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    Ferrari, Coulthard: “Non mi sorprende la gogna a cui si è sottoposto Leclerc”

    ROMA – L’urlo di rabbia di Charles Leclerc dopo l’errore al Gran Premio di Francia è ormai storia. Il pilota della Ferrari si è poi scusato, prendendosi ogni responsabilità e rammaricandosi dell’accaduto. David Coulthard, ex pilota di Formula 1, è partito da questo episodio per parlare del momento del monegasco: “Non sono sorpreso di quanto spietatamente Leclerc si sia messo alla gogna. È sempre stato così. Ricordo ancora quando ha è andato a muro a Baku nel 2019 e ha detto alla radio: ‘Sono stupido, così stupido!’. Ma Charles non è stupido. È un pilota brillante e super veloce. Matura sotto i nostri occhi in ambiente ad alta pressione come la Ferrari”, ha aggiunto il 51enne di Twynholm.Guarda la galleryLeclerc a muro nel GP di Francia: la Ferrari si dispera
    Sull’essere in Ferrari
    Un contesto, quello della scuderia di Maranello, che è più di un team di Formula 1. E lo sa anche Coulthard, che in Ferrari non ha mai corso: “È qualcosa di più di una semplice squadra di corse, si tratta di un intero Paese”, ha infatti detto lo scozzese. “Una volta che Leclerc avrà sradicato questi errori – dice poi Coulthard – dimostrerà di essere degno dell’albo d’oro. Mi ricorda un po’ Verstappen. Anche lui ha commesso i suoi errori nella prima fase della sua carriera”, ha concluso lo scozzese. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Mekies: “Prove libere per Shwartzman? Guardiamo ai test Pirelli”

    ROMA – Possibilità per Robert Shwartzman di scendere in pista con la Ferrari F1-75 a Monza. È quanto emerge dalle parole del racing director della Rossa, Laurent Mekies, in una dichiarazione ai microfoni della Formula 1. Il regolamento prevede infatti che le scuderie dedichino due sessioni di prove libere 1 ai loro giovani piloti. E la gara italiana sembra essere l’occasione giusta per liberare il primo di questi slot: “Non credo che abbiamo problemi a farlo durante uno dei fine settimana in cui ci sono i test Pirelli”, ha detto infatti Mekies. Con il prossimo test previsto proprio a Monza.
    No a Singapore
    Per il vicecampione di Formula 2, non sarà la prima volta su una monoposto di Formula 1. È infatti già successo ai test post-Abu Dhabi dell’anno scorso e ora il pilota russo con passaporto israeliano si prepara a guidare la F1-75 di Charles Leclerc e Carlos Sainz. Tuttavia, Mekies dichiara: “Non direi a Singapore, dove i piloti hanno bisogno di più tentativi per imparare la pista, ma non abbiamo ancora deciso esattamente dove correrà Shwartzman”. Rivelando che non ci sono ancora date certe per Robert Shwartzman, che intanto prosegue il suo lavoro al simulatore di Maranello. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Mekies: “I piloti hanno reagito bene ai momenti difficili”

    ROMA – La Ferrari si prepara per la seconda metà di questa Formula 1 cercando di imparare dagli errori commessi nella prima. Trionfi entusiasmanti si sono infatti alternati a problemi di vario genere, che però, secondo Laurent Mekies – racing director del Cavallino -, non hanno influenzato più di tanto Charles Leclerc e Carlos Sainz. Queste le parole del francese riportate da “RacingNews365”: “Con entrambi ci sono stati alti e bassi molto intensi. E in entrambi i casi, quando tornano al garage, sono in grado di resettarsi e analizzare i dati dopo più o meno dopo 15 minuti. Questo li spinge a dare ancora di più”.
    Su Leclerc
    Tra i due piloti Ferrari, quello che più ha impressionato in questa prima parte di 2022 è senz’altro Charles Leclerc. Sorpassi al limite dell’impossibile e vittorie schiaccianti, però, hanno dovuto fare i conti con due errori (Imola e Paul Ricard), che gli stanno costando caro. Mekies, tuttavia, non vuole che il monegasco cambi approccio: “Deve restare così com’è. Ha mostrato una velocità eccezionale e non ha bisogno di spiegazioni su come guidare al limite. Ha mostrato capacità straordinarie in pista”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Mekies: “Sainz e Leclerc resettano tutto anche dopo gare complicate”

