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    F1, Il GP di Ungheria è da non perdere: guardalo in streaming

    Dopo il rovente Gran Premio di Francia, il Circus della Formula 1 si trasferisce a Budapest per il Gran Premio d’Ungheria. La tredicesima gara del Campionato Mondiale 2022, in programma domenica 31 luglio, alle ore 15.00, sarà l’ultima prima della pausa estiva.Mattia Binotto, nelle dichiarazioni post gara al Paul Ricard, ha parlato di voler puntare ad una doppietta Ferrari. Red Bull e Mercedes però non staranno certo a guardare. Il team austriaco, per consolidare il primato nella classifica costruttori, quello tedesco per provare a conquistare la prima vittoria stagionale.
    Il miglior modo per non perdere questa gara e la sfida mondiale tra Charles Leclerc e Max Verstappen per il campionato piloti e tra Ferrari e Red Bull per quello costruttori, è quello di attivare il Pass Sport di NOW.
    Solo così, anche fuori casa, mentre sei in mobilità o in una località di vacanza, potrai guardare tutte le tre sessioni di prove libere, le qualifiche e le gare dal tracciato di Budapest.
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    F1, Gp d'Italia verso il record di pubblico: “Andiamo verso i 320mila spettatori”

    ROMA – Effetto Ferrari sul Gran Premio d’Italia di Monza, sedicesima tappa del mondiale di Formula 1. La Rossa, tornata competitiva per il mondiale, chiama a raccolta i suoi tifosi per il centernario del “Tempio della Velocità”, costruito nel 1922. Ai microfoni di RaiRadio 1 il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, ha parlato delle aspettative per un fine settimana che si preannuncia gremito: “I numeri per il Gran Premio di Monza sono già eccezionali, andiamo verso i 320mila spettatori nel weekend: numeri mai ottenuti. Nella sola domenica prevediamo 110-120mila spettatori. Stiamo realizzando tribune provvisorie per non lasciare nessuno fuori”, ha detto.Guarda la galleryLeclerc, il ritiro clamoroso nel GP di Francia: che errore per la Ferrari
    Sticchi Damiani su Leclerc
    Una risposta, quella degli appassionati Ferrari, che arriva nonostante un ritardo in classifica dalla Red Bull decisamente importante, frutto anche di errori come quello di Charles Leclerc  al Gran Premio di Francia, andato a muro quando era in testa alla gara. A tal proposito Sticchi Damiani ha detto: “Purtroppo capita, anche l’errore rende un pilota perfetto come Leclerc più umano. A mio avviso ne escirà più forte come pilota. Io continuo a sperare. Una Ferrari campione del mondo ci manca tantissimo”, conclude. LEGGI TUTTO

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    La sfida fra Alpine e McLaren continua. In difficoltà Alphatauri

    Le temperature torride sono state il filo conduttore del weekend al Paul Ricard, calde come una lotta a centro gruppo che offre sempre numerosi spunti di riflessione. A prendersi la scena in Francia, un’Alpine che davanti al proprio pubblico è riuscita a prevalere sui diretti avversari di casa McLaren. Nonostante i tanti sviluppi portati, continuano […] LEGGI TUTTO

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    F1, Vettel ultimo della Ferrari vincente in Ungheria: Hamilton mattatore per tre anni di fila

