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    F1, Vasseur: “Non è stato difficile convincere Hamilton a venire in Ferrari”

    Alla vigilia del Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna a Imola, Fred Vasseur, in un’intervista a ‘Repubblica‘ ha rivelato come non sia poi stato così difficile convincere Lewis Hamilton a lasciare Mercedes per la Ferrari.VASSEUR Frédéric (fra), Team Principal & General Manager of the Scuderia Ferrari, portrait during the Formula 1 Gulf Air Bahrain Grand Prix 2024, 1st round of the 2024 FIA Formula One World Championship from February 29 to March 2, 2024 on the Bahrain International Circuit, in Sakhir, Bahrain – Photo Florent Gooden / DPPI | credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    “Per niente difficile”. E’ questa la secca risposta di Vasseur, alla domanda del giornalista di Repubblica che gli chiedeva quanto fosse stato difficile convincere Lewis Hamilton a venire in Ferrari.
    “Penso che lo avesse in mente da secoli”, ha aggiunto il Team Principal di Maranello che poi ha anche precisato: “Quest’anno per diverse ragioni, compreso il fatto che avesse l’opzione di lasciare Mercedes, che noi avessimo un sedile a disposizione e una buon rapporto tra noi, è stato il momento giusto per ciascuno. Credo sia una buona opportunità per lui e per noi”.
    Vasseur ha anche indicato quali caratteristiche peculiari ha il pilota inglese e che potrebbero fare la differenza, una volta giunto a Maranello: “Conosco la sua professionalità. Lewis ha una visione diversa delle cose e ne possiamo beneficiare. Ha grande esperienza sul campo e anche nel vincere i campionati. Certamente porterà velocità sulla pista, ma non solo. Darà il suo contributo anche con la sua conoscenza fuori dalla macchina, su come approcciarsi al weekend. È uno che sa mettere pressione alla squadra con l’obiettivo di raggiungere l’eccellenza”.

    Leggi l’intervista completa su ‘Repubblica‘. LEGGI TUTTO

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    F1, Ferrari strappa d’Ambrosio alla Mercedes: sarà il vice di Vasseur

    Dopo il recente cambio dell’ingegnere di pista Charles Leclerc, la Ferrari ha annunciato oggi altri due ingressi importanti nell’organigramma del team. Si tratta di Loic Serra e Jerome d’Ambrosio, entrambi provenienti dal Mercedes.

    Qualche giorno fa la Scuderia Ferrari aveva comunicato che Bryan Bozzi, già Performance Engineer di Charles Leclerc con dieci anni di esperienza nel team, avrebbe assunto il ruolo di Race Engineer a partire dal Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna a Imola.
    Solamente quattro giorni dopo, un comunicato un po’ più dettagliato, ha annunciato due rinforzi per Maranello: si tratta di Loic Serra e Jerome d’Ambrosio, entrambi provenienti da Team Mercedes.
    Loic Serra andrà a ricoprire il ruolo di Head of Chassis Performance Engineering, a diretto riporto di Enrico Cardile. A Maranello coordinerà il lavoro di diversi reparti, tra cui Track Engineering, Aero Development, Aero Operations e Vehicle Performance. Loic è francese e laureato in ingegneria meccanica e può vantare esperienze in Michelin e in Formula 1 con BMW-Sauber e Mercedes.
    Jerome d’Ambrosio assumerà invece il ruolo di Deputy Team Principal a diretto riporto del Team Principal, Fred Vasseur. Allo stesso tempo d’Ambrosio prenderà anche la direzione della Scuderia Ferrari Driver Academy, il programma di Maranello riservato ai giovani talenti. Nato in Belgio nel 1985, fino al 2020 si è dedicato alla carriera di pilota. Al suo attivo una vittoria in GP2, tre in Formula E, nonché 20 GP di Formula 1 tra 2011 e 2012. In Mercedes lo abbiamo visto recentemente al fianco di Toto Wolff e si è anche occupato del programma giovani della Casa di Stoccarda.

