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    Quanto valgono i danni in F1: Sainz ed Hamilton tra i più “costosi”

    ROMA – La stagione di F1 appena terminata è stata segnata da un’attenzione sempre più rivolta al contenimento dei costi, soprattutto in relazione al tanto discusso budget cap. Per questo motivo, gli incidenti causati, loro malgrado, dai piloti, sono diventati un fattore determinante in tal senso. Il portale RacingNews365 ha stilato una classifica dei piloti che più sono costati alle rispettive scuderie, in un anno segnato da diversi incidenti spettacolari: basti pensare a quanto successo a Guanyu Zhou nei primi metri del GP di Silverstone, con la sua Alfa Romeo che si è capovolta prima di andare a sbattere al altissima velocità contro le barriere, oppure allo spettacolare, e fortunatamente senza conseguenze, incendio della Ferrari di Carlos Sainz in Austria.
    Mick Schumacher il più costoso
    La classifica è guidata da Mick Schumacher: la presenza del giovane pilota tedesco in questa classifica non sorprende, visto che uno dei motivi per cui Haas non lo ha confermato è proprio l’elevato esborso, stimato in 4 milioni di dollari, per rimediare ai danni procurati. Al secondo posto, Nicholas Latifi, che è costato alla Williams circa 3,4 milioni di dollari. Il podio è completato proprio da Zhou, con 2,9 milioni di dollari nei quali pesa in maniera considerevole lo spettacolare incidente del GP del Regno Unito. Appena giù dal podio, con 2,8 milioni di dollari di danni, il già citato Carlos Sainz, seguito a ruota (2,7 milioni di dollari) da Lewis Hamilton. Andando a vedere, invece, quali sono stati i piloti più “economici” per i proprio team, troviamo Max Verstappen e Valtteri Bottas, che a Red Bull e Alfa Romeo hanno fatto pendere “appena” mezzo milione di dollari per riparare i dannni causati. 
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    Ferrari, Leclerc: “La vittoria più bella del 2022? In Austria”

    ROMA – Secondo in classifica costruttori, recordman di pole position e vincitore di tre gran premi. Nonostante non sia mai stato davvero in lotta per il titolo, la stagione in Formula 1 di Charles Leclerc si può considerare più che positiva. Il monegasco della Ferrari è infatti riuscito a togliersi svariate soddisfazioni e, pur contro un Verstappen inarrestabile, ha saputo dire la sua in più occasioni. Spiccano sicuramente i successi in Bahrain, Australia e Austria, grazie ai quali è riuscito a laurearsi vice-campione del mondo e a blindare la seconda posizione in classifica costruttori per la Ferrari. Proprio di queste vittorie ha parlato Leclerc, svelando qual è stata la sua preferita.
    Il pensiero di Charles
    “L’Austria è stato con ogni probabilità il momento migliore della mia stagione – ha detto Leclerc ai media, tra cui RacingNews365.com – Dopo una serie di gare non particolarmente entusiasmanti, ho ritrovato buone sensazioni: è stata un’ottima domenica. Abbiamo avuto un buon ritmo per tutta la gara e non abbiamo commesso errori nella gestione delle gomme”. A rendere la giornata ancora più bella per Charles, sicuramente i tre sorpassi ai danni di Verstappen e la contestuale vittoria in casa della Red Bull. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Leclerc non ha dubbi: “Ecco il momento migliore della mia stagione”

