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    F1, Elon Musk pronto a sbarcare in Formula 1

    Stando a quanto riportato dal Sole 24 Ore, McLaren sarebbe alla ricerca di un nuovo partner strategico e industriale per sostituire il fondo del Bahrain, pronto a vendere. Elon Musk pronto a sbarcare in Formula 1?McLaren Artura | cars.mclaren.com

    Il gruppo McLaren è in difficoltà ma ci sarebbe qualcuno pronto a mettere sul tavolo la liquidità necessaria. Stando a quanto scrive Il Sole 24 Ore, riprendendo le indiscrezioni raccolte da ‘The Times‘, a JP Morgan sarebbe stato affidato un mandato formale per individuare un nuovo partner strategico per la casa inglese, proprietaria anche del team di Formula 1.
    Il mandato alla banca d’affari, riguarda la ricerca di un nuovo partner industriale con esperienza nella produzione di auto elettriche.
    Da qui il collegamento con Elon Musk e Tesla è un attimo anche se, tra i possibili investitori ci potrebbe essere qualche gruppo cinese di auto, pronto ad entrare nel capitale e mettere anche un piede nella categoria più ambita del motorsport mondiale.
    E quale miglior occasione del ritorno del Gran Premio di Cina, il prossimo 21 aprile, per fare un annuncio o dimostrare anche solo un reale interesse. LEGGI TUTTO

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    Test F1 2024, Bahrain: date, orari e come vederli in diretta streaming

    Dopo le presentazioni, la prossima settimana sono in programma i Test F1 2024 in Bahrain. I tre giorni di prove sul circuito che ospiterà il primo Gran Premio del mondiale 2024 di Formula 1 si potranno seguire in diretta. Date e orari.Ferrari SF-24 in pista a Fiorano – Foto: Ferrari

    Se le presentazioni delle nuove monoposto 2024 hanno tenuto banco nelle due settimane precedenti, la prossima sarà invece caratterizzata dall’azione in pista. Sono infatti in programma, da mercoledì 21 a venerdì 23 febbraio, i tre giorni di test invernali.
    Con le prove in pista il Campionato del Mondo di Formula 1 2024 comincia ad entrare sempre più nel vivo. Da mercoledì a venerdì infatti, sul “Bahrain International Circuit” di Sakhir andranno in scena tre sessioni di test ufficiali che vedranno in pista tutte le monoposto dei dieci team.
    La tre giorni la potrai seguire in diretta sul nostro sito oppure in TV su Sky Sport Formula 1 e NOW. Non mancherà poi la diretta sul canale Youtube di Sky Sport.
    Sarà la prima ma anche l’unica occasione per vedere all’opera piloti e scuderie che si giocheranno il titolo mondiale 2024, prima dell’inizio delle “ostilità” che avverrà il prossimo 2 marzo con il primo Gran Premio dell’anno, proprio in Bahrain. Così come i test, anche i 24 appuntamenti della stagione 2024 di Formula 1 saranno in diretta su Sky e NOW. E per guardare tutte le gare di Formula 1 in sicurezza, puoi sempre consultare questa nostra guida.
    La ventiquattro ore di test (otto al giorno per tre giorni) di Sakhir sarà raccontata da Carlo Vanzini e Matteo Bobbi mentre Mara Sangiorgio sarà la pit reporter. Durante tutta la tre-giorni ci saranno incursioni a sorpresa in cabina di commento degli altri elementi della “squadra F1 Sky”, di addetti ai lavori e di tanti personaggi appassionati di motori.

    TEST F1 2024 – BAHRAIN
    Giorno Data Mattino | Pomeriggio
    Mercoledì 21/02 – 8:00-12:00 | 13:00 – 17:00
    Giovedì 21/02 – 8:00-12:00 | 13:00 – 17:00
    Venerdì 21/02 – 8:00-12:00 | 13:00 – 17:00
    Sempre su Sky, al termine della giornata di test, uno “Speciale Reparto Corse Test“, condotto da Davide Camicioli, farà una sintesi delle prove, commentando quanto successo in pista. Mercoledì e Venerdì la trasmissione sarà in onda dalle ore 18:30 mentre Giovedì alle ore 19:15.
    Vi ricordiamo che anche CircusF1 seguirà da vicino la tre giorni di test. LEGGI TUTTO

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    F1 2024, Le date di presentazione delle nuove monoposto di Formula 1

    Le date di presentazione sempre aggiornate delle nuove monoposto F1 2024 che parteciperanno al Campionato Mondiale di Formula 1.