    ROMA – Il Gran Premio di Ungheria rappresenta la trecidesima tappa di questa Formula 1. Un appuntamento ricco di  storia per il Mondiale, che entra nel vivo della lotta dopo la gara al Paul Ricard in Francia. Il primo Gp all’Hungaroring si è disputato nel 1986, edizione che ha visto Nelson Piquet vincere sulla Williams. Nelle ultime cinque stagioni, invece, ci sono state le vittoria di Sebastian Vettel su Ferrari (2017), poi tre successi consecutivi di Hamilton, fino ad arrivare al trionfo di Esteban Ocon su Alpine l’anno scorso, sua prima e finora unica vittoria in Formula 1.
    Il regno di Hamilton
    Con le sue otto vittorie, è Lewis Hamilton a detenere il primato di trionfi sull’asfalto ungherese, che di estende per 4,381 chilometri per 70 giri previsti. La casa di Brackley può inoltre vantare ben 13 vittorie nelle quali il motore Mercedes ha fatto la differenza sugli altri. Sulla carta, dunque, sarebbe un circuito favorevole al sette volte iridato e a George Russell. I problemi della W13 hanno tuttavia impedito ai due alfieri delle Frecce d’Argento di salire sul gradino più alto del podio in questo 2022. Non vi sono dubbi, però, che dopo il ritiro in Francia, Charles Leclerc – ora chiamato a vittorie pesanti – cercherà di essere subito aggressivo con il leader del Mondiale, Max Verstappen. L’ultima gara in Ungheria, però, non è stata fortunata per il monegasco, a zero dopo un incidente con Lance Stroll. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton il migliore in Ungheria: Leclerc deve riscattare lo zero nel 2021

    ROMA – La Formula 1 fa rotta verso il Gran Premio di Ungheria per quello che sarà il tredicesimo appuntamento stagionale. Una tappa ricca di  storia per il Mondiale, che entra nel vivo della lotta dopo la gara al Paul Ricard in Francia. Il primo Gp all’Hungaroring si è disputato nel 1986, edizione che ha visto Nelson Piquet vincere sulla Williams. Nelle ultime cinque stagioni, invece, ci sono state le vittoria di Sebastian Vettel su Ferrari (2017), poi tre successi consecutivi di Hamilton, fino ad arrivare al trionfo di Esteban Ocon su Alpine l’anno scorso, sua prima e finora unica vittoria in Formula 1.
    Occhio a Leclerc
    Con le sue otto vittorie, è Lewis Hamilton a detenere il primato di trionfi sull’asfalto ungherese, che di estende per 4,381 chilometri per 70 giri previsti. La casa di Brackley può inoltre vantare ben 13 vittorie nelle quali il motore Mercedes ha fatto la differenza sugli altri. Sulla carta, dunque, sarebbe un circuito favorevole al sette volte iridato e a George Russell. I problemi della W13 hanno tuttavia impedito ai due alfieri delle Frecce d’Argento di salire sul gradino più alto del podio in questo 2022. Non vi sono dubbi, però, che dopo il ritiro in Francia, Charles Leclerc – ora chiamato a vittorie pesanti – cercherà di essere subito aggressivo con il leader del Mondiale, Max Verstappen. Di contro, il monegasco ha un brutto ricordo di questa pista: nel 2021, infatti, un contatto con Lance Stroll costrinse il pilota della Rossa al ritiro. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Rueda: “Ecco perché abbiamo fermato Sainz”

    ROMA – “Siamo tornati dalla Francia, dove speravamo di ottenere grandi risultati, ma purtroppo abbiamo finito con un ritiro e una quinta posizione”. Sono queste le parole dopo il Gran Premio di Francia di Inaki Rueda, capo della strategia Ferrari in Formula 1. La gara al Paul Ricard ha visto Charles Leclerc portare a casa uno zero e Carlos Sainz riuscire a rimontare da 19esimo a quinto. E in tanti sono rimasti perplessi dalla scelta del muretto italiano di far rientrare lo spagnolo verso la fine della gara, facendogli scondare in pit-lane la penalità di 5 secondi, arrivata dopo una ripartenza non sicura dal box. Rueda giustifica così questa decisione: “Quando un pilota va oltre le aspettative di vita di una gomma, deve prendersene cura e guidare molto lentamente, con il rischio di avere problemi. Avere questo tipo di situazione, poteva comportare un altro ritiro. Così, abbiamo deciso di fare un pit-stop ed essere sicuri di ottenere il punto addizionale per il giro veloce”.Guarda la galleryLeclerc, il ritiro clamoroso nel GP di Francia: che errore per la Ferrari
    Sul ritiro di Leclerc
    Altri si sono poi stupiti di come la radio fosse aperta mentre Sainz superava Perez. Ma Rueda spiega così questo fraintendimento: “La televisione propone in ritardo i contenuti agli spettatori. In curva 10 lo abbiamo richiamato ai box. Lui pensava di poter passare Perez al giro successivo e per questo ha detto ‘Per favore, non la sosta in questo giro’. Questa conversazione è andata in onda in curva 15, subito dopo l’entrata nella pit-lane, e non avrebbe avuto senso per lui dire quella frase in quel momento”. Poi il commento sulla gara di Leclerc, terminata al giro 18 per un testacoda finito poi contro le barriere: “Ha fatto un lavoro eccezionale su Verstappen, che poi ha anticipato di molto la sosta. A quel punto Leclerc era pronto a ignorare la sua strategia e a continuare al meglio la sua gara. Sfortunatamente, Leclerc si è poi ritirato. Ma siamo abbastanza sicuri che, se fosse andata diversamente, avremmo fatto fermare il pilota 5 o 6 giri dopo e avremmo avuto il passo per riprendere Verstappen e superarlo per andare a prenderci la vittoria”. Ora in programma c’è il Gran Premio di Ungheria e Rueda ha ben chiara la strategia da attuare: “Ci aspetta una pista dove sarà difficile sorpassare e sappiamo di avere una vettura molto forte anche in qualifica. Quindi cercheremo di assicurarci la prima fila e di piazzare una doppietta domenica”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Rueda: “Vi spiego il perché del pit stop per Sainz”

