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    F1, Hamilton punge i rivali: “Mi hanno copiato”

    ROMA – Nonostante i risultati non siano all’altezza delle ultime stagioni, Lewis Hamilton è ancora capace di prendersi la scena in Formula 1. Il pilota della Mercedes, nel corso della sua lunga carriera, ha saputo costruirsi un’immagine anche fuori dal circuito, abbracciando inoltre battaglie sociali contro le discriminazioni. Nell’intervista ai microfoni di “Cna Luxury”, però, ciò di cui il sette volte campione del mondo si mostra più fiero è il lavoro fatto assieme ai suoi team per le monoposto: “Sono stato capace di riprogettare da zero, con i miei ingegneri, il volante, i pedali e il sedile di una F1 – ha spiegato -. È una cosa di cui sono molto orgoglioso, perché mi piace molto lavorare sull’ergonomia dell’auto. Avrei dovuto metterci il copyright”. Hamilton ha poin proseguito: “Alla McLaren ho ridisegnato il volante, in Mercedes ho fatto lo stesso, e gli altri team ce lo hanno copiato, prima quelli vecchi erano circolari, ora c’è una parte superiore e la maniglia che scende non si unisce a quella inferiore”.
    Tra hobby e solidarietà
    Hamilton ha poi raccontato i suoi hobby al di fuori del Circus: “Adoro la musica, produrla, scrivere canzoni, cantare. Ho un amico che è produttore e ingegnere, ci sedevamo al computer insieme prima che la pandemia spegnesse tutto. Così ho ordinato tutta l’attrezzatura online e ho scaricato TeamViewer, mentre il mio amico da Los Angeles controllava il computer da remoto. In quella pausa abbiamo registrato 30 canzoni, non pensavo fosse possibile”. Qualche parola anche sulle iniziative benefiche che lo vedono protagonista: “Ho una partnership con Mercedes chiamata Ignite, che è la nostra fondazione, e uno dei progetti è portare 1.000 ragazze nel nostro sport. Poi c’è Mission 44, per affrontare alcuni temi portati dalla discriminazione. Si tratta di responsabilizzazione e rappresentanza, promozione e miglioramento del nostro modo di comportarci. Questa è una delle cose che mi appassiona davvero, su cui passo molto del mio tempo a lavorare”.
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    Hamilton, il goat F1 tra musica, tatuaggi, orecchini, razzismo e rivali: “Ecco come si vince”

    ROMA – Quest’anno non chiuderà ai vertici del campionato, ma Lewis Hamilton a 37 anni è ancora il volto più importante della Formula 1. Il pilota della Mercedes, nel corso della sua lunga carriera, ha saputo costruirsi un’immagine anche fuori dal circuito, abbracciando inoltre battaglie sociali contro le discriminazioni. Nell’intervista ai microfoni di “Cna Luxury”, però, ciò di cui il sette volte campione del mondo si mostra più fiero è il lavoro fatto assieme ai suoi team per le monoposto: “Sono stato capace di riprogettare da zero, con i miei ingegneri, il volante, i pedali e il sedile di una F1 – ha spiegato -. È una cosa di cui sono molto orgoglioso, perché mi piace molto lavorare sull’ergonomia dell’auto. Avrei dovuto metterci il copyright”. Hamilton ha poin proseguito: “Alla McLaren ho ridisegnato il volante, in Mercedes ho fatto lo stesso, e gli altri team ce lo hanno copiato, prima quelli vecchi erano circolari, ora c’è una parte superiore e la maniglia che scende non si unisce a quella inferiore”.
    Le passioni di Lewis
    Hamilton ha poi raccontato i suoi hobby al di fuori del Circus: “Adoro la musica, produrla, scrivere canzoni, cantare. Ho un amico che è produttore e ingegnere, ci sedevamo al computer insieme prima che la pandemia spegnesse tutto. Così ho ordinato tutta l’attrezzatura online e ho scaricato TeamViewer, mentre il mio amico da Los Angeles controllava il computer da remoto. In quella pausa abbiamo registrato 30 canzoni, non pensavo fosse possibile”. Qualche parola anche sulle iniziative benefiche che lo vedono protagonista: “Ho una partnership con Mercedes chiamata Ignite, che è la nostra fondazione, e uno dei progetti è portare 1.000 ragazze nel nostro sport. Poi c’è Mission 44, per affrontare alcuni temi portati dalla discriminazione. Si tratta di responsabilizzazione e rappresentanza, promozione e miglioramento del nostro modo di comportarci. Questa è una delle cose che mi appassiona davvero, su cui passo molto del mio tempo a lavorare”.
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    F1, Sainz: “Chi esamina i miei dati mi valuta un grande talento”

    “Ogni compagno di squadra, team principal, ingegnere che ha esaminato i miei dati, mi ha valutato come un grande talento”. E’ questo il pensiero di Carlos Sainz, alla vigilia del Gran Premio degli Stati Uniti. Intervistato da Roberto Chinchero per Motorsport.com, il pilota spagnolo della Ferrari ha parlato della sua seconda stagione con la Scuderia […] LEGGI TUTTO

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    F1, La storia del Gran Premio degli Stati Uniti dal 1959 ad oggi

    Dopo il trionfo di Max Verstappen in Giappone, è già tempo di volare negli Stati Uniti.Dopo un solo un weekend di pausa, la Formula 1 è pronta a tornare in pista. Il diciannovesimo appuntamento del calendario 2022 prevede la trasferta americana in Texas, dove sarà di scena il Gran Premio degli Stati Uniti sul Circuito delle Americhe, ad Austin. LEGGI TUTTO