    La partenza della stagione 2024 di Formula 1 si avvicina sempre più. La prima tappa in calendario del prossimo campionato mondiale sarà nel primo fine settimana di marzo, in Bahrain.
    Prima di allora le nuove monoposto F1 2024 avranno già saggiato la pista nell’unica sessione di prove pre-stagionali che si terranno a Sakhir, dal 21 al 23 febbraio, una settimana prima dell’inizio del Mondiale.
    Ma, ancor prima dei test, l’interesse di appassionati e addetti ai lavori sarà rivolto alle presentazioni delle nuove monoposto. Qui sotto il calendario aggiornato e in continuo aggiornamento con tutte le date, i luoghi e gli orari in cui saranno presentate le vetture che parteciperanno al campionato mondiale 2024 di Formula 1.

    PRESENTAZIONE F1 2024: LE DATE
    DATA | Team – Sigla vettura | Orario
    13/02 | Ferrari – TBD | TBD
    ———————————–
    __/02 | Haas – VF24 | TBD
    __/02 | Red Bull – RB20 | TBD
    __/02 | Williams – FW46 | TBD
    __/02 | Sauber – C44 | TBD
    __/02 | AlphaTauri – TBD | TBD
    __/02 | Aston Martin – AMR24 | TBD
    __/02 | McLaren – TBC | TBD
    __/02 | Mercedes – F1 W15 | TBD
    __/02 | Alpine – A524 | TBD
    Il Calendario e le date sono in continuo aggiornamento
    Il Calendario 2024 dei Test F1 pre-campionato
    Data Sede
    21 febbraio 2024 Sakhir, Bahrain
    22 febbraio 2024 Sakhir, Bahrain
    23 febbraio 2024 Sakhir, Bahrain
    ———————————————– LEGGI TUTTO

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    Alberto Antonini è morto: colleghi e amici lo ricordano così. L’affetto della rete

    Alberto Antonini è morto. Uno dei più noti giornalisti del Circus della Formula 1 è scomparso ieri, giovedì 14 dicembre 2023, a soli 62 anni, dopo una brutta malattia che non gli ha purtroppo dato scampo. In questo nostro articolo, abbiamo voluto raccogliere i pensieri e i ricordi di alcuni colleghi e amici, oltre alle parole di affetto di tanti appassionati di F1, attraverso i loro messaggi pubblicati in rete sui social.Alberto Antonini, ex Responsabile Ufficio Stampa Ferrari

    Pensieri e ricordi di colleghi e amici
    Giorgio Terruzzi, giornalista/scrittore

    Con Alberto Antonini abbiamo condiviso piste, storie, chilometri. Un compagno per un lungo viaggio carico di intensità e passione. Così è un dispiacere fondo dirgli addio. Ciao caro Alberto. Ma dimmi tu se si può.
    — Giorgio Terruzzi (@GiorgioTerruzzi) December 15, 2023

    Alberto Sabbatini, giornalista

    Umberto Zapelloni, giornalista

    Ciao Alberto riposa in pace. Addio ad #Antonini un grande giornalista che sapeva sempre trovare le parole giuste tra tecnica e ironia https://t.co/dOZ8Sdr3oU
    — umberto zapelloni (@uzapelloni) December 14, 2023

    Alberto Porta, giornalista

    Alberto Antonini se n’è andato a intervistare Ayrton e altri campioni.
    — alberto porta (@albyporta) December 14, 2023

    Luca Colajanni, Pirelli Motorsport Media Relations Advisor
    Il pensiero di Luca Colajanni su “X” e sul suo blog. I due non erano proprio “amici”, dopo qualche screzio di vecchia data, quanto Colajanni era a capo dell’Ufficio Stampa Ferrari mentre Antonini era giornalista di AutoSprint.

    Ciao Alberto, ti ricordo così… https://t.co/hg3W0z6IaH pic.twitter.com/ChWIz1F86W
    — Luca Colajanni (@lcolajanni) December 15, 2023
    Federico Albano, FormulaPassion

    Quando lo incontrai all’inizio del mio percorso con #FormulaPassion ero diffidente, mi sembrava antipatico. Ne nacque invece un rapporto piacevolissimo in questi anni. Quando dopo qualche articolo mi arrivava il suo messaggino con “ehi Fede, gran bel pezzo” la giornata diventava…
    — Federico Albano (@Fred__18) December 14, 2023
    Giacomo Rauli, Motorsport.com

