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    F1, Gp Belgio: doppietta Red Bull davanti a Sainz in FP3, fuoripista Leclerc

    SPA – Sergio Perez fa segnare il miglior tempo della terza e ultima sessione di prove libere nel Gran Premio del Belgio di F1. Il messicano della Red Bull sorprende nel finale il compagno di squadra Max Verstappen, gran protagonista della sessione, fermando il cronometro in 1:45.047, con Carlos Sainz terzo a +0.777. Qualche problema in più per Charles Leclerc, che lamenta la difficoltà nello scaldare gli pneumatici, e finisce anche fuori pista a otto minuti dal termine della sessione: una sbandata in uscita di curva 12 che lo manda in ghiaia, ma fortunatamente senza danneggiare la propria monoposto. 
    La top-10 delle FP3

    Sergio Perez (Red Bull) 1:45.047
    Max Verstappen (Red Bull) +0.137
    Carlos Sainz (Ferrari) +0.777
    Lando Norris (McLaren) +0.918
    Fernando Alonso (Alpine) +1.014
    George Russell (Mercedes) +1.024
    Charles Leclerc (Ferrari) +1.073
    Sebastian Vettel (Aston Martin) +1.119
    Esteban Ocon (Alpine) +1.554
    Pierre Gasly (AlphaTauri) +1.557 LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Belgio: Red Bull comandano le prove libere 3, Leclerc nella ghiaia

    SPA – La terza e ultima sessione di prove libere nel Gran Premio del Belgio di Formula 1 viene conquistata da Sergio Perez. Il messicano della Red Bull sorprende nel finale il compagno di squadra Max Verstappen, gran protagonista della sessione, fermando il cronometro in 1:45.047, con Carlos Sainz terzo a +0.777. Qualche problema in più per Charles Leclerc, che lamenta la difficoltà nello scaldare gli pneumatici, e finisce anche fuori pista a otto minuti dal termine della sessione: una sbandata in uscita di curva 12 che lo manda in ghiaia, ma fortunatamente senza danneggiare la propria monoposto. 
    La classifica della sessione

    Sergio Perez (Red Bull) 1:45.047
    Max Verstappen (Red Bull) +0.137
    Carlos Sainz (Ferrari) +0.777
    Lando Norris (McLaren) +0.918
    Fernando Alonso (Alpine) +1.014
    George Russell (Mercedes) +1.024
    Charles Leclerc (Ferrari) +1.073
    Sebastian Vettel (Aston Martin) +1.119
    Esteban Ocon (Alpine) +1.554
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    Formula 1: la rivoluzione di Domenicali che non piace ai soliti nostalgici