    Sia Loic Serra che Jerome d’Ambrosio inizieranno la loro avventura con la Scuderia Ferrari a partire dal prossimo 1 ottobre.
    In particolare il ruolo di d’Ambrosio punta ad alleggerire il carico di responsabilità in pista di Vasseur che si potrà concentrare di più su attività meno legate alla pista. LEGGI TUTTO

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    F1, Minardi: “Red Bull ha perso serenità. Unico punto fermo, Verstappen”

    Gian Carlo Minardi è intervenuto per commentare il Gran Premio di Miami che ha visto Lando Norris trionfare davanti a Max Verstappen. Anche se Red Bull resta la vettura di riferimento, secondo Minardi il team austriaco pare abbia perso la serenità delle ultime stagioni, soprattutto per le note questioni interne. Punto fermo resta però Verstappen.Gian Carlo Minardi | CircusF1

    “Miami ci ha consegnato la prima vittoria di Lando Norris – ha commentato Minardi sul suo sito -. Un risultato di buon auspicio non solamente per McLaren e i suoi tifosi, ma anche per tutta la Formula e 1 e per il proseguo del mondiale, soprattutto con l’arrivo in Europa e su piste “tanto vere” quanto storiche come Imola”.
    La prima vera sconfitta della stagione da parte di Max Verstappen ha portato Minardi ad alcune interessanti considerazioni: “Red Bull resta la vettura di riferimento, anche se sembra aver perso la serenità che li ha costantemente contraddistinti nelle ultime stagioni, soprattutto per le note questioni interne. Punto fermo resta Verstappen autore della doppia pole position, vittoria nella Sprint e secondo posto in gara. Penso che l’olandese si sia voluto accontentare, senza prendere rischi eccessivi”.

    Minardi ha voluto poi sottolineare che, diversamente da quanto detto in telecronaca, sono ancora disponibili dei biglietti per le giornate di venerdì-sabato e domenica per Imola, circuito sul quale si correrà il settimo appuntamento del Campionato Mondiale 2024 di Formula 1. LEGGI TUTTO

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    UFFICIALE, Newey lascia la Red Bull. Lo attende una nuova sfida, già nel 2025

    Dopo 19 anni di collaborazione, Adrian Newey lascia la Red Bull. Oggi, 1° maggio 2024, con un comunicato stampa, il team austriaco ha ufficializzato il “divorzio” dal geniale tecnico inglese. Le parole di Newey, Horner e i tempi di uscita dal gruppo Red Bull e quelli per iniziare, con tutta probabilità, la nuova sfida in Ferrari.SUZUKA, JAPAN – APRIL 06: Adrian Newey, the Chief Technical Officer of Oracle Red Bull Racing looks on in the garage during qualifying ahead of the F1 Grand Prix of Japan at Suzuka International Racing Course on April 06, 2024 in Suzuka, Japan. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202404060248 // Usage for editorial use only //

    La Red Bull Racing ha annunciato oggi che Adrian Newey lascerà il Red Bull Technology Group nel primo trimestre del 2025. Il direttore tecnico si ritirerà dai compiti di progettazione del Team di Formula 1 per concentrarsi sullo sviluppo finale e sulla consegna della prima hypercar della Red Bull, l’attesissima RB17. Rimarrà coinvolto e impegnato in questo entusiasmante progetto fino al suo completamento.
    E’ questa la prima frase del comunicato stampa che oggi, 1° maggio 2024, Red Bull ha distribuito per ufficializzare l’uscita di Newey. Una frase nella quale possiamo cogliere diverse “notizie”. La prima è che il progettista inglese ha già terminato la sua collaborazione con il team F1 e quindi, dopo 12 mesi, potrebbe già lavorare per un’altra scuderia. Questo permetterebbe a Newey di incidere già in maniera significativa sul progetto Ferrari 2026, anno in cui si partirà con il nuovo regolamento tecnico.
    Tra le righe della parte iniziale del comunicato, si legge poi che Newey lavorerà all’hypercar RB17, confermando che l’ingegnere non sarà più coinvolto nel piano di sviluppo dell’attuale F1 2024 e della nuova monoposto per il 2025.
    Da quando è entrato a far parte della Red Bull Racing nel 2006 – si legge sempre nel comunicato -, la visione e la leadership tecnica di Adrian sono state fondamentali per il Team e il Gruppo nel conseguimento di ben sette titoli del Campionato Piloti di F1 e sei del Campionato Costruttori, per un totale di 118 vittorie e 101 pole, tra cui la pole e la vittoria della Scuderia Toro Rosso nel 2008.
    Adrian Newey, Chief Technical Officer di Oracle Red Bull Racing, ha dichiarato: “Fin da quando ero un ragazzino, volevo diventare un progettista di auto veloci. Il mio sogno era quello di diventare un ingegnere di Formula Uno e ho avuto la fortuna di realizzare questo sogno. Per quasi vent’anni ho avuto il grande onore di svolgere un ruolo chiave nei progressi della Red Bull Racing, da neonata a scuderia pluripremiata. Tuttavia, ritengo che sia giunto il momento di passare il testimone ad altri e di cercare nuove sfide per me stesso. Nel frattempo, le fasi finali dello sviluppo della RB17 sono ormai alle porte, quindi per il resto del mio tempo con il Team mi concentrerò su questo aspetto. Vorrei ringraziare le tante persone straordinarie con cui ho lavorato alla Red Bull negli ultimi 18 anni per il loro talento, la loro dedizione e il loro duro lavoro. È stato un vero privilegio e sono certo che il team di ingegneri sia ben preparato per il lavoro da svolgere per l’evoluzione finale della vettura nell’arco dei quattro anni previsti da questo regolamento. A titolo personale, vorrei anche ringraziare gli azionisti, i defunti Dietrich Mateschitz, Mark Mateschitz e Chalerm Yoovidhya per il loro incrollabile sostegno durante il mio periodo alla Red Bull, e Christian, che non è stato solo il mio partner commerciale ma anche un amico delle nostre rispettive famiglie. Grazie anche a Oliver Mintzlaff per la sua gestione e a Eddie Jordan, mio caro amico e manager”.

