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    F1, parla Zhou: “Le cose che mi sono successe valgono 10 anni di esperienza”

    ROMA – A inizio stagione era l’unico rookie in griglia, ma ormai nessuno ci fa quasi più caso. Guanyu Zhou si è integrato perfettamente in Formula 1 e l’Alfa Romeo può ora contare su un pilota dalle buone prospettive. In un’intervista al canale ufficiale del Circus, il cinese traccia un bilancio di quanto fatto sin qui: “Dopo undici gare sentivo che avevo accumulato un’esperienza che di solito un pilota fa in dieci anni, sono stupito della mia crescita”. Dal piazzamento a punti al primo colpo in Bahrein, fino allo spaventoso incidente di Silverstone: a Zhou è successo davvero di tutto in una stagione che lo vede al momento con cinque punti in classifica piloti.Guarda la galleryPaura nel GP Gran Bretagna: l’incidente di Zhou è da brividi
    Le parole di Zhou
    I pochissimi errori del primo pilota cinese in Formula 1 hanno però incontrato diversi problemi di affidabilità, che spesso hanno condizionato le sue gare: “Fa parte del gioco, ma credo che avrei avuto più punti senza quei ritiri”, aggiunge Zhou. Tuttavia, il bilancio a metà stagione si può considerare senz’altro positivo: “Siamo entrati in Q3, andando a punti due volte, quindi sono felice. Siamo veloci e abbiamo un buono slancio. Ora entrare in Q2 è l’obiettivo minimo”. Infine un commento sul futuro: “Non sono preoccupato per l’anno prossimo, non vedo perché non dovrei essere qui. Il futuro oggi si chiama Gran Premio del Belgio e voglio concentrarmi su ogni singola gara”. LEGGI TUTTO

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    F1, Zhou: “Mi sono successe cose che a un pilota succedono in 10 anni”

    ROMA – Guanyu Zhou ha completato la sua prima metà di stagione in Formula 1 e quasi nessuno ne parla più come di un rookie. L’Alfa Romeo può ora contare su un pilota dalle buone prospettive, che ha dimostrato una discreta evoluzione in queste prime tredici tappe di mondiale. In un’intervista al canale ufficiale del Circus, il cinese traccia un bilancio di quanto fatto sin qui: “Dopo undici gare sentivo che avevo accumulato un’esperienza che di solito un pilota fa in dieci anni, sono stupito della mia crescita”. Dal piazzamento a punti al primo colpo in Bahrein, fino allo spaventoso incidente di Silverstone: a Zhou è successo davvero di tutto in una stagione che lo vede al momento con cinque punti in classifica piloti.Guarda la galleryCaos al GP Gran Bretagna: nel terribile incidente Zhou vola in pista
    L’obiettivo di Zhou
    I pochissimi errori del primo pilota cinese in Formula 1 hanno però incontrato diversi problemi di affidabilità, che spesso hanno condizionato le sue gare: “Fa parte del gioco, ma credo che avrei avuto più punti senza quei ritiri”, aggiunge Zhou. Tuttavia, il bilancio a metà stagione si può considerare senz’altro positivo: “Siamo entrati in Q3, andando a punti due volte, quindi sono felice. Siamo veloci e abbiamo un buono slancio. Ora entrare in Q2 è l’obiettivo minimo”. “Non sono preoccupato per l’anno prossimo e – aggiunge Zhou – non vedo perché non dovrei essere qui. Il futuro oggi si chiama Gran Premio del Belgio e voglio concentrarmi su ogni singola gara”, ha concluso il rookie parlando delle prossime tappe della sua carriera in Formula 1. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Tifosi di Hamilton arrabbiati dopo Abu Dhabi? Li capisco”

    ROMA – Continua a far parlare di sé la tappa conclusiva della scorsa Formula 1. Lo sconforto di Hamilton e la vittoria di Verstappen sono ormai storia, ma la gara di Yas Marina 2021 fa ancora discutere. Christian Horner, interpellato dai microfoni di “Sky Sport”, va però incontro ai tifosi di Lewis Hamilton, non entusiasti dell’interpretazione del regolamento data da parte dell’allora direttore di gara Michael Masi, nel momento in cui la safety car causata da Latifi stava per tornare ai box. “Posso capire la rabbia del tifosi di Hamilton e della Mercedes, il fatto di essersi sentiti trattati ingiustamente, mentre – ha ricordato il britannico – i tifosi di Verstappen hanno considerato gli eventi di Abu Dhabi una sorta di ricompensa e di riscatto per Max dopo tutto quello che era successo nel corso dell’anno”.Guarda la galleryHamilton tra “vittoria strappata e caos”: i giornali inglesi sono una furia contro la F1
    I meriti di Verstappen
    Ciononostante, il team principal della scuderia di Milton Keynes difende la legittimità della vittoria finale di Verstappen, comunque capace di cogliere l’attimo. Il britannico ha infatti aggiunto: “Sono fermamente convinto che Verstappen abbia pienamente meritato la conquista del titolo mondiale un anno fa e io sono uno che volta pagina molto in fretta. Per me Abu Dhabi 2021 è già un ricordo molto lontano”. Il 2022 racconta però una storia ben diversa. Sebbene la Mercedes sta riducendo il gap sulla Ferrari, le Frecce d’Argento di Russell e Hamilton sono escluse dalla lotta per i due titoli iridati, situazione figlia di una W13 non all’altezza delle precedenti stagioni. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Abu Dhabi? Comprendo la rabbia dei tifosi di Hamilton”

