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    F1, Arabia Saudita: per Ferrari tre podi in quattro edizioni

    Nelle quattro edizioni sin qui disputate del Gran Premio dell’Arabia Saudita, la Scuderia Ferrari ha colto tre podi.Muretto Ferrari – Credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    Dopo i Gran Premi del Giappone e del Bahrain, il Circus della Formula 1 si appresta a disputare il quinto appuntamento del Calendario F1 2025: il Gran Premio dell’Arabia Saudita sul tracciato di Jeddah, un circuito cittadino noto per la velocità e le sfide tecniche che presenta sia per i 20 piloti che per le 19 squadre.
    Il primo Gp dell’Arabia Saudita fu disputato nel 2021 e la Scuderia di Maranello chiuse al settimo e all’ottavo posto, rispettivamente con Charles Leclerc e Carlos Sainz.
    Nelle altre tre edizioni disputate, la Ferrari ha visto i suoi piloti per tre volte sul podio: nel 2022, Leclerc e Sainz chiusero al secondo e al terzo posto, dietro al vincitore, Max Verstappen. Nel 2024 fu nuovamente il monegasco a cogliere un piazzamento a podio, con il terzo posto dietro alle due Red Bull di Verstappen e Perez.

    FERRARI STATS, GP DELL’ARABIA SAUDITA
    GP disputati: 4Debutto: 2021 (C. Leclerc 7°; C. Sainz 8°)Vittorie: 0Pole Position: 0Giri più veloci: 2 (50%)Podi: 3 (25%)
    Il 2025 è iniziato “un po in salita” per la Scuderia di Maranello: né Leclerc né Hamilton sono ancora riusciti a salire sul podio di una gara classica. Al quinto appuntamento stagionale, Ferrari arriva a Jeddah con la determinazione necessaria per far bene. Il podio però, in condizioni “normali”, non sembra ancora poter essere un target alla portata. LEGGI TUTTO

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    Gp Bahrain F1 2025, le pagelle: Leclerc commovente, Piastri lucido, Norris incompiuto

    BAHRAIN, BAHRAIN – APRIL 11: Charles Leclerc of Monaco driving the (16) Scuderia Ferrari SF-25 on track during practice ahead of the F1 Grand Prix of Bahrain at Bahrain International Circuit on April 11, 2025 in Bahrain, Bahrain. (Photo by Zak Mauger/LAT Images) – Credits: Pirelli Motorsport

