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    F1, Ferrari Driver Academy: tutti i piloti per il 2023

    ROMA – La Ferrari Driver Academy ha presentato il suo programma per la stagione 2023, tra novità e conferme. Si parte dal campionato di Formula 2, dove correranno per la prima volta Oliver Bearman e Arthur Leclerc, fratello di Charles. In F3 sarà invece la volta di Dino Beganovic in Prema. Nella serie Regional saranno impegnati Rafael Camara sempre con il team Prema Maya Weug. In Formula 4 correrà la brasiliana Aurelia Nobels, mentre in F4 UAE toccherà a James Wharton.Guarda la galleryF1, i piloti più pagati: un ex Ferrari sul podio, indietro Leclerc e Sainz
    Le parole di Matassa
    “L’inizio di un nuovo anno accademico è un momento molto particolare – ha detto Marco Matassa, numero uno della Ferrari Driver Academy -. è bello ritrovare i ragazzi che conosciamo già ed è ancora più speciale aprire le porte ai nuovi allievi: ci aspetta una stagione particolarmente intensa perché sette su otto saranno esordienti in una nuova categoria e sono quindi attesi da una sfida ancora più impegnativa.Nel 2022 siamo tornati a vincere titoli e dal canto nostro siamo pronti a dare il massimo, con ancora più impegno sotto il profilo degli strumenti e delle persone che metteremo a disposizione dei nostri talenti, per supportarli e aiutarli a conseguire i risultati che sappiamo essere alla loro portata”.
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    F1, rivoluzione GP Miami: lo stadio ospiterà parte del paddock

    ROMA – Entrato come novità del 2022 in F1, il GP di Miami si è preso subito la scena, assestandosi subito tra gli appuntamenti più attesi del calendario. E gli organizzatori non hanno certamente intenzione di fermarsi, per rendere sempre più coinvolgente e attrattivo il weekend in Florida. Come riporta il sito ufficiale della F1, innanzitutto si andrà incontro al rinnovamento dell’asfalto del circuito, con un completo rifacimento affidato allo studio Tilke Engineers & Architects, con la promessa di aumentare i duelli ravvicinati e favorire i sorpassi.
    Ma il pezzo forte del nuovo GP di Miami, che quest’anno si svolgerà tra il 5 e il 7 maggio, è la rivoluzione del paddock. Una parte dell’hospitality verrà infatti spostata niente di meno che nell’Hard Rock Stadium, lo stadio, che di norma ospita le partite di NFL dei Miami Dolphins, attorno al quale sorge il circuito. L’idea è quella di creare un vero e proprio “villaggio” per i team, snellendo la zona attualmente dedicata al paddock. Secondo quanto sostengono gli organizzatori, i tifosi che acquisteranno il Campus Pass potranno inoltre salire i vari livelli dello stadio per poter vedere dall’alto il villaggio. La terza novità riguarda la costruzione del “Paddock Club”, una struttura a tre piani assolutamente esclusiva e che sormonterà il paddock, con una capienza di oltre 6.000 persone, che potranno muoversi in suite di classe con tanto di club lussuoso sul tetto. 

    La promessa di Epp
    “Dopo l’incredibile gara di debutto, stiamo lavorando senza sosta per assicurare che l’evento del 2023 possa rappresentare un’esperienza ancora migliore per chiunque deciderà di visitare il Miami International Autodrome. Stephen Ross e Tom Garfinkel (rispettivamente uno sviluppatore immobiliare e il presidente dei Miami Dolphins) sono al lavoro per rendere l’appuntamento di maggio un’esperienza di livello assoluto, completamente diverso da qualsiasi altro in Formula 1 – ha affermato Tyler Epp, il presidente del GP di Miami -. Con nuove e migliori esperienze di hospitality, la creazione del villaggio per i team direttamente nello stadio e una capienza aumentata, ci aspettiamo che questa seconda gara sia ancora migliore per tutti, i fan, i team, i piloti e i partner”.  LEGGI TUTTO

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    F1, pazzia GP Miami: il paddock si sposta nello stadio da rugby

    ROMA – Il 2022 ha visto il debutto del Gran Premio di Miami nel calendario della F1, entrando da subito tra gli appuntamenti più attesi della stagione. E gli organizzatori non hanno certamente intenzione di fermarsi, per rendere sempre più coinvolgente e attrattivo il weekend in Florida. Come riporta il sito ufficiale della F1, innanzitutto si andrà incontro al rinnovamento dell’asfalto del circuito, con un completo rifacimento affidato allo studio Tilke Engineers & Architects, con la promessa di aumentare i duelli ravvicinati e favorire i sorpassi.
    Ma il pezzo forte del nuovo GP di Miami, che quest’anno si svolgerà tra il 5 e il 7 maggio, è la rivoluzione del paddock. Una parte dell’hospitality verrà infatti spostata niente di meno che nell’Hard Rock Stadium, lo stadio, che di norma ospita le partite di NFL dei Miami Dolphins, attorno al quale sorge il circuito. L’idea è quella di creare un vero e proprio “villaggio” per i team, snellendo la zona attualmente dedicata al paddock. Secondo quanto sostengono gli organizzatori, i tifosi che acquisteranno il Campus Pass potranno inoltre salire i vari livelli dello stadio per poter vedere dall’alto il villaggio. La terza novità riguarda la costruzione del “Paddock Club”, una struttura a tre piani assolutamente esclusiva e che sormonterà il paddock, con una capienza di oltre 6.000 persone, che potranno muoversi in suite di classe con tanto di club lussuoso sul tetto. 

