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    F1, GP del Brasile: Alonso show e poco altro

    A due settimane dal tanto atteso show di Las Vegas, è arrivata in Brasile un’altrettanto attesa vittoria del solito Max Verstappen. Ma a dare spettacolo nel nulla sportivo di Interlagos ci ha pensato, ancora una volta, il mitico Fernando Alonso.credit: Aston Martin F1 Team

    L’asturiano, al tramonto di un gran premio che ha rappresentato la fotografia più nitida di un mondiale desolante e insipido, ha arpionato un terzo posto che sembrava ormai perduto, quando a un giro dal termine si è visto sorpassare da Sergio Perez.Chissà quanti appassionati, assopiti sul divano, avrà risvegliato Fernando con il suo controsorpasso ai danni del messicano (al quale nulla gira nel verso giusto ultimamente) proprio alle battute finali del gran premio.
    Che siano state le voci di un possibile ritiro del 42enne spagnolo oppure i rumors di un approdo in Red Bull nel 2024 poco importa, è stato bello vedere ancora una volta la zampata di un vecchio leone, un gesto tecnico che è valso due ore di agonia totale. A dimostrazione del fatto che Fernando è un pilota da clonare, per il suo talento e per la sua tenacia.
    Insomma, menomale che c’è Alonso, perché tolto lo shock del ritiro di Lerclerc nel formation lap, causa problema idraulico, che vale al monegasco un soggiorno obbligato a Lourdes, parole dello stesso Charles e tolta anche la falsa partenza del GP, che ha visto l’incidente tra Albon e Magnussen con conseguente red flag, la tappa in Brasile si iscrive di forza alla lista dei gran premi più noiosi dell’anno.

    Per quanto riguarda il resto della griglia, nulla da dichiarare. Una gara senza alcun sussulto né lampo individuale, nella quale Verstappen ha dato l’ennesima dimostrazione di forza (come se ce ne fosse necessità). Norris ha ribadito il trend di crescita della McLaren. Mentre Mercedes e Ferrari, nobili decadute, hanno fatto più di un passo indietro: la prima per motivi di un set up della vettura totalmente sbagliato, la seconda per il problema di affidabilità occorso a Charles e per un distacco che ha separato Sainz dal leader di ben 50 secondi.
    Fa specie pensare, che a tenere banco in un Circus che non diverte affatto debba pensarci il più vecchio, il veterano Fernando Alonso.Quello che ormai è triste notare, è che a due anni dal cambio di regolamento e dall’applicazione del Budget cap, con parallelo aumento del numero di gare e dei nuovi format Sprint, l’idea della Formula spettacolo si stia dimostrando un boomerang gigantesco. Ora spazio allo show di Las Vegas, sperando che anche lì il buon Fernando possa inventarsi qualcosa di magico. LEGGI TUTTO

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    Gp USA F1, le pagelle: un Hamilton d’annata, il solito Verstappen e un ottimo Stroll

