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    Gp Australia F1, Loic Serra (Ferrari) conferma: “C’è correlazione tra simulatore e pista”

    Loic Serra, nuovo Direttore Tecnico Chassis della Scuderia Ferrari, ha rilasciato un’intervista alla vigilia del Gran Premio d’Australia, primo round del mondiale F1 2025.

    Albert Park: un circuito di sfide e imprevisti
    La prima domanda ha riguardato le caratteristiche del circuito dell’Albert Park, sede del Gran Premio d’Australia, ROUND 1. Serra ha descritto il tracciato come un circuito stradale temporaneo che combina sezioni ad alta velocità e curve strette. Una delle peculiarità di questa gara è l’imprevedibilità del clima, che può variare rapidamente, mettendo a dura prova gli ingegneri. Inoltre, la superficie della pista, poco utilizzata durante l’anno, si gomma notevolmente dal venerdì alla domenica, modificando continuamente i livelli di aderenza.
    Test in Bahrain: un banco di prova fondamentale
    Nonostante le condizioni meteorologiche avverse, i tre giorni di test in Bahrain sono stati fondamentali per la Scuderia Ferrari. Serra ha confermato che il team ha completato il programma previsto, ottenendo dati in linea con le aspettative. La SF-25 ha dimostrato un buon grado di affidabilità e ha risposto positivamente ai cambiamenti di assetto. Un aspetto cruciale è stata la correlazione tra i dati raccolti in pista e quelli ottenuti nel simulatore, uno strumento essenziale per massimizzare le prestazioni. Tuttavia, le temperature più elevate di Melbourne rappresenteranno una nuova sfida, influenzando il comportamento della vettura, in particolare per quanto riguarda le gomme.

    La passione Ferrari: un’ispirazione unica
    Serra ha espresso il suo stupore per la passione che caratterizza la Ferrari, definendola “ammirevole”. Il fervore dei tifosi e dei dipendenti è una fonte di ispirazione e una delle forze motrici più potenti che abbia mai sperimentato. L’atmosfera nel team è positiva, con tutti fiduciosi di poter raggiungere gli obiettivi prefissati.
    Loic Serra, con la sua esperienza e la sua passione, rappresenta un elemento chiave per il futuro della Scuderia Ferrari. La sua analisi tecnica e il suo entusiasmo testimoniano l’impegno del team nel raggiungere traguardi ambiziosi. LEGGI TUTTO

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    F1 2025, Louis Vuitton Australian Gp: l’inizio di una nuova era

    #AUSGP – via x.com/ausgrandprix

    Il rombo dei motori, l’odore di gomma bruciata, l’adrenalina che scorre nelle vene: il Formula 1 Louis Vuitton Gran Premio d’Australia 2025 segna l’inizio di una nuova, entusiasmante stagione. L’iconico circuito di Albert Park a Melbourne si prepara ad accogliere piloti e appassionati da tutto il mondo per un weekend di gara che promette scintille.
    Un circuito leggendario
    Albert Park è uno dei circuiti più amati del calendario di Formula 1. Il tracciato semi-permanente, che si snoda tra le strade del parco, offre un mix di curve veloci e tratti tecnici che mettono alla prova le abilità dei piloti. La combinazione di rettilinei ad alta velocità e curve impegnative rende questo circuito unico nel suo genere, offrendo uno spettacolo mozzafiato per i fan.
    I protagonisti attesi
    Tutti gli occhi saranno puntati sui campioni, ma anche sui giovani talenti che scalpitano per conquistare la vetta. La griglia di partenza del 2025 si preannuncia più competitiva che mai, con piloti determinati a dare il massimo per la vittoria. Non mancheranno le sorprese e i colpi di scena, tipici di ogni inizio di stagione.