    Il commento degli organizzatori
    “Dopo l’incredibile gara di debutto, stiamo lavorando senza sosta per assicurare che l’evento del 2023 possa rappresentare un’esperienza ancora migliore per chiunque deciderà di visitare il Miami International Autodrome. Stephen Ross e Tom Garfinkel (rispettivamente uno sviluppatore immobiliare e il presidente dei Miami Dolphins) sono al lavoro per rendere l’appuntamento di maggio un’esperienza di livello assoluto, completamente diverso da qualsiasi altro in Formula 1 – ha affermato Tyler Epp, il presidente del GP di Miami -. Con nuove e migliori esperienze di hospitality, la creazione del villaggio per i team direttamente nello stadio e una capienza aumentata, ci aspettiamo che questa seconda gara sia ancora migliore per tutti, i fan, i team, i piloti e i partner”. 
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    F1, Vettel sul futuro: “Il rally mi piace, vedremo”

    ROMA – Il mondo della F1, negli scorsi mesi, ha dovuto fare i conti con la notizia shock del ritiro di Sebastian Vettel. Il pilota tedesco quattro volte campione del mondo, infatti, nonostante le difficoltà in pista con l’Aston Martin, ha sempre rappresentato una personalità importante nel Circus, una vera istituzione. Dopo il termine della stagione, la Vettel non ha ancora diradato i dubbi sul suo futuro, per cui le ipotesi impazzano. La stessa F1 ha confezionato un’intervista all’ex pilota di Red Bull e Ferrari, stuzzicandolo sulla possibilità legata a un futuro nel rally: “Mi è sempre piaciuto il rally, ma non la vedo come una sfida prioritaria, perché è molto diverso dalle gare nei circuiti canonici. Quindi non lo so, vedremo. La Race of Champions? Non vedo l’ora di sorprendermi. Ovviamente ho fatto questo lavoro per così tanto tempo che le gare avranno sempre un ruolo centrale nella mia vita, quindi è difficile dire che non mi mancheranno; ma quanto mi mancheranno e se comincerò a guardarmi in giro per fare altro, lo vedremo”.
    Il futuro dopo il ritiro 
    “Nel ritiro vedo un’opportunità per imparare molto su me stesso e per mettermi in una posizione in cui non ero mai stato e in cui non sono a mio agio. Perché la verità è che, dopo così tanti anni, questo lavoro diventa parte della nostra routine – ha sottolineato Vettel -. Voglio passare più tempo con i miei figli, imparare insieme a loro, che sarà per me una nuova sfida con ritmi diversi. Voglio prendermi più tempo per fare le cose per le quali di tempo non ne avevo. Penso che all’inizio proverò a non fare nulla, per poi vedere che effetto mi fa. Ci sono molte altre cose nella mia testa, molte altre idee al di fuori delle gare. Non voglio partire con alcun calendario, non voglio dire che comincerò a fare qualcosa a marzo o ad aprile. Ad un certo punto, però, dovrò trovare molte cose che mi tengano occupato, perché è la mia natura”.  LEGGI TUTTO

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    Vettel, ipotesi rally? La risposta dell'ex campione F1

    ROMA – La notizia del ritiro di Sebastian Vettel, arrivata come un fulmine a ciel sereno negli scorsi mesi, aveva scosso tutto il mondo della F1. Il pilota tedesco quattro volte campione del mondo, infatti, nonostante le difficoltà in pista con l’Aston Martin, ha sempre rappresentato una personalità importante nel Circus, una vera istituzione. Dopo il termine della stagione, la Vettel non ha ancora diradato i dubbi sul suo futuro, per cui le ipotesi impazzano. La stessa F1 ha confezionato un’intervista all’ex pilota di Red Bull e Ferrari, stuzzicandolo sulla possibilità legata a un futuro nel rally: “Mi è sempre piaciuto il rally, ma non la vedo come una sfida prioritaria, perché è molto diverso dalle gare nei circuiti canonici. Quindi non lo so, vedremo. La Race of Champions? Non vedo l’ora di sorprendermi. Ovviamente ho fatto questo lavoro per così tanto tempo che le gare avranno sempre un ruolo centrale nella mia vita, quindi è difficile dire che non mi mancheranno; ma quanto mi mancheranno e se comincerò a guardarmi in giro per fare altro, lo vedremo”.
    La vita dopo il ritiro
    “Nel ritiro vedo un’opportunità per imparare molto su me stesso e per mettermi in una posizione in cui non ero mai stato e in cui non sono a mio agio. Perché la verità è che, dopo così tanti anni, questo lavoro diventa parte della nostra routine – ha sottolineato Vettel -. Voglio passare più tempo con i miei figli, imparare insieme a loro, che sarà per me una nuova sfida con ritmi diversi. Voglio prendermi più tempo per fare le cose per le quali di tempo non ne avevo. Penso che all’inizio proverò a non fare nulla, per poi vedere che effetto mi fa. Ci sono molte altre cose nella mia testa, molte altre idee al di fuori delle gare. Non voglio partire con alcun calendario, non voglio dire che comincerò a fare qualcosa a marzo o ad aprile. Ad un certo punto, però, dovrò trovare molte cose che mi tengano occupato, perché è la mia natura”. 
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    F1, nuovi test Pirelli a febbraio: in pista anche Hamilton e Alonso