    Il Presidente e Amministratore Delegato della Formula 1, Stefano Domenicali, ha tenuto una lunga conferenza stampa nella quale ha affrontato diversi temi importanti che delineano, molto chiaramente, quale sia il progetto per la Formula 1 del futuro.Il tema cardine affrontato da Domenicali ha riguardato il format dei week end di gara, al fine di ridurre al minimo le sessioni di prove libere che non garantiscono spettacolo e punti.Inoltre, il CEO di F1 ha anticipato che nelle prossime settimane sarà ufficializzato il calendario del Campionato Mondiale F1 2023. La stagione dovrebbe avere un massimo di 24 gare, con Gran Premi come Monaco e Spa che dovrebbero trovare ancora posto anche se non è così scontato che le “gare storiche” siano poi garantite in un prossimo futuro.
    “Stiamo lavorando per evolvere alcuni aspetti della gara sprint”, ha detto Domenciali che poi ha anche aggiunto: “Il prossimo anno ne vogliamo avere sei in calendario e insieme alla FIA stiamo finalizzando i dettagli. Credo che per tutti gli spettatori e gli appassionati se in ogni giornata di attività in pista c’è un obiettivo sportivo da raggiungere sia molto meglio”.
    Su questo non possiamo che essere d’accordo con il CEO di Formula 1. L’interesse vero per gli appassionati di questo sport deriva dai duelli in pista tra i protagonisti, siano essi in una sessione di qualifiche, in una sprint race oppure in una gara “tradizionale”. Il nuovo format introdotto lo scorso anno con solamente due sessioni di prove libere e tre “main events” (Qualifiche, Spint Race e Gara) va nella giusta direzione di dare sia ai tifosi in pista che all’Audience che segue la F1 sui diversi media (TV, Internet) più spettacolo, battaglie e assegnazione di punti per i campionati.
    “Le prove libere sono molto interessanti per gli ingegneri ed i piloti – ha giustamente ricordato Domenicali -, ma alla fine credo sia più interessante lottare per qualcosa, per un obiettivo. Sarò giudicato come aggressivo, ma credo che sia meglio avere una sessione di prove libere il venerdì mattina e poi lottare per qualcosa, e questo sarà il mio input quando si parlerà di futuro a breve e lungo termine. Sono convinto che sia meglio avere un format che preveda un traguardo da raggiungere ogni volta che si scende in pista”.
    Ben detto Stefano. Se pensiamo anche ad altri sport, a pochissimi interessa il riscaldamento pre-partita oppure le sessioni di allenamento in vista di una gara o di un match. Quello che piace ai tifosi, fan o follower di uno sport sono gli eventi che mettono in competizione due squadre o una serie di atleti che si sfidano per un obiettivo o per la vittoria di tappa o finale.
    La Formula 1 è legata a tre sessioni di prove libere, una qualifica e una gara da ormai troppo tempo. E’ giusto cambiare, evolvere e pensare a come meglio soddisfare un’audience che, in questi ultimi anni, è tornata a crescere grazie alle battaglie in pista tra gli eroi di questi anni. Ed è questo uno degli aspetti sui quali Domenicali e il suoi più stretti collaboratori dovrebbero lavorare ancora, ovvero la valorizzazione del “personaggio pilota” per mettere al centro dello spettacolo più il talento e l’uomo che non la tecnica e la macchina.
    Anche sul numero di gare, Domenicali è stato molto chiaro: “L’obiettivo è avere 24 Gran Premi. Potrebbero essere 23, ma l’ordine di grandezza è quello. E al momento non ci sono progetti a lungo termine per aumentare ulteriormente il numero di gare. Lo ritengo un po’ il limite con il format attuale”. Il cambio di format però potrebbe aprire a un ulteriore allungamento del calendario ma di questo se ne riparlerà non prima del 2026, anno in cui sarà varato anche il nuovo regolamento tecnico.
    Legato al calendario, un altro tema importante affrontato da Domenicali è quello del futuro delle piste storiche e di un Gran Premio in Africa, unico continente a non ospitare la Formula 1. In particolare parlando di Monaco e Spa, Domenicali ha ribadito: “Nelle prossime due settimane faremo circolare la versione finale del calendario 2023. Ci tengo però a dire che non ho mai detto che questo weekend sarà l’ultimo Gran Premio del Belgio. Stiamo parlando con tanti promotori, incluso quelli di Spa. L’equilibrio sarà trovare il giusto mix con un terzo delle gare in Europa, un terzo in Medio Oriente e la parte restante nell’area americana”.
    Il CEO della F1, sempre parlando di gare su circuiti storici, ha anche aggiunto: “Abbiamo sempre detto che le gare storiche anche se non possono garantire i soldi che portano altri promoter, hanno il nostro pieno rispetto. Monza quest’anno celebrerà i suoi cento anni di storia ed è un traguardo eccezionale. Ma, e lo dico da italiano, ho sempre detto che la storia non è sufficiente a garantirsi un futuro, e Monza ha bisogno di aggiornare la sua struttura”.
    Domenicali ha infine accennato al possibile ingresso del Sudafrica in calendario: “Vogliamo avere una gara in Africa e oggi il posto più idoneo è il Sudafrica. Stiamo parlando da tempo con i promotori locali e ci sono buone possibilità, ma vogliamo un impegno a lungo termine, non ci piace l’idea di recarci in un posto per un anno e poi salutare tutti. È una situazione che sta richiedendo tempo, ma credo che saremo in grado di fare chiarezza nei prossimi giorni. Di certo c’è che vogliamo prenderci l’impegno di tornare nel continente africano, e vogliamo tornarci nel modo giusto. Credo che si saranno novità al massimo entro due settimane”.
    La rivoluzione voluta da Domenicali sta incontrando le critiche dei “soliti nostalgici” legati ad una Formula 1 che non dovrebbe mai cambiare! Niente paura: sono gli stessi che erano critici anche verso gli ultimi due cambi regolamentari che invece ci hanno regalato una bellissima Formula 1, un po’ diversa dal passato ma comunque all’altezza del nome che porta! LEGGI TUTTO

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    F1, Binotto: “In Belgio possiamo vincere sia con Sainz che con Leclerc”

    ROMA – La Ferrari ha scelto il Gp di Belgio per sostituire la power unit di Charles Leclerc, che quindi partirà indietro in griglia (come Max Verstappen e non solo) nel quattordicesimo round del mondiale F1. A spiegare le ragioni di questa mossa è il team principal del Cavallino Rampante, Mattia Binotto, che ha dichiarato: “Qui ci sono ottime possibilità di una rimonta, abbiamo scelto di far scontare qui la penalità a Charles perché su questa pista è facile superare e inoltre c’è un’elevata probabilità di safety car. Noi puntiamo alla vittoria, sia con Sainz che con Leclerc, non solo qui ma ovunque. Dobbiamo dimostrare di essere cresciuti, perché nella prima parte di campionato non abbiamo raccolto i risultati consoni al potenziale della vettura”. 
    “Non serve cambiare uomini”
    Leclerc si presenta alla ripresa del mondiale F1 con 80 punti di svantaggio da Max Verstappen e, al netto dei guasti meccanici o elettronici, molte critiche sono state rivolte anche alle decisioni prese in termini di strategia. Su questo punto, Binotto glissa: “In Ungheria non è stato un errore, ma qualcosa che non ha funzionato a livello di gomme. Anche gli altri sbagliano, non bisogna cambiare uomini ma soltanto crescere”. LEGGI TUTTO