    ROMA – Durante questa pausa estiva la Ferrarisi guarda dentro per cercare di capire come approcciare al meglio il resto di questa Formula 1. Laurent Mekies, racing director del Cavallino, parla alla stampa di come Charles Leclerc e Carlos Sainz reagiscono dopo trionfi e sconfitte. Queste le parole del francese riportate da “RacingNews365”: “Con entrambi ci sono stati alti e bassi molto intensi. E in entrambi i casi, quando tornano al garage, sono in grado di resettarsi e analizzare i dati dopo più o meno dopo 15 minuti. Questo li spinge a dare ancora di più”.
    I complimenti a Leclerc
    Tra i due piloti Ferrari, quello che più ha impressionato in questa prima parte di 2022 è senz’altro Charles Leclerc. Sorpassi al limite dell’impossibile e vittorie schiaccianti, però, hanno dovuto fare i conti con due errori (Imola e Paul Ricard), che gli stanno costando caro. Il racing director ex uomo FIA elogia così il monegasco: “Deve restare così com’è. Ha mostrato una velocità eccezionale e non ha bisogno di spiegazioni su come guidare al limite. Ha mostrato capacità straordinarie in pista”, ha infatti concluso Mekies. LEGGI TUTTO

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    F1, parla Zhou: “Le cose che mi sono successe valgono 10 anni di esperienza”

    ROMA – A inizio stagione era l’unico rookie in griglia, ma ormai nessuno ci fa quasi più caso. Guanyu Zhou si è integrato perfettamente in Formula 1 e l’Alfa Romeo può ora contare su un pilota dalle buone prospettive. In un’intervista al canale ufficiale del Circus, il cinese traccia un bilancio di quanto fatto sin qui: “Dopo undici gare sentivo che avevo accumulato un’esperienza che di solito un pilota fa in dieci anni, sono stupito della mia crescita”. Dal piazzamento a punti al primo colpo in Bahrein, fino allo spaventoso incidente di Silverstone: a Zhou è successo davvero di tutto in una stagione che lo vede al momento con cinque punti in classifica piloti.Guarda la galleryPaura nel GP Gran Bretagna: l’incidente di Zhou è da brividi
    Le parole di Zhou
    I pochissimi errori del primo pilota cinese in Formula 1 hanno però incontrato diversi problemi di affidabilità, che spesso hanno condizionato le sue gare: “Fa parte del gioco, ma credo che avrei avuto più punti senza quei ritiri”, aggiunge Zhou. Tuttavia, il bilancio a metà stagione si può considerare senz’altro positivo: “Siamo entrati in Q3, andando a punti due volte, quindi sono felice. Siamo veloci e abbiamo un buono slancio. Ora entrare in Q2 è l’obiettivo minimo”. Infine un commento sul futuro: “Non sono preoccupato per l’anno prossimo, non vedo perché non dovrei essere qui. Il futuro oggi si chiama Gran Premio del Belgio e voglio concentrarmi su ogni singola gara”. LEGGI TUTTO

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    F1, Zhou: “Mi sono successe cose che a un pilota succedono in 10 anni”

    ROMA – Guanyu Zhou ha completato la sua prima metà di stagione in Formula 1 e quasi nessuno ne parla più come di un rookie. L’Alfa Romeo può ora contare su un pilota dalle buone prospettive, che ha dimostrato una discreta evoluzione in queste prime tredici tappe di mondiale. In un’intervista al canale ufficiale del Circus, il cinese traccia un bilancio di quanto fatto sin qui: “Dopo undici gare sentivo che avevo accumulato un’esperienza che di solito un pilota fa in dieci anni, sono stupito della mia crescita”. Dal piazzamento a punti al primo colpo in Bahrein, fino allo spaventoso incidente di Silverstone: a Zhou è successo davvero di tutto in una stagione che lo vede al momento con cinque punti in classifica piloti.Guarda la galleryCaos al GP Gran Bretagna: nel terribile incidente Zhou vola in pista
    L’obiettivo di Zhou
    I pochissimi errori del primo pilota cinese in Formula 1 hanno però incontrato diversi problemi di affidabilità, che spesso hanno condizionato le sue gare: “Fa parte del gioco, ma credo che avrei avuto più punti senza quei ritiri”, aggiunge Zhou. Tuttavia, il bilancio a metà stagione si può considerare senz’altro positivo: “Siamo entrati in Q3, andando a punti due volte, quindi sono felice. Siamo veloci e abbiamo un buono slancio. Ora entrare in Q2 è l’obiettivo minimo”. “Non sono preoccupato per l’anno prossimo e – aggiunge Zhou – non vedo perché non dovrei essere qui. Il futuro oggi si chiama Gran Premio del Belgio e voglio concentrarmi su ogni singola gara”, ha concluso il rookie parlando delle prossime tappe della sua carriera in Formula 1. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Tifosi di Hamilton arrabbiati dopo Abu Dhabi? Li capisco”