    ROMA – Pirelli ha indetto nuove giornate di test a inizio febbraio, e tra i protagonisti ci saranno anche Lewis Hamilton e Fernando Alonso. Il produttore italiano, infatti, continua il proprio lavoro per migliorare la resa dei propri pneumatici soprattutto nelle condizioni di pioggia, problema che si è proposto nella scorsa stagione di F1. Infatti, diversi piloti avevano posto l’accento sulla necessità di studiare soluzioni anche aerodinamiche per ridurre le turbolenze d’aria e, di riflesso, convogliare in maniera diversa gli spruzzi d’acqua: un’ipotesi è quella di implementare dei copriruota in caso di maltempo, ma allo stesso tempo Pirelli lavora sul proprio prodotto.
    Il calendario dei test Pirelli
    Un lavoro che riguarda non solo i test su bagnato o condizioni intermedie, ma anche da asciutto. Un primo test aveva visto impegnati i due piloti della Ferrari, Carlos Sainz e Charles Leclerc, lo scorso dicembre in quel di Fiorano. L’1 e il 2 febbraio prossimi, le Mercedes saranno impegnate sul tracciato francese del Paul Ricard a Le Castellet. Nei due giorni successivi, il tracciato transalpino verrà allagato artificialmente e vedrà al lavoro le AlphaTauri. Il programma si chiuderà poi il 7 e l’8 febbraio, con le Aston Martin di scena a Jerez de la Frontera, in questa occasione tornando a testare le mescole da asciutto.  LEGGI TUTTO

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    F1: l'ex Ferrari Tombazis diventa direttore delle monoposto

    ROMA – Sarà Nikolas Tombazis il nuovo direttore delle monoposto in Formula 1. Il tecnico greco, già nel direttivo FIA dal 2018, è una delle persone oggetto dei diversi cambiamenti attuati in federazione da Mohammed Ben Sulayem in vista del 2023. Tombazis vanta un passato ultradecennale in Ferrari: dal 1997 al 2003 si è occupato del lavoro sull’aerodinamica, mentre nel 2006 è tornato diventando capo progettista, ruolo ricoperto fino a dicembre 2014.Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    Le parole di Tombazis
    “Sono entusiasta e onorato di assumere questa nuova posizione all’interno della FIA e sono molto grato al Presidente per la fiducia che sta dimostrando nei miei confronti – ha detto Tombazis -. Abbiamo un gruppo di persone estremamente talentuose e dedicate che lavorano senza sosta per offrire il livello di regolamentazione che la Formula 1 richiede e merita, e sono pienamente convinto che questa nuova struttura porterà le nostre risorse a un livello superiore e ci consentirà di apportare continui miglioramenti”. LEGGI TUTTO

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    F1, un ex Ferrari nominato direttore delle monoposto

    ROMA – Nikolas Tombazis sarà il nuovo direttore delle monoposto per la Formula 1. Il tecnico greco, già nel direttivo FIA dal 2018, è una delle persone oggetto dei diversi cambiamenti attuati in federazione da Mohammed Ben Sulayem in vista del 2023. Tombazis vanta un passato ultradecennale in Ferrari: dal 1997 al 2003 si è occupato del lavoro sull’aerodinamica, mentre nel 2006 è tornato diventando capo progettista, ruolo ricoperto fino a dicembre 2014.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    La gioia di Tombazis
    “Sono entusiasta e onorato di assumere questa nuova posizione all’interno della FIA e sono molto grato al Presidente per la fiducia che sta dimostrando nei miei confronti – ha detto Tombazis -. Abbiamo un gruppo di persone estremamente talentuose e dedicate che lavorano senza sosta per offrire il livello di regolamentazione che la Formula 1 richiede e merita, e sono pienamente convinto che questa nuova struttura porterà le nostre risorse a un livello superiore e ci consentirà di apportare continui miglioramenti”.
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