    La noia “ammirata” in Giappone ha lasciato spazio a una gara frizzante in quel di Sakhir, teatro dell’ennesimo trionfo (ma non con il dominio immaginato alla vigilia) della McLaren, trascinata da Oscar Piastri al successo. L’australiano approfitta delle debolezze del compagno di squadra per imporsi come uomo su cui puntare per il titolo, a differenza di un Lando Norris alle prese con dei fantasmi personali. Tra i due papaya, in ogni caso, si fa ammirare ancora una volta un solidissimo George Russell (2° al traguardo). Ma il vero MVP del weekend è senza dubbio Charles Leclerc, commovente per larghi tratti della gara e costretto, alla fine, a un 4° posto che non rende giustizia al livello della sua corsa (e, va detto, anche a quella della Ferrari). Benissimo anche Gasly, mentre è in ombra la Red Bull. Questo e molto altro nelle pagelle del Gran Premio del Bahrain.
    VOTO 9 A LECLERC, COMMOVENTE OLTRE OGNI LIMITE
    Vero, da una parte la Ferrari ha palesato segnali di ripresa con i primi aggiornamenti portati in Bahrain. Però, nella corsa comunque positiva della Rossa, c’è molto di Charles Leclerc. Il monegasco confeziona dapprima una qualifica capolavoro, culminata con un 2° posto maturato anche con la penalità di Russell. E poi in gara lotta come un leone, nonostante una strategia diversa da quella dei rivali. Dopo la prima sosta è nettamente il più veloce di tutti, accarezzando sogni impossibili… Ma, alla fine, la Safety Car rovina tutto. E lo costringe a un duello rusticano con Norris, portato a spasso per diversi giri con una vettura inferiore e delle gomme meno performanti. Alla fine deve arrendersi, ma la prestazione mostruosa non gliela toglie nessuno. Eroico.
    VOTO 8 A PIASTRI E RUSSELL, MATERIALE IRIDATO
    La McLaren evita il disastro solo grazie a Oscar Piastri, che dimostra freddezza e lucidità nei momenti topici, senza sperperare il vantaggio abissale sui rivali. Pole, vittoria e giro più veloce: un triplete che certifica la sua candidatura per il titolo piloti (ad oggi) ben più credibile di quella del suo compagno di squadra. Dall’altra parte, continua a dimostrarsi solidissimo George Russell: sempre pimpante sul giro secco, sempre costante sul passo gara, sempre “gentile” con le gomme. Alla fine difende con le unghie e con i denti il suo 2° posto dagli assalti di Lando Norris, dimostrando che può anche ambire a sogni non così impossibili in questa stagione.
    VOTO 7 A GASLY, SUONA LA SVEGLIA IN CASA ALPINE
    L’Alpine era rimasta l’unica scuderia ancora a secco di punti in questo avvio di stagione. Un digiuno interrotto in Bahrain, grazie al weekend estremamente positivo di Pierre Gasly. Il francese si dimostra in palla sin dal venerdì, proseguendo su livelli elevatissimi anche al sabato, con una qualifica entusiasmante chiusa al 5° posto (poi 4° per la penalizzazione di Antonelli), davanti a gente come Norris, Verstappen e Hamilton. Anche in gara, infine, conferma le ottime sensazioni dei giorni precedenti, ingaggiando un bel duello con il campione del mondo, perso soltanto nelle ultime tornate. Si meriterebbe una macchina performante.
    VOTO 6 A HAMILTON, BENE IN GARA MA IN QUALIFICA…
    Il suo voto è la media esatta tra il 5 della qualifica e un bel 7 pieno in gara. Un weekend letteralmente diviso in due per Lewis Hamilton: disastroso fino alle qualifiche, chiuse con un opaco 9° posto (alle spalle persino del suo predecessore in Ferrari, Carlos Sainz) e con sensazioni estremamente negative; nettamente in ripresa alla domenica, complice una buona strategia adoperata dal muretto e dalla sua consueta gestione ottimale delle gomme, in grado di farlo rimontare fino al 5° posto. Anche lui, come Leclerc, alla fine viene penalizzato dalla Safety Car, altrimenti avrebbe potuto sognare anche un clamoroso podio. C’è vita, ma serve di più.

    VOTO 5 A NORRIS, IN LOTTA CON I SUOI FANTASMI
    Una McLaren così dominante non la si vedeva da decenni. Eppure, ad oggi non c’è la consapevolezza che alla fine sarà uno dei suoi due piloti a vincere il mondiale. Perché per un motivo o per un altro, i limiti di ciascuno di essi tornano sempre a farsi vedere. Come nel caso di Lando Norris, che per l’ennesima volta non capitalizza la superiorità schiacciante della sua vettura, a causa dei suoi soliti problemi: qualifica inconcludente e gara opaca, raddrizzata solo da una partenza eccellente (ma illegale) che lo ha riportato dal 6° al 3° posto. Che senza Safety Car, sarebbe stato anche 4° (se non 5°). Per aspirare al mondiale serve ben altro, e lui non sembra proprio averlo.
    VOTO 4 ALLA RED BULL, CHE SCOPRE IL SUO LIVELLO
    Fino ad ora Verstappen aveva nascosto alla grande i limiti di una Red Bull, andando ben oltre le aspettative (vedi miracolo in Giappone). Ma anche Max, alla fine, è un essere umano. E i miracoli, appunto, non sono facilmente ripetibili. In Bahrain il campione del mondo non può fare più di tanto, e il 6° posto finale è la reale dimensione del livello attuale della vettura. Anzi, senza gli errori strategici della Mercedes con Kimi Antonelli, sarebbe stato persino da 7° posto. In una triste lotta con l’Alpine. Unico aspetto positivo le due macchine a punti, cosa che non accadeva addirittura da Austin 2024. C’è tantissimo lavoro da fare, forse troppo.
    VOTO 3 AD ALONSO, SUL VIALE DEL TRAMONTO?
    Ad oggi l’Aston Martin è probabilmente l’ultima macchina della griglia. Un responso impietoso, per chi può già contare sull’apporto di Adrian Newey. Ma che non basta per giustificare l’avvio di stagione così negativo di Fernando Alonso. Anche in Bahrain lo spagnolo deve accontentarsi di un misero 15° posto, lontanissimo dalla zona punti. Che, ancora oggi, segnano una tristissima voce “0”, a differenza dei 10 già collezionati dal tanto criticato compagno di squadra. Vero, anche lui più di tanto non può fare. Ma almeno metterci quella grinta che lo ha sempre contraddistinto… Siamo ai titoli di coda? LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc e Hamilton confermano il nuovo fondo Ferrari in Bahrain

