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    F1, Drugovich nominato pilota di riserva per Aston Martin nel 2023

    ROMA – Prima il trionfo in Formula 2 poi la scelta di Aston Martin di nominarlo terzo pilota per il 2023 di Formula 1. Sono stati giorni intensi questi per Felipe Drugovich, pilota brasiliano classe 2000, che sabato a Monza ha conquistato il titolo nella classe cadetta delle quattro ruote. Drugovich, che sarà inoltre il primo pilota del Driver Development Programme inaugurato dalla casa britannica, ha così commentato il suo ingresso in Aston Martin: “Diventare membro del programma è una grande opportunità per me e impreziosisce una stagione già strepitosa per me. Vedo questo ruolo come un modo da parte della scuderia di fornirmi tutto il necessario per una carriera in Formula 1. Il 2023 sarà un anno di apprendimento”.
    Le parole di Krack
    A questo si aggiunge poi l’annuncio di Aston Martin che Drugovich prenderà il posto di Lance Stroll in occasione delle prove libere 1 al Gran Premio di Abu Dhabi, ultimo appuntamento della stagione. Queste invece le parole di Mike Krack, team principal della scuderia di Silverstone: “Felipe ha dimostrato talento, determinazione e costanza incredibili, fino a vincere la Formula 2. Siamo felicissimi che si unirà a noi come membro del nostro programma di sviluppo dei piloti e non vediamo l’ora di accoglierlo come parte del nostro team ad Abu Dhabi questo novembre”. Lawrence Stroll, CEO di Aston Martin, ha aggiunto: “Miriamo a fornirgli tutte le competenze e l’esperienza necessarie per poter fare il passo successivo nella sua carriera. Per lui diventare un pilota di Formula 1, significherebbe entrare nel grande pantheon dei piloti brasiliani come Emerson Fittipaldi e Ayrton Senna”. LEGGI TUTTO

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    F1, Aston Martin sceglie Drugovich: il neocampione Formula 2 sarà terzo pilota

    ROMA – Felipe Drugovich, fresco campione del mondo in Formula 2, sarà terzo pilota per Aston Martin nella prossima Formula 1. Non solo, il pilota brasiliano classe 2000 sarà inoltre il primo pilota del Driver Development Programme inaugurato dalla casa britannica. La notizia arriva dal sito ufficiale della scuderia britannica dove compaiono anche le parole di Drugovich, che commenta così il suo ingresso in Aston Martin: “Diventare membro del programma è una grande opportunità per me e impreziosisce una stagione già strepitosa per me. Vedo questo ruolo come un modo da parte della scuderia di fornirmi tutto il necessario per una carriera in Formula 1. Il 2023 sarà un anno di apprendimento”.
    La promessa di Stroll
    A questo si aggiunge poi l’annuncio di Aston Martin che Drugovich prenderà il posto di Lance Stroll in occasione delle prove libere 1 al Gran Premio di Abu Dhabi, ultimo appuntamento della stagione. Queste invece le parole di Mike Krack, team principal della scuderia di Silverstone: “Felipe ha dimostrato talento, determinazione e costanza incredibili, fino a vincere la Formula 2. Siamo felicissimi che si unirà a noi come membro del nostro programma di sviluppo dei piloti e non vediamo l’ora di accoglierlo come parte del nostro team ad Abu Dhabi questo novembre”. Drugovich quindi potrebbe arrivare presto in Formula 1, con Lawrence Stroll, CEO di Aston Martin, che garantisce: “Miriamo a fornirgli tutte le competenze e l’esperienza necessarie per poter fare il passo successivo nella sua carriera”. “Per lui diventare un pilota di Formula 1, significherebbe entrare nel grande pantheon dei piloti brasiliani come Emerson Fittipaldi e Ayrton Senna”, ha poi concluso il padre di Lance Stroll. LEGGI TUTTO

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    F1, complicanze per Albon: verrà dimesso domani dal San Gerardo di Monza

    ROMA – Dopo il ricovero di ieri per appendicite che gli ha fatto saltare il Gran Premio d’Italia di Formula 1, arrivano aggiornamenti circa le condizioni di Alexander Albon. Purtroppo, l’intervento non è stato privo di imprevisti per il thailandese che, come si legge dalla nota diramata dalla scuderia, ha “sofferto di complicazioni anestetiche post-operatorie inaspettate” che hanno portato i medici a intubarlo e trasferirlo nella terapia intensiva dell’ospedale San Gerardo di Monza. Il pilota, tuttavia, ha trascorso tranquillamente la notte e questa mattina è stato reintegrato nel reparto ordinario, mentre le dimissioni dall’ospedale sono previste per domani.
    Obiettivo Singapore
    Albon in pista è stato sostituito ieri da Nyck De Vries, che al suo debutto in Formula 1 è stato addirittura capace di andare a punti in una tappa storica come quella di Monza. Tuttavia, fanno sapere dalla Williams, che “l’obiettivo di Alex è di recuperare e di prepararsi in vista del Gran Premio di Singapore”, in programma il prossimo 2 ottobre. Nel frattempo, il pilota è vigile e “ringrazia l’eccellente assistenza e il supporto ricevuto, anche dagli infermieri, dagli anestesisti e dai medici della terapia intensiva dell’Ospedale San Gerardo di Monza, nonché il team medico della FIA, il suo Performance Coach Patrick Harding e tutto il team Williams”. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton: “Regole rispettate a Monza, non come Abu Dhabi”