    AUSTIN, TEXAS – OCTOBER 21: Sprint winner Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing and Third placed Charles Leclerc of Monaco and Ferrari talk in parc ferme during the Sprint ahead of the F1 Grand Prix of United States at Circuit of The Americas on October 21, 2023 in Austin, Texas. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202310220173 // Usage for editorial use only //Come al solito il Gran Premio degli USA, sul circuito di Austin, regala emozioni e tanto equilibrio tra le vetture della Formula 1. Anche se il risultato finale è il solito (vittoria di Max Verstappen), gli spunti che lascia la corsa in Texas sono diversi. A cominciare dalla grande prestazione di Lewis Hamilton, migliore in pista (nonostante la squalifica finale). Ottima la corsa di Lance Stroll, che torna a battere un colpo con una gara in rimonta dalla pit-lane fino al 9° posto. Fa storcere il naso la strategia della Ferrari con Leclerc, anche lui comunque vittima dello stesso destino di LH44. Questo e molto altro nelle pagelle dell’appuntamento americano.
    VOTO 9 A HAMILTON, CORRE COME AI VECCHI TEMPI
    Che fosse un week-end interessante lo si era capito sin dal venerdì, quando per qualche errore qua e là perde la pole position. Poi al sabato si prende comodamente la seconda posizione nella Sprint Race, fino ad arrivare alla corsa da leone della domenica: ritmo, costanza e aggressività, il marchio di fabbrica dei bei vecchi tempi. Chiude secondo al traguardo, con una strategia diversa poteva anche vincere, ma sarebbe stato tutto vano: la beffarda squalifica finale per irregolarità al fondo avrebbe tolto tutto. Ma la sostanza non cambia: Sir Lewis Hamilton sa ancora come far divertire il pubblico.
    VOTO 8 A VERSTAPPEN, CANNIBALE SPIETATO
    Nemmeno le briciole. Max Verstappen è insaziabile, e ne porta a casa un’altra. Stavolta in un week-end non così facile come potrebbe sembrare: tra errori in qualifica e problemi ai freni in gara, stavolta il campione del mondo se la deve sudare la vittoria, anche partendo dalla sesta posizione. Alla fine, forse, il vero potenziale della sua Red Bull si vede nella Sprint Race, dove massacra gli avversari con un ritmo infernale. Anche questa, non proprio una novità.
    VOTO 7 A STROLL, FINALMENTE REDIVIVO
    Chi l’avrebbe detto che dopo il venerdì nero dell’Aston Martin si sarebbe vista una delle due vetture in zona punti? E soprattutto, chi avrebbe mai immaginato che sarebbe stata quella di Lance Stroll e non quella di Fernando Alonso? Detto che senza il problema tecnico anche lo spagnolo avrebbe chiuso in top-10, questo non toglie merito alla grandiosa rimonta del canadese. Partito dalla pit-lane, il ritorno al vecchio setup restituisce anche a lui sicurezze che sembravano ormai un miraggio, portandolo a suon di sorpassi fino al 9° posto al traguardo. Troppo tardi per dimostrare di meritare il sedile? Chi vivrà vedrà.

    VOTO 6 A SARGEANT, PRIMA VOLTA A PUNTI
    Sembrava impossibile, ma alla fine ce l’ha fatta: Logan Sargeant porta a casa il primo punto della carriera in Formula 1. E lo fa con una gara di sostanza, seppur chiusa al 12° posto al traguardo. Ma complici le squalifiche di Hamilton e Leclerc, ecco che arriva l’inaspettato regalo, proprio sul suolo americano. Una vera boccata d’ossigeno, in un momento molto delicato. E che potrebbe dargli qualche possibilità in più di rimanere nel Circus anche per la prossima stagione.
    VOTO 5 A PIASTRI, ERRORE DA ROOKIE
    Fa strano vedere Oscar Piastri commettere un errore un po’ da rookie come quello che compromette la sua corsa e quella di Esteban Ocon. Forse il primo vero inciampo di una stagione, fin qui, assolutamente positiva. A maggior ragione dopo averci abituato agli ultimi podi. Va detto, comunque, che per tutto il week-end si è trovato molto in difficoltà, ben al di sotto degli standard elevatissimi tenuti dal suo compagno di squadra, che intanto festeggia il quarto podio consecutivo. Il tempo per rifarsi c’è tutto.
    VOTO 4 ALLA STRATEGIA FERRARI CON LECLERC, AVVENTATA
    Col senno di poi, alla fine si può tranquillamente dire che la scelta strategica della Ferrari con Charles Leclerc si è rivelata molto azzardata. In ogni caso, la volontà di diversificare le strategie dei due piloti era sicuramente apprezzabile (per una volta), ma probabilmente è stato scelto (per l’ennesima volta) il pilota sbagliato. Per tutto il week-end il monegasco ha dimostrato di averne di più del compagno di squadra, e con una scelta più razionale, probabilmente avrebbe avuto il ritmo per superare Lando Norris nel finale, ormai in crisi. Ma, ironia della sorte, la squalifica finale forse “salva” il muretto rosso. LEGGI TUTTO