    Charles Leclerc e Lewis Hamilton hanno confermano oggi che sulla Ferrari SF-25 in Bahrain sarà montato un nuovo fondo, per provare a recuperare parte del gap dalla McLaren.BAHRAIN, BAHRAIN – FEBRUARY 26: Lewis Hamilton of Great Britain driving the (44) Scuderia Ferrari SF-25 on track during day one of F1 Testing at Bahrain International Circuit on February 26, 2025 in Bahrain, Bahrain. (Photo by Zak Mauger/LAT Images) – Credits: Pirelli Motorsport

    Dopo le voci e le anticipazioni che vi avevamo riportato nei giorni scorsi, oggi è arrivata la conferma ufficiale, direttamente dai due piloti Ferrari.
    Lewis Hamilton e Charles Leclerc, sulla loro SF-25, avranno a disposizione i primi aggiornamenti della stagione. Gli sviluppi riguardano il fondo della monoposto e l’obiettivo è quello di miglioranre il bilanciamento della monoposto per ridurre parte del gap nei confronti dei più diretta avversari.
    Sul nuovo fondo, il pilota inglese della Scuderia di Maranello ha dichiarato: “Per questo fine settimana abbiamo un nuovo fondo. Sono entusiasta perché la squadra ha lavorato molto duramente per portare questi aggiornamenti. Averli qui (in Bahrain, ndr), su una pista dove abbiamo fatto i test è un vantaggio”.
    I primi sviluppi sulla SF-25 hanno messo il sorriso a un Hamilton che si è presentato in Bahrain con un nuovo look: “Sono positivo per questo weekend”, ha concluso l’inglese.

    Anche Leclerc ha parlato oggi degli aggiornamenti e del fatto che questi possano colmare almeno parte del gap dagli avversari: “Nell’ultimo fine settimana abbiamo fatto vedere quello che possiamo fare come squadra, ma qui in Bahrain abbiamo delle novità e spero davvero che possano aiutarci a colmare un po’ di quel divario”.
    Alcune immagini del nuovo fondo Ferrari

    Il nuovo fondo #Ferrari: una (mini) evoluzione, non certo una rivoluzione! E comunque sarà la pista a dire se e quanto sarà efficace… https://t.co/2IEaopWD05
    — Andrea | CircusF1.com (@CircusFuno) April 10, 2025 LEGGI TUTTO

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    F1, Tre domande a Dino Beganovic che sotituirà Charles Leclerc in Bahrain

    Tre domande a Dino Beganovic, pilota della Scuderia Ferrari Driver Academy, che sotituirà Charles Leclerc nella prima sessione di prove livere (FP1) del Gran Premio del Bahrain F1 2025.Dino Beganovic, Scuderia Ferrari Driver Academy

    1. Parlaci delle caratteristiche del Bahrain International CircuitDino Beganovic: “Quello del Bahrain è un circuito che piloti e ingegneri conoscono piuttosto bene, visto che ospita da tanto tempo i test pre-stagionali. Presenta un bel mix di curve lente e veloci ed è anche piuttosto impegnativo per gli pneumatici perché l’asfalto ha molto grip, quindi è importante avere una monoposto gentile con le gomme. La presenza del vento è spesso una variabile da tenere in considerazione, mentre come dicevo il layout lo rende un ottimo circuito per i test”.
    2. Ti appresti a metterti al volante della SF-25 nella prima sessione di prove libere. Cosa si prova a guidare la monoposto della Scuderia Ferrari HP?D.B.: “Per me è un sogno che si avvera. Tanti piloti sognano di guidare una Ferrari, e per me è davvero molto emozionante avere l’opportunità di farlo. So che l’obiettivo di riuscire un giorno a diventare pilota della Scuderia Ferrari HP è molto ambizioso, ma io farò tutto il possibile per riuscire a raggiungere questo sogno a cominciare dal massimizzare il percorso che sto facendo nelle categorie addestrative e che ora mi vede impegnato in Formula 2 con Hitech Grand Prix. Il supporto della Scuderia Ferrari Driver Academy è fondamentale per crescere come pilota, ed è splendido avere questa opportunità il prossimo venerdì. Non vedo l’ora. Cercherò di godermelo il più possibile, oltre a fare del mio meglio per aiutare i tecnici nel loro lavoro”.