    Christian Horner, Team Principal e CEO di Oracle Red Bull Racing, ha dichiarato: “Tutti i nostri momenti più belli degli ultimi 20 anni sono arrivati con la mano di Adrian alla guida tecnica. La sua visione e la sua genialità ci hanno aiutato a conquistare 13 titoli in 20 stagioni. La sua eccezionale capacità di concepire al di là della F1 e di portare un’ispirazione più ampia alla progettazione delle vetture da Gran Premio, il suo notevole talento nell’abbracciare il cambiamento e nel trovare le aree più gratificanti del regolamento su cui concentrarsi, e la sua implacabile volontà di vincere, hanno aiutato la Red Bull Racing a diventare una forza più grande di quanto credo avrebbe potuto immaginare anche il compianto Dietrich Mateschitz. Ma soprattutto, gli ultimi 19 anni con Adrian sono stati molto divertenti. Per me, quando Adrian si è unito alla Red Bull, era già un designer superstar. Due decenni e 13 campionati dopo, se ne va come una vera leggenda. È anche un mio amico e gli sarò eternamente grato per tutto ciò che ha apportato alla nostra collaborazione. L’eredità che si lascia alle spalle riecheggerà nei corridoi di Milton Keynes e la RB17 Track Car sarà una testimonianza e un’eredità del tempo trascorso con noi”.
    I PROGETTI VINCENTI DI ADRIAN NEWEY IN RED BULL
    Il primo vero progetto di Adrian per il Team, RB3, ha ottenuto un podio al Gran Premio d’Europa 2007. L’anno successivo il suo progetto ha ottenuto la prima vittoria del Gruppo con Sebastian Vettel e la Toro Rosso al GP d’Italia. A seguito di modifiche regolamentari e di una capacità unica di capitalizzarle – un aspetto che è diventato un segno distintivo dello straordinario percorso di Adrian alla Red Bull Racing – il suo progetto RB5 ha portato il Team alla sua prima vittoria, nel Gran Premio di Cina del 2009, e ad altre cinque vittorie nella stessa stagione.Nel 2010 la RB6 ha portato il Team alla prima doppia vittoria del titolo, un risultato che si è ripetuto in ciascuno dei tre anni successivi. L’introduzione della propulsione ibrida in F1 nel 2014 ha portato a tempi più magri e a un primo passo indietro rispetto all’impegno esclusivo in F1 per Adrian, per consentire la creazione dell’hypercar Valkyrie. L’arrivo di Honda come partner della scuderia nel 2019 ha riacceso la sua scintilla competitiva. La RB16B ha portato al primo campionato in otto anni nel 2021. Un’ampia modifica dei regolamenti per la stagione successiva ha portato a un altro progetto pulito, la RB18, che ha portato a una nuova era di dominio a partire dal 2022 e che continua tuttora.
    Chiuso un lungo capitolo, se ne aprirà presto un altro. La nuova sfida che lo attende e di cui parla Newey nel suo virgolettato nel comunicato è quella in Ferrari. Non vediamo come possa essere in un altro team. Non c’è ancor l’ufficialità che non dovrebbe però tardare ad arrivare. Come per l’ingaggio di Lewis Hamilton, anche questa notizia, non può essere celata agli investitori. LEGGI TUTTO

