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    In F1 è super sfida McLaren-Ferrari, ma non rovinateci il finale…

    La penalità inflitta a Lando Norris nel finale di gara del GP del Qatar ha riacceso le speranze della Rossa in ottica Costruttori, all’alba dell’ultimo capitolo del mondiale 2024 previsto per domenica ad Abu Dhabi.Foto: Ferrari Media Center

    PER LA STORIA
    Insomma una tra McLaren e Ferrari potrà andare in vacanza con il sorriso stampato sulle labbra. Un sorriso che avrebbe il sapore della storia per entrambe, perché se la Ferrari manca all’appello da 16 anni, per McLaren sono addirittura 26 gli anni dall’ultimo successo nei Costruttori, un titolo che porta le scolorite firme di Mika Hakkinen e David Coulthard. Ironia della sorte il progettista di quella McLaren (MP4/13 del 1998) era proprio Adrian Newey, l’uomo al quale McLaren, con tutta probabilità, scucirà il titolo domenica.
    MONDIALE COSTRUTTORI: IL PRONOSTICO
    In ogni caso sarà una giornata speciale, anche se viste le premesse siamo abbastanza convinti che la McLaren, dato il vantaggio, alla fine riuscirà a spuntarla. Alla Ferrari infatti ipoteticamente non basterebbe neanche una doppietta. Detto questo, la squadra di Maranello dovrà eseguire il tutto alla perfezione e lottare fino all’ultimo sperando in qualche pasticcio, non poi così raro, da parte del team Papaya o altrimenti che qualcuno, tra Verstappen e le Mercedes, sparigli un po’ le carte, facendo da terzo incomodo.
    LA VARIABILE
    Ma se in pista l’operazione appare complessa, rimane una grossa incognita extra pista, legata al direttore di gara. Prima di Las Vegas, senza alcuna argomentazione, Niels Wittich è stato licenziato dalla FIA e il suo posto è stato preso da Rui Marques, già direttore di gara in F2 e F3.
    Dopo un esordio sereno in Nevada, ha lasciato molto discutere la direzione di gara di Marques in Qatar, prima per uno specchietto lasciato in pista troppo a lungo, senza l’imposizione del regime di Virtual Safety Car, circostanza che ha causato le forature di Hamilton e Sainz e di conseguenza la necessità dell’ingresso della Safety Car. Poi per la penalizzazione di Norris, che in regime di doppia bandiera gialla non ha decelerato a dovere.

    UN FINALE ALLA MASI?
    Chiariamo, la penalizzazione di per sé è corretta da regolamento, ma uno stop&go di 10 secondi, appare – come dichiarato dal Team Principal di McLaren Andrea Stella – una punizione un pochino sproporzionata. Ma più che sproporzionata, risulta un po’ una di quelle decisioni che fanno pensare che si voglia arrivare al gran finale, a giocarsela fino alla fine per lo show, per lo spettacolo.
    Ma dato che la serie sulla Formula 1 la produce già Netflix e dato che la pazza era di Masi ce la siamo lasciata alle spalle, sarebbe brutto tornare indietro proprio ora, visto soprattutto che questo sport di spettacolo è già capace di produrne da sé abbastanza. Insomma, fateci divertire quanto volete, ma per piacere non rovinateci questo gran finale di stagione. LEGGI TUTTO

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    F1, Gran Premio di Abu Dhabi: numeri e curiosità

    Alla vigilia dell’ultimo appuntamento del Campionato Mondiale 2024 di Formula 1, andiamo a scoprire insieme qualche numero e le curiosità del Gran Premio di Abu Dhabi.1 – GP ABU DHABI F1/2023 – GIOVEDÌ 23/11/2023 – credit: @ Ferrari Spa

    GRAN PREMIO DI ABU DHABI: NUMERI E CURIOSITÀ
    18. I gradi di inclinazione del Capital Gate Building, noto come la “Torre Pendente di Abu Dhabi”, ben più di quelli della celebre Torre di Pisa (appena 3,97).
    90. La percentuale delle riserve di petrolio degli Emirati Arabi Uniti che si trovano nell’emirato di Abu Dhabi, il cui prodotto interno lordo vale due terzi di quello dell’intero Paese.
    200. Le isole che appartengono all’emirato di Abu Dhabi. Le più importanti sono Saadiyat, nota per lo spessore culturale, che ospita tra le altre il distaccamento del Museo del Louvre di Parigi; Yas, più dedicata al divertimento con il circuito di Formula 1 e il Ferrari World Abu Dhabi; Al Maryah, noto hub finanziario con uffici e sede di palazzi con appartamenti di grande lusso; Dalma, di importanza soprattutto storica perché era il punto di riferimento dell’industria della perla, dominante prima della scoperta dei combustibili fossili nella zona, che ha rivoluzionato la storia di tutti i paesi del Golfo Persico.
    2030. L’anno che Abu Dhabi si è dato come deadline per mettere in atto un’ambiziosa serie di iniziative a favore di sostenibilità e inclusione. Tra gli altri impegni, Abu Dhabi mira a ridurre la sua dipendenza dal petrolio, puntando a una contribuzione dei settori non petroliferi al PIL del 65% entro il 2030.

    40.000. Il numero di abitanti per la quale era stata pensata la città di Abu Dhabi quando venne costruita nel 1967. A supervisionarne la costruzione fu l’architetto giapponese Katsuhiko Takahashi. Oggi però gli abitanti sono diventati 1,6 milioni. LEGGI TUTTO

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    Gp Qatar F1 2024, le pagelle: Verstappen insaziabile, Leclerc stoico, Zhou d’incanto, Norris irrecuperabile

    55 SAINZ Carlos (spa), Scuderia Ferrari SF-24, action during the Formula 1 Qatar Airways Qatar Grand Prix 2024, 23th round of the 2024 Formula One World Championship from November 29 to December 1, 2024 on the Lusail International Circuit, in Lusail, Qatar – Photo Florent Gooden / DPPI – credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    Sul circuito di Losail si è disputato uno dei weekend più rocamboleschi di questa stagione di Formula 1. Basti pensare che dalla Sprint alla gara le gerarchie si sono diametralmente ribaltate, come testimonia il trionfo di Max Verstappen, dopo un sabato da dimenticare, dietro persino alla Haas. La corsa della domenica fa emergere nuovamente le differenze tra i grandi piloti e gli “onesti mestieranti”, come dimostra il secondo posto di un encomiabile Charles Leclerc, che tiene viva la corsa al titolo costruttori a una gara dalla fine della stagione. Eccezionale prestazione per Pierre Gasly (5°) e Guanyu Zhou, 8° e autore dei primi punti stagionali per la Sauber. Solido Alonso, mentre naufragano Norris e Hamilton, con il pilota della McLaren all’ennesimo errore stagionale. Questo e molto altro nelle pagelle del Gran Premio del Qatar.
    VOTO 9 A VERSTAPPEN, CAMPIONE INSAZIABILE
    Il suo weekend dopo l’anonima Sprint Race del sabato pomeriggio sembrava una triste via Crucis. E invece, ancora una volta, Max Verstappen risorge nel momento del bisogno. Solidissimo in qualifica e martellante in gara, come ai bei tempi del dominio Red Bull, il neo-quattro volte campione del mondo dimostra una volta di più il motivo per cui appartiene a una categoria diversa da quella dei suoi colleghi. Non avrà più nulla da chiedere al campionato, ma se pensate che non abbia ancora fame di vittorie, siete fuori strada. Insaziabile.
    VOTO 8 A LECLERC, L’ULTIMA SPERANZA FERRARISTA
    La Ferrari scesa in pista a Losail è stata indubbiamente la peggiore (in condizioni normali) degli ultimi due mesi. Le premesse per svegliarsi dal sogno iridato c’erano tutte, soprattutto dopo i risultati di Sprint e qualifiche. E invece, il team di Maranello deve ringraziare un monumentale Charles Leclerc. Che, senza acqua per tutta la corsa, con un motore ormai al limite e costretto a una strenua difesa, raccoglie molto più di quanto ipotizzabile grazie al 2° posto finale, e complice l’ennesima follia di Norris, permette alla SF-24 di riaccorciare a 21 punti il distacco dalla McLaren, a una gara dal termine. Il sogno può continuare.
    VOTO 7 A GASLY E ZHOU, PROTAGONISTI INATTESI
    Nella gara degli altri, sono per distacco i migliori in assoluto. Il francese dell’Alpine sembra letteralmente rivitalizzato dalla cura Briatore, e dopo gli exploit in Brasile e a Las Vegas (in qualifica), ecco un altro capolavoro in Qatar: 5° posto finale, con difesa perfetta dagli attacchi di Carlos Sainz. Ancor più eclatante, invece, l’impresa del pilota cinese, che con il suo 8° posto finale porta i primi punti stagionali alla Sauber. Un modo non banale per lasciare il team svizzero e (forse) la Formula 1.
    VOTO 6 AD ALONSO, FINALMENTE COMPETITIVO
    Il naufragio dell’Aston Martin conosce un breve intermezzo in Qatar, grazie alla buona settima piazza finale di Fernando Alonso. Al termine di una gara intelligente nella gestione e con quel pizzico di fortuna dovuto all’ingresso della Safety Car che ha permesso allo spagnolo di guadagnare diverse posizioni. Da lì, poi, deve solo badare a rimanere in pista e mantenere alta la concentrazione. Una piccola boccata d’ossigeno, nel bel mezzo di una crisi tecnica e di risultati che, oggi, sembra un pochino meno irreversibile di ieri.
    VOTO 5 A NORRIS, ENNESIMA FIGURA DA POLLO
    Per alcuni giri la McLaren ha accarezzato da vicino la possibilità di laurearsi campione del mondo con una gara di anticipo. Ma poi, a rovinare tutto ci ha pensato il solito Lando Norris. Il pilota inglese ne combina un’altra delle sue, non rallentando in regime di doppia bandiera gialla e beccandosi una penalità pesantissima (ma giusta): 10 secondi di stop/go. Risultato: da 2° a 10°, con una perdita enorme di punti sia nella classifica costruttori che in quella piloti (Leclerc è distante soltanto 8 punti). Ad Abu Dhabi la pressione sarà tutta sulle sue spalle: saprà reggerla?

    VOTO 4 A HAMILTON, TROPPO BRUTTO PER ESSERE VERO
    Se dall’altra parte del box George Russell prova a giocarsi le sue chance contro Ferrari, McLaren e Verstappen, Lewis sembra invece una triste controfigura del sette volte campione del mondo, relegato in posizioni poco lusinghiere. Chiaro, di testa sembra ormai aver staccato la spina da diverse gare. Ma la quantità di errori banali (su tutti, il jump start al via della gara di domenica) per una leggenda come lui, non lasciano dormire sonni tranquilli. Anche dalle parti di Maranello. Semplice assenza di motivazioni o l’inizio del declino?
    VOTO 3 A BEN SULAYEM, NEMICO DELLA FORMULA 1
    In una stagione che ha visto quattro macchine giocarsi la vittoria, e alla vigilia di un’altra che si preannuncia tra le più belle di sempre, stride parecchio la presenza di una figura come quella di Mohammed Ben Sulayem alla guida della Federazione. I suoi atteggiamenti da bulletto di quartiere, incurante delle istanze dei piloti e delle critiche di tutto il Circus, uniti ai licenziamenti e relativi avvicendamenti senza preavvisi anche in ruoli delicati, come la Direzione Gara, lo rendono completamente inadeguato a un contesto così in rapida evoluzione come la Formula 1. LEGGI TUTTO

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    F1, A Las Vegas Verstappen ha il primo match point: tutte le combinazioni per il 4° titolo

    Max Verstappen, dopo il ritorno alla vittoria nel Gran Premio del Brasile, potrebbe laurearsi Campione del Mondo piloti già a Las Vegase. Vediamo tutte le combinazioni possibili che potrebbero portare il pilota olandese della Red Bull alla conquista del suo quarto titolo mondiale piloti.AUSTIN, TEXAS – OCTOBER 18: Sprint Pole qualifier Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing celebrates in parc ferme during Sprint Qualifying ahead of the F1 Grand Prix of United States at Circuit of The Americas on October 18, 2024 in Austin, Texas. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202410190024 // Usage for editorial use only //

    Alla vigilia del ventiduesimo appuntamento del Calendario F1 2024, Verstappen ha 62 punti di vantaggio in classifica sul suo più diretto rivale, Lando Norris.
    Pos Pilota Punti
    1. Max Verstappen 393
    2. Lando Norris 331 -62
    Le ultime tre gare metteranno in palio un massimo di 86 punti, considerando i 25 punti di tre gare, gli 8 punti della gara sprint e altri 3 punti per tre giri veloci.
    Gran Premio Punti
    – Las Vegas 25 + 1
    – Qatar 8 + 25 + 1
    – Abu Dhabi 25 + 1
    Considerando la prima delle tre gare indicate qui sopra, possiamo capire come il pilota olandese della Red Bull, possa già chiudere il discorso mondiale già a Las Vegas.
    Vediamo uno semplice schema che vi permetterà di capire tutte le possibili combinazioni che permetterebbero a Norris di tenere ancora aperto la corsa al titolo piloti.

    [ 1 ] – Norris fa il giro veloce…
    Se VER chiude in… NOR dovrà chiudere almeno in
    P1 VER campione
    P2 P1
    P3 P2
    P4 P3
    P5 P4
    P6 P5
    P7 P6
    P8 P7
    P9 P8
    P10 P8
    Fuori dai punti P9
    [ 2 ] – Verstappen fa il giro veloce…
    Se VER chiude in… NOR dovrà chiudere almeno in
    P1 VER campione
    P2 P1
    P3 P1
    P4 P2
    P5 P3
    P6 P4
    P7 P5
    P8 P6
    P9 P7
    P10 P7
    Fuori dai punti P8
    [ 3 ] – Né Verstappen né Norris fanno il giro veloce…
    Se VER chiude in… NOR dovrà chiudere almeno in
    P1 VER campione
    P2 P1
    P3 P2
    P4 P3
    P5 P3
    P6 P4
    P7 P5
    P8 P6
    P9 P7
    P10 P8
    Fuori dai punti P8 LEGGI TUTTO

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    F1, Carlos Sainz sulla Williams già nel 2024 ad Abu Dhabi

    Carlos Sainz sarà al volante della Williams F1 già nel corso del 2024 e più precisamente nei test di fine stagione ad Abu Dhabi.Carlos Sainz – credit: Williams Racing

    Il Team Williams F1 ha annunciato oggi che Carlos Sainz si unirà alla squadra già dal prossimo test di fine stagione ad Abu Dhabi, muovendo così i primi passi nella sua preparazione in vista della stagione 2025. Questa opportunità permetterà al pilota spagnolo e alla Williams di iniziare a costruire il loro rapporto.
    La sessione di test sarà un’occasione preziosa per Sainz per iniziare a integrarsi nel nuovo ambiente della squadra e per guidare la Williams FW46 per la prima volta. L’attuale pilota della Ferrari sarà pilota ufficiale della Williams, insieme ad Alex Albon, a partire dalla stagione 2025.
    Il team inglese ha diramato un breve comunicato su questo, dopo che da Maranello è arrivato il definitivo via libera all’operazione.

    Il tweet con il quale la Willima ha dato l’annuncio su ‘X’.

    BREAKING NEWS: Carlos Sainz will drive for the team at the Abu Dhabi end-of-season test, gearing up for the 2025 season! 💪🌶️
    Full details below.
    — Williams Racing (@WilliamsRacing) November 15, 2024 LEGGI TUTTO

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    Gabriel Bortoleto sarà pilota ufficiale Audi, accanto a Nico Hulkenberg

    Gabriel Bortoleto sarà al volante della seconda monoposto dei quattro anelli. Il giovane talento brasiliano affiancherà l’esperto Nico Hülkenberg.

