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    F1, Verstappen: “Non possiamo permetterci errori contro Mercedes e Ferrari”

    ROMA – Max Verstappen si presenta ai nastri di partenza della nuova stagione di F1, al via in Bahrain, con i gradi, ancora una volta, di uomo da battere. Il pilota olandese, vincitore degli ultimi due campionati, è sicuro dei mezzi della propria Red Bull, anche nel confronto con le altre scuderie, Ferrari e Mercedes su tutte: “La minaccia principale sono i team più vicini a noi, ma noi stessi possiamo essere una minaccia: dobbiamo restare sul pezzo, non possiamo permetterci di commettere troppi errori. Non possiamo essere perfetti, tutti commettono errori, l’importante è farne meno possibili”.  LEGGI TUTTO

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    Bahrain, Verstappen già snobba la Ferrari: “L'unica minaccia è la Red Bull stessa”

    ROMA – I semafori della F1 sono pronti a spegnersi per segnare il via alla stagione 2023, in cui ancora una volta l’uomo da provare a battere sarà Max Verstappen. Il pilota olandese, vincitore degli ultimi due campionati, è sicuro dei mezzi della propria Red Bull, sminuendo già il pericolo rappresentato dalle altre scuderie, Ferrari e Mercedes su tutte: “Noi stessi possiamo essere una minaccia: dobbiamo restare sul pezzo, non possiamo permetterci di commettere troppi errori. Non possiamo essere perfetti, tutti commettono errori, l’importante è farne meno possibili”.  LEGGI TUTTO

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    F1 Ferrari, Jean Todt: “Legato a vita al Cavallino”

    ROMA – Jean Todt e la Ferrari, un legame indissolubile: l’ex dirigente francese è tornato a parlare del proprio rapporto con il Cavallino a poche ore dal via alla nuova stagione di F1 in Bahrain. “Ho lasciato la Ferrari l’1 aprile 2009 ma non passa giorno senza che la gente mi ricordi che sono legato alla Ferrari per tutta la vita. Gran parte della mia notorietà viene dalla Scuderia”, ha dichiarato l’ex team principal del Cavallino in un’intervista rilasciata a L’Équipe. Todt ha segnato irrimediabilmente gli anni più vincenti della Ferrari, portata a vincere otto Mondiali costruttori e sei piloti, grazie anche al rapporto con Michael Schumacher: “Abbiamo creato una storia incredibile. Aveva chiesto di avere una clausola rescissoria nel suo contratto che gli avrebbe permesso di andare via se me ne fossi andato anch’io. Nel 1996 girava voce che sarei stato cacciato, i giornalisti ne parlarono a Michael che rispose: ‘Se Jean se ne va, me ne andrò anch’io’. È molto difficile vincere e ancora di più farlo nel tempo. La gente non se ne rende conto. Pensavano che fossimo noiosi, ma non si rendevano conto di quanto fosse difficile essere noiosi”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Stroll sarà presente in Bahrain: l'annuncio di Aston Martin

    ROMA – La nuova stagione di F1 è finalmente pronta a prendere il via con il Gran Premio di Bahrain, al via in queste ore. In vista del weekend di gara sul circuito di Sakhir, un grande punto di domanda aleggiava in casa Aston Martin, dove tenevano banco le condizioni fisiche di Lance Stroll, vittima, prima dei test della scorsa settimana, di un infortunio ai polsi in seguito a una caduta in bicicletta. Il pilota canadese era atteso in Bahrain, dove si è sottoposto ai controlli medici del caso, per verificare la sua idoneità o meno a gareggiare. Idoneità che è arrivata, come annunciato poco fa dalla F1: Stroll è quindi pronto a sedersi al volante della sua AMR23, con buona pace di Felipe Drugovich, il terzo pilota che ha ben figurato nei test, e Stoffel Vandoorne, e anche di chi sperava in un clamoroso ritorno di Sebastian Vettel (per la verità già ampiamente smentito dalla scuderia di Silverstone).  LEGGI TUTTO

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    Gian Carlo Minardi stima il vantaggio Red Bull e aggiunge: “Fa paura!”

    Alla vigilia del primo Gran Premio dell’anno, Gian Carlo Minardi ha stimato il vantaggio di Red Bull sulla concorrenza: “Il margine di vantaggio sulla distanza di un gran premio potrebbe aggirarsi tra i 20-25 secondi”. E poi, sempre riferendosi al Team campione del mondo ha anche aggiunto: “Fa paura!“.Gian Carlo Minardi | CircusF1

    “La più lunga stagione di Formula 1, ma con solamente tre giornate di test alle spalle, sta per iniziare. E’ già questa potrebbe essere un’anomalia per qualsiasi evento sportivo. Un vero e proprio controsenso tecnico e sportivo, di cui non possiamo far altro che prenderne atto”.
    Sono queste le parole con cui Gian Carlo Minardi apre il suo articolo su Minardi.it, alla vigilia del primo Gran Premio del Mondiale 2023 di Formula 1.
    “Interpretare i risultati di queste tre giornate non è assolutamente facile – ha aggiunto Minardi -, soprattutto stando seduti davanti alla TV in quanto ci mancano tantissime informazioni. A partire dal carico di benzina”.
    RED BULL FA PAURA
    “Certamente siamo di fronte ad una Red Bull che è ripartita da dove aveva conclusa la stagione – ha scritto il manager di Faenza, parlando del team campione del mondo in carica -. Davanti a tutti in qualsiasi condizioni. Addirittura Sergio Perez, con le C5 (che la Pirelli non ha portato per il fine settimana di gara) ha battuto la pole position della passata stagione. La vettura progettata a Milton Keynes resta il punto di riferimento e fa già paura. Il suo margine di vantaggio sulla distanza di un gran premio potrebbe aggirarsi nuovamente tra i 20-25 secondi.

