Dopo il “caso Raikkonen” verificatosi a Imola, la Direzione Gara avrebbe raggiunto un accordo con i team per non penalizzare più i piloti che perderanno posizioni dopo la partenza lanciata dalla Safety Car.Mai più un “caso Raikkonen“. E’ stata questa la richiesta dei team alla Direzione Gara, in virtù di quanto successo al finlandese nel Gran Premio dell’Emilia Romagna. In quell’occasione, Iceman fu penalizzato dopo aver perso un paio di posizioni in regime di Safety Car, subito prima della partenza lanciata. I 10 secondi di penalità (diventati poi 30) hanno impedito a lui e all’Alfa Romeo di festeggiare i primi punti stagionali. Ma si può considerare anche il caso Perez. Sì, perché anche il messicano è stato penalizzato per una cosa simile ad inizio gara. E proprio per evitare casi simili in futuro, le scuderie hanno chiesto maggior chiarezza su un punto così “oscuro” del regolamento.
COSA DICE IL REGOLAMENTO
La voce da considerare è l’articolo 42.6. La norma prevede che, una volta oltrepassata la linea della Safety Car, il pilota che ha perso la sua posizione deve transitare dai box e riaccodarsi al gruppo. Se la linea invece non è stata oltrepassata, il pilota può riprendersi la propria posizione. Cosa che, con molta sportività, il muretto dell’Alfa non ha chiesto di fare a Raikkonen. E anche per questo motivo, la penalità è stata accolta dalla scuderia italo-svizzera con molta irritazione. E di conseguenza, si è reso necessario un chiarimento.
DA PORTIMAO SI CAMBIA: NIENTE PIU’ CASI COME IMOLA
Secondo la testata Auto Motor und Sport, negli scorsi giorni c’è stata una riunione tra la Direzione Gara e le scuderie per provare a trovare un accordo sulla questione. Il meeting è servito a trovare un compromesso, che non prevederà più sanzioni per un pilota che perderà posizioni in regime di partenza lanciata (o “rolling start“) dalla SC. Tuttavia, l’articolo 42.6 sarà ancora valido nel caso in cui il pilota non sarà stato capace di riappropriarsi della posizione prima di oltrepassare la famigerata linea. Provvedimento necessario, dunque, ma che ovviamente non restituirà i due punti scippati all’Alfa Romeo e a Kimi. Ma se non altro, il “caso Raikkonen” è servito a qualcosa. LEGGI TUTTO