    Audi ha definito la coppia di piloti per il suo ingresso in Formula 1 nel 2026. Gabriel Bortoleto, giovane brasiliano di 20 anni e uno dei talenti più promettenti nel panorama delle ruote scoperte, rappresenterà i quattro anelli nella massima serie dell’automobilismo sportivo.
    Il prossimo anno, Bortoleto debutterà al fianco del tedesco Nico Hülkenberg in Sauber, team poi destinato a trasformarsi nel factory team Audi F1 nel 2026.
    Originario di San Paolo, Bortoleto si è fatto notare nel 2023 dominando – al debutto – il Campionato FIA di Formula 3. Attualmente è in testa alla classifica del Campionato FIA di Formula 2. La carriera del giovane brasiliano è iniziata a 6anni nel karting e a 12 anni si è trasferito in Europa con la famiglia per inseguire il sogno di guidare una Formula 1.
    L’ingresso nel futuro team Audi F1 offre a Bortoleto l’opportunità di dimostrare il suo talento ai massimi livelli del motorsport. Il team Sauber ha già annunciato ad aprile il pilota tedesco Nico Hülkenberg in vista della prossima stagione. Con un mix equilibrato di esperienza e gioventù, la squadra si sta preparando per il passaggio all’Audi F1 factory team nel 2026.
    Gernot Döllner, CEO di AUDI AG e Presidente del Consiglio di Amministrazione di Sauber Motorsport AG, ha detto: “Stiamo assistendo a un cambio generazionale in Formula 1, con giovani piloti in grado di emergere immediatamente. Con l’ingaggio di Gabriel Bortoleto ci siamo assicurati uno di questi talenti. Un’operazione che sottolinea la strategia e l’impegno a lungo termine di Audi in Formula 1”.
    Mattia Binotto, COO e CTO di Sauber Motorsport AG, ha così commentato: “Gabriel ha già dimostrato nelle categorie giovanili di avere le carte in regola per diventare un pilota vincente. Siamo felici diventi un membro del team Sauber e Audi. Insieme a Gabriel daremo forma a una nuova era dei quattro anelli nel motorsport. Nico e Gabriel rappresentano la combinazione ideale di esperienza e gioventù”.

    Le prime parole di Bortoleto da pilota Audi sono state: “Sono entusiasta di divenire parte di uno dei progetti più entusiasmanti del motorsport. Debuttare in F1 con un team che unisce la storia sportiva e la competenza ingegneristica di Sauber e Audi è un vero onore. Il mio obiettivo è di crescere contribuendo a questo ambizioso progetto sino a raggiungere l’apice del motorsport. Sono incredibilmente grato per l’opportunità offertami dal team e per la possibilità di lavorare a fianco di un pilota esperto come Nico”. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Brasile: Vasseur tiene alta la concentrazione per massimizzare il potenziale

    In vista del Gran Premio del Brasile, Fred Vasseur prova a tenere alta la concentrazione del team Ferrari, per massimizzare il potenziale, dopo le due recenti vittorie.Fred Vasseur – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Si chiude questo fine settimana la tripletta americana del Mondiale di Formula 1. Dopo Stati Uniti e Messico, le squadre fanno ulteriormente rotta verso sud-est per atterrare in Brasile, sede del quartultimo appuntamento stagionale, il Gran Premio del Brasile, all’Autodromo José Carlos Pace, meglio noto come Interlagos, alle porte della megalopoli capitale dell’omonimo stato.
    “Siamo arrivati all’ultima gara di una tripletta americana in cui finora siamo riusciti a massimizzare il potenziale del nostro pacchetto”, ha detto Vasseur che poi ha anche aggiunto: “A Interlagos ci attende il quinto weekend Sprint della stagione, il che significa che tutta la squadra sarà chiamata a un grande sforzo sia fisico che mentale. Con questo tipo di formato sarà ancora più importante del solito lo sforzo del resto della squadra da Maranello, che è iniziato ancor prima della partenza per Austin con la preparazione svolta al simulatore e non si è mai fermato in queste tre settimane tra il lavoro fatto al remote garage e le analisi che vengono effettuate dopo ogni gara sulla base dei dati raccolti in pista. Questo grande gruppo distribuito fra Maranello e San Paolo dovrà fare in modo che Charles e Carlos abbiano da subito una buona base di partenza a livello di bilancio e set-up così da potersi concentrare sulla guida”.
    Il Team Principal della Ferrari “teme” anche il meteo: “A Interlagos anche il fattore meteorologico potrebbe entrare in gioco, per questo sarà ancora più importante che tutti operino al più alto livello di concentrazione per preparare e approfittare di tutti gli scenari”.

    Parlando della squadra, reduce dalle due ottime prestazioni di Austin e Città del Messico, Vasseur ha concluso dicendo: “Il morale è alto, il momento ci vede protagonisti, dobbiamo continuare a lavorare così. Solo più avanti guarderemo la classifica”. LEGGI TUTTO

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    De Meo: “Alpine varrà presto tra i 3 e i 5 miliardi di dollari”

    Luca De Meo, Amministratore Delegato del Gruppo Renault, in un’intervista esclusiva al quotidiano francese L’Equipe, ha fornito il suo punto di vista sulle motivazioni alla base della decisione di abbandonare la progettazione e la produzione di motori di Formula 1.credit: Alpine F1 Team“Sono un manager, gestisco una società quotata in borsa e dovevo ripensare al progetto F1, per vincere”. Ha esordito così il CEO di Renault, intervistato da L’Equipe.
    “Siamo diventati invisibili”, ha aggiunto De Meo riferendosi all’attuale visibilità di un brand come Alpine. “Altri due anni così e il progetto si sarebbe sgonfiato completamente. Sono tre stagioni che ci troviamo su una china discendente. Dovevamo dare una scossa a tutto questo”.
    Per De Meo, l’enorme investimento richiesto per la produzione di un motore – che si aggira intorno alle centinaia di milioni di dollari – non ha alcun senso quando è possibile utilizzare una Power Unit clienti più economica, in grado di fornire prestazioni altrettanto, se non superiori, per meno di 20 milioni di dollari.
    “I veri appassionati non sono preoccupati da questo calcolo ma io sì”, ha precisato De Meo che poi ha anche spiegato che le nuove regole in arrivo per il 2026, con una maggiore attenzione all’efficienza e all’alimentazione a batteria, abbiano messo in evidenza i costi.
    Il manager italiano ha anche affermato che la fabbrica francese di Viry, con 340 dipendenti, non avrebbe alcuna possibilità di competere con Mercedes, che, secondo lui ne impiega 900. E su questo ha aggiunto: “Hanno banchi di prova che noi non abbiamo. Il passaggio all’era dell’ibrido ha richiesto forti investimenti che all’epoca sono stati sottovalutati. Noi operiamo, strutturalmente, con tre cilindri quando gli altri ne hanno otto”.
    De Meo ha anche ricordatoche quando arrivò quattro anni fa, il gruppo Renault voleva stoppare il progetto F1: “Se c’è ancora, è perché io l’ho salvata. Ma non abbiamo la struttura per essere all’avanguardia nello sviluppo delle batterie, nella gestione del software e nel recupero dell’energia”.
    L’AD che ha optato anche per utilizzare il brand Alpine al posto del Renault ha voluto anche ribadire che “gli sponsor vengono per una squadra, non per un motore. I partner firmano con la McLaren, non per il Mercedes che hanno sotto il cofano. Il pubblico della F1 è cambiato. Si è allargato ai giovani e alle donne. Questa nuova clientela ha un’interpretazione diversa di questo sport”.
    De Meo ha poi anche polemizzato un po’ contro la Francia e i francese, dicendo chiaramente che il suo sogno di creare una super-squadra francese alla fine è fallito perché il Paese non è riuscito a sostenerlo: “Volevo creare una squadra francese, la Ferrari francese. Ho messo anche due piloti francesi in squadra: si sono schiantati l’uno contro l’altro. E se fate un giro con me su una A524, non troverete un solo sponsor francese. Neanche uno! Ho bussato a molte porte. Invano!”.

    De Meo ha poi voluto smentire le voci che, dietro alla chiusura del progetto dei motori di F1, ci sia la volonta da parte di Renault di mettere in vendita il team. Questa ipotesi è stata ripetutamente smentita e lostesso De Meo ha spiegato ancora una volta il perché di questo: “Ricevo telefonate ogni 15 giorni da finanziatori, eccentrici, che vogliono entrare in F1”, ha detto l’AD di Renault che poi ha anche aggiunto: “Sanno che dopo il 2026 costerà molto di più. Se oggi ti danno un miliardo di sterline per prendere la squadra, due anni dopo saranno in grado di rivenderla al doppio. Qui è pieno di speculatori. Ho rifiutato 50 volte. Una squadra varrà presto tra i 3 e i 5 miliardi di dollari. Non ho intenzione di vendere, non sono stupido”.
    Oggi De Meo dice di non aver bisogno di questi soldi ma presto invece questi miliardi potrebbero far gola a qualche altro CEO o Consiglio di Amministrazione. LEGGI TUTTO