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    F1, Toto Wolff al lavoro per assicurare un futuro ai suoi piloti

    La copertura del sedile lasciato libero da Hamilton è solo uno dei “problemi di Toto” che è al lavoro anche per assicurare un futuro in Formula 1 ai piloti che assiste.credit: Mercedes-AMG Petronas Motorsport media

    Il mercato piloti F1 non è mai stato in fermento come quest’anno, dopo che i 20 piloti al via nel 2024 sono esattamente gli stessi che hanno corso le ultime gare del 2023.
    Dopo la notizia bomba che ha ufficializzato il passaggio di Lewis Hamilton dalla Mercedes alla Ferrari, tutte le attenzioni si sono rivolte su Carlos Sainz. Il pilota spagnolo è stato avvicinato a Red Bull, Mercedes e Sauber (leggi Audi).
    C’è però un “personaggio” che muove i fili di diversi piloti, tutti in scadenza di contratto oppure pronti a fare il loro esordio in Formula 1. Ci riferiamo a Toto Wolff che, dopo essersi ripreso dal divorzio da Hamilton, si è messo al lavoro su diversi fronti.
    Il primo obiettivo è quello di trovare un pilota da affiancare a George Russell. Il secondo è quello di garantire ai suoi piloti assistiti (Valtteri Bottas ed Esteban Ocon) un sedile per il prossimo anno mentre il terzo è di programmare la carriera di Andrea Kimi Antonelli, attualmente impegnato in F2 con Prema e in pista in alcuni test F1 con le Mercedes degli anni passati.
    Il Team Principal del team anglo-tedesco, per il sedile in Mercedes, ha avviato contatti con diversi piloti: tra i top ci sono Carlos Sainz e Max Verstappen. Qualora non dovesse andare in porto l’ingaggio dello spagnolo o dell’olandese, Wolff avrebbe una lunga lista da cui attingere a cominciare da un clamoroso ritorno di Bottas, per passare ad Ocon, fino ad arrivare ad Antonelli.

    Al di là dell’importante sedile in Mercedes, Wolff avrebbe un accordo con il team Williams per piazzare un suo assistito in squadra il prossimo anno. I nomi sono sempre quelli di prima, ovvero i tre piloti assistiti dal numero uno di Mercedes.
    Il team Sauber, dopo l’ufficializzazione dell’ingaggio di Nico Hulkenberg per i prossimi due anni, è alla ricerca di un secondo pilota d’esperienza. La prima scelta è sempre Sainz ma, qualora il pilota spagnolo non dovesse cedere alle lusinghe di Audi, il finlandese potrebbe essere un’alternativa, almeno per il 2025.
    Il rapporto tra Alpine e Ocon è ormai logoro. Le aspettative del pilota francese erano alte ma i risultati e le prospettive che il team transalpino può garantire sono tra le più basse del Circus. Ocon quindi, con l’aiuto di Wolff è alla ricerca di un nuovo sedile per il prossimo anno. I posti però non sono molti e tra questi ci sarebbe anche quello in Williams.
    Insomma, la copertura del sedile lasciato libero da Hamilton è solo uno dei “problemi di Toto” che è al lavoro anche per assicurare un futuro in Formula 1 ai suoi piloti. LEGGI TUTTO

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    Mercato piloti F1, UFFICIALE: Audi ingaggia Nico Hulkenberg dal 2025

    Il mercato piloti F1 vede un altro colpo di mercato. Il team Sauber ha ufficializzato oggi l’ingaggio di Nico Hulkenberg per la stagione 2025. Il pilota tedesco sarà strettamente coinvolto nello sviluppo della prima vettura Audi F1 per il 2026.Nico Hulkenberg – foto: Sauber F1 Team