    ROMA – Grazie alle tre vittorie arrivate nel Mondiale 2022 di Formula 1, Charles Leclerc ha dato seguito ai trionfi di Spa e Monza nel 2019, mettendo nuovi trofei in bacheca. Il monegasco della Ferrari si è imposto a inizio anno in Bahrain e Australia, per poi vincere anche in Austria. Successi che non gli hanno consentito di vincere il Mondiale né di fermare uno spietato Max Verstappen, ma che hanno sicuramente fatto bene al morale e hanno contribuito a un prezioso secondo posto in classifica piloti, suo miglior risultato in F1. Nonostante tali vittoria siano all’apparenza tutte uguali, Charles non ha dubbi su quale sia stata la più bella.
    Le parole di Leclerc
    “Il momento migliore del 2022 è stato la vittoria in Austria. Dopo una serie di gare non particolarmente entusiasmanti, ho ritrovato buone sensazioni: è stata un’ottima domenica – ha dichiarato Leclerc ai media, tra cui RacingNews365.com – Abbiamo avuto un ottimo ritmo per tutta la gara e non abbiamo commesso errori nella gestione delle gomme”. Svariati sorpassi ai danni di Verstappen ed il gradino più alto del podio al Red Bull Ring, casa dei rivali, hanno completato l’opera, rendendo la giornata indimenticabile per Charles.
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    F1, Wolff sui problemi Mercedes: “Budget cap? Non sarebbe cambiato nulla”

    ROMA – Dopo un dominio in Formula 1 durato otto anni, il 2022 ha rappresentato un anno di transizione per la Mercedes, che ha dovuto fare i conti con numerosi problemi. D’altronde i risultati non mentono: una sola vittoria su 22 gare e terzo posto nella classifica costruttori. Tuttavia, il team di Brackley guarda con ottimismo al 2023, anche in virtù di un positivo finale di stagione che ha segnalato notevoli progressi rispetto a inizio anno. Il team principal, Toto Wolff, ha fatto un bilancio del campionato recentemente volto al termine al podcast ‘Beyond the Grip’.
    Wolff sul budget cap
    “Il budget cap non avrebbe fatto la differenza. Ciò che ci mancava non erano le capacità, né gli strumenti o il tempo. Abbiamo dovuto rimuovere uno strato dopo l’altro per arrivare alla causa del problema. La verità è che non sarebbe cambiato nulla – ha ammesso il manager tedesco – Stiamo modificando alcuni aspetti del layout e dell’architettura della macchina, sperando che ci porti nella giusta direzione. Ma con questi nuovi regolamenti capita di scoprire un problema e accorgersi che ce n’era un altro sotto. Bisogna restare umili, non dobbiamo sentirci in diritto di tornare subito alla vittoria”. LEGGI TUTTO

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    F1, Michael Masi entra nel CdA di Karting Australia

    ROMA – Michael Masi rientra nel mondo dei motori e lo fa nella sua patria, l’Australia. A partire dal 1° gennaio, entrerà infatti a far parte del Consiglio d’Amministrazione di Karting Australia. “La sua esperienza nel mondo del motorsport è fantastica e siamo contenti che abbia accettato di entrare nel Consiglio. Lui e Melissa (Holzberger, altra new entry, ndr) sono due persone qualificate che daranno al consiglio ancora più forza ed esperienza” ha dichiarato il presidente Kevin Davis, entusiasta di ampliare il suo team.
    Ipotesi ritorno in F1
    Sullo sfondo, però, c’è sempre la Formula 1. Come spiegato da Peter Windsor, ex team manager di Williams e Ferrari, in una diretta Twitch, Masi sarebbe pronto a fare ritorno nel Circus qualora si presentasse l’opportunità: “Sono convinto che se tornasse farebbe un ottimo lavoro. Ad Abu Dhabi ha commesso un grave errore, ma chi è che non sbaglia mai?” Secondo Windsor, l’ostacolo principale al suo ritorno in F1 corrisponde al nome di Toto Wolff: “Credo che non lo permetterà mai dopo quanto accaduto negli Emirati lo scorso anno”. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen: “Alcuni piloti non accettano il ruolo, non faccio nomi”