    CHI ALLE SPALLE DI RED BULL?
    “Alle spalle della Red Bull potremo trovare la Ferrari – ha detto Minardi – che ha dato segnali positivi nel giro secco, un po’ meno nei long-run da cui è emersa invece l’Aston Martin che potrebbe essere la terza forza del mondiale. Perlomeno in questa prima parte di stagione. Più in difficoltà Mercedes (si parla già di una versione B) e McLaren. Soprattutto la MCL60 di Lando Norris e Oscar Piastri è risultata poco competitiva con qualsiasi mescola, pagando distacchi importanti”. LEGGI TUTTO

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    F1, incassi da record per Liberty Media nel 2022: oltre 2,5 miliardi di dollari

    ROMA – Il lavoro che Liberty Media ha fatto nel corso degli anni ha portato a una crescita esponenziale di interesse verso il mondo della Formula 1. Infatti, nonostante alcune scelte possano non essere gradite al 100% dai più “puristi” del motorsport (come la creazione della serie Drive to Survive, per citare un esempio), è innegabile che a livello globale i numeri siano dalla parte dell’azienda che controlla la F1. A certificarlo sono anche le entrate registrate nel 2022, che hanno toccato quota 2,5 miliardi di dollari (circa 2,350 miliardi di euro): una cifra record, che fa segnare un +20% rispetto al 2021, per un reddito operativo schizzato a 239 milioni di dollari. Diversi i fattori che hanno portato a questa crescita. Prima di tutto, il ritorno alla piena capacità di pubblico, con un totale di 5,7 milioni di presenze (+36% rispetto al 2019, l’ultimo anno prima delle restrizioni dovute alla pandemia da Covid). L’aumento delle entrate è andato di pari passo con l’aumento dei costi, che ammontano a 593 milioni (contro i 421 del 2021) tra le diverse aree, anche se una discreta parte rientra nelle spese di promozione del GP di Las Vegas (circa 19 milioni di dollari), appuntamento clou del 2023 nonché simbolo della crescita di popolarità della Formula 1 negli Stati Uniti.  LEGGI TUTTO

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    F1, GP Bahrain: l'annuncio sulle condizioni di Stroll

    ROMA – Il grande giorno è arrivato, la stagione 2023 di F1 è pronta a prendere il via con il GP di Bahrain. In vista del weekend di gara sul circuito di Sakhir, un grande punto di domanda aleggiava in casa Aston Martin, dove tenevano banco le condizioni fisiche di Lance Stroll, vittima, prima dei test della scorsa settimana, di un infortunio ai polsi in seguito a una caduta in bicicletta. Il pilota canadese era atteso in Bahrain, dove si è sottoposto ai controlli medici del caso, per verificare la sua idoneità o meno a gareggiare. Idoneità che è arrivata, come annunciato poco fa dalla F1: Stroll è quindi pronto a sedersi al volante della sua AMR23, con buona pace di Felipe Drugovich, il terzo pilota che ha ben figurato nei test, e Stoffel Vandoorne, e anche di chi sperava in un clamoroso ritorno di Sebastian Vettel (per la verità già ampiamente smentito dalla scuderia di Silverstone).  LEGGI TUTTO

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    F1, per Liberty Media incassi record nel 2022: le cifre che fa girare la Formula 1

    ROMA – La crescita commerciale e di interesse che sta vivendo la Formula 1 negli ultimi anni è sotto gli occhi di tutti, grazie al lavoro di Liberty Media. Infatti, nonostante alcune scelte possano non essere gradite al 100% dai più “puristi” del motorsport (come la creazione della serie Drive to Survive, per citare un esempio), è innegabile che a livello globale i numeri siano dalla parte dell’azienda che controlla la F1. A certificarlo sono anche le entrate registrate nel 2022, che hanno toccato quota 2,5 miliardi di dollari (circa 2,350 miliardi di euro): una cifra record, che fa segnare un +20% rispetto al 2021, per un reddito operativo schizzato a 239 milioni di dollari. Diversi i fattori che hanno portato a questa crescita. Prima di tutto, il ritorno alla piena capacità di pubblico, con un totale di 5,7 milioni di presenze (+36% rispetto al 2019, l’ultimo anno prima delle restrizioni dovute alla pandemia da Covid). L’aumento delle entrate è andato di pari passo con l’aumento dei costi, che ammontano a 593 milioni (contro i 421 del 2021) tra le diverse aree, anche se una discreta parte rientra nelle spese di promozione del GP di Las Vegas (circa 19 milioni di dollari), appuntamento clou del 2023 nonché simbolo della crescita di popolarità della Formula 1 negli Stati Uniti.  LEGGI TUTTO