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    F1, Audi sogna in grande: per il 2026 l'obiettivo è Sainz

    ROMA – Audi sogna in grande. La casa tedesca, a partire dal 2026, entrerà a frar parte del mondo della Formula 1 principalmente come fornitore di motori e sembra avere già le idee piuttosto chiare su quale sia il pilota ideale per partire in pista: “I piloti saranno presenti fin dall’inizio e lavoreranno molto al simulatore. Naturalmente mi piacerebbe avere Carlos Sainz, ma è molto, molto presto per parlare di questo. In ogni caso, la nostra coppia di piloti sarà decisa dal mercato, non dalla nazionalità” si è lasciato scappare il responsabile del progetto F1 Adam Baker nel corso di un evento a Madrid.
    Audi sogna il podio
    Audi, comunque, punta a lasciare il segno fin da subito in Formula 1 partendo forte già dalle prime gare in cui sarà protagonista: “La Formula 1 è in trasformazione. Abbiamo appena iniziato con lo sviluppo dei motori e non abbiamo intenzione di correre prima del 2026. Siamo fiduciosi che il cambiamento delle regole sulle power unit ci permetterà di essere competitivi fin dall’inizio. Partire sul podio in qualche gara sarebbe bello”, ha ammesso Baker che punta a stupire tutti portando l’Audi al vertice nel giro di poche stagioni.
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    F1, Audi e Ferrari: che può succedere

    ROMA – Audi, a partire dal 2026, entrerà a frar parte del mondo della Formula 1 principalmente come fornitore di motori. La casa tedesca, però, sembra avere già le idee piuttosto chiare su quale sia il pilota ideale per partire in pista: “I piloti saranno presenti fin dall’inizio e lavoreranno molto al simulatore. Naturalmente mi piacerebbe avere Carlos Sainz, ma è molto, molto presto per parlare di questo. In ogni caso, la nostra coppia di piloti sarà decisa dal mercato, non dalla nazionalità” si è lasciato scappare il responsabile del progetto F1 Adam Baker nel corso di un evento a Madrid.
    Gli obiettivi di Audi in Formula 1
    Audi, comunque, punta a lasciare il segno fin da subito in Formula 1 partendo forte già dalle prime gare in cui sarà protagonista: “La Formula 1 è in trasformazione. Abbiamo appena iniziato con lo sviluppo dei motori e non abbiamo intenzione di correre prima del 2026. Siamo fiduciosi che il cambiamento delle regole sulle power unit ci permetterà di essere competitivi fin dall’inizio. Partire sul podio in qualche gara sarebbe bello”, ha ammesso Baker che punta a stupire tutti portando l’Audi al vertice nel giro di poche stagioni.
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    F1, Verstappen: “Non mi vedo in pista fino a quarant'anni”

    ROMA – Max Vertstappen ha appena conquistato il  secondo titolo iridato consecutivo in F1, ma l’olandese oltre che a godersi il presente è già proiettato verso il prosieguo della sua carriera. “Potrei avere una carriera molto lunga, ma non mi vedo in pista fino a quarant’anni – afferma a Sky Sport -. Ci sono altre cose che vorrei fare. Per ora comunque mi diverto molto e vorrei essere competitivo ancora per qualche anno, anche perché ho un contratto fino al 2028. Dopodiché vedremo come andranno le cose. Forse farò qualche esperienza nel mondo del motorsport, perché è importante fare anche altre esperienze”.
    “Resteremo forti per tanti anni”
    Verstappen dopo la battaglia fino all’ultimo giro del 2021 con Lewis Hamilton si è assicurato il titolo piloti 2022 dominando la stagione. L’olandese della Red Bull finora ha infatti conquistato 12 vittorie con anche 2 successi nella Sprint Race. “Per me i numeri non sono così importanti, voglio solo godermi il momento. Sono parte di questa squadra da tanto tempo e spero di rimanere ancora tanto tempo con Red Bull. Poi – ha concluso l’olandese – con le persone che abbiamo all’interno del team credo davvero che resteremo forti per tanti anni”.

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    F1, Verstappen e la clamorosa rivelazione sul futuro

    ROMA – Max Vertstappen ha aggiunto in bacheca il secondo titolo iridato consecutivo in F1, ma la mente dell’olandese è già rivolta verso il futuro. “Potrei avere una carriera molto lunga, ma non mi vedo in pista fino a quarant’anni – ha spiegato a Sky Sport -. Ci sono altre cose che vorrei fare. Per ora mi diverto molto e vorrei essere competitivo ancora per qualche anno, anche perché ho un contratto fino al 2028. Dopodiché vedremo come andranno le cose. Forse farò qualche esperienza nel mondo del motorsport, perché è importante fare anche altre esperienze”.
    “Mi godo il momento”
    Per Verstappen un campionato del mondo diametralmente opposto rispetto allo scorso deciso all’ultimo Gran Premio. Infatti l’olandese della Red Bull ha già conquistato 12 vittorie finora con anche 2 successi nella Sprint Race. “Per me i numeri non sono così importanti, voglio solo godermi il momento. Sono parte di questa squadra da tanto tempo e spero di rimanere ancora tanto tempo con Red Bull. Poi – conclude l’olandese – con le persone che abbiamo all’interno del team credo davvero che resteremo forti per tanti anni”.

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