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    F1 Gp Belgio, Binotto: “Puntiamo a vincere con Sainz e Leclerc”

    ROMA – Charles Leclerc partirà dalle retrovie nel Gp del Belgio (così come diversi altri piloti, tra cui Max Verstappen), quattordicesimo appuntamento del mondiale F1, per la scelta della Ferrari di cambiare la power unit sulla monoposto del monegasco. A spiegare le ragioni di questa mossa è il team principal del Cavallino Rampante, Mattia Binotto, che ha dichiarato: “Qui ci sono ottime possibilità di una rimonta, abbiamo scelto di far scontare qui la penalità a Charles perché su questa pista è facile superare e inoltre c’è un’elevata probabilità di safety car. Noi puntiamo alla vittoria, sia con Sainz che con Leclerc, non solo qui ma ovunque. Dobbiamo dimostrare di essere cresciuti, perché nella prima parte di campionato non abbiamo raccolto i risultati consoni al potenziale della vettura”. 
    “Dobbiamo solo crescere”
    Leclerc si presenta alla ripresa del mondiale F1 con 80 punti di svantaggio da Max Verstappen e, al netto dei guasti meccanici o elettronici, molte critiche sono state rivolte anche alle decisioni prese in termini di strategia. Su questo punto, Binotto glissa: “In Ungheria non è stato un errore, ma qualcosa che non ha funzionato a livello di gomme. Anche gli altri sbagliano, non bisogna cambiare uomini ma soltanto crescere”. LEGGI TUTTO

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    F1, Alfa Romeo e Sauber si separano a fine 2023

    ROMA – Alfa Romeo ha annunciato il termine della collaborazione con Sauber al termine della stagione 2023 di F1. Stellantis, gruppo proprietario della casa italiana, ha infatti diffuso un comunicato stampa in cui rende nota la decisione. Come si legge nella nota, lo storico marchio del Biscione “aveva annunciato il ritorno in F1 nel 2017 con un progetto a lungo termine, e a luglio 2022 aveva preso la decisione di continuare la partnership con Sauber anche per il 2023, visti i risultati promettenti della prima parte di stagione, sia in termini di prestazioni che di marketing e collaborazione positiva con il team”. L’annuncio segue di poche ore quello dell’ingresso di Audi nel Circus a partire dal 2026, e non è un caso, visto che la casa dei quattro anelli dovrebbe procedere con l’acquisizione di quote azionarie di Sauber nell’immediato futuro.
    Il futuro di Alfa Romeo
    Al momento, non è dato sapere quali saranno le mosse future dell’azienda italiana. Non è infatti da escludere che Alfa Romeo rimanga in F1 facendo da sponsor principale ad un’altra scuderia, ma attualmente non ci sono certezze in tal senso. Quel che è certo, invece, è che ai piani alti non c’è fretta. Ancora dal comunicato di Stellantis, infatti, si legge: “Dato che il risanamento economico e industriale verrà raggiunto nel 2022, Alfa Romeo si riserva ora di valutare tra le diverse opportunità sul tavolo per decidere qual è la migliore per soddisfare la strategia e il posizionamento del marchio a lungo termine”.  LEGGI TUTTO

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    F1, a fine 2023 si interrompe binomio Alfa Romeo-Sauber

    ROMA – Alfa Romeo e Sauber non saranno più insieme una volta che sarà conclusa la stagione 2023 di F1. Stellantis, gruppo proprietario della casa italiana, ha infatti diffuso un comunicato stampa in cui rende nota la decisione. Come si legge nella nota, lo storico marchio del Biscione “aveva annunciato il ritorno in F1 nel 2017 con un progetto a lungo termine, e a luglio 2022 aveva preso la decisione di continuare la partnership con Sauber anche per il 2023, visti i risultati promettenti della prima parte di stagione, sia in termini di prestazioni che di marketing e collaborazione positiva con il team”. L’annuncio segue di poche ore quello dell’ingresso di Audi nel Circus a partire dal 2026, e non è un caso, visto che la casa dei quattro anelli dovrebbe procedere con l’acquisizione di quote azionarie di Sauber nell’immediato futuro.
    Le prossime mosse di Alfa Romeo
    Al momento, non è dato sapere quali saranno le mosse future dell’azienda italiana. Non è infatti da escludere che Alfa Romeo rimanga in F1 facendo da sponsor principale ad un’altra scuderia, ma attualmente non ci sono certezze in tal senso. Quel che è certo, invece, è che ai piani alti non c’è fretta. Ancora dal comunicato di Stellantis, infatti, si legge: “Dato che il risanamento economico e industriale verrà raggiunto nel 2022, Alfa Romeo si riserva ora di valutare tra le diverse opportunità sul tavolo per decidere qual è la migliore per soddisfare la strategia e il posizionamento del marchio a lungo termine”.  LEGGI TUTTO