    3. Parlaci del tuo percorso con la Scuderia Ferrari Driver AcademyB.B.: “Sono entrato nella Academy nel 2020, quando correvo in Formula 4. È stato un bellissimo percorso, che mi ha dato l’opportunità di avere il supporto di una squadra di tecnici molto preparati oltre che l’onore di far parte di un brand iconico. Per me la Ferrari è molto speciale perché sono un tifoso del Cavallino fin da quando ero bambino. Il team mi supporta da tanti anni, anche nei momenti di difficoltà. Il prossimo weekend cercherò di dare una mano alla squadra e di fare bene anche in Formula 2, che rimane il mio principale focus quest’anno”
    Dino Beganovic è nato il 19 gennaio del 2004 a Landeryd, in Svezia. LEGGI TUTTO

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    Gp Giappone F1 2025, le pagelle: Verstappen storico, Antonelli brucia le tappe, Suzuka da “pensionare”

    Hamilton – – credits: @Scuderia Ferrari Press OfficeVa in archivio il tradizionale appuntamento in terra giapponese, sullo storico circuito di Suzuka, teatro di una delle gare più brutte e noiose della storia della Formula 1. A renderla rilevante sono soltanto due fattori: Max Verstappen e Andrea Kimi Antonelli. L’olandese vince e confeziona l’ennesimo capolavoro della sua carriera, dimostrando perché è il più forte di tutti e tra i migliori della storia del motorsport; il rookie italiano, invece, si rende autore di un weekend solidissimo, chiuso al 6° posto (vicinissimo al compagno di squadra) e con un paio di record messi a segno. Per il resto, la McLaren dimostra di avere due piloti inadeguati per vincere il mondiale piloti; Leclerc massimizza il potenziale di una Ferrari enigmatica con il 4° posto finale; Hadjar e Bearman dimostrano il talento necessario per vivere nel Circus. Questo e molto altro nelle pagelle del Gran Premio del Giappone.

    VOTO 10 A VERSTAPPEN, IL GOAT DELLA FORMULA 1?
    Domanda provocatoria, ma neanche troppo. Perché quanto sta facendo Max Verstappen, e soprattutto quanto fatto in Giappone, dimostrano che l’aggettivo non sia così inappropriato. La Red Bull è solo e soltanto lui, la può guidare solo e soltanto lui e la può far vincere solo e soltanto lui. Il vero capolavoro lo confeziona al sabato, con il giro di qualifica migliore della sua carriera e tra i migliori della storia della Formula 1: senza quello, vincere sarebbe stato impossibile. In gara tiene a bada le McLaren con una facilità disarmante, dimostrando a tutti perché lui è campione del mondo e gli altri due semplici comprimari. Primo nella storia a vincere per quattro volte consecutive a Suzuka: le stimmate del GOAT ci sono tutte.
    VOTO 9 A ANTONELLI, HA LA STOFFA DEL CAMPIONE
    In Australia si era già intuito qualcosa, ma in Giappone è arrivata una conferma solidissima: Andrea Kimi Antonelli ha la stoffa per riportare l’Italia sul tetto del mondo in Formula 1. Il pilota bolognese sfodera una prestazione maiuscola sul difficile circuito di Suzuka, facendo dimenticare al pubblico il fatto di essere un rookie appena maggiorenne. E lo fa soprattutto con una gara magistrale, caratterizzata da un’ottima gestione delle gomme nella prima metà e da un ritmo forsennato nella seconda, che lo portano al traguardo ad appena un secondo di distacco dal compagno di squadra. Il tutto condito da due record: il più giovane di sempre a guidare una gara e a far segnare il giro più veloce. La vera speranza italiana per il futuro è lui, non la Ferrari.
    VOTO 8 A HADJAR E BEARMAN, GIOVANI D’ASSALTO
    In un weekend come quello giapponese, con pochi sprazzi e tanta noia, il rendimento di Isack Hadjar e Oliver Bearman risalta subito all’occhio. Innanzitutto perché portano a casa punti molto importanti per le loro scuderie. E poi perché lo fanno dopo aver strapazzato i rispettivi compagni di squadri, relegati ai bassifondi della classifica. Il francese, per la prima volta in top-10 nella sua carriera, ha reagito con grande impeto alla figuraccia in Australia, dimostrando maturità e solidità; l’inglese, ormai una piacevole consuetudine in zona punti, sa mantenere la giusta freddezza nei momenti topici, oltre ad avere un gran piede sul giro secco. Giovani, ma ci sanno fare.
    VOTO 7 A ALBON, CHE STA RIDICOLIZZANDO SAINZ
    Di sicuro ci si poteva aspettare un avvio di stagione più redditizio per Alex Albon nel confronto con Carlos Sainz, ma di certo non con questo distacco. Il thailandese sta letteralmente ridicolizzando un pilota che, fino a sei mesi fa, vinceva con la Ferrari. L’ex Red Bull riesce a sfruttare tutto il potenziale di una Williams, fino ad ora, comodamente quinta forza in griglia, collezionando un’altra gara in zona punti, mentre lo spagnolo lotta nelle retrovie della classifica. Passa quasi sempre inosservato, ma il suo rendimento è di pregevole fattura.
    VOTO 6 A LECLERC, MASSIMIZZA QUANTO POSSIBILE
    La Ferrari oggi è una triste quarta forza enigmatica, seppur non lontana dalla vetta. Per questo motivo, in attesa dei primi aggiornamenti a partire dal Bahrain, è necessario massimizzare quanto possibile. Lavoro eseguito perfettamente da Charles Leclerc, che colleziona un 4° posto utile e persino superiore al reale valore dell’attuale SF-25. Gran merito va al suo giro in qualifica, da cui costruisce la sua gara in difesa dagli attacchi della Mercedes. Una piccola aspirina, ma per la medicina la strada sembra ancora davvero lunga.