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    FIA WEC 2023: Alla 6 ore del Fuji è lotta per il titolo tra Ferrari e Toyota. Orari e programma

    Il FIA World Endurance Championship (WEC) approda questa settimana in Giappone per la 6 Ore del Fuji. Il penultimo appuntamento della stagione del WEC 2023 si svolgerà dall’8 al 10 settembre al Fuji International Speedway, il famoso circuito nelle vicinanze dell’iconico Monte Fuji.WEC 2023 – Ferrari Hypercar 499P

    Trentasei vetture affronteranno i 4.563 metri del Fuji International Speedway, il circuito più corto tra quelli presenti quest’anno nel calendario del WEC, che è situato a 100 km a ovest di Tokyo ed è famoso per il suo velocissimo rettilineo di partenza e di arrivo di 1,5 km, dove le hypercar arrivano a raggiungere velocità dell’ordine di 320 km/h.
    La Toyota vanta un eccellente curriculum sul circuito di casa, avendo vinto tutte le cinque gare precedenti.
    La Toyota è attualmente in testa alla classifica generale di campionato con 152 punti e 26 di vantaggio su Ferrari, che è seconda. Tuttavia, con un totale di 65 punti ancora da assegnare (25 per la gara di Fuji e 38 per quella in Bahrain, più un punto extra per la pole position in ciascuna tappa), la Ferrari può ancora ampiamente raggiungere la testa della classifica. Dietro Toyota e Ferrari, Cadillac cercherà di tenere ben stretta la sua terza posizione nella categoria delle hypercar.
    Saranno 12 le Hypercar che si affronteranno a Fuji nella classe regina del WEC, ossia una in meno rispetto al precedente appuntamento di Monza, visto che Glickenhaus Racing ha deciso di saltare la tappa giapponese.
    Per quanto riguarda la classifica dei piloti, è l’equipaggio della Toyota GR010 Hybrid n. 8 (Sébastien Buemi, Brendon Hartley, Ryō Hirakawa) a essere in testa con 23 punti di vantaggio. Tutti gli occhi saranno in ogni caso puntati anche sull’accesa battaglia per il secondo posto, che vede l’equipaggio della Toyota n. 7 (Jose Maria Lopez, Mike Conway e Kamui Kobayashi) a pari punti con quello della Ferrari n. 51, ossia il trio vincitore di Le Mans composto da James Calado, Alessandro Pier Guidi e Antonio Giovinazzi.
    L’azione in pista prenderà il via venerdì 8 settembre, mentre le qualifiche si svolgeranno sabato pomeriggio. La gara avrà inizio alle 11 di domenica 10 settembre.

    Programma FIA WEC 2023 – 6 Ore del Fuji (orari in Italia)
    Venerdì 8 settembre04:00 – 05:30: FP108:30 – 10:00: FP2
    Sabato 9 settembre03:20 – 04:20: FP307:40: Qualifiche
    Domenica 10 settembre04:00: inizio gara
    Per ulteriori informazioni: fiawec.com
    FIA WEC 2023, 6 ore del Fuji LEGGI TUTTO

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    F1, La Ferrari ha stoppato gli sviluppi della SF-23 a fine luglio

    La Ferrari ha ufficialmente stoppato gli sviluppi della SF-23 a fine luglio. A confermarlo è stato Fred Vasseur, in una recente intevista.

