato una foto dove già indossa il simbolo tricolore. Questo ha scatenato le reazioni dei rivali di Movimento di Rigenerazione Nazionale (MORENA), partito dell’imprenditore e deputato 63enne, che spera di raccogliere la vittoria finale alle urne, che si apriranno nel 2024. LEGGI TUTTO

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    Paulo Coelho accusa Piquet: “L'autista del peggior presidente nella storia del Brasile”

    ROMA – Per la vicenda Piquet contro Hamilton scende in campo anche Paulo Coelho, scrittore e poeta brasiliano. Il ritratto che l’autore di fama mondiale dà dell’ex pilota di Formula 1 è impietoso. Scrive infatti sui social: “Caro Lewis Hamilton, Piquet è al momento l’autista del peggior presidente della storia del Brasile. Le sue frasi razziste dimostrano il disperato bisogno di tornare sotto i riflettori. Mi scuso a nome del popolo brasiliano, che ti rispetta e ti ama”. Altro messaggio di solidarietà per Lewis Hamilton, vittima di frasi razziste pronunciate da Nelson Piquet, brasiliano e vincitore di tre mondiali negli anni Ottanta.
    Piquet e Bolsonaro
    Lo scrittore di fama mondiale ricorda a Hamilton che il Brasile gli è amico. Non molto tempo fa, infatti, il parlamento di Brasilia ha conferito la cittadinanza onoraria al pilota Mercedes, da sempre ammiratore di Ayrton Senna. Ciononostante, il commento di Piquet è sintomo di quanto ci sia ancora tanta strada da fare per correggere atteggiamenti retrogradi. Per quanto riguarda poi la questione del Piquet autista, Coelho fa riferimento a quanto accaduto il 7 settembre scorso, Festa dell’Indipendenza in Brasile, quando Piquet ha guidato la Rolls Royce presidenziale con Jair Bolsonaro a bordo. LEGGI TUTTO

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    Caso Piquet, scende in campo Paulo Coelho: “Mi scuso in nome del Brasile”

    ROMA – “Caro Lewis Hamilton, Piquet è al momento l’autista del peggior presidente della storia del Brasile. Le sue frasi razziste dimostrano il suo disperato bisogno di tornare sotto i riflettori. Mi scuso a nome del popolo brasiliano, che ti rispetta e ti ama”. Non usa mezzi termini lo scrittore e poeta brasiliano Paulo Coelho per rivolgersi a Lewis Hamilton, vittima di frasi razziste pronunciate da Nelson Piquet, brasiliano ed ex pilota di Formula 1, che ha vinto tre mondiali negli anni Ottanta.
    Le scuse di Coelho
    Lo scrittore di fama mondiale ricorda a Hamilton che il Brasile gli è amico. Non molto tempo fa, infatti, il parlamento di Brasilia ha conferito la cittadinanza onoraria al pilota Mercedes, da sempre ammiratore di Ayrton Senna. Ciononostante, il commento di Piquet è sintomo di quanto ci sia ancora tanta strada da fare per correggere atteggiamenti retrogradi. Per approfondire la questione, Coelho accusa Piquet di essere autista di Jair Bolsonaro, presidente del Brasile dal 2019, in quanto l’ex pilota ha guidato la Rolls Royce presidenziale in occasione del 7 settembre scorso, Festa dell’Indipendenza brasiliana. LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc sta con Hamilton: “Rimuovere razzismo dal nostro sport”

    ROMA – Solidarietà e vicinanza per Lewis Hamilton. I piloti della Formula 1 hanno deciso con chi schierarsi nella polimica legata alle parole offensive di Nelson Piquet sull’asso della Mercedes. Charles Leclerc della Ferrari ha scritto sui social: “Conosco Lewis da quando sono arrivato in F1 ed è sempre stato molto rispettoso con me e con chiunque incontrasse. Questi valori dovrebbero essere lo standard per tutti. I commenti su Hamilton non devono essere tollerati e dovremmo continuare a spingere per uno sport più diversificato ed inclusivo. Abbiamo bisogno di rimuovere gli atteggiamenti discriminatori e il linguaggio razzista in ogni sua forma non solo nel nostro sport, ma anche nella società”.
    Le parole degli altri piloti
    “Solo rispetto per Lewis Hamilton – scrive invece il pilota Mercedes George Russell. – Ha fatto più lui per il nostro sport che ogni altro pilota, e non solo in pista. È inaccettabile che lui e altri ancora siano oggetto di questi comportamenti. Dobbiamo schierarci contro ogni forma di discriminazione”. “A fianco di Hamilton contro ogni forma di pregiudizio”, scrive invece il rookie Guanyu Zhou in Alfa Romeo. Mentre Ocon afferma: “Quando è troppo è troppo. Hamilton è sempre stato rispettoso e leale e dobbiamo essere orgogliosi che in prima linea a difendere l’inclusività nel motorsport ci sia lui. Lo sport sia un posto migliore per tutti”. Tra le scuderie, anche la McLaren si schiera con il britannico: “Il razzismo deve esssere eliminato ed è responsabilità comune unirsi per rimuoverlo”. LEGGI TUTTO