    VOTO 5 AI PILOTI MCLAREN, SE NON VINCONO CON QUESTA MACCHINA…
    Non vincere con una macchina così dominante e superiore rispetto alla concorrenza è un mezzo suicidio. Non totale, solo perché l’avversario si chiama Max Verstappen. Ma comunque suicidio resta. A dimostrazione di come i primi “avversari” della McLaren nella lotta per il mondiale piloti siano i loro stessi piloti, troppo timidi, impacciati e incapaci di reggere la pressione a cui li sottoporrà il campione del mondo. Probabilmente Piastri ha qualcosa in più di Norris, ma la somma non fa il totale che, invece, mette dall’altra parte l’olandese. E questo, alla lunga, può essere un grosso problema. Perché senza la macchina migliore…
    VOTO 4 A HAMILTON, ANNICHILITO DAL SUO EREDE
    Non ci siamo. È vero, la Ferrari non è un fulmine di guerra. Ma dall’altra parte, quantomeno Leclerc l’ha portata al 4° posto. Il rendimento di Hamilton nel weekend giapponese fa sorgere non pochi dubbi sul suo reale valore attuale. E la testimonianza è il confronto diretto con Antonelli: dopo la sosta l’inglese si ritrova a mezzo secondo dall’italiano; alla fine della gara, nonostante una mescola più morbida, chiude a oltre dieci secondi dal suo erede in Mercedes. Qualcosa non va.
    VOTO 3 A SUZUKA, È L’ORA DELLA PENSIONE
    Sarà anche storico, simbolo di tradizione e leggenda per la Formula 1. Ma è ora di dire le cose come stanno: il circuito di Suzuka è da abolire. Impensabile appassionare nuove leve proponendo uno spettacolo osceno come quello odierno, caratterizzato da zero sorpassi, zero azione in pista e zero emozioni. La gara del 2025 passerà alla storia come una delle più brutte di sempre: un segnale che deve far riflettere sul senso di continuare a correre su questo circuito. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Giappone (Qualifiche): Verstappen alieno. Pole davanti alle McLaren! 4° Leclerc, 8° Hamilton