    La Ferrari SF-23 non sarà più testata in galleria del vento. Gli sviluppi che vedremo sulla monposto della Scuderia di Maranello, da qui a fine anno, saranno pezzi già deliberati prima della pausa estiva e che saranno lavorati e portati poi in pista nei prossimi mesi.
    A confermarlo è stato Fred Vasseur, in una recente intervista a Gazzetta.it, nel quale il Team Principal della Ferrari ha mosso critiche ai suoi piloti e ha rivelto i punti deboli della SF-23.
    “Per questa stagione abbiamo fermato gli sviluppi in galleria del vento a fine luglio, ma abbiamo pezzi già deliberati e in lavorazione che porteremo fino al Qatar o Austin”, le parole di Vasseur.
    Lo stesso Team Principal della Scuderia di Maranello, parlando della monoposto del prossimo anno, ha anche anticipato: “Per la monoposto per il 2024 siamo ancora ai concetti filosofici. I numeri dicono che devi essere aggressivo nel progetto ma con le simulazioni e le equazioni siamo già al massimo. Dobbiamo ragionare diversamente, trovare margini grazie ai quali i piloti possano guidare senza essere sempre al limite. E comunque la scadenza per la nuova rossa non è la fine dell’anno, dobbiamo essere pronti per il Bahrain a marzo. Abbiamo davanti a noi ancora molti mesi”.

    Intevista completa su Gazzetta.it. LEGGI TUTTO

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    F1 Speed Championship: In Belgio exploit di Hamilton ma Sainz è sempre più leader

    “Speed Championship” è l’esclusivo Mondiale delle velocità massime di CircusF1, con tanto di Classifiche Piloti e Costruttori. A spingerci verso questa iniziativa è il desiderio di valorizzare il ruolo della velocità pura, che rappresenta l’essenza primordiale del motorsport.2023 Belgian Grand Prix, Saturday – LAT ImagesNuovo weekend nuovo vincitore nello Speed Championship di CircusF1. Tra lo Shootout valevole per la griglia di partenza della Sprint Race e le tradizionali qualifiche per la gara di domenica Lewis Hamilton ha spiccato il volo. Il campione inglese riscatta, in parte, un Gp del Belgio non particolarmente brillante per lui e la Mercedes. Sua la miglior velocità massima media fatta registrare tra le due sessioni di venerdì e sabato con 312,25 km/h. Il campione inglese ha preceduto le due Alpine di Gasly e Ocon, le vere sorprese sul glorioso tracciato delle Ardenne in tema di maximum speed. A fronte, tuttavia, di un risultato finale al traguardo di Spa sotto la bandiera a scacchi per loro piuttosto deludente (8° e 11°). La tappa belga ha confermato l’andamento dell’esclusivo Campionato di CircusF1 tutto fondato sull’adrenalina della pura velocità. La Red Bull, infatti, prosegue nel suo cammino senza vittorie e Carlos Sainz si classifica sempre nelle prime posizioni. Anche a Spa lo spagnolo ha proseguito nella sua striscia positiva piazzando il 4° rilevamento velocistico assoluto con 310,15 km/h.
    Risultato, questo, che rafforza la sua leadership nello Speed Championship e che gli consente di allungare il passo sui due piloti Red Bull, soltanto 6° (Perez) e 8° (Verstappen). La regolarità di Sainz è un’anomalia piena di valore in questa competizione e spezza gli alti e bassi del resto della compagnia. Il caso più eclatante del 12° appuntamento del Mondiale è rappresentato dalla Mclaren, seconda con Piastri in Ungheria e soltanto nona e decima in Belgio. Ma anche la Williams ha suggellato questo trend con Albon e Sargeant (spesso rapidissimi) abbondantemente fuori dalla zona punti. Spa-Francorchamps ha regalato, invece, un buon piazzamento anche all’altro ferrarista Charles Leclerc, buon terzo al termine del Gp. Al monegasco spetta la quinta velocità massima assoluta che frutta l’aggancio a Sargeant nella classifica Piloti. A fronte di una lotta molto fluida tra i drivers, nel Mondiale Costruttori della maximum speed la situazione appare piuttosto cristallizzata con Red Bull sempre saldamente in testa ma che non può comunque dormire sonni tranquilli a lungo termine se proseguirà con questi risultati.