    Ho avuto pochissime volte la possibilità di parlare con Alberto Antonini. Una di queste, però, la ricordo come se fosse ieri. Ai test invernali di Barcellona del 2016 portò in sala stampa l’halo e ci diede l’opportunità di vederlo, fotografarlo. Poi… 1/2 pic.twitter.com/ntI5HOM7ba
    — Giacomo Rauli (@GiacomoRauli) December 15, 2023

    Le parole di affetto di tanti appassionati di F1

    Il mondo delle parole oggi si è svegliato un po’ più povero e spoglio.#AlbertoAntonini
    — Laura Di Nicola (@elledinicola) December 15, 2023

    Ieri sera abbiamo ricevuto la tristissima notizia della scomparsa di Alberto Antonini, giornalista di Formula 1 ed ex capo ufficio stampa Ferrari. Con lui se ne va uno dei più grandi giornalisti che hanno raccontano il mondo del Motorsport. Alberto aveva la straordinaria… pic.twitter.com/hj0vYeXC3X
    — Roberta_07 (@Roberta07love) December 15, 2023

    Antonini è stato uno dei volti della Ferrari che più ricordo con piacere. Sempre serio e competente. Mai una parola sbagliata. Per me, sarà sempre parte di quella Ferrari che ho amato.
    — la Monaca di Mmmmonza #tombinoaparte (@monacadimmmonza) December 14, 2023

    Era un piacere leggerlo prima su Autosprint e poi su FormulaPassion. Aveva uno stile di scrittura tutto suo,sono cresciuto con i suoi articoli e il sup stole cercavo di replicarlo nei miei temi a scuola.Buon viaggio Alberto Antonini
    — Maestri Mattia #JA50N (@mattiamaestri46) December 15, 2023 LEGGI TUTTO

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    F1 2023, stipendi e bonus dei piloti più pagati del Circus della Formula 1

    Nel 2023, Max Verstappen è risultato il migliore in pista e non solo. La classifica di Forbes sui piloti più pagati nella stagione appena conclusa, vede il pilota olandese della Red Bull al primo posto, davanti a Lewis Hamilton e Fernando Alonso.credit: Mercedes-AMG Petronas Motorsport media

    La classifica di Forbes sugli “stipendi” dei 20 piloti di Formula 1 esclude le entrate derivanti da attività commerciali come le sponsorizzazioni, concentrandosi esclusivamente sugli stipendi e sui bonus percepiti dagli atleti. La maggior parte dei piloti infatti si impegna poco nella ricerca di sponsorizzazioni personali. Si ritiene che solo pochi di loro guadagnino più di 1 milione di dollari all’anno: Hamilton guadagna 10 milioni di dollari “fuori dalla pista” mentre Verstappen 4.
    F1 2023, La classifica dei piloti più pagati
    1. Max Verstappen
    $70Mln = $45Mln di salario e $25Mln di Bonus
    2. Lewis Hamilton
    $55Mln = $55Mln di salario e $0Mln di Bonus
    3. Fernando Alonso
    $34Mln = $24Mln di salario e $10Mln di Bonus
    4. Sergio Perez
    $26Mln = $10Mln di salario e $16Mln di Bonus
    5. Charles Leclerc
    $19Mln = $40Mln di salario e $5Mln di Bonus
    6. Lando Norris
    $15Mln = $5Mln di salario e $10Mln di Bonus
    7. Carlos Sainz
    $14Mln = $8Mln di salario e $6Mln di Bonus
    8. George Russell
    $9Mln = $4Mln di salario e $5Mln di Bonus
    9. Pierre Gasly
    $8Mln = $5Mln di salario e $3Mln di Bonus
    10. Oscar Piastri
    $8Mln = $3Mln di salario e $5Mln di Bonus
    Articolo completo e metodologia, su Forbes.com
    Confronta gli stipendi dei piloti degli ultimi due anni: 2022 e 2021 LEGGI TUTTO

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    F1 2024, il calendario delle sei Sprint: date e location

    La Formula 1 ha ufficializzato oggi le sei location che ospiteranno il format Sprint nel 2024. Calendario F1 2024 – source: FIA.com

