More stories

  • in

    F1, Vettel: “Fuori dal Circus potrei annoiarmi, si vedrà in quanto tempo”

    ROMA – Dal 2023 la Formula 1 sarà orfana di Sebastian Vettel, che ha annunciato il suo ritiro. Il quattro volte iridato però lascia delle dichiarazioni ai canali ufficiali del Circus che lasciano intendere un suo possibile ritorno in un futuro non meglio precisato. “Mi sto allontanando da questo mondo e non ho preso in considerazione nulla per il momento. Ma sarà il tempo a dire come mi sentirò. Potrei annoiarmi lontano dalla Formula 1 e questo potrebbe accadere in tre mesi o fra tre anni”, ha infatti detto l’ex Ferrari, che verrà sostituito da Fernando Alonso, nuovo pilota Aston Martin.
    La scelta di Vettel
    Sempre in giro per il mondo per i Gran Premi e altri eventi, Vettel ha ora avvertito la necessità di fermarsi all’età di 35 anni. “Sono felice di poter dedicare più tempo ad altre cose, di vedere più frequentemente i bambini e la famiglia”. I due anni all’Aston Martin non sono stati all’altezza dei suoi anni in Red Bull o in Ferrari. Viene così da chiedersi se sia stata la scelta giusta quella di firmare per il team di Lawrance Stroll. “Sono contento della mia decisione, anche se ora ci sono tanti ‘se’ e tanti ‘ma’. Ci aspettavamo di essere più competitivi ma questa è stata un’opportunità che ho cercato di sfruttare al massimo”, ha risposto Vettel per concludere, che saluta la Formula 1 dopo 17 stagioni. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Latifi lascerà la Williams a fine stagione: è ufficiale

    ROMA – Le strade di Nicholas Latifi e della Williams si separano qui. La scuderia britannica di Formula 1 ha infatti pubblicato una nota ufficiale nella quale si comunica che il canadese non sarà più un suo pilota al termine della stagione 2022. Latifi ha trascorso con Williams tre dei suoi quattro anni. Nella stagione in corso non è riuscito a dare una svolta alla sua avventura, essendo finora a quota zero in questo 2022.
    Le parole di Latifi
    “Dunque, lascerò la Williams alla fine di quest’anno. Sono stato onorato per averli rappresentati in pista negli ultimi 3 anni. Un enorme ringraziamento a tutto il team: è stato un viaggio incredibile e mi sono goduto ogni secondo. Ora sono determinato a chiudere positivamente il 2022 e le sue restanti sei gare”, ha scritto Latifi sui propri canali social. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Latifi-Williams: a fine stagione sarà addio

    ROMA – Ora è ufficiale: Nicholas Latifi e la Williams si diranno addio a fine 2022. Nel paddock da tempo di rincorrevano le voci su un immnente divorzio tra il pilota canadese e la scuderia britannica di Formula 1 che infatti arriva oggi con un comunicato ufficiale nel quale si rende nota la decisione della Williams. Latifi ha trascorso con il team di Alexander Albon tre dei suoi quattro anni, nei quali – a dire la verità – è stato menzionato più per i suoi fuoripista che per i piazzamenti a punti, finora a quota zero in questa stagione.
    Il grazie di Latifi
    Il più noto di questi incidenti Latifi lo ha subìto ad Abu Dhabi l’anno scorso. Ed è stato grazie a quella safety car che poi Max Verstappen ha vinto il Mondiale dello scorso anno. Per annunciare la notizia, il canadese scrive così sui propri canali social: “Dunque, lascerò la Williams alla fine di quest’anno. Sono stato onorato per averli rappresentati in pista negli ultimi 3 anni. Un enorme ringraziamento a tutto il team: è stato un viaggio incredibile e mi sono goduto ogni secondo. Ora sono determinato a chiudere positivamente il 2022 e le sue restanti sei gare”. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Tsunoda rinnova con AlphaTauri: Gasly verso l’Alpine?

    Il rinnovo di Yuki Tsunoda con l’AlphaTauri può spingere Pierre Gasly verso l’Alpine, alla ricerca del sostituto di Fernando Alonso per la prossima stagioneYuki Tsunoda of Japan and Scuderia AlphaTauri prepares to drive on the grid during the F1 Grand Prix of Miami at the Miami International Autodrome on May 08, 2022 in Miami, Florida. (Photo by Peter Fox/Getty Images) LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Hamilton giura amore alla Mercedes: “Qui per restare fino alla fine”

    ROMA – “Per anni ci sono state voci sul mio ritiro. Io mi sento più in forma che mai. Amo quello che sto facendo e non ho intenzione di fermarmi presto“. Sono parole chiare e mirate quelle che Lewis Hamilton pronuncia ai microfoni ufficiali della Formula 1. Il pilota della Mercedes sente che ha ancora molto da dare al mondo delle quattro ruote e in particolare alla scuderia di Brackley e aggiunge: “Il mio obiettivo è sempre stato quello di stare con la Mercedes. C’è molto lavoro, molto da realizzare insieme, e penso che sarò sempre con la Mercedes fino all’ultimo dei miei giorni”.
    Niente pensione
    Lewis Hamilton quindi non lascia, anzi raddoppia e mette sul piatto l’ipotesi di diventare per l’ottava volta in carriera campione del mondo, impresa sfuggitagli l’anno scorso. “Sento di poter correre per un po’ più a lungo. Vincere il titolo? È una sfida. Visto che nessun pilota nella storia c’è mai riuscito, voglio provarci”. Giunto a 37 anni, il tempo a disposizione di Hamilton però non è molto e il pilota Mercedes prova a prendere con filosofia l’età che avanza: “Immagino che, invecchiando, ti rendi conto che il viaggio è la parte più importante”, ha concluso il britannico di Stevenage. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Hamilton fedele alla Mercedes: “Qui per restare fino alla fine”