    ROMA – Il due volte campione del mondo di Formula 1, Max Verstappen, ha rilasciato un’intervista a Viaplay, parlando di un tema più attuale che mai nel Circus come quello delle seconde guide. In riferimento a Valtteri Bottas, passato all’Alfa Romeo dopo un paio di stagioni da numero due di Hamilton in Mercedes, l’olandese ha detto: “A inizio stagione hai la mente sgombra, ma dopo un paio di gare ti accorgi che non riuscirai a battere il tuo compagno e accetti il tuo ruolo. Fai qualche pole, ogni tanto sali sul podio, ma non ti resta che prendere atto che il pilota al tuo fianco sia leggermente migliore. Può capitare”.
    Il consiglio di Max
    Verstappen ha poi aggiunto sul discorso Bottas: “Ciò che conta è che lui l’abbia accettato. Alcuni piloti non ci riescono e, quando le cose iniziano a peggiorare, non si sopravvive a lungo. Non voglio fare nomi, né parlare di qualcuno in particolare – ha detto Max, mettendosi sulla difensiva dopo l’invito degli intervistatori a sbilanciarsi – Intendo dire che non si può vivere in un mondo di favole e bisogna essere consapevoli del proprio ruolo”. Meno diplomatico il papà Jos, anche lui presente nell’intervista, che ha affermato: “Io un nome potrei farlo, ma non è il momento”.
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    F1, Wolff sul budget cap: “Non avrebbe fatto la differenza”

    ROMA – Una delle novità delle ultime stagioni di Formula 1 è stata il budget cap, che tra i vari obiettivi aveva quello di assottigliare la differenza tra i team. Chi ne ha risentito è stata sicuramente la Mercedes, che dopo aver vinto gli ultimi otto campionati costruttori ha concluso la stagione al terzo posto. Il team principal Toto Wolff, intervenuto ai microfoni del podcast ‘Beyond the Grip’, tuttavia non ha puntato il dito contro il budget cap per quanto riguarda la causa delle difficoltà stagionali.
    Il commento di Toto
    Wolff ha spiegato: “Abbiamo dovuto rimuovere uno strato dopo l’altro per arrivare alla causa del problema. La verità è che non sarebbe cambiato nulla. Ciò che ci mancava non erano le capacità, né gli strumenti o il tempo, perciò il budget cap non avrebbe fatto la differenza”. “Bisogna restare umili, non dobbiamo sentirci in diritto di tornare subito a vincere – ha poi aggiunto il manager tedesco – Stiamo modificando alcuni aspetti del layout e dell’architettura della macchina, convinti che ci porti nella giusta direzione. Con questi nuovi regolamenti, tuttavia, può capitare di scoprire un problema e accorgersi che ce n’era un altro appena sotto”.
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    Mercedes, le prime parole di Schumacher: “Felice di far parte della squadra”

    ROMA – Nuova esperienza all’orizzonte per Mick Schumacher, che nella prossima stagione di Formula 1 sarà il terzo pilota della Mercedes. Dopo l’esperienza alla Haas, il tedesco ha interrotto il rapporto di collaborazione con la Ferrari e accettato l’offerta del team di Brackley. In un’intervista ai canali ufficiali della sua nuova scuderia, Schumacher ha spiegato cosa si aspetta dal 2023 e le sue sensazioni alla vigilia di questa nuova esperienza. Ovviamente non è mancato un riferimento a papà Michael, il quale ha chiuso la sua carriera proprio in Mercedes: “Significa molto per me lavorare qui. Mio padre è stato parte del team per tre anni e in quel periodo sono state gettate le fondamenta della Mercedes che vediamo ora sono molto orgoglioso di essere qui adesso”.
    Il pensiero di Mick
    “Mi sono sempre sentito vicino alla Mercedes, non solo per la storia con la mia famiglia ma anche per il tempo che ho trascorso qui quando ero più giovane. Sono davvero felice di far parte della squadra, anche se non da pilota principale ma da riserva – ha esordito Mick – Ho visto il percorso di sviluppo che la W13 ha attraversato quest’anno, da una partenza complicata a una macchina capace di vincere una gara. Spero di contribuire ai risultati e che il team sia in grado di lottare per i titoli alla fine dell’anno“. Infine, il talento tedesco ha concluso: “Non sono molti i team che possono vantare un pilota di riserva che abbia guidato le vetture di ultima generazione. So com’è fatta la macchina e cosa le serve in termini di stile di guida”. LEGGI TUTTO