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    F1, Le novità tecniche portate a Silverstone da Ferrari e Red Bull [ FOTO ]

    La Formula 1 torna in pista a Silverstone dove, domenica 3 luglio, è in programma il Gran Premio del Gran Bretagna, decimo appuntamento del Campionato Mondiale 2022 di Formula 1.Grazie ad una selezione di tweet che potete trovare qui sotto, siamo in grado di mostrarvi le prime foto delle monoposto che scenderanno in pista domani sullo storico circuito di Silverstone. LEGGI TUTTO

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    F1, Come guardare in streaming tutti i 4 Gran Premi di Formula 1 a luglio

    Gran Bretagna, Austria, Francia e Ungheria. Sono questi gli appuntamenti del Circus della Formula 1 in calendario in poco meno di un mese, dal 3 al 31 luglio, prima della pausa estiva.Le gare saranno quanto mai decisive in ottica campionato mondiale F1 2022 e da vivere in streaming su NOW con il commento del team di Sky Sport F1. Nella classifica riservata ai piloti, la lotta è principalmente tra Max Verstappen e Charles Leclerc, mentre tra i costruttori la battaglia è a due tra il Team Red Bull e la Scuderia Ferrari.
    Per non perdere questi quattro appuntamenti decisivi per i due mondiali, vai su NOW e scopri come attivare il Pass Sport con il quale potrai seguire tutti gli eventi.
    In questo modo gli appuntamenti di Silverstone, Spielberg, Le Castellet e Budapest, potranno essere seguiti in Super HD sulla TV di casa (utilizzando una Smart TV compatibile, NOW Smart Stick, Fire TV, Apple TV, Google Chromecast, Vodafone TV o una game console Xbox e Playstation) o in mobilità da PC, Smartphone o Tablet.
    Oltre alla Formula 1, il Pass Sport di NOW ti permetterà anche di seguire tantissimi altri eventi come Calcio, Tennis, Basket e tutto lo Sport in programmazione su Sky.
    Per MAGGIORI INFO, visita il sito NowTV.it LEGGI TUTTO

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    Ferrari, il pensiero di Rob Smedley: “Questa Rossa mi ricorda i bei tempi”

    Nell’incessante rituale del giro d’opinioni sulla Ferrari del 2022 si inserisce anche una vecchia conoscenza del Cavallino. Si tratta dell’ingegnere inglese Rob Smedley, a Maranello dal 2004 al 2013. Il 48enne ha rilasciato un’intervista per La Gazzetta dello Sport nella quale si è parlato di presente e di passato, suo e della Ferrari. Lo ricordiamo tutti […] LEGGI TUTTO

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    Gran Premio di Gran Bretagna F1 2022: numeri e curiosità

    Il Mondiale di Formula 1 torna in Europa dopo la doppia trasferta in Azerbaigian e Canada per dare il via alla serie dei Gran Premi più classici, iniziando da quello di Silverstone, dove l’avventura di Formula 1 è cominciata 72 anni fa. Il circuito, ricavato dall’unione delle tre piste di un aeroporto della seconda guerra […] LEGGI TUTTO

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    F1, arrivano le scuse di Piquet: “Traduzione sbagliata, non volevo offendere”

    ROMA – “Vorrei fare chiarezza sugli articoli che stanno circolando sui media circa un commento da me fatto in un’intervista dell’anno scorso. Ciò che ho detto è stato irragionevole e non ho scusanti, ma vorrei chiarire che il termine che ho utilizzato è sempre stato ampiamente utilizzato in maniera colloquiale nel portoghese-brasiliano come sinonimo per ragazzo o persona e non è mai stato mia intenzione offenderlo”. Sono queste le scuse che Nelson Piquet porge a Lewis Hamilton dopo le polemiche montate nelle scorse ore per la parola offensiva usata dal brasiliano per riferirsi al pilota Mercedes.
    Le parole di Piquet
    Insomma, il dilemma è sempre lo stesso: è offensiva la parola in sé oppure l’uso che se ne fa? Prosegue l’ex pilota brasiliano: “Non utilizzerei mai la parola che alcune traduzioni riportano. Condanno fortemente qualsiasi sospetto che io abbia utilizzato quel termine con l’intenzione di denigrare un pilota a causa del colore della sua pelle. Chiedo scusa con tutto il cuore a chiunque che si sia sentito offeso, incluso Lewis, che è un incredibile pilota. La traduzione che sta circolando sui media non è affatto corretta. Non c’è posto nella Formula 1 o nella società per la discriminazione e sono lieto di riuscire a chiarire il mio pensiero con il massimo rispetto”, conclude Piquet. LEGGI TUTTO

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    F1, Antonio Perez alla conquista del Messico: il padre del pilota Red Bull si è candidato per il 2024

    ROMA – Il padre di Sergio Perez, Antonio Perez Garibay, scende in campo per le prossime presidenziali del Messico come candidato. Conosciuto in pit-lane per aver accompagnato suo figlio in ogni fase della sua carriera, ora Toño si prepara alla campagna presidenziale, che però si preannuncia già in salita. Anche Checo Perez, grazie agli ultimi successi con la casa di Milton Keynes in Formula 1, è diventato un vero e proprio beniamino nazionale. Circostanza che, spera suo padre, possa contribuire alla sua elezione.
    Primo ostacolo
    Qualcosa però nel lancio della candidatura non è andato nel verso giusto. La costituzione messicana, infatti, proibisce chiaramente l’utilizzo della fascia presidenziale in campagna elettorale. Nonostante questo, il padre del pilota messicano ha postato una foto dove già indossa il simbolo tricolore. La scelta del 63enne imprenditore e parlamentare ha scatenato gli attacchi agli oppositori del suo partito Movimento di Rigenerazione Nazionale (MORENA), che spera con Perez senior di conquistare la presidenza nel 2024. LEGGI TUTTO

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    F1, Piquet chiarisce: “Termine colloquiale in brasiliano, traduzioni errate”

    ROMA – Le scuse sono arrivate. L’ufficio stampa di Nelson Piquet pubblica un comunicato stampa nel quale si legge: “Vorrei fare chiarezza sugli articoli che stanno circolando sui media circa un commento da me fatto in un’intervista dell’anno scorso. Ciò che ho detto è stato irragionevole e non ho scusanti, ma vorrei chiarire che il termine che ho utilizzato è sempre stato ampiamente utilizzato in maniera colloquiale nel portoghese-brasiliano come sinonimo per ragazzo o persona e non è mai stato mia intenzione offenderlo”. Parole che si sono rese necessarie dopo le polemiche legate alla parola offensiva utilizzata dal tre volte iritato nei confronti di Lewis Hamilton a novembre 2021.
    La difesa di Piquet
    Insomma, il dilemma è sempre lo stesso: è offensiva la parola in sé oppure l’uso che se ne fa? Prosegue l’ex pilota brasiliano: “Non utilizzerei mai la parola che alcune traduzioni riportano. Condanno fortemente qualsiasi sospetto che io abbia utilizzato quel termine con l’intenzione di denigrare un pilota a causa del colore della sua pelle. Chiedo scusa con tutto il cuore a chiunque che si sia sentito offeso, incluso Lewis, che è un incredibile pilota. La traduzione che sta circolando sui media non è affatto corretta. Non c’è posto nella Formula 1 o nella società per la discriminazione e sono lieto di riuscire a chiarire il mio pensiero con il massimo rispetto”, dice Piquet, sperando di aver convinto l’opinione pubblica. LEGGI TUTTO