    ROMA – La carriera di Lewis Hamilton è arrivata al capolinea? Neanche per sogno. Emerge questo dall’intervista che il sette volte campione del mondo ha concesso ai microfoni ufficiali della Formula 1. Il finale di stagione dell’anno scorso è stato deludente, quest’anno la vittoria non è ancora arrivata, ma Hamilton risponde: “Per anni ci sono state voci sul mio ritiro. Io mi sento più in forma che mai. Amo quello che sto facendo e non ho intenzione di fermarmi presto“. Il pilota della Mercedes sente quindi che ha ancora molto da dare al mondo delle quattro ruote e in particolare alla scuderia di Brackley e aggiunge: “Il mio obiettivo è sempre stato quello di stare con la Mercedes. C’è molto lavoro, molto da realizzare insieme, e penso che sarò sempre con la Mercedes fino all’ultimo dei miei giorni”.
    Le parole di Hamilton
    Lewis Hamilton quindi non lascia, anzi raddoppia e mette sul piatto l’ipotesi di diventare per l’ottava volta in carriera campione del mondo, impresa sfuggitagli l’anno scorso. “Sento di poter correre per un po’ più a lungo. Vincere il titolo? È una sfida. Visto che nessun pilota nella storia c’è mai riuscito, voglio provarci”. “Immagino che, invecchiando, ti rendi conto che il viaggio è la parte più importante”, chiosa però Hamilton, consapevole dei suoi ormai 37 anni e del fatto che il tempo a sua disposizione non è indefinto. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Horner: “Hamilton a pezzi prima di Silverstone 2021, l'aria era tesa”

    ROMA – “È stato più Verstappen a entrare nella testa di Hamilton, che il contrario. Quest’ultimo era il sette volte campione che improvvisamente aveva tutto da perdere”. Ai microfoni di “Beyond The Grid” podcast ufficiale della Formula 1, Christian Horner torna così sul duello mondiale che ha caratterizzato tutto il 2021: quello tra Max Verstappen e Lewis Hamilton. “Max – continua il team principal della Red Bull – era il ragazzino che si prendeva ogni rischio e che le provava tutte e da perdere non aveva niente. Alcuni dei suoi sorpassi lo scorso anno sono stati stupefacenti. E si vedeva come questi abbiamo iniziato a innervosire Lewis”. “C’era tensione e lo si sentiva. Non ho mai sentito Hamilton riconoscere le capacità di Verstappen”, ha aggiunto il britannico.
    L’incidente a Copse
    Per irrobustire la sua tesi, Horner rievoca il Gran Premio di Gran Bretagna dello scorso anno, quando alla curva Copse Verstappen è andato violentemente a muro dopo un contatto con lo stesso Hamilton. “Dopo che Hamilton si era qualificato in pole a Silverstone e Max ha vinto la gara Sprint, si vedeva che Lewis era come spezzato. E se Max fosse riuscito a sorpassare a Copse io credo che avrebbe preso il largo”. “La rivalità ha toccato più Hamilton che Verstappen, perché Max aveva tutto da guadagnare in quella situazione”, ha sostenuto Horner. “La rivalità con Leclerc è diversa, perché loro due hanno corso l’uno contro l’altro fin da quando erano bambini e c’era un rispetto reciproco”, conclude poi Horner, tornando al 2022, dove in molti si aspettavano una lotta aperta fino alla fine tra Verstappen e Leclerc. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Horner: “Hamilton non ha mai riconosciuto il valore di Verstappen”

    ROMA – La Formula 1 2022 sta per volgere al termine e Max Verstappen è vicino a mettere le mani sul suo secondo titolo mondiale. Tuttavia, a far discutere è ancora l’epilogo della scorsa stagione e il duello tra l’olandese e Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo con la Mercedes. A parlare del 2021 è Christian Horner, team principal della Red Bull, che al podcast ufficiale del Circus “Beyond The Grid” racconta: “È stato più Verstappen a entrare nella testa di Hamilton, che il contrario. Quest’ultimo era il sette volte campione che improvvisamente aveva tutto da perdere. Max era il ragazzino che si prendeva ogni rischio e che le provava tutte e da perdere non aveva niente. Alcuni dei suoi sorpassi lo scorso anno sono stati stupefacenti. E si vedeva come questi abbiamo iniziato a innervosire Lewis”. “C’era tensione e lo si sentiva. Non ho mai sentito Hamilton riconoscere le capacità di Verstappen”, ha aggiunto il britannico.
    L’episodio di Silverstone
    Per irrobustire la sua tesi, Horner rievoca il Gran Premio di Gran Bretagna dello scorso anno, quando alla curva Copse Verstappen è andato violentemente a muro dopo un contatto con lo stesso Hamilton. “Dopo che Hamilton si era qualificato in pole a Silverstone e Max ha vinto la gara Sprint, si vedeva che Lewis era come spezzato. E se Max fosse riuscito a sorpassare a Copse io credo che avrebbe preso il largo”. “La rivalità ha toccato più Hamilton che Verstappen, perché Max aveva tutto da guadagnare in quella situazione”, ha sostenuto Horner. Parlando della stagione in corso, Horner poi conclude: “La rivalità con Leclerc è diversa, perché loro due hanno corso l’uno contro l’altro fin da quando erano bambini e c’era un rispetto reciproco”. LEGGI TUTTO