    Ecco “l’ordine di arrivo” del Gp del Belgio dello Speed Championship stilato sulla media delle maximum speeds delle qualifiche del venerdì e dello shootout del sabato allo speed trap.
    1 Hamilton 312,25
    2 Gasly 310,65
    3 Ocon 310,20
    4 Sainz 310,15
    5 Leclerc 309,50
    6 Perez 309,15
    7 Russell 308,20
    8 Verstappen 307,40
    9 Norris 305,10
    10 Piastri 304,45
    11 Tsunoda 302,80
    12 Magnussen 301,55
    13 Albon 300,40
    14 Alonso 299,60
    15 Ricciardo 299,50
    16 Stroll 299,40
    17 Sargeant 299,00
    18 Zhou 296,80
    19 Bottas 291,95
    20 Hulkenberg 291,50
    Le Classifiche Piloti e Costruttori riportate qui sotto, sono calcolate sulla base dei primi 10 piloti più rapidi nelle qualifiche del sabato. Il punteggio, attribuito per ogni Gp in calendario, riflette il sistema attualmente utilizzato per l’ordine di arrivo: 25-18-15-12-10-8-6-4-2-1
    F1 2023, Speed Championship – Piloti
    Sainz 155
    Verstappen 143
    Perez 140
    Albon 101
    Sargeant 83
    Leclerc 83
    Hulkenberg 79
    Hamilton 60
    Magnussen 57
    Gasly 53
    Alonso 50
    Piastri 46
    Russell 34
    Stroll 33
    Ocon 30
    Norris 28
    Zhou 19
    De Vries 6
    Bottas 3
    Tsunoda 1
    F1 2023, Speed Championship – Costruttori
    Red Bull 283
    Ferrari 238
    Williams 184
    Haas 136
    Mercedes 94
    Aston Martin 83
    Alpine 83
    Mclaren 74
    Alfa Romeo 22
    Alpha Tauri 7 LEGGI TUTTO

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    F1, 7 piloti pronti a sostituire Perez. A Marko solo l’imbarazzo della scelta

    Sergio Perez è sul banco degli imputati. Qualche screzio con Max Verstappen unito al fatto che i risultati non sono brillantissimi e la certezza di non essere un pilota Red Bull il prossimo anno.

    Quanti piloti sarebbero pronti a prendere il posto di Sergio Perez in Red Bull? Tanti. Dopo tutto chi non vorrebbe correre per il miglior team oggi presente in Formula 1? Sì, direte voi, però in squadra al fianco di Max Verstappen non è certo facile. Vero ma diversi dei nomi che faremo in questo articolo avrebbero la concreta possibilità di salire costantemente sul podio e vincere magari anche qualche gara.
    Il leader del mondiale guida la classifica con 255 punti con 6 vittorie nelle ultime sei gare, da Miami a Silverstone. Il messicano è staccato di 99 punti e, nelle ultime cinque gare, è salito solamente una volta sul podio (3° in Austria), oltre a un quarto, due sesti e un 16° posto.
    Poco, pochissimo per un pilota Red Bull. Il team austriaco non teme che i risultati di Perez possano minare la corsa al titolo mondiale costruttori di quest’anno ma sono quasi certi che, nel 2024, accanto a Verstappen sia necessario un pilota più concreto e costante in quanto il loro vantaggio potrebbe non essere più così ampio come quest’anno.
    Aston Martin, Mercedes, McLaren e Ferrari sembra abbiano finalmente compreso meglio quale sia la direzione tecnica giusta per infastidire la Red Bull.