    Nico Hulkenberg gareggerà per lo Stake F1 Team KICK Sauber, a partire dalla prossima stagione. Il pilota tedesco ha firmato un contratto pluriennale e, nel 2026, diventerà il primo pilota dell’ingresso di Audi nella massima categoria del motorsport. Con un’esperienza di oltre 200 gare di F1, Nico è un tassello importante per il continuo sviluppo di successo del team. Parallelamente ai suoi impegni con Stake F1 Team KICK Sauber nella stagione 2025, sarà strettamente coinvolto nello sviluppo della prima vettura di Audi F1 per il 2026.
    “Siamo molto lieti di dare il benvenuto a Nico qui a Hinwil a partire dal 2025 e di competere con lui in Formula 1 – ha dichiarato Andreas Seidl, CEO di Sauber Motorsport AG e anche CEO del futuro factory team Audi F1 -. Con la sua velocità, la sua esperienza e il suo impegno nel lavoro di squadra, sarà una parte importante della trasformazione del nostro team e del progetto Audi in F1. Fin dall’inizio, c’è stato un grande interesse reciproco nel costruire insieme qualcosa a lungo termine. Nico è una personalità forte e il suo contributo, a livello professionale e personale, ci aiuterà a progredire sia nello sviluppo della vettura sia nella costruzione del team”.
    Nico Hulkenberg è uno dei piloti con più esperienza in Formula 1 e ha ripetutamente dimostrato la sua capacità di affrontare nuove sfide. Per Hulkenberg si tratta di un ritorno nel team elvetico: “Torno nel team con cui ho lavorato nel 2013 e ho un bel ricordo del forte spirito di squadra in Svizzera – ha detto Hulkenberg -. La prospettiva di gareggiare per Audi è qualcosa di molto speciale. Quando un costruttore tedesco entra in Formula 1 con tanta determinazione, è un’opportunità unica. Rappresentare il team di fabbrica di un tale marchio automobilistico con una power unit prodotta in Germania è per me un grande onore”.

    In Formula 1 dal 2010, Hulkenberg ha partecipato a più di 200 gare per sette diversi team di Formula 1. In una mossa insolita per la sua generazione di piloti, Nico ha anche partecipato al FIA World Endurance Championship (WEC) durante una stagione di Formula 1 in corso, nel 2015, vincendo la 24 Ore di Le Mans al suo debutto. All’epoca il suo Team Principal era proprio Andreas Seidl. LEGGI TUTTO

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    Scuderia Ferrari HP, ufficiale da Miami il nuovo title sponsor

    Ferrari utilizzerà tecnologie e servizi avanzati di HP, tra i quali computer e strumenti adaptive, prodotti e servizi di collaborazione e funzionalità di stampa, per contribuire ad accelerare le performance dentro e fuori la pista.

    Ferrari e HP Inc. hanno annunciato una storica title partnership pluriennale. Questa collaborazione fra due delle aziende più iconiche al mondo prevede l’impegno comune di promuovere l’innovazione sostenibile ad accelerare l’uso di tecnologie mirate attraverso il team di Formula 1.
    La storica title partnership comprende il nuovo nome del team e brand identity ‘Scuderia Ferrari HP’ per la squadra di F1, Scuderia Ferrari Esports Team, Ferrari Esports series e la vettura di Scuderia Ferrari che compete nella F1 Academy.
    Inoltre, il logo HP farà il suo esordio sulle monoposto di Formula 1 di Maranello prima del Gran Premio di Miami in programma dal 3 al 5 maggio, quando la squadra inizierà a gareggiare come Scuderia Ferrari HP.
    Prima del Gran Premio di Miami, i rappresentanti di entrambe le società parteciperanno alla presentazione della livrea di Scuderia Ferrari HP, che debutterà in un’edizione unica progettata appositamente per Miami. Saranno presenti l’Amministratore Delegato di Ferrari Benedetto Vigna, il Team Principal di Scuderia Ferrari HP Fred Vasseur, i piloti della squadra Charles Leclerc e Carlos Sainz, e l’Amministratore Delegato di HP Enrique Lores.