    Le novità in calendario per le Sprint, rispetto a quanto visto nel 2023, sono i Gran Premio di Cina e USA (Miami), che prendono il posto di Azerbaijan e Belgio Una sola Sprint in Europa che si disputerà in Austria a Spielberg il 29 giugno 2024. Si confermano poi Austin, San Paolo e Lusail.
    Durante le discussioni in occasione della riunione della F1 Commission di novembre, è emerso un consenso generale per un aggiornamento del format Sprint per il 2024, al fine di razionalizzare ulteriormente il fine settimana separando le attività Sprint da quelle del Gran Premio.
    Lo Sporting Advisory Committee lavorerà su dettagli specifici, in particolare per quanto riguarda i tempi e le regole del parco chiuso, per una proposta finale da presentare alla F1 Commission per la prima riunione del 2024.
    Le sei Sprint, in calendario nel Mondiale F1 2024
    20 aprile: Shanghai (Cina)
    04 maggio: Miami (Stati Uniti)
    29 giugno: Spielberg (Austria)
    19 ottobre: Austin (Stati Uniti)
    02 novembre: San Paolo (Brasile)
    30 novembre: Lusail (Qatar)

    IL CALENDARIO COMPLETO F1 2024
    Data – Gran Premio Località
    02 Marzo – Bahrain Sakhir
    09 Marzo – Arabia Saudita Jeddah
    24 Marzo – Australia Melbourne
    07 Aprile – Giappone Suzuka
    21 Aprile – Cina Shanghai
    05 Maggio – Miami Miami
    19 Maggio – Emilia Romagna Imola
    26 Maggio – Monaco Monaco
    09 Giugno – Canada Montreal
    23 Giungo – Spagna Barcellona
    30 Giungo – Austria Spielberg
    07 Luglio – Gran Bretagna Silverstone
    21 Luglio – Ungheria Budapest
    28 Luglio – Belgio Spa-Francorshamps
    25 Agosto – Olanda Zandvoort
    01 Settembre – Italia Monza
    15 Settembre – Azerbaijan Baku
    22 Settembre – Singapore Singapore
    20 Ottobre – USA Austin
    27 Ottobre – Messico Messico City
    03 Novembre – Brasile San Paolo
    23 Novembre – USA Las Vegas
    01 Dicembre – Qatar Lusail
    08 Dicembre – Abu Dhabi Yas Marina LEGGI TUTTO

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    F1 2024, la driver line-up completa dei 20 piloti che correranno il mondiale

    Con l’annuncio della firma e del rinnovo di Logan Sargeant alla Williams, la line-up dei 20 piloti che parteciperanno al Campionato Mondiale 2024 di Formula 1 è ormai completa e definita.

    Our 2024 grid is complete! ✅#F1 pic.twitter.com/MaYssKiIJI
    — Formula 1 (@F1) December 1, 2023

    F1 2024 driver line-up
    TEAM Piloti
    Red Bull Verstappen | Perez
    Mercedes Hamilton | Russell
    Ferrari Leclerc | Sainz
    McLaren Norris | Piastri
    Aston Martin Stroll | Alonso
    Alpine Gasly | Ocon
    Williams Albon | Sargeant
    AlphaTauri Tsunoda | Ricciardo
    Alfa Romeo Bottas | Zhou
    Haas Magnussen | Hulkenberg LEGGI TUTTO

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    Formula 1 2023: l’almanacco delle pessime decisioni

    AUSTIN, TEXAS – OCTOBER 19: Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing attends the Drivers Press Conference during previews ahead of the F1 Grand Prix of United States at Circuit of The Americas on October 19, 2023 in Austin, Texas. (Photo by Dan Istitene/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202310191144 // Usage for editorial use only //

    L’idea di un affresco conclusivo della stagione di Formula 1 2023 da consegnare agli archivi di Circus Formula Uno mi era balenata in mente durante una intensa sessione di proteste su TAFKAT (The App Formerly Known As Twitter*) in occasione delle libere del Las Vegas GP.

    La celeberrima chiosa che “la sfortuna non esiste, esistono solo eventi che non abbiamo saputo prevedere” si rivela nella sua devastante efficacia proprio al #LasVegasGP, dove branchi di incapaci pascolano ciabattando di caso e avversità invece di fare ammenda.Quousque tandem…
    — Laura Di Nicola (@elledinicola) November 17, 2023

    Quanto ancora e in quali favolosi modi la F1 potrà stupirci con la sua capacità di prendere pessime decisioni?
    Doveva, però, arrivare Abu Dhabi per cementarsi in me, come un chiusino della Strip nel suo asfalto incerto, la volontà di esternare, a tutti voi che mi leggete, questa ennesima, immane vieppiù ricercatissima scemenza. La località nella quale il popolo ferrarista celebra ogni anno dal 2010 la Festa della Pessima Decisione Strategica mi ha, infatti, ispirato un parallelismo: nella vita di noi tutti la Formula Uno occupa un posto speciale, il posto del cuore, tanto da condizionare le nostre abitudini e farