More stories

  • in

    F1, Rosberg in aiuto della Sardegna: piantati 4000 alberi nell'Oristanese

    ROMA – Nico Rosberg, con il suo Rosberg X Racing ed Extreme E in aiuto della Sardegna. Proprio nella giornata di ieri mercoledì 1° dicembre sono partite le operazioni di ripristino di un’area di 20 mila ettari devastata dagli incendi della scorsa estate. L’iniziativa prevede che vengano piantati 4.000 tra alberi e arbusti per accelerare la ripresa della vegetazione. Altri 1000 alberi invece sono stati destinati ad un altro comune sardo, quello di Teulada. LEGGI TUTTO

  • in

    F1: incendi in Sardegna, Rosberg pianta 4000 alberi nelle zone colpite

    ROMA – Il Rosberg X Racing ed Extreme E hanno dato il via ieri pomeriggio nella città di Sennariolo, in provincia di Oristano, alle operazioni di ripristino di un’area di 20 mila ettari devastata dagli incendi della scorsa estate. L’iniziativa prevede che vengano piantati 4.000 tra alberi e arbusti per accelerare la ripresa della vegetazione. Altri 1000 alberi invece sono stati destinati ad un altro comune sardo, quello di Teulada.
    “Supportiamo progetti sociali”
    Lo stesso Nico Rosberg ha voluto ribadire la sua vicinanza al popolo sardo. “Rosberg X Racing non è sinonimo soltanto di corse. Siamo venuti qui in Sardegna per promuovere un importante messaggio insieme ai nostri partner. Siamo sempre vicini a progetti sociali e ambientali in tutte le tappe. Spero – conclude l’ex campione del mondo di F1 – che col nostro aiuto la Sardegna possa tornare il più velocemente possibile alla sua naturale bellezza e non potrei essere più orgoglioso di così della nostra vision”.
    Clicca qui per non perderti tutte le news ed i pronostici di Formula 1 LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Domenicali: “Binotto? Io in Ferrari nella sua stessa situazione”

    ROMA – Stefano Domenicali ha parlato delle dimissioni di Mattia Binotto dal ruolo di team principal della Ferrari. Il Ceo della Formula 1, che a Maranello in passato ha ricoperto la stessa mansione dell’ingegnere italiano, ha commentato la situazione della Rossa, ora a caccia del sostituto di Binotto in vista della stagione 2023. “Mi sono trovato nella stessa posizione molti anni fa, nelle medesime circostanze – ha detto ai microfoni di “Sky UK” -.Voglio augurargli di restare focalizzato e di credere in se stesso”. Guarda la galleryRoberto Carlos impazzisce per Sainz, Alonso e Verstappen al GP del Brasile!
    Le parole di Domenicali
    “Non voglio entrare nelle dinamiche della squadra, ma di sicuro voglio augurarle il meglio per il futuro – ha aggiunto Domenicali -. Quando si è secondi con la Ferrari, è un risultato che non basta. Spero che possano trovare la soluzione giusta, perché hanno fatto un grande recupero rispetto a due anni fa. Abbiamo bisogno di una Ferrari competitiva e che abbia una buona squadra, forte e con piloti altrettanto forti per lottare contro gli altri. Sono sicuro che ci saranno più squadre pronte a lottare per la vittoria. L’obiettivo e la speranza è quello di arrivare all’ultima gara con una bella lotta sportiva in pista e ci sono tutte le premesse. Tutti attendono con ansia la prima gara in Bahrain”.
    Clicca qui per non perderti tutte le news ed i pronostici di Formula 1 LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Domenicali su Binotto: “In Ferrari ho vissuto la sua situazione”

    ROMA – “Mi sono trovato nella stessa posizione molti anni fa, nelle medesime circostanze. Voglio augurargli di restare focalizzato e di credere in se stesso”. Stefano Domenicali ha parlato così ai microfoni di “Sky UK” delle dimissioni di Mattia Binotto dal ruolo di team principal della Ferrari. Il Ceo della Formula 1, che a Maranello in passato ha ricoperto la stessa mansione dell’ingegnere italiano, ha commentato la situazione della Rossa, ora a caccia del sostituto di Binotto in vista della stagione 2023.Guarda la galleryF1, i piloti più pagati: un ex Ferrari sul podio, indietro Leclerc e Sainz
    Sulla Ferrari
    “Non voglio entrare nelle dinamiche della squadra, ma di sicuro voglio augurarle il meglio per il futuro – ha aggiunto Domenicali -. Quando si è secondi con la Ferrari, è un risultato che non basta. Spero che possano trovare la soluzione giusta, perché hanno fatto un grande recupero rispetto a due anni fa. Abbiamo bisogno di una Ferrari competitiva e che abbia una buona squadra, forte e con piloti altrettanto forti per lottare contro gli altri. Sono sicuro che ci saranno più squadre pronte a lottare per la vittoria. L’obiettivo e la speranza è quello di arrivare all’ultima gara con una bella lotta sportiva in pista e ci sono tutte le premesse. Tutti attendono con ansia la prima gara in Bahrain”.
    Clicca qui per non perderti tutte le news ed i pronostici di Formula 1 LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Stefano Domenicali: “Anni fa, mi sono trovato nella stessa situazione di Binotto”