    Chi allora potrebbe arrivare come compagno di Verstappen? Sono sette, ad oggi, i nomi dei piloti che sono nella lista di Helmut Marko. Molti di questi sono o sono stati piloti della famiglia Red Bull Racing.
    Stiamo parlando di Daniel Ricciardo, Alex Albon, Yuki Tsunoda, Nyck De Vries e Carlos Sainz. Andiamo in ordine. Il pilota australiano ha già corso in squadra con l’olandese ed è rientrato in Red Bull dopo un divorzio anticipato dalla McLaren. Un percorso analogo a quello di Albon, ora in Williams dopo aver corso sia in Toro Rosso che nel team di punta della famiglia Red Bull.
    A questi si aggiungono gli attuali due piloti del Team AlphaTauri. Sono ancora giovani e in fase di valutazione ma sono certamente a disposizione, anche se le loro quotazioni sono basse a piacere.
    Ultimo pilota ex Red Bull e ancora molto considerato sia da Helmut Marko che da Chris Horner è Carlos Sainz. Lo spagnolo è ai ferri corti con il compagno di squadra e anche con il Team che avrebbe deciso di puntare un po’ troppo apertamente su Leclerc. Restare in Ferrari per non vincere ed essere comunque seconda guida oppure tornare in Red Bull come numero due ma con concrete possibilità di successo? Questo è quello che potrebbe riportare lo spagnolo nella “famiglia” con la quale ha (quasi) sempre corso.
    Gli ultimi due nomi sono quelli di Lando Norris che avrebbe preso contatti con Marko a inizio stagione quando la McLaren era una monoposto da ultime file dello schieramento e quello di Nico Hulkenberg che potrebbe essere il compagno numero due perfetto per portare punti e non creare problemi a Verstappen.
    Qui sotto i nomi, con le nostre personalissime percentuali:
    # Pilota [%]
    1. Alexander Albon 30%
    2. Daniel Ricciardo 20%
    3. Carlos Sainz 15%
    4. Nico Hulkenberg 10%
    5. Yuki Tsunoda 10%
    6. Lando Norris 5%
    7. Nyck De Vries 5% LEGGI TUTTO

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    Vasseur, dopo la lezione di inglese, rivela: “Presto avremo altri sviluppi”

    Dopo la lezione inglese o di inglese o dagli inglesi, mettetela come vi pare, Fred Vasseur ha rivelato che sulla Ferrari SF-23 vedremo presto altri sviluppi.

    Qualche anno fa, qualcuno vestito di rosso, “a casa loro”, si tose qualche bella soddisfazione mentre la Ferrari vista ieri a Silverstone ne ha prese di santa ragione dagli inglesi.
    Avrete notato che davanti ai due piloti del Cavallino si sono piazzati tutti i piloti inglesi e tutte le scuderie inglesi presenti in griglia ad eccezione della seconda Williams e Aston Martin, mentre dietro troviamo Alfa Romeo, Haas e AlphaTauri che di inglese hanno poco o nulla?
    Come dire: una bella lezione di inglese per tutti!
    E, dopo la “English lesson“, il Team Principal della Scuderia di Maranello ha detto: “Questa è una lezione importante per noi. Resta la sensazione che avremmo potuto fare un lavoro molto migliore qui a Silverstone con il pacchetto di cui disponiamo ora”.

    Vasseur, parlando del prossimo appuntamento in Ungheria, ha aggiunto: “La prossima gara sarà in Ungheria, su un tipo di pista molto diverso e con temperature più calde: riuscire ad adattare il pacchetto vettura alle varie piste sulle quali andremo a correre sarà un elemento cruciale”.
    E infine l’anticipazione su nuovi sviluppi che presto vedremo sulla SF-23: “Stiamo continuando a sviluppare la macchina e presto avremo nuove componenti, ma è chiaro che lottiamo in un campionato in cui i valori tra la seconda e la decima posizione sono così serrati che ogni piccolo dettaglio può fare una enorme differenza”.
    Non a caso il Team Principal ha parlato di seconda posizione. Già perché il dominio di Max Verstappen è totale, mentre la confusione dietro di lui è davvero tanta! LEGGI TUTTO