    SUZUKA, JAPAN – APRIL 05: Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing prepares to drive during qualifying ahead of the F1 Grand Prix of Japan at Suzuka Circuit on April 05, 2025 in Suzuka, Japan. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202504050094 // Usage for editorial use only //Vanno in archivio le qualifiche del Gran Premio del Giappone, e con grande stupore non c’è la McLaren davanti a tutti, bensì un alieno olandese: Max Verstappen conquista infatti una mostruosa pole position, con uno dei giri migliori della storia della Formula 1. Il campione del mondo firma il nuovo giro record della pista di Suzuka in 1:26.983, appena 12 millesimi più veloce di Lando Norris e 44 millesimi di Oscar Piastri. Buon 4° posto per Charles Leclerc con la Ferrari, davanti alle due Mercedes di George Russell e Kimi Antonelli. Deludente Lewis Hamilton, solo 8° e alle spalle anche di Hadjar, mentre chiudono la top-10 Albon e Bearman.
    Q1: PIASTRI DAVANTI MA CHE EQUILIBRIO!
    La McLaren mette subito le cose in chiaro con Piastri davanti a tutti, ma Russell è sempre nei dintorni a dar fastidio, anche davanti a Lando Norris. Le due Ferrari non sono lontane, appena davanti alle Red Bull. Dietro solita bagarre, da cui la spunta il “retrocesso” Liam Lawson, che con la Racing Bulls trova il primo Q2 dell’anno. Eliminate le Sauber di Hulkenberg e Bortoleto, Ocon, Doohan e Stroll.
    Q2: NORRIS DA’ LO STRAPPO, SUPER BEARMAN
    Ancora una volta Lando Norris dà uno strappo, lasciando tra sé e gli altri un paio di decimi. Tutti molto raggruppati alle sue spalle, con Russell, Piastri, Verstappen e le Ferrari a giocarsela sul filo dei centesimi. Ancora straordinario Bearman con la Haas, abbondantemente qualificato. Cambia il pilota ma non la storia della seconda Red Bull, con Tsunoda tristemente 15°: insieme al padrone di casa vanno fuori Gasly, Lawson, Alonso e Sainz.
    Q3: TRA I DUE LITIGANTI GODE UN MOSTRUOSO MAX!
    Il primo colpo è di Oscar Piastri, che rifila oltre due decimi ai fenomenali Verstappen e Leclerc, mentre Lando Norris dorme e si becca mezzo secondo dal compagno di squadra. Nel secondo tentativo è uno scambio di settori record tra i due McLaren, ma a tirare fuori il coniglio dal cilindro è Max Verstappen, che con un ultimo settore folle beffa Norris e Piastri. Leclerc mantiene la seconda fila davanti alle Mercedes, mentre Hamilton non va oltre un deludente 8° posto.

    Nr Pilota Team –Q1– –Q2– –Q3– Gap
    1 M. Verstappen Red Bull 1’27″943 1’27″502 1’26″983
    2 L. Norris McLaren 1’27″845 1’27″146 1’26″995 +0″012
    3 O. Piastri McLaren 1’27″687 1’27″507 1’27″027 +0″044
    4 C. Leclerc Ferrari 1’27″920 1’27″555 1’27″299 +0″316
    5 G. Russell Mercedes 1’27″843 1’27″400 1’27″318 +0″335
    6 K. Antonelli Mercedes 1’27″968 1’27″639 1’27″555 +0″572
    7 I. Hadjar RB 1’28″278 1’27″775 1’27″569 +0″586
    8 L. Hamilton Ferrari 1’27″942 1’27″610 1’27″610 +0″627
    9 A. Albon Williams 1’28″218 1’27″783 1’27″615 +0″632
    10 O. Bearman Haas 1’28″228 1’27″711 1’27″867 +0″884
    ——————————————————————-
    11 P. Gasly Alpine 1’28″186 1’27″822
    12 C. Sainz Williams 1’28″209 1’27″836
    13 F. Alonso Aston Martin 1’28″337 1’27″897
    14 L. Lawson RB 1’28″554 1’27″906
    15 Y. Tsunoda Red Bull 1’27″967 1’28″000
    ————————————————————–
    16 N. Hulkenberg Kick Sauber 1’28″570
    17 G. Bortoleto Kick Sauber 1’28″622
    18 E. Ocon Haas 1’28″696
    19 J. Doohan Alpine 1’28″877
    20 L. Stroll Aston Martin 1’28″271 LEGGI TUTTO

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    La Ferrari a Suzuka per l’orgoglio ma senza false speranze