    L’emozione del weekend di gara
    Il weekend del Gran Premio d’Australia è un’esperienza indimenticabile per ogni appassionato di Formula 1. Fin dalle prime prove libere del venerdì, l’atmosfera si fa incandescente. Le qualifiche del sabato determinano la griglia di partenza, mentre la gara della domenica è il culmine dell’evento, dove i piloti si sfidano all’ultimo sorpasso per la gloria.
    L’importanza del Gran Premio d’Australia
    Il Gran Premio d’Australia non è solo la prima gara della stagione, ma anche un evento che segna l’inizio di un lungo cammino verso il titolo mondiale. La vittoria a Melbourne può dare una spinta fondamentale per il resto del campionato, influenzando la fiducia dei piloti e delle scuderie.
    Un evento globale
    Il Gran Premio d’Australia è un evento che attira l’attenzione di milioni di persone in tutto il mondo. La Formula 1 è uno sport globale, e Melbourne è una delle tappe più prestigiose del calendario. L’evento non è solo una competizione sportiva, ma anche una celebrazione della passione e dell’innovazione tecnologica.
    L’impatto economico e turistico
    Il Gran Premio d’Australia ha un impatto significativo sull’economia locale, attirando migliaia di turisti e generando importanti ricavi per la città di Melbourne. L’evento promuove il turismo e l’immagine della città a livello internazionale, contribuendo allo sviluppo economico e culturale della regione.
    Il Formula 1 Louis Vuitton Gran Premio d’Australia 2025 si preannuncia come un evento imperdibile per tutti gli appassionati di Formula 1. Con nuove monoposto, piloti agguerriti e un circuito leggendario, il weekend di gara a Melbourne sarà un’esplosione di emozioni e adrenalina. Preparatevi a vivere l’inizio di una nuova era della Formula 1.
    Il Formula 1 Louis Vuitton Australian GP 2025 si svolgerà dal 14 al 16 marzo 2025.
    Ecco il programma del weekend di gara:
    Venerdì 14 marzoProve libere 1 – ore 2:30Prove libere 2 – ore 6:30
    Sabato 15 marzoProve libere 3 – ore 2:30Qualifiche – ore 6:30
    Domenica 16 marzoGara – ore 5:00
    Le origini: da Adelaide a Melbourne
    La storia del Gran Premio d’Australia in Formula 1 inizia nel 1985, quando la gara si disputò per la prima volta sul circuito cittadino di Adelaide. Questo tracciato, caratterizzato da lunghi rettilinei e curve impegnative, divenne rapidamente uno dei preferiti dai piloti e dai fan. Nel 1996, il Gran Premio si trasferì a Melbourne, sul circuito semi-permanente di Albert Park, dove si svolge tuttora. Questo cambiamento segnò l’inizio di una nuova era per la gara, che divenne rapidamente uno degli eventi più attesi del calendario di Formula 1.
    Albert Park: un circuito iconico
    Il circuito di Albert Park è diventato un’icona della Formula 1, noto per la sua combinazione di curve veloci e tratti tecnici. Il tracciato, che si snoda tra le strade del parco, offre uno spettacolo unico, con le monoposto che sfrecciano a pochi metri dagli alberi e dal lago. Nel corso degli anni, il circuito ha subito diverse modifiche per migliorare la sicurezza e lo spettacolo, ma ha mantenuto il suo fascino originale.

    F1, Australian GP: momenti indimenticabili
    La storia del Gran Premio d’Australia è ricca di momenti indimenticabili. Dalle battaglie epiche tra Senna e Prost ad Adelaide, alle vittorie di Michael Schumacher e Lewis Hamilton a Melbourne, la gara ha sempre regalato emozioni forti. Nel 2020 e 2021, il Gran Premio fu cancellato a causa della pandemia di COVID-19, ma nel 2022 tornò a disputarsi, segnando un momento di rinascita per l’evento.
    Il futuro: innovazione e sostenibilità
    Il Gran Premio d’Australia 2025 si inserisce in un contesto di grande cambiamento per la Formula 1, con l’introduzione di nuove regole tecniche e l’attenzione crescente alla sostenibilità ambientale. La gara di Melbourne sarà un’occasione per vedere all’opera le monoposto di nuova generazione, che promettono di essere ancora più veloci e spettacolari. Il futuro del Gran Premio d’Australia si preannuncia ricco di sfide e opportunità, con l’obiettivo di mantenere viva la passione per questo sport e di promuovere l’innovazione tecnologica.
    F1 Australian GP 2024: Sainz trionfa in una gara ricca di colpi di scena
    Il Gran Premio d’Australia 2024, terzo appuntamento del campionato mondiale di Formula 1, è stata una gara emozionante e ricca di colpi di scena, che ha visto il trionfo di Carlos Sainz su Ferrari. Lo spagnolo ha conquistato la sua terza vittoria in carriera, precedendo il compagno di squadra Charles Leclerc e Lando Norris su McLaren.
    La vigilia e le prove
    Il weekend di Melbourne era iniziato con le prove libere che avevano visto le Ferrari di Leclerc e Sainz in grande forma, con il monegasco che aveva fatto segnare il miglior tempo nella seconda sessione. Tuttavia, in qualifica, è stato Max Verstappen a conquistare la pole position, davanti a Sainz e Leclerc.
    La gara
    La partenza è stata relativamente tranquilla, con Verstappen che ha mantenuto la testa della corsa. Tuttavia, la gara è stata subito animata da diversi colpi di scena. Al quarto giro, Verstappen ha iniziato a lamentare problemi ai freni ed è stato costretto a ritirarsi, lasciando via libera a Sainz, che si è portato al comando della gara.
    Sainz ha mantenuto la leadership fino al traguardo, conquistando una vittoria importante per la Ferrari e per la sua carriera. Leclerc ha completato la doppietta per la scuderia di Maranello, mentre Norris ha conquistato il terzo gradino del podio, davanti al compagno di squadra Oscar Piastri.
    La gara è stata caratterizzata anche da altri episodi, come l’incidente tra George Russell e Fernando Alonso, che ha causato il ritiro del pilota britannico e una penalità di 20 secondi per Alonso.
    Curiosità e statistiche
    La vittoria di Sainz è stata la prima per la Ferrari a Melbourne dal 2018.
    Il Gran Premio d’Australia 2024 ha fatto registrare un nuovo record di presenze, con 452.055 spettatori nel corso del weekend.
    Charles Leclerc ha fatto segnare il giro più veloce della gara, con un tempo di 1:19.813.
    Un successo importante per la Ferrari
    La vittoria di Sainz a Melbourne rappresenta un successo importante per la Ferrari, che ha dimostrato di essere competitiva su un circuito difficile come quello di Albert Park. La doppietta ottenuta in Australia è un segnale incoraggiante per il resto della stagione. LEGGI TUTTO

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    Kimi Antonelli riporta l’Italia nel Circus: da Farina a Giovinazzi, tutti i numeri degli italiani in F1

    La Formula 1 si prepara a riaprire i battenti per il 2025, con la prima tappa del nuovo mondiale in programma in Australia, sul circuito di Albert Park a Melbourne, dove le nuove vetture correranno domenica 16 marzo. Tra le novità di questa nuova stagione, la più piacevole per i colori italiani è il ritorno di un pilota nostrano in griglia: si tratta di Andrea Kimi Antonelli, chiamato a raccogliere la pesantissima eredità di Lewis Hamilton in Mercedes. L’obiettivo nell’immediato sarà quello di approcciare nel migliore dei modi alla categoria automobilistica più importante al mondo, mentre sul medio-lungo periodo il sogno sarà, inevitabilmente, quello di inseguire una corona iridata che per un pilota italiano manca da oltre 70 anni.
    L’Italia in Formula 1: Patrese il recordman, Farina-Ascari i campioni
    Andrea Kimi Antonelli sarà l’84° pilota italiano a correre in Formula 1, interrompendo un digiuno che si protraeva dal Gran Premio di Abu Dhabi del 2021, ultimo ballo di Antonio Giovinazzi nel Circus alla guida dell’Alfa Romeo. Il vincitore della 24 ore di Le Mans, peraltro, è stato anche l’ultimo pilota italiano a raccogliere punti iridati (Arabia Saudita 2021).
    Analizzando i record italiani in Formula 1, il pilota ad aver corso il maggior numero di volte è stato Riccardo Patrese, con ben 256 Gp all’attivo, appena 4 gare in più di Jarno Trulli, che si è fermato a 252. Sempre a Patrese appartengono anche i record di podi conquistati (37) e di punti totali (281). Il più vincente di tutti, invece, è Alberto Ascari: due volte campione del mondo (1952 e 1953), il pilota milanese ha collezionato 13 vittorie e 14 pole position.

    Il titolo iridato del ’53 è l’ultima affermazione di un italiano nel campionato del mondo di Formula 1, che peraltro vanta proprio un italiano come primo campione del mondo della sua storia: Giuseppe Farina, nel 1950, alla guida dell’Alfa Romeo. Negli ultimi 72 anni, soltanto altri 4 piloti italiani sono arrivati tra i primi 3 in un campionato del mondo: Luigi Musso (3° nel 1957), Elio De Angelis (3° nel 1984), Michele Alboreto (2° nel 1985) e Riccardo Patrese (2° nel 1992; 3° nel 1989 e nel 1991).
    Gli italiani nel nuovo millennio: Fisichella-Trulli ultimi baluardi
    A partire dagli anni ’90, l’Italia ha iniziato ad avere un ruolo (e una rappresentanza) sempre più marginale in Formula 1. Gli ultimi baluardi nel Circus per il nostro Paese sono stati senza dubbio Jarno Trulli e Giancarlo Fisichella, nonché gli ultimi a vincere un Gran Premio (1 vittoria per l’abruzzese, Monaco 2004; 2 vittorie per il romano, Australia 2005 e Malesia 2006). Entrambi sono stati anche gli ultimi a conquistare una pole position (Fisichella in Belgio, 2009), a salire sul podio (Trulli in Giappone, 2009) e a far registrare il giro più veloce in gara (Trulli in Bahrain, 2009).
    Infine, per ritrovare un pilota italiano in testa a una gara bisogna tornare a Singapore 2019, quando Antonio Giovinazzi ha guidato la gara per una manciata di giri, prima di cedere il passo alle due Ferrari di Sebastian Vettel e Charles Leclerc, involate verso la doppietta finale. LEGGI TUTTO

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    F1, GP Australia: una storia di velocità, passione e spettacolo

    Il Gran Premio d’Australia di Formula 1 è uno degli eventi più prestigiosi e iconici del calendario automobilistico mondiale. La sua storia, iniziata nel lontano 1928, è un intreccio di coraggio, innovazione e rivalità, che ha visto sfrecciare sul circuito di Melbourne i più grandi piloti di tutti i tempi.

    F1, Gp Australia: le origini e i primi anni
    Le prime edizioni del Gran Premio d’Australia si disputarono su circuiti improvvisati, spesso ricavati da strade cittadine o sterrate. Nonostante le difficoltà logistiche e le condizioni precarie, l’evento attirò un pubblico appassionato e divenne rapidamente un appuntamento imperdibile per gli amanti dello sport a motore.
    L’era moderna e il circuito di Albert Park
    Nel 1985, il Gran Premio d’Australia entrò a far parte del campionato mondiale di Formula 1, segnando una svolta nella sua storia. La competizione acquisì prestigio internazionale e il numero di spettatori crebbe esponenzialmente. Nel 1996, il Gran Premio si trasferì sul nuovo circuito di Albert Park, un tracciato moderno e spettacolare, situato nel cuore di Melbourne.
    Il circuito di Albert Park
    Circuito Australia – credit: racingcircuits.infoIl circuito di Albert Park è un tracciato semi-permanente, ricavato dalle strade che circondano l’omonimo lago. Con una lunghezza di 5.303 metri, il circuito presenta un mix di curve veloci e tratti tortuosi, che mettono alla prova le capacità di guida dei piloti. La sua posizione, a pochi passi dal centro di Melbourne, lo rende uno degli eventi più suggestivi del calendario di Formula 1.
    F1, Gp Australia: i momenti indimenticabili
    La storia del Gran Premio d’Australia è costellata di momenti indimenticabili, dalle vittorie leggendarie di campioni come Ayrton Senna e Michael Schumacher, ai sorpassi mozzafiato e agli incidenti spettacolari. Ogni edizione è un capitolo nuovo di una storia appassionante, che continua ad affascinare milioni di persone in tutto il mondo.
    Il Gran Premio d’Australia oggi
    Oggi, il Gran Premio d’Australia è uno degli eventi più attesi della stagione di Formula 1. La sua atmosfera unica, la bellezza del circuito di Albert Park e la passione del pubblico australiano lo rendono un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di motorsport.
    Alcune curiosità

    Il pilota più vittorioso nella storia del Gran Premio d’Australia è Michael Schumacher, con quattro successi.

    Il record del circuito di Albert Park appartiene a Charles Leclerc, che nel 2024 ha fermato il cronometro sull’1:19.813.

    Il Gran Premio d’Australia è stato teatro di alcuni degli incidenti più spettacolari della storia della Formula 1.

    Il Gran Premio d’Australia è destinato a rimanere uno degli eventi di punta del calendario di Formula 1. Grazie alla sua formula unica, che combina sport, spettacolo e intrattenimento, la competizione continuerà ad attrarre un pubblico sempre più vasto e appassionato.

    GP Australia F1 2024: Sainz trionfa in una gara ricca di colpi di scena
    Il Gran Premio d’Australia 2024, terzo appuntamento del campionato mondiale di Formula 1, è stata una gara emozionante e ricca di colpi di scena, che ha visto il trionfo di Carlos Sainz su Ferrari. Lo spagnolo ha conquistato la sua terza vittoria in carriera, precedendo il compagno di squadra Charles Leclerc e Lando Norris su McLaren.
    La vigilia e le prove
    Il weekend di Melbourne era iniziato con le prove libere che avevano visto le Ferrari di Leclerc e Sainz in grande forma, con il monegasco che aveva fatto segnare il miglior tempo nella seconda sessione. Tuttavia, in qualifica, è stato Max Verstappen a conquistare la pole position, davanti a Sainz e Leclerc.
    La gara
    La partenza è stata relativamente tranquilla, con Verstappen che ha mantenuto la testa della corsa. Tuttavia, la gara è stata subito animata da diversi colpi di scena. Al quarto giro, Verstappen ha iniziato a lamentare problemi ai freni ed è stato costretto a ritirarsi, lasciando via libera a Sainz, che si è portato al comando della gara.
    Sainz ha mantenuto la leadership fino al traguardo, conquistando una vittoria importante per la Ferrari e per la sua carriera. Leclerc ha completato la doppietta per la scuderia di Maranello, mentre Norris ha conquistato il terzo gradino del podio, davanti al compagno di squadra Oscar Piastri.
    La gara è stata caratterizzata anche da altri episodi, come l’incidente tra George Russell e Fernando Alonso, che ha causato il ritiro del pilota britannico e una penalità di 20 secondi per Alonso.
    Curiosità e statistiche

    La vittoria di Sainz è stata la prima per la Ferrari a Melbourne dal 2018.

    Il Gran Premio d’Australia 2024 ha fatto registrare un nuovo record di presenze, con 452.055 spettatori nel corso del weekend.

    Charles Leclerc ha fatto segnare il giro più veloce della gara, con un tempo di 1:19.813.

    Un successo importante per la Ferrari
    La vittoria di Sainz a Melbourne ha rappresentato un successo importante per la Ferrari, che dimostrò di essere competitiva su un circuito difficile come quello di Albert Park. La doppietta ottenuta in Australia fu un segnale incoraggiante per il resto della stagione.
    Il Gran Premio d’Australia si conferma uno degli eventi più importanti del calendario di Formula 1. La sua atmosfera unica, la bellezza del circuito di Albert Park e la passione del pubblico australiano lo rendono un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di motorsport. LEGGI TUTTO

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    F1, Colapinto: “Prima di me, Briatore ha trovato Schumacher e Alonso”

    Franco Colapinto – via x.com/FranColapinto
    L’edizione in lingua spagnola di Caranddriver.com ha parlato in esclusiva con Franco Colapinto, che ha raccontato il suo percorso verso la Formula 1 e quali saranno i suoi prossimi passi. Il pilota argentino, lanciato dalla Williams e ora terzo pilota di Alpine, ha detto: “Flavio Briatore ha trovato Michael Schumacher e Fernando Alonso, ora sono il prossimo sulla sua lista”.

    Colapinto volevo arrivare in Formula 1, come tanti giovani piloti però. Il pilota argentino ha coltivato questo sogno da quando aveva otto o nove anni.
    A differenza della stragrande maggioranza dei piloti che arrivano in F1, che hanno dedicato anni alla preparazione con programmi specifici che includono molti chilometri su vetture di quella categoria, Colapinto è arrivato acerbo, poiché oltre al simulatore, era salito su una Williams solo in alcuni test post-stagione e nelle prove libere del Gran Premio di Gran Bretagna.
    A scommettere su di lui fu James Vowles, il Team Principal della Williams, che prese la decisione di promuovere l’argentino in F1, al posto di Logan Sargeant.
    “Ti chiamano e tu cosa dici… no, perché è rischioso? È una sciocchezza”, ha detto Colapinto che poi ha anche aggiunto: “Direi che è stata una bellissima opportunità; mi è piaciuto molto poter realizzare il sogno della Formula 1. Dopo tanto lavoro, è stato un piacere poter godere di questa opportunità e aver potuto fare bene e aver ottenuto ottimi risultati”.

    “Ovviamente – ha voluto precisare Colapinto – è stata un’operazione complicata, ho fatto solo 450 o 500 chilometri in Formula 1 prima della mia prima gara e beh, è ​​sempre complicato. Penso che Antonelli avesse fatto 15.000 chilometri prima del suo debutto. Ovviamente è stato complicato, ma è stato anche sorprendente quanto velocemente mi sono adattato, che ho fatto punti, che ho fatto un Q3, e penso che tutto questo abbia aggiunto molto. Alla fine penso che sia stato meglio fare poca preparazione e adattarsi rapidamente. Fortunatamente in Williams sono stati molto bravi, erano a mia disposizione e mi hanno aiutato a imparare, e tutto ciò di cui avevo bisogno”.
    E parlando di Briatore ha detto: “Posso solo dire che per me è un onore. Ha trovato Michael Schumacher e Fernando Alonso, che poi sono diventati campioni, quindi per me il suo arrivo è stato molto speciale. Il fatto che mi notino e che io possa essere il prossimo sulla lista è ovviamente molto bello. Ha fatto uno sforzo per avermi dopo aver visto cosa sono in grado di fare”.
    Intervista completa su Caranddriver.com LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc parla del suo rapporto con Hamilton e svela cosa lo ha sorpreso!

    Charles Leclerc ha parlato del suo rapporto con Lewis Hamilton e ha svelato cosa lo ha sorpreso! Le parole del monegasco della Ferrari.Leclerc e Hamilton – credits: FerrariCharles Leclerc ha raccontato a Formula1.com la sua esperienza di lavoro con Lewis Hamilton alla Ferrari: il monegasco ha ammesso di essere rimasto “sorpreso” dalla somiglianza dei loro stili di guida, che considera un fattore positivo per la squadra.
    Durante i giorni di test in Bahrain, a Leclerc è stato chiesto cosa si prova nel vedere Hamilton vivere le emozioni che derivano dall’ingresso in Ferrari, cosa che lui stesso ha vissuto quando ha debuttato per la scuderia nel 2019: “È davvero bello vederlo”, ha risposto Leclerc che poi ha anche aggiunto: “Ovviamente è molto diversa la situazione in cui si trova Lewis adesso. Quando sono arrivato (in Ferrari, ndr), avevo fatto solo un anno in Formula 1 (con la Sauber, ndr), quindi tutto era ancora nuovo per me e dovevo imparare come funzionava una squadra come la Ferrari in Formula 1, anche se conoscevo la fabbrica e tutto il resto essendo stato nella Ferrari Driver Academy prima”.

    Leclerc non ha negato di aver “sofferto” un po’ la presenza ingombrante di una star come Hamilton: “Per me questo ha significato che l’off-season è stata un po’ più in ombra, ma mi sono divertito. Mi sono concentrato su me stesso e sto spingendo al massimo per essere pronto per la prima gara e non vedo l’ora che arrivi quest’anno. Spero di iniziare l’anno in modo più positivo rispetto all’anno scorso”.
    Dalle parole del mongasco trapela anche un po’ di timore di non essere all’altezza del suo nuovo compagno di squadra.
    Tornando al rapporto con Hamilton, Leclerc spera che possano “spingere nella stessa direzione”, dato che entrambi hanno in comune alcuni aspetti del loro stile di guida: “Sono rimasto sorpreso: il nostro stile di guida è molto simile”, ha ribadito il 27enne pilota al suo settimo anno a Maranello che poi ha anche aggiunto: “A entrambi piace spingere molto, soprattutto nelle entrate, e su questo siamo abbastanza simili”. LEGGI TUTTO

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    F1, Mansell scommette sul successo di Hamilton in Ferrari

    Nigel Mansell scommette sul successo di Lewis Hamilton alla Ferrari e prevede “un anno straordinario” per il Circus della Formula 1.Lewis Hamilton – credits: Ferrari

    L’ex pilota della Ferrari Nigel Mansell – su Formula1.com – ha espresso il suo sostegno a Lewis Hamilton dopo il passaggio del sette volte campione del mondo alla Scuderia di Maranello.
    Hamilton ha concluso una permanenza di oltre un decennio alla Mercedes per intraprendere una nuova sfida con la Ferrari, ufficializzando il passaggio il 2 febbraio 2024.
    Parlando dopo la tre giorni di test in Bahrain, Hamilton ha spiegato che si sta “divertendo molto” al volante della SF-25 e che il suo unico obiettivo è vincere con la Ferrari.
    Mansell, che ha parlato prima di queste uscite in occasione dell’evento di lancio di F1 75 Live a Londra, ritiene che il suo esperto collega britannico abbia le carte in regola per scrivere un altro capitolo di successi in questo sport: “Penso che sia assolutamente brillante. Credo che la maggior parte dei fan lo sostenga. Io sono sicuramente dalla sua parte”.

    Il pilota inglese, campione del mondo con la Williams, ha poi aggiunto: “Penso che possa farcela. È molto emozionante per lui e per la Ferrari. Penso che sarà l’anno più bello da vedere”.
    Un altro ex pilota della Ferrari, Jean Alesi, aveva condiviso pensieri simili a quelli di Mansell: “Conosco molte persone in Ferrari – ha detto il francese – e ha impressionato tutti”. Alesi, in Ferrari dal 1991 al 1995 e con una sola vittoria in carriera ha poi aggiunto: “Ha impressionato tutti con la sua presenza e il modo in cui si presenta alla squadra. È stato davvero uno shock culturale per la Ferrari avere un campione del genere. Senza nulla togliere a Charles e Carlos”.
    In merito a come potrebbe essere il rapporto tra Hamilton e Leclerc, Alesi ha aggiunto: “Charles sarà sicuramente più competitivo, avendo con sé un campione del genere. Lewis gli darà sicuramente più motivazione”. LEGGI TUTTO

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    Honda e Red Bull: i veri motivi dietro al loro divorzio

    Il 2026 rappresenterà una data spartiacque per la storia della F1, ma non solo. La rivoluzione telaistica e motoristica dell’anno prossimo, infatti, metterà la parola fine alla collaborazione tra Red Bull e Honda, che tante soddisfazioni ha portato e sta portando a entrambi i protagonisti. In un articolo apparso su Motorsport.com, il giornalista britannico Ronald Vording ha ricostruito ragioni e passaggi di un divorzio che, comunque vada, farà storia.
    Dal Covid ai trionfi di Verstappen
    La pandemia di Covid-19 che nel 2020 è esplosa in tutto il mondo ha avuto conseguenze importanti anche sulle decisioni prese nel mondo del motorsport. Tra queste, una delle più clamorose fu quella annunciata da Honda il 2 ottobre 2020, con il colosso giapponese a smarcarsi completamente dalla F1 e dai propri partner Red Bull e, di conseguenza, Alpha Tauri al termine della stagione 2021. A quel punto, per il team di Milton Keynes una sola strada risultò percorribile, dal momento che intorno a sé si trovò praticamente ad avere terra bruciata, come spiegato da Christian Horner.
    “Non avremmo avuto un motore dalla Mercedes e con la Ferrari non eravamo sicuri di quanti cilindri avremmo avuto! Avevamo già lavorato con la Renault e tornare indietro non ci sembrava giusto. Quindi siamo stati quasi costretti a prendere una strada diversa. La nostra idea era di acquisire la proprietà intellettuale del motore Honda e di costruire, assemblare e curare noi stessi la PU omologata fino alla fine di questo ciclo. Quando abbiamo iniziato a capire qual era lo scenario, abbiamo capito che era sempre più complesso. Il processo non riguardava solo la produzione dei motori, c’era molto di più. Bisogna avere a che fare con una catena di fornitori e cose del genere”.
    Una situazione complicata, dunque, per Red Bull. Per fortuna di Horner e dei suoi uomini, le conseguenze della pandemia su Honda si rivelarono meno pesanti di quanto pronosticato, e i giapponesi si trovarono a tornare sui propri passi. In questo modo, si è riusciti da entrambe le parti a trovare una soluzione, con una collaborazione che arriverà fino al termine del campionato che sta per iniziare. Dal 2026, però, tutto cambierà, e sicuramente ci saranno conseguenze importanti per tutti gli attori.
    Honda voleva Red Bull anche per il 2026, ma a Milton Keynes si erano già mossi
    “Le normative 2026 con metà della potenza fornita dal motore a combustione e l’altra metà dall’ibrido ha molto interessato sia Honda che Honda Racing-. Ci attrae anche la direzione verso i carburanti sostenibili. Per tutte queste cose, abbiamo deciso di tornare ufficialmente in Formula 1. Ma quando abbiamo formalmente interrotto le nostre attività in Formula 1, Red Bull ha fondato la sua società di power unit. Di conseguenza, non c’era più lo spazio per riaprire una collaborazione”.
    Queste parole di Koji Watanabe, presidente di HRC, danno l’idea della situazione che i giapponesi hanno dovuto affrontare nel momento in cui sono dovuti arrivare a prendere una decisione importante. Scadendo il contratto di fornitura con Red Bull nel 2025, occorreva in pratica decidere cosa fare di un rapporto che ha portato gloria, successi e tanto pregio alla Casa del Sol Levante. Si è valutata anche la possibilità di produrre la componente a combustione interna nelle strutture inglesi e quella elettrica in Giappone, ma ben presto si è arrivati alla conclusione che tutto ciò sarebbe stato un handicap piuttosto che un vantaggio.

    A quel punto, è risultato evidente come la prosecuzione del rapporto oltre il 2025 fosse impossibile, e il Red Bull Powertrains, la branca che andrà ad occuparsi della progettazione e della implementazione delle nuove PU, andrà a lavorare con Ford, segnando il ritorno del marchio dell’ovale blu in F1. Honda, invece, andrà ad equipaggiare le vetture Aston Martin, e questo potrebbe avere ripercussioni importanti, soprattutto considerando l’arrivo a Silverstone di Adrian Newey.
    Honda, Aston e… Max?
    Ora, è evidente che questa separazione porterà a conseguenze importanti per entrambe le realtà. In particolare, già ha fatto scalpore il passaggio di Adrian Newey alla corte di Lawrence Stroll, lavorando praticamente già sul prototipo del 2026. È evidente che la squadra british green non abbia nessuna voglia di farsi trovare impreparata in vista di questo “nuovo inizio”, e le sue sirene potrebbero attrarre anche l’altro tassello che ha portato alla costruzione di quel puzzle praticamente invincibile (fino a giugno 2024) chiamato Red Bull.
    Max Verstappen, infatti, sembra ormai essere il prossimo target del magnate canadese e dei suoi uomini. Un suo passaggio in Aston Martin segnerebbe un momento epocale, e pare che l’offerta fatta all’olandese sia di quelle che non si possono rifiutare. Il pilota di Hasselt, inoltre, andrebbe a ricongiungersi proprio con Honda, con cui ha ottenuto tutti i suoi quattro titoli. Sarebbe certamente una bella storia da raccontare; restiamo in attesa, ma la sensazione è che la separazione tra Red Bull e Honda continuerà a portare con sé diversi strascichi, anche oltre il 2025. LEGGI TUTTO