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    WEC 2023: Corri a vedere la Ferrari alla 6 ore di Monza. Info, programma e biglietti

    Il WEC torna a Monza. Dopo le edizioni di successo del 2021 e del 2022, la 6 ore di Monza – quinto round del FIA World Endurance Championship – si riconferma come uno dei sette appuntamenti stagionali del prestigioso campionato del mondo dedicato ad Hypercar, LMP2 e LMGTE Am, con la tappa italiana in programma nel fine settimana del 7, 8 e 9 luglio.
    Tra le novità del WEC 2023 rispetto alle precedenti edizioni c’è sicuramente quello dell’aumento numerico nell’entry list delle potenti Hypercar. Su 38 vetture che formeranno complessivamente la griglia di partenza, ben 13 sono infatti iscritte nella categoria regina (erano sei nel 2022) e, tra queste, anche le due Ferrari 499P che, con i piloti Calado-Giovinzzi-Guidi ha trionfato alla recente 24 ore di Le Mans.
    Le due vetture del Cavallino Rampante, scuderia che è tornata nella classe più importante di un mondiale endurance a distanza di 50 anni dall’ultima apparizione, proveranno ad aggiudicarsi il gradino più alto del podio anche all’Autodromo Nazionale di Monza.
    L’evento sarà a porte aperte nella giornata di venerdì 7 luglio, con accesso libero anche al paddock, mentre è previsto un costo per le giornate di sabato e domenica.
    VENERDI’ 7 LUGLIO – COSTO BIGLIETTI
    Accesso libero, anche al paddock

    SABATO 8 LUGLIO – COSTO BIGLIETTI
    Intero | 40€
    Ridotto 12-24 anni e Over 65 | 25€
    Ridotto 7-11 anni | 5€
    VIP Paddock | 20€ (oltre al prezzo del biglietto)
    Hospitality ENDURANCE CLUB* | 175€

    DOMENICA 9 LUGLIO – COSTO BIGLIETTI
    Intero | 50€
    Ridotto 12-24 anni e Over 65 | 25€
    Ridotto 7-11 anni | 5€
    VIP Paddock | 20€ (oltre al prezzo del biglietto)
    Hospitality ENDURANCE CLUB* | 285€

    SABATO E DOMENICA 8-9 LUGLIO – COSTO ABBONAMENTO 2 GIORNI
    Intero Abbonamento | 60€
    Hospitality ENDURANCE CLUB* | 385€
    (*) L’Endurance Club è la nostra nuova ospitalità che offre a tutti gli appassionati del WEC l’opportunità di godersi la 6 Ore di Monza con tutti i comfort all’interno delle nostre lounge. La lounge, oltre ad avere una vista unica sul famoso rettifilo di partenza, è anche dotata di una zona comfort con televisori dove potrete seguire la gara senza perdervi nemmeno un adrenalinico duello. Incluso nell’esperienza avrete: Tribuna dedicata nella Lounge, Pass Paddock, Colazione di benvenuto, Open bar con Soft drinks, Vino, Snacks e Pranzo a buffet.
    Il parcheggio in circuito sarà gratuito per tutte e tre le date dell’evento.
    Free access poi per i bambini fino ai 6 anni e per le persone con disabilità, con biglietti scontati anche per under 24, over 65, accompagnatori dei disabili e soci ACI e AC Milano. Ulteriori informazioni sono disponibili sulla pagina dedicata del sito monzanet.it.

    WEC 2023 – 6 ORE DI MONZA: IL PROGRAMMA COMPLETO
    WEC 2023 6ORE Monza: Il Programma
    WEC 2023 – 6 ORE DI MONZA: LA ENTRY LIST
    WEC 2023 6ORE Monza: La Entry List
    Ferrari, le celebrazioni per la vittoria ala 24 Ore di Le Mans LEGGI TUTTO