    ROMA – “Non sono arrabbiato per il finale della gara perché queste sono le regole. Solo una volta nella storia non si sono seguite le regole, come invece hanno fatto oggi. Lì hanno cambiato il risultato del campionato. Ma è andata come è andata“. Alla fine delGran Premio d’Italia, chiuso con in pista ancora la safety car, Lewis Hamilton spiega a “Sky Sports” il suo punto di vista sulla scelta della FIA, che tanto ha scontentato la Ferrari. Stesso episodio (safety car sul finale), ma gestione diversa per il finale della Formula 1 2021 ad Abu Dhabi, dove Lewis Hamilton ha perso l’occasione di vincere l’ottavo titolo mondiale. Ed è a questo che il sette volte iridato si riferisce quando parla al termine della tappa di Monza.
    Le parole di Hamilton
    Resta però l’amaro in bocca per un finale soffocato, con Hamilton che poteva sfruttare questa chance per ambire a qualcosa di più del quinto posto. “Lottare fino alla fine? Sì chiaro, mi sarebbe piaciuto – risponde il pilota Mercedes. Chi mi stava dietro aveva gomme fresche, non so se avrei potuto lottare davanti con Sainz, ma ci avrei sicuramente provato. Tutto questo però mi riporta alla memoria dei ricordi”, ha poi concluso Hamilton, dimostrando come la gara del 2021 sia rimasta una ferita aperta per lui. LEGGI TUTTO

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    F1, verdetto amaro per Hamilton: dopo 11 anni è fuori dalla lotta mondiale

    ROMA – Oltre a quelli riguardanti Ferrari e Red Bull, c’è un altro grande verdetto che scaturisce dal Gran Premio d’Italia:Lewis Hamilton non potrà diventare campione del mondo. I punti da Max Verstappen, dopo la sedicesima tappa della Formula 1, sono infatti diventati 167, una distanza incolmabile anche se il britannico dovesse arrivare primo in tutti i Gran Premi (compresa la gara sprint in Brasile) con tanto di giri veloci e ritiri da parte dell’olandese. Un verdetto negativo storico per Hamilton, che si ritrova così fuori dai giochi mondiali a sei gare dalla fine: non accadeva dal 2011, quando il pilota correva per la McLaren e non era ancora scattata l’era ibrida.
    Il duello con Schumacher
    Con la matematica che ha azzerato le chance mondiali Hamilton, la Mercedes non può fare altro che certificare il fallimento di un progetto, quello del 2022, che già dalle prime gare era evidente. Ferrari e Red Bull si sono spartite le sedici tappe finora disputate, lasciando solo podi alla casa di Brackley, ancora alla ricerca di una prima vittoria stagionale. In ballo per Hamilton c’è poi la statistica degli anni consecutivi in Formula 1 con almeno un trionfo in una gara. Al momento il sette volte campione del mondo è appaiato a quota 15 con Schumacher. Se Hamilton non dovesse vincere nelle restanti sei tappe, questa striscia positiva, che continua dal 2007, si interromperà, impedendo il sorpasso sul tedesco. LEGGI TUTTO

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    F1, De Vries: “Sto sognando, un grande grazie alla Williams”

    ROMA – “Sto sognando? Nona posizione al mio debutto in Formula 1!”. Sembra quasi non crederci Nyck De Vries, che alla sua prima gara nel massimo campionato è andato a punti nel Gran Premio d’Italia, sull’asfalto storico dell’Autodromo nazionale di Monza. L’olandese si è infatti trovato all’ultimo momento a essere chiamato dalla Williams per il ricovero per appendicite di Alexander Albon. Una volta calibrata la vettura, De Vries ha condotto la gara rimanendo dietro a Pierre Gasly ed è arrivato nono alla bandiera a scacchi.
    Le parole di De Vries
    Dalla sua l’olandese ha poi avuto la fortuna di esordire in una pista che favoriva la casa britannica. Tuttavia, De Vries è stato bravo a non commettere errori. “Ci vorranno un paio di giorni – continua il campione del mondo di Formula 2 ed E sui social – prima di realizzare tutto questo. Dal profondo del mio cuore un grande grazie a ogni singola persona che ha reso questo possibile”. De Vries ringrazia poi anche gli appassionati della Formula 1, che davanti alla gestione della safety car da parte della FIA lo hanno eletto pilota del giorno. LEGGI TUTTO