    Dopo le dimissioni di Mattia Binotto, sono stati in molti a commentare la notizia. Non ultimo, Stefano Domenicali che, nel 2014 si era trovato nella stessa situazione dell’ex Team Principal della Scuderia Ferrari. Le sue parole a Sky Sports (UK).“Non voglio entrare nelle dinamiche della squadra (Ferrari, ndr), di sicuro voglio augurargli il meglio per il suo futuro”. Sono queste le dichiarazioni di Domenicali, raccolte da Sky Sports (UK).
    L’attuale CEO della Formula 1 ha poi aggiunto: “Mi sono trovato nella stessa situazione e posizione molti anni fa e voglio augurargli – riferendosi a Binotto – di rimanere concentrato e di credere in se stesso”.
    Domenicali, che è stato Team Principal della Scuderia di Maranello dal 2008 al 2014, ha poi proseguito dicendo: “E naturalmente, d’altra parte, spero che la Ferrari trovi la soluzione giusta, perché ha fatto un grande recupero rispetto a dove si trovava due anni fa. Abbiamo bisogno che la Ferrari sia competitiva e che abbia una buona squadra, una squadra forte, piloti forti per lottare contro gli altri, quindi questo è davvero l’augurio che mi faccio”.
    Domenicali, che ha appena concluso la sua seconda stagione come amministratore delegato della F1, si dice ottimista sul fatto che la Ferrari possa partecipare a una lotta a tre per il titolo con Red Bull e Mercedes nella prossima stagione: “Questo è il sogno. Non è un sogno, è più di un sogno, credo che accadrà”.
    E ora che Ross Brawn ha annunciato che andrà in pensione, forse Domenicali potrebbe offrire il posto di direttore generale Motorsport per la F1 proprio a Mattia Binotto. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, nel 2022 la Mercedes ha trovato il faro nella tempesta

    Prima le grandi aspettative per il disegno “zero sidepods”. Poi il porpoising e il forte drag patiti dalla W13. Una serie di problemi che avevano fatto pensare a un progetto addirittura da cestinare. Ma ecco la risalita tecnica e politica del team di Brackley. L’estrema affidabilità, la capacità di team e piloti nel portare al limite il potenziale della vettura, massimizzando al contempo i risultati. Uniti a una serie di vittorie politiche, quali l’approvazione della direttiva tecnica DT039 e il Cash-Gate in cui è incappata la Red Bull. Tutti elementi utili per riconoscere il team-azienda Mercedes, ancora una volta, come il migliore del paddock quanto a serietà e dedizione. UNA TEMPESTA INASPETTATA
    “La pancia non c’è più”. Così a pochi giorni dai secondi test pre stagionali del Bahrain, Giorigio Terruzzi sul “Corriere Della Sera” aveva spoilerato la famosa grigiona senza pance. Un’astronave, frutto del geniale binomio Owen-Allison, totalmente diversa da quella scesa in pista nei primi test di Barcellona e in grado di infliggere distacchi devastanti al resto della griglia di partenza.
    Il paddock già rumoreggiava, ma la filosofia avveniristica, una volta passata dal simulatore di Brackley alla pista, è scoppiata come una bolla di sapone.
    Sì perché la W13, si è subito dimostrata incapace di ingaggiare le vetture di punta, Ferrari e Red Bull, nella lotta al vertice.
    La nuova freccia d’argento nella prima parte di stagione è soffocata nei problemi relativi al Porpoising, il famoso saltellamento che abbiamo imparato a conoscere con queste nuove vetture ad effetto suolo. Ma non solo: “sotto ogni strato della cipolla”, come ha dichiarato Toto Wolff, “saltava fuori un nuovo problema”. Una vettura nervosa in curva, incomprensibile riguardo la gestione gomme e afflitta da cronici problemi di forte resistenza all’avanzamento. A Baku, Toto è arrivato addirittura a definirla una “Shitbox”, mentre Hamilton si alzava dolorante dall’abitacolo (come un 90enne con la lombalgia si alza dal divano).

