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    F1, Hamilton e il maxi contratto con Mercedes: accordo da 400 milioni?

    ROMA – Il futuro di Lewis Hamilton in Formula 1 è ancora un’incognita. Il pilota britannico ha affermato di voler continuare ancora per alcune stagioni, ma a 38 anni le voci su un suo ritiro si fanno sempre più insistenti. Il sito “Sportune” ha però svelato una bozza di accordo con Mercedes che avrebbe dell’incredibile, e che soprattutto si estenderebbe oltre il suo ritiro dal Circus. Intanto, però, l’eventuale contratto prevedrebbe due anni ancora in pista con 45 milioni di euro a stagione, più 25 milioni di bonus in caso di altri titoli mondiali.Guarda la galleryF1, i piloti più pagati: un ex Ferrari sul podio, indietro Leclerc e Sainz
    Accordo decennale
    Dopo il ritiro di Hamilton, però, il pluricampione britannico rimarrebbe legato a Mercedes per circa dieci anni come ambasciatore, ricoprendo un ruolo che gli garantirebbe 25 milioni di euro all’anno, per un totale di 250 milioni. Alle cifre già elencate si aggiungerebbe anche l’impegno di Mercedes nella fondazione “Mission 44” di Hamilton. L’accordo, insomma, arriverebbe a toccare i 400 milioni di euro complessivi.
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    F1, l’avvincente richiamo di Andretti e dei piloti iridati che diventano costruttori

    Il nuovo accostamento alla F1 di un vero e proprio nome-brand iconico del motorsport a quattro ruote come quello di Andretti emana fascino ed emozioni succulente. Ma non solo. Fa risuonare nelle corde di una memoria mai sopita tutti i tentativi compiuti dalle supreme glorie del circus di mettere in piedi un team di F1 di successo. Dal 1950 ad oggi i piloti campioni del mondo che hanno tentato l’avventura di mettersi in proprio come costruttore passando dall’abitacolo al muretto sono stati in 6: Jack Brabham, Graham Hill, John Surtees, Jackie Stewart, Emerson Fittipaldi ed Alain Prost.
    Tra i membri di questo club molto esclusivo, il più vincente/consistente è stato proprio il primo ad averci provato: “Black Jack” Brabham. La sua omonima scuderia, fondata nel 1962, non solo è stata la più longeva (trent’anni di vita agonistica dal 1962 al 1992) in questo esclusivo scenario. Ma ha vinto la bellezza di 35 Gran Premi nel Mondiale di F1 issandosi sul tetto del mondo ben 6 volte con le vittorie di 4 titoli Piloti nel ’66, ’67, ’81 e ’83 e di 2 campionati Costruttori nel 1966 e 1967. Risultati che hanno fatto della Brabham un nome leggendario di questo sport.
    Inoltre, Jack Brabham è stato l’unico ad essersi finora aggiudicato l’iride a bordo di una vettura tutta sua nelle insolite vesti di pilota-costruttore. Ed ancora, caso più unico che raro in questo contesto del tutto speciale, il marchio Brabham ha trionfato con proprietà diverse spiccando per l’eccezionale versatilità di adattamento ai tempi. Alle affermazioni negli anni Sessanta con lo storico patron Jack sono susseguite infatti le imprese dei primi anni ’80 con Bernie Ecclestone a capo della squadra.

    Molto più ridimensionati, invece, i risultati degli altri colleghi campioni del mondo cimentatisi in questo progetto avvincente. Solo la Stewart di Jackie e del figlio Paul è riuscita a vincere un gara del Campionato del Mondo di F1. Gli altri non ce l’hanno fatta nonostante la buona volontà e gli sforzi compiuti. In alcuni casi, poi, la storia avrebbe potuto prendere una piega diversa se non fosse accaduta la tragedia. Ci si riferisce al fatale incidente aereo del 1975 che pose fine dramaticamente alla vite di Graham Hill, del pilota Tony Brise, di altri membri del team e che, di fatto, decretò la fine della stessa squadra. LEGGI TUTTO

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    F1, il GP di Silverstone punta ai quattro giorni: prove libere al giovedì

    ROMA – Il Gran Premio della Gran Bretagna di Formula 1 esteso a quattro giorni. E’ l’idea di Stuart Pringle, Ceo del circuito di Silverstone, che ha affermato di voler anticipare l’inizio della tappa del già al giovedì, quando si disputerebbero i primi giorni di prove. In un’intervista ad “Autosport International”, Pringle ha illustrato la sua idea: “Stiamo cercando di estendere il weekend– ha confermato in un’intervista adAutosport International–sto lavorando sodo sulla Formula 1, e credo che debbano cambiare il formato del weekend”.Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    Le parole di Pringle
    “Mettiamo in pista qualcosa giovedì. Ci sono molte persone che vogliono venire a vedere le cose e tre giorni non sono sufficienti – ha aggiunto Pringle -. Rendiamolo una parte importante di un festival di una settimana. La gente si presenta a Silverstone il martedì, monta la tenda ed è fatta, è dentro”. Poi, sull’edizione del 2023: “Sono rimasti una manciata di biglietti, ma sono quelli a prezzo più alto, è un problema molto bello da risolvere, e si sta manifestando molto rapidamente. Con il Covid sembra che tutti noi ci siamo resi conto che quando abbiamo smesso di andare a vedere le cose, abbiamo avuto il tempo di pensare a quanto ci mancava vivere le cose che amiamo fare. Questo, unito alla maggiore popolarità mai avuta dalla Formula 1, ha fatto sì che i biglietti siano andati esauriti nel giro di una settimana”. LEGGI TUTTO

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    F1, Ben Sulayem: “Vasseur? Ferrari ha fatto la scelta giusta”

    ROMA – Quello di Frederic Vasseur in Ferrari è stato un arrivo accolto positivamente in Formula 1. Dopo le parole di stima di Flavio Briatore, anche Mohammed Ben Sulayem ha parlato positivamente del cambio di team principal a Maranello. Il presidente della FIA, come riportato da “Motorsport-total”, ha parlato così dell’approdo di Vasseur in rosso: “È stata una scelta basata sulle prestazioni, credo. Penso che abbiano fatto la cosa giusta”.Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    Le parole di Ben Sulayem
    Ben Sulayem si è poi detto ottimista riguardo a un ritorno alla vittoria della Ferrari, ormai da tempo a digiuno di successi nelle classifiche piloti e costruttori: “Vincere e conquistare un campionato del mondo non è una novità per la Ferrari. È solo questione di tempo prima che vincano di nuovo”. LEGGI TUTTO

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    F1, Silverstone vuole cominciare al giovedì: “Tre giorni non sono sufficienti”

    ROMA – Un Gran Premio di Formula 1 su quattro giorni? E’ l’idea di Stuart Pringle, Ceo del circuito di Silverstone, che ha affermato di voler estendere il Gran Premio della Gran Bretagna già al giovedì, quando si disputerebbero i primi giorni di prove. In un’intervista ad “Autosport International”, Pringle ha illustrato la sua idea: “Stiamo cercando di estendere il weekend– ha confermato in un’intervista adAutosport International–sto lavorando sodo sulla Formula 1, e credo che debbano cambiare il formato del weekend”.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    L’idea di Pringle
    “Mettiamo in pista qualcosa giovedì. Ci sono molte persone che vogliono venire a vedere le cose e tre giorni non sono sufficienti – ha aggiunto Pringle -. Rendiamolo una parte importante di un festival di una settimana. La gente si presenta a Silverstone il martedì, monta la tenda ed è fatta, è dentro”. Poi, sull’edizione del 2023: “Sono rimasti una manciata di biglietti, ma sono quelli a prezzo più alto, è un problema molto bello da risolvere, e si sta manifestando molto rapidamente. Con il Covid sembra che tutti noi ci siamo resi conto che quando abbiamo smesso di andare a vedere le cose, abbiamo avuto il tempo di pensare a quanto ci mancava vivere le cose che amiamo fare. Questo, unito alla maggiore popolarità mai avuta dalla Formula 1, ha fatto sì che i biglietti siano andati esauriti nel giro di una settimana”.
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    F1, Ben Sulayem approva Vasseur in Ferrari: “Scelta giusta, torneranno a vincere”