    ROMA – Continua a far parlare di sé la tappa conclusiva della scorsa Formula 1. Lo sconforto di Hamilton e la vittoria di Verstappen sono ormai storia, ma la gara di Yas Marina 2021 fa ancora discutere. Christian Horner, interpellato dai microfoni di “Sky Sport”, va però incontro ai tifosi di Lewis Hamilton, non entusiasti dell’interpretazione del regolamento data da parte dell’allora direttore di gara Michael Masi, nel momento in cui la safety car causata da Latifi stava per tornare ai box. “Posso capire la rabbia del tifosi di Hamilton e della Mercedes, il fatto di essersi sentiti trattati ingiustamente, mentre – ha ricordato il britannico – i tifosi di Verstappen hanno considerato gli eventi di Abu Dhabi una sorta di ricompensa e di riscatto per Max dopo tutto quello che era successo nel corso dell’anno”.Guarda la galleryHamilton tra “vittoria strappata e caos”: i giornali inglesi sono una furia contro la F1
    I meriti di Verstappen
    Ciononostante, il team principal della scuderia di Milton Keynes difende la legittimità della vittoria finale di Verstappen, comunque capace di cogliere l’attimo. Il britannico ha infatti aggiunto: “Sono fermamente convinto che Verstappen abbia pienamente meritato la conquista del titolo mondiale un anno fa e io sono uno che volta pagina molto in fretta. Per me Abu Dhabi 2021 è già un ricordo molto lontano”. Il 2022 racconta però una storia ben diversa. Sebbene la Mercedes sta riducendo il gap sulla Ferrari, le Frecce d’Argento di Russell e Hamilton sono escluse dalla lotta per i due titoli iridati, situazione figlia di una W13 non all’altezza delle precedenti stagioni. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Abu Dhabi? Comprendo la rabbia dei tifosi di Hamilton”

    ROMA – “Posso capire la rabbia del tifosi di Hamilton e della Mercedes, il fatto di essersi sentiti trattati ingiustamente, mentre invece i tifosi di Verstappen hanno considerato gli eventi di Abu Dhabi una sorta di ricompensa e di riscatto per Max dopo tutto quello che era successo nel corso dell’anno”. Sono le parole di Christian Horner, team principal della Red Bull, che ai microfoni di “Sky Sports” ha ricordato il Gran Premio conclusivo della scorsa stagione di Formula 1. Il primo mondiale di Max Verstappen è infatti nato da un’interpretazione del regolamento da parte dell’allora direttore di gara Michael Masi, nel momento in cui la safety car causata da Latifi stava per tornare ai box. A causa di ciò, i tifosi di Lewis Hamilton, che si è visto così negare il suo ottavo titolo iridato, si sono lamentati sui social. Accuse che trovano ora la comprensione di Horner.Guarda la galleryHamilton “scippato” del titolo: la stampa inglese attacca la Formula 1
    Le parole di Horner
    Ciononostante, il team principal della scuderia di Milton Keynes difende la legittimità della vittoria finale di Verstappen, comunque capace di cogliere l’attimo. Il britannico ha infatti aggiunto: “Sono fermamente convinto che Verstappen abbia pienamente meritato la conquista del titolo mondiale un anno fa e io sono uno che volta pagina molto in fretta. Per me Abu Dhabi 2021 è già un ricordo molto lontano”. Quest’anno invece lo scenario è molto diverso. Anche se la Mercedes sta recuperando terreno sulla Ferrari, la casa di Brackley è ormai fuori dai giochi per entrambi i titoli iridati, con l’olandese campione del mondo in carica che ha addirittura doppiato Hamilton nella tappa di Jeddah. LEGGI TUTTO