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    F1, Tecnica: Sulla Red Bull RB16 c’è una nuova ala posteriore in Stiria

    Red Bull, al secondo appuntamento sul circuito di Zeltweg, ha portato delle novità aerodinamiche per la RB16, nonostante una settimana prima avesse già introdotto il primo pacchetto di sviluppo per la prima gara dell’anno.

    Per il Gran Premio di Stiria sulla RB16 è stata modificata l’ala posteriore, con l’introduzione di nuovi endplate, con diverse modifiche aerodinamiche. Con questa nuova soluzione, Adrian Newey sembra continuare a “copiare” da altre vetture, anche se non proprio di alta classifica: per i soffiaggi nella zona centrale della paratia dell’ala posteriore Newey ha preso spunto da una soluzione molto simile a quella della Haas.
    Mentre la vecchia paratia laterale era dal design molto semplice, con una sola feritoia nella zona in cui l’endplate si restringe verso l’interno, nella nuova soluzione sono presenti cinque soffiaggi dalla forma affusolata. Lo scopo di queste soffiature è quello di laminare i flussi provenienti dal rotolamento delle grandi ruote posteriori, che generano vortici nocivi all’aerodinamica. Anche il grande slot per l’aria davanti alle soffiature ha una forma diversa, e nella nuova soluzione è più largo e segue il bordo dell’endplate. Nella vecchia ala posteriore era esattamente l’opposto, con la presa d’aria che si allontanava dal bordo della paratia nella direzione più interna. La parte posteriore dell’endplate, infine, presenta una serie di “gradini” che si ispirano molto ad una soluzione adottata da Mercedes (e da Racing Point).
    Questa nuova soluzione di ala posteriore era probabilmente prevista per l’Ungheria, ma i tecnici di Milton Keynes hanno deciso di anticipare di una settimana gli aggiornamenti per recuperare carico aerodinamico. La RB16 è sembrata una vettura potenzialmente competitiva (soprattutto con Max Verstappen), ma che pecca ancora di gioventù, risultando acerba e con problemi di affidabilità e nel setup della macchina. Red Bull che dunque è alla ricerca di carico aerodinamico al posteriore, per una monoposto apparsa molto nervosa con mescola più dura, e difficile da mettere a punto.

    Si è visto anche che nelle due sessioni di libere la scuderia anglo-austriaca ha utilizzato la vecchia specifica di fondo, senza i deviatori di vortice vicino le ruote posteriori. Un passo indietro abbastanza strano, soprattutto perché il nuovo fondo la scorsa settimana era stato confermato sia in qualifica, che in gara. Evidentemente gli ingegneri Red Bull hanno voluto provare ancora la vecchia specifica, dopo aver analizzato a fondo i dati del vecchio gran premio. Rimane invece il nuovo nose dai piloni stretti in stile Mercedes, introdotto la scorsa gara. LEGGI TUTTO

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