    ROMA – Nel suo consueto briefing post-gara, il capo della strategia Ferrari in Formula 1, Inaki Rueda, illustra così il Gran Premio di Francia: “Siamo tornati da Le Castellet, dove speravamo di ottenere grandi risultati, ma purtroppo abbiamo finito con un ritiro e una quinta posizione”. La gara al Paul Ricard ha visto Charles Leclerc portare a casa uno zero e Carlos Sainz riuscire a rimontare da 19esimo a quinto. E in tanti sono rimasti perplessi dalla scelta del muretto italiano di far rientrare lo spagnolo verso la fine della gara, facendogli scondare in pit-lane la penalità di 5 secondi, arrivata dopo una ripartenza non sicura dal box. Rueda giustifica così questa decisione: “Quando un pilota va oltre le aspettative di vita di una gomma, deve prendersene cura e guidare molto lentamente, con il rischio di avere problemi. Avere questo tipo di situazione, poteva comportare un altro ritiro. Così, abbiamo deciso di fare un pit-stop ed essere sicuri di ottenere il punto addizionale per il giro veloce”.Guarda la galleryLeclerc a muro nel GP di Francia: la Ferrari si dispera
    Vittoria sfumata
    Altri si sono poi stupiti di come la radio fosse aperta mentre Sainz superava Perez. Ma Rueda spiega così questo fraintendimento: “La televisione propone in ritardo i contenuti agli spettatori. In curva 10 lo abbiamo richiamato ai box. Lui pensava di poter passare Perez al giro successivo e per questo ha detto ‘Per favore, non la sosta in questo giro’. Questa conversazione è andata in onda in curva 15, subito dopo l’entrata nella pit-lane, e non avrebbe avuto senso per lui dire quella frase in quel momento”. Poi il commento sulla gara di Leclerc, terminata al giro 18 per un testacoda finito poi contro le barriere: “Ha fatto un lavoro eccezionale su Verstappen, che poi ha anticipato di molto la sosta. A quel punto Leclerc era pronto a ignorare la sua strategia e a continuare al meglio la sua gara. Sfortunatamente, Leclerc si è poi ritirato. Ma siamo abbastanza sicuri che, se fosse andata diversamente, avremmo fatto fermare il pilota 5 o 6 giri dopo e avremmo avuto il passo per riprendere Verstappen e superarlo per andare a prenderci la vittoria”. Il Gran Premio di Ungheria potrebbe essere un’occasione per riportare entrambe le Ferrari sul podio. “Ci aspetta una pista dove sarà difficile sorpassare e sappiamo di avere una vettura molto forte anche in qualifica. Quindi cercheremo di assicurarci la prima fila e di piazzare una doppietta domenica”, ha concluso Rueda. LEGGI TUTTO