    “Il nostro fondatore ci ha lasciato in eredità una volontà di progresso continuo – ha dichiarato Benedetto Vigna, CEO di Ferrari – e proprio da questa nasce la nostra spinta innovatrice, su strada e su pista, nonché il nostro impegno per la sostenibilità, dalla carbon neutrality all’educazione delle giovani generazioni. In HP abbiamo ritrovato gli stessi valori, che ne fanno un partner ideale. Non vediamo l’ora di iniziare la nostra collaborazione per affrontare insieme nuove opportunità e nuove sfide”.
    “Con la tecnologia, le performance e l’eccezionale maestria che alimentano il futuro, la partnership tra HP e Ferrari è un connubio naturale – ha dichiarato Enrique Lores, CEO di HP Inc -. Entrambi i marchi sono fondati su ricche storie che hanno superato la prova del tempo. Attraverso questa collaborazione unica, avremo inoltre l’opportunità di raggiungere nuove audience, di guidare la crescita del business e creare un impatto duraturo per i clienti e le comunità che condividiamo. Insieme faremo leva sul palcoscenico globale del racing per accelerare l’innovazione sostenibile”. LEGGI TUTTO

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    F1, Rivoluzione nel punteggio: salgono i piloti a punti

    La Formula 1 si appresta ad aumentare il numero di piloti a punti in un Gran Premio. Non sarebbe la prima volta che nella massima serie viene cambiato il sistema di punteggio.credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    La FIA e la Formula 1 sono al lavoro per proporre ai 10 team un cambiamento del sistema che assegna i punti, al termine di un Gran Premio. L’ipotesi, ancora in fase di elaborazione, prevederebbe un allargamento da dieci a dodici piloti a punti.
    Un cambiamento che, nella storia del Circus della Formula 1, segue altre modifiche che sono intervenute negli anni. Qui sotto vi proponiamo un breve riepilogo delle principali modifiche al sistema di punteggio cui abbiamo assistito in Formula 1 nel corso degli anni.
    1950-1959: Durante questo periodo, il sistema di punteggio prevedeva punti assegnati ai primi cinque piloti classificati in gara, con il primo classificato che otteneva 8 punti, 6 al secondo, 4 al terzo, 3 al quarto e 2 al quinto. Un punto veniva poi anche assegnato al pilota che realizzava il giro più veloce in gara.
    1960-1990: Durante questo periodo, il sistema di punteggio è stato abbastanza stabile. I punti erano assegnati ai primi sei piloti classificati in gara, con il primo classificato che otteneva 9 punti, 6 al secondo, 4 al terzo, 3 al quarto, 2 al quinto e 1 al sesto. Non era però più assegnato alcun punto al pilota che realizzava il giro più veloce in gara.
    1991-2002: Durante questo periodo, il sistema di punteggio è cambiato leggermente, con i punti sempre assegnati ai primi sei piloti classificati in gara ma con 10 punti al vincitore, anziché 9.

    2003-2009: In questo periodo, la FIA ha introdotto una nuova struttura di punteggio per incentivare la competizione. Il sistema prevedeva che i primi otto piloti classificati in gara ricevessero punti: al vincitore andavano sempre 10 punti e poi nell’ordine 8, 6, 5, 4, 3, 2 e 1 punto.
    2010-2018: Il sistema di punteggio è stato modificato nuovamente nel 2010, con il vincitore che ha ricevuto 25 punti anziché 10. Inoltre è stato anche aumentato il numero di piloti a punti: da 8 a 10. Il sistema di punteggio prevede: 25 punti al vincitore e poi nell’ordine 18 al secondo, 15 al terzo e poi 12, 10, 8, 6, 4, 3, 2 e 1 punto al 10° pilota classificato.
    2019-presente: A partire dalla stagione 2019, la FIA ha introdotto un nuovo sistema di punteggio che offre un punto addizionale al pilota che ottiene il giro più veloce in gara, a condizione che finisca tra i primi dieci. Inoltre nel 2021, l’introduzione del nuovo format con week end di gara “Sprint” ha introdotto altri punti per i primi 3 classificati della gara corta del sabato: 3 al vincitore, 2 al secondo e 1 al terzo.
    Infine dal 2022, i piloti a punti nella gara sprint sono stati aumentati a 8, con punteggi crescenti da 1 per l’ottavo classificato a 8 per il vincitore. LEGGI TUTTO