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    F1, la Red Bull scarica Juri Vips: conclusa l'indagine sulle frasi razziste

    ROMA – Una settimana. Tanto è durata l’investigazione interna da parte della Red Bull per chiarire le responsabilità di Juri Vips, pilota di Formula 2 estone che si è reso protagonista di un episodio di razzismo online. Il 21enne di Tallinn stava infatti giocando in diretta Twitch ad un noto sparatutto, quando si è lanciato in epiteti offensivi ed atteggiamenti omofobi. Ora, dopo sette giorni, arriva il comunicato della Red Bull: “A seguito dell’investigazione sull’incidente online che ha coinvolto Juri Vips, Oracle Red Bull Racing ha estinto il contratto di Juri come collaudatore e pilota di riserva. Il team non tollera nessuna forma di razzismo”.
    Incognita Formula 2
    Per Vips quest’anno c’è stato addirittura un assaggio di Formula 1 nelle libere 1 del Gran Premio di Spagna. Ora per lui si apre però il rebus Formula 2, campionato che lo vede correre con la Hitech Gran Prix. Il team con sede a Silverstone ha come team partner la Red Bull e non si è ancora pronunciata sul suo futuro. Non è chiaro dunque se la sua permanenza nel campionato cadetto verrà garantita. Tuttavia, questa nota ufficiale della Red Bull resterà come una macchia sulla carriera di Vips, che rischia di essere pesantemente condizionata da questo episodio. LEGGI TUTTO

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    F1, Red Bull: Vips licenziato dopo le frasi razziste su Twitch

    ROMA – L’indagine della Red Bull su Juri Vips, pilota di Formula 2 estone accusato di razzismo online, è terminata. Il 21enne di Tallinn stava infatti giocando in diretta Twitch ad un noto sparatutto, quando si è lanciato in epiteti offensivi ed atteggiamenti omofobi. Ora, dopo sette giorni, arriva il responso ufficiale della Red Bull che lo condanna: “A seguito dell’investigazione sull’incidente online che ha coinvolto Juri Vips, Oracle Red Bull Racing ha estinto il contratto di Juri come collaudatore e pilota di riserva. Il team non tollera nessuna forma di razzismo”.
    Formula 2 a rischio
    Per Vips quest’anno c’era stato addirittura un assaggio di Formula 1 nelle libere 1 del Gran Premio di Spagna. Ora per lui si apre però il rebus Formula 2, campionato che lo vede correre con la Hitech Gran Prix. Il team con sede a Silverstone ha come team partner la Red Bull e non si è ancora pronunciato sul suo futuro con la carriera del pilota di Tallinn che rischia di uscire compromessa da questo episodio, per il quale la Red Bull ha avuto tolleranza zero. LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc appoggia Hamilton: “La sua gentilezza sia un modello per tutti”

    ROMA – Tutti dalla parte di Lewis Hamilton. La Formula 1 fa scudo sul britannico dopo le parole razziste di Nelson Piquet sul sette volte campione del mondo. Charles Leclerc della Ferrari ha infatti scritto sui social: “Conosco Lewis da quando sono arrivato in F1 ed è sempre stato molto rispettoso con me e con chiunque incontrasse. Questi valori dovrebbero essere lo standard per tutti. I commenti su Hamilton non devono essere tollerati e dovremmo continuare a spingere per uno sport più diversificato ed inclusivo. Abbiamo bisogno di rimuovere gli atteggiamenti discriminatori e il linguaggio razzista in ogni sua forma non solo nel nostro sport, ma anche nella società”.
    Solidarietà dagli altri piloti
    “Solo rispetto per Lewis Hamilton – scrive invece il pilota Mercedes George Russell. – Ha fatto più lui per il nostro sport che ogni altro pilota, e non solo in pista. È inaccettabile che lui e altri ancora siano oggetto di questi comportamenti. Dobbiamo schierarci contro ogni forma di discriminazione”. “A fianco di Hamilton contro ogni forma di pregiudizio”, scrive invece il rookie Guanyu Zhou in Alfa Romeo. Mentre Ocon afferma: “Quando è troppo è troppo. Hamilton è sempre stato rispettoso e leale e dobbiamo essere orgogliosi che in prima linea a difendere l’inclusività nel motorsport ci sia lui. Lo sport sia un posto migliore per tutti”. Tra i team a esprimere vicinanza per Hamilton c’è anche la McLaren che scrive: “Il razzismo deve esssere eliminato ed è responsabilità comune unirsi per rimuoverlo”. LEGGI TUTTO