    LA RISALITA TECNICO-POLITICA
    Un team come Mercedes, che nella sua storia era abituato a salire sul gradino più alto del podio in una gara su due, poteva tranquillamente tracollare di fronte a questa improvvisa mareggiata.
    Invece no, uno sviluppo impetuoso, portato avanti a testa bassa tra le mura di Brackley e la solita incisività politica di quella vecchia volpe di Toto Wolff hanno portato una svolta inattesa, almeno nella sua repentinità.
    Un potenziale, quello estratto “dall’ultima W13”, capace di mettere in discussione addirittura il secondo posto della Ferrari nella classifica costruttori e di portare a casa con il giovane George Russell, una pole in Ungheria e un doppio successo ad Interlagos (Sprint Race e Gara).
    Traguardi realmente insperati ad inizio anno. Ai quali si aggiungono un’affidabilità rara e l’approvazione della direttiva anti-porpoising da parte della federazione, reale volano della rimonta.
    E NEL 2023…
    “Nessuno di noi sa in cosa ci imbatteremo nello sviluppo dei nostri concetti. Forse altre filosofie attualmente in ritardo hanno un potenziale di sviluppo superiore”.– Adrian Newey
    Le “altre filosofie” di cui parla Adrian Newey, sono quelle che portano Mercedes a guardare con fiducia al 2023. La W14 ripartirà da una coppia di piloti formidabile. Lewis è indiscutibile, nonostante una stagione incolore. Russell, dopo tanta gavetta, ha dimostrato di essere all’altezza dei suoi coetanei ben più quotati.
    Se la direttiva tecnica DT039 ha accelerato i tempi di sviluppo della W13, la penalizzazione di Red Bull riguardo il monte ore in galleria del vento e l’instabilità gestionale dei vertici a Maranello, con l’addio di Binotto, possono regalare un grande assist alla scuderia di Brackley.
    Se il progetto W14 si dimostrerà maggiormente predisposto allo sviluppo rispetto a quello dei competitor, allora la Mercedes potrà rilanciarsi prepotentemente nella corsa al titolo. LEGGI TUTTO

  • in

    Ferrari, Leclerc: “Nella seconda parte di stagione Red Bull più forte grazie agli aggiornamenti”

    ROMA – Charles Leclerc è tornato a parlare della stagione 2022 di Formula 1, conclusa al secondo posto in classifica piloti. Il monegasco si è soffermato anche sugli errori commessi da lui e dalla Ferrari nel corso di un’annata caratterizzata da alti e bassi. “Il team fa autocritica, certo e io ne sono parte. Non sono un pilota che critica aspramente in pubblico – ha detto ai microfoni di “Auto, Motor und Sport” -. Però, nelle riunioni, spingo la squadra in avanti, è il mio compito e se faccio degli errori vi rimedio. Se la squadra commette degli errori, è qualcosa pure che deve essere sul tavolo”.Guarda la galleryRoberto Carlos impazzisce per Sainz, Alonso e Verstappen al GP del Brasile!
    Le parole di Leclerc
    “Red Bull, soprattutto dopo la pausa estiva, ha compiuto per qualche motivo un passo in avanti e specialmente con Max, non altrettanto con Sergio – ha aggiunto -. Sono stati molto, molto veloci, soprattutto in gara. Non pensiamo di aver perso di più dalla direttiva tecnica (sul porpoising, ndr). C’è un legame temporale tra la sua introduzione e la perdita di velocità da parte nostra, però, a essere sincero, non crediamo abbia nulla a che vedere. È Red Bull che con gli aggiornamenti è diventata più forte”.
    Clicca qui per non perderti tutte le news ed i pronostici di Formula 1 LEGGI TUTTO

  • in

    F1 Ferrari, Leclerc e il Mondiale perso: “Ecco cos'è successo”

    ROMA – “Il team fa autocritica, certo e io ne sono parte. Non sono un pilota che critica aspramente in pubblico. Però, nelle riunioni, spingo la squadra in avanti, è il mio compito e se faccio degli errori vi rimedio. Se la squadra commette degli errori, è qualcosa pure che deve essere sul tavolo”. Charles Leclerc è tornato a parlare della stagione 2022 di Formula 1, conclusa al secondo posto in classifica piloti. Il monegasco si è soffermato anche sugli errori commessi da lui e dalla Ferrari nel corso di un’annata caratterizzata da alti e bassi.Guarda la galleryF1, i piloti più pagati: un ex Ferrari sul podio, indietro Leclerc e Sainz
    Sulla Red Bull
    “Red Bull, soprattutto dopo la pausa estiva, ha compiuto per qualche motivo un passo in avanti e specialmente con Max, non altrettanto con Sergio – ha aggiunto -. Sono stati molto, molto veloci, soprattutto in gara. Non pensiamo di aver perso di più dalla direttiva tecnica (sul porpoising, ndr). C’è un legame temporale tra la sua introduzione e la perdita di velocità da parte nostra, però, a essere sincero, non crediamo abbia nulla a che vedere. È Red Bull che con gli aggiornamenti è diventata più forte”.
    Clicca qui per non perderti tutte le news ed i pronostici di Formula 1 LEGGI TUTTO