    ROMA – “Posso capire la rabbia del tifosi di Hamilton e della Mercedes, il fatto di essersi sentiti trattati ingiustamente, mentre invece i tifosi di Verstappen hanno considerato gli eventi di Abu Dhabi una sorta di ricompensa e di riscatto per Max dopo tutto quello che era successo nel corso dell’anno”. Sono le parole di Christian Horner, team principal della Red Bull, che ai microfoni di “Sky Sports” ha ricordato il Gran Premio conclusivo della scorsa stagione di Formula 1. Il primo mondiale di Max Verstappen è infatti nato da un’interpretazione del regolamento da parte dell’allora direttore di gara Michael Masi, nel momento in cui la safety car causata da Latifi stava per tornare ai box. A causa di ciò, i tifosi di Lewis Hamilton, che si è visto così negare il suo ottavo titolo iridato, si sono lamentati sui social. Accuse che trovano ora la comprensione di Horner.Guarda la galleryHamilton “scippato” del titolo: la stampa inglese attacca la Formula 1
    Le parole di Horner
    Ciononostante, il team principal della scuderia di Milton Keynes difende la legittimità della vittoria finale di Verstappen, comunque capace di cogliere l’attimo. Il britannico ha infatti aggiunto: “Sono fermamente convinto che Verstappen abbia pienamente meritato la conquista del titolo mondiale un anno fa e io sono uno che volta pagina molto in fretta. Per me Abu Dhabi 2021 è già un ricordo molto lontano”. Quest’anno invece lo scenario è molto diverso. Anche se la Mercedes sta recuperando terreno sulla Ferrari, la casa di Brackley è ormai fuori dai giochi per entrambi i titoli iridati, con l’olandese campione del mondo in carica che ha addirittura doppiato Hamilton nella tappa di Jeddah. LEGGI TUTTO

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    F1, Binotto torna a parlare di strategia: “Non sono convinto che quello che abbiamo fatto fosse sbagliato”

    Mattia Binotto, in un’intervista esclusiva a Motorsport.com, ha parlato a 360 gradi della Ferrari. Il Team Principal della Scuderia di Maranello ha ricordato il percorso iniziato nel 2017, le difficoltà del 2020 e 2021, per poi soffermarsi sul difficile momento attuale tornando a parlare delle scelte criticate scelte strategiche di alcune gare. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Binotto: “Non dobbiamo cambiare approccio, la strategia non è un punto debole”

    ROMA – Per la Ferrari questa prima parte di Formula 1 è stato un misto di alti e bassi. Vittorie schiaccianti si sono alternate a errori di strategia e problemi di affidabilità, che le sono costate il primato in entrambe le classifiche iridate. Mattia Binotto, ai microfoni di “Mortosport”, ha inquadrato così la stagione fin qui: “Abbiamo dimostrato che possiamo fare un buon lavoro e a questi obiettivi ci si arriva passo dopo passo, facendo esperienza e crescendo – afferma il team principal del Cavallino -. Quindi, dobbiamo continuare il percorso di continuo miglioramento, concentrandoci su ogni gara. Il potenziale per vincere delle gare c’è e non significa che dobbiamo cambiare approccio, non c’è una bacchetta magica”.
    L’analisi di Binotto
    Tuttavia, per Binotto la strategia non è da rivedere: “Non ho dubbi sulla necessità di fare sempre dei passi avanti, dobbiamo migliorarci sull’aerodinamica, sul telaio, sulla power unit, sulla strategia e tutti gli aspetti che si possono migliorare. Detto questo, credo di avere una grande squadra che si occupa della strategia e non credo sia un nostro punto debole”. “Gare come Monaco, Silverstone o Paul Ricard sono state giudicate problematiche ma io non vedo il gruppo come un problema, perché credo che abbiamo anche preso decisioni giuste”, ha infine concluso il numero uno del muretto italiano. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Binotto: “C'è potenziale. Strategia? Non è un punto debole”

    ROMA – Arrivati a metà stagione la Formula 1 vede una Ferraritornata competitiva dopo due stagioni opache. Prestazioni esaltanti hanno però spesso lasciato il posto a diverse gare da dimenticare. Mattia Binotto ha inquadrato così la stagione giunti alla pausa estiva: “Abbiamo dimostrato che possiamo fare un buon lavoro e a questi obiettivi ci si arriva passo dopo passo, facendo esperienza e crescendo – afferma il team principal del Cavallino ai microfoni di “Motorsport.com” -. Quindi, dobbiamo continuare il percorso di continuo miglioramento, concentrandoci su ogni gara. Il potenziale per vincere delle gare c’è e non significa che dobbiamo cambiare approccio, non c’è una bacchetta magica”.
    Sul team
    Tuttavia, per Binotto la strategia non è da rivedere: “Non ho dubbi sulla necessità di fare sempre dei passi avanti, dobbiamo migliorarci sull’aerodinamica, sul telaio, sulla power unit, sulla strategia e tutti gli aspetti che si possono migliorare. Detto questo, credo di avere una grande squadra che si occupa della strategia e non credo sia un nostro punto debole”. Infine la difesa del suo muretto contro le critiche: “Gare come Monaco, Silverstone o Paul Ricard sono state giudicate problematiche ma io non vedo il gruppo come un problema, perché credo che abbiamo anche preso decisioni giuste”, ha concluso Binotto. LEGGI TUTTO