    ROMA – L’arrivo di Frederic Vasseur in Ferrari è stato accolto positivamente in Formula 1. Dopo le parole di stima di Flavio Briatore, anche Mohammed Ben Sulayem ha parlato positivamente del cambio di team principal a Maranello. Il presidente della FIA, come riportato da “Motorsport-total”, ha parlato così dell’approdo di Vasseur in rosso: “È stata una scelta basata sulle prestazioni, credo. Penso che abbiano fatto la cosa giusta”.
    Il ritorno al titolo
    Ben Sulayem si è poi detto ottimista riguardo a un ritorno alla vittoria della Ferrari, ormai da tempo a digiuno di successi nelle classifiche piloti e costruttori: “Vincere e conquistare un campionato del mondo non è una novità per la Ferrari. È solo questione di tempo prima che vincano di nuovo”. LEGGI TUTTO

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    F1, Vowles: “Williams sarà indipendente da Mercedes”

    ROMA – Non appena James Vowles è stato nominato nuovo team principal della Williams, le speculazioni riguardanti questa mossa si sono moltiplicate, soprattutto alla luce del già discusso rapporto tra la scuderia di Grove e la Mercedes. L’ex responsabile delle strategie del team di Brackley, infatti, prova subito a prendere le distanze dalle Frecce d’Argento, rivendicando la propria indipendenza. “Non saremo un team B della Mercedes, dovrò camminare con le mie gambe e gestire un team dalla grande storia”, le parole di Vowles ai microfoni della F1. Il dirigente ha poi sottolineato: “Il legame tra le due strutture esiste, ed è iniziato ben prima del mio arrivo. Ci possono essere delle analogie, ma non nella maniera in cui si è portati a pensare”. 
    Wolff: “Nostra influenza su Williams solo speculazioni”
    “James ha fatto parte del nostro viaggio in cui abbiamo messo al centro di tutto i valori del gruppo, prima delle caratteristiche della monoposto. Ma ogni team principal che lavora nel Circus difende il proprio punto di vista, con l’unico obiettivo che è quello di tutelare la propria squadra. Se dovessi chiedere a James di far diventare la Williams una sorta di mini-Mercedes, sono sicuro che il nostro rapporto terminerebbe”, è invece il commento di Toto Wolff sull’argomento. Il tedesco ha poi concluso: “Sul rapporto tra le due scuderie c’è sempre stata qualche speculazione, secondo cui, in quanto fornitori del motore alla Williams, possiamo imporre le nostre scelte. Ma non è così, e James farà le cose giuste per la squadra, e verrà giudicato per questo”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Vowles assicura: “Williams non sarà una Mercedes-B”

    ROMA – James Vowles è appena approdato in Williams, assumendo il ruolo di nuovo team principal, e subito prova a mettere le cose in chiaro. L’ex responsabile delle strategie della Mercedes, infatti, prova subito a prendere le distanze dalle Frecce d’Argento, rivendicando la propria indipendenza. “Non saremo un team B della Mercedes, dovrò camminare con le mie gambe e gestire un team dalla grande storia”, le parole di Vowles ai microfoni della F1. Il dirigente ha poi sottolineato: “Il legame tra le due strutture esiste, ed è iniziato ben prima del mio arrivo. Ci possono essere delle analogie, ma non nella maniera in cui si è portati a pensare”. 
    Il commento di Wolff
    “James ha fatto parte del nostro viaggio in cui abbiamo messo al centro di tutto i valori del gruppo, prima delle caratteristiche della monoposto. Ma ogni team principal che lavora nel Circus difende il proprio punto di vista, con l’unico obiettivo che è quello di tutelare la propria squadra. Se dovessi chiedere a James di far diventare la Williams una sorta di mini-Mercedes, sono sicuro che il nostro rapporto terminerebbe”, è invece il commento di Toto Wolff sull’argomento. Il tedesco ha poi concluso: “Sul rapporto tra le due scuderie c’è sempre stata qualche speculazione, secondo cui, in quanto fornitori del motore alla Williams, possiamo imporre le nostre scelte. Ma non è così, e James farà le cose giuste per la squadra, e verrà giudicato per questo”. 
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