    Leclerc e Hamilton – credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    Può sembrare un ragionamento crudo e cinico, ma in questa primissima parte della stagione la Rossa non può permettersi di fare proclami. Come troppo spesso fatto in inverno. La pista è impietosa e non lascia spazio ad alibi e giustificazioni; la Ferrari dovrà giocare in difesa. L’eco della doppia inquietante squalifica in Cina riecheggia fa ancora rumore e il team non può permettersi un’altra figuraccia.
    In assenza di sviluppi significativi, la SF-25 andrà ancora alzata da terra e questo vorrà dire perdere in prestazione pura. Anche l’asfalto sconnesso di Suzuka di certo non aiuta ed il compromesso sembra ancor più complicato da trovare. Ennesima sfida per il team di Maranello, la cui creatura non potrà esprimere tutto il suo potenziale.
    I primi veri aggiornamenti d’emergenza ci saranno con tutta probabilità in Bahrain, tra una settimana: soprattutto si aspetta un nuovo fondo che dovrebbe eliminare o quanto meno mitigare il fenomeno del consumo del pattino. Quello che, per capirci, è costato la squalifica a Lewis Hamilton a Shanghai. Eppure, nella sprint race cinese, la SF-25 aveva impressionato proprio con l’inglese per ritmo e consumo gomme regolare. Ma era solo una mini gara, in cui i problemi di consumo del fondo erano meno accentuati e la Rossa poteva viaggiare più bassa da terra.

    Sarà un altro weekend di passione per i tifosi ferraristi? Sicuramente il punto più basso è stato toccato e da adesso si può solo risalire. Siamo solo alla terza gara, il campionato è lungo e i rivali sono forte seppur non irresistibili. Il bicchiere mezzo pieno vede una Ferrari che può solo crescere; quello mezzo vuoto si focalizza sul presente e vede una Rossa schiava dei proclami e di una realtà che fa male. Suzuka non sarà una svolta ma solo una tappa necessaria nel percorso. LEGGI TUTTO

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    F1, A Suzuka una pista riasfaltata e pneumatici sotto stress

    Il tracciato di Suzuka, teatro del prossimo Gran Premio di Formula 1, è uno dei circuiti più severi per i pneumatici. Inoltre, il tratto di pista più impegnativo ha anche un nuovo asfalto.

    La terza gara del campionato F1 2025 vedrà il debutto stagionale della C1, la mescola più dura della gamma 2025, che sarà accompagnata dalla C2 e dalla C3. Del resto, il tracciato di Suzuka è uno dei più severi per i pneumatici nel calendario iridato ed è tradizione che Pirelli selezioni per questo appuntamento il tris di mescole più duro.
    Una novità rispetto all’edizione dello scorso anno
    Innanzitutto, l’asfalto, rifatto per una parte significativa del tracciato: dall’uscita dell’ultima chicane fino alla fine del primo settore. Si tratta di un tratto importante perché comprende curve a media e alta velocità, anche a lunga percorrenza, come le prime due in fondo al rettilineo di partenza, e sulle quali le gomme vengono stressate in maniera significativa.

    Le F1 2025 più veloci di 1″5
    Le simulazioni della vigilia – realizzate sulla base dei dati forniti dalle squadre – indicano un miglioramento dei tempi sul giro, dovuto alla combinazione fra l’effetto del nuovo asfalto in termini di grip e il progresso prestazionale delle vetture 2025, valutabile attorno al secondo e mezzo, un dato che sarà verificato già il venerdì nelle prime due ore di attività di pista.
    Il tracciato di Suzuka
    La pista di Suzuka è una delle più affascinanti ed impegnative di tutto il calendario iridato, nonché l’unica ad avere la forma di un otto. Di proprietà della Honda – che nella città della prefettura di Mie costruì nel 1960 una delle sue principali fabbriche sul territorio giapponese – è ritenuto una sfida sia in termini di guida che di rendimento delle monoposto. Il tracciato, lungo 5,807 chilometri, comprende 18 curve – alcune sono entrate nella storia di questo sport come le Esse del primo settore o la mitica 130R – ed è rimasto sostanzialmente inalterato nel corso dei decenni.
    Oltre alla già citata novità relativa al manto stradale, altri piccoli ritocchi sono stati apportati rispetto allo scorso anno, con alcuni cordoli e aree erbose che sono stati modificati. I cambiamenti più significativi hanno interessato la curva 9, dove il cordolo singolo è stato sostituito con un cordolo doppio più alto, e le curve 2, 7, 9, 14 e 17, dove le aree esterne in erba sintetica sono state sostituite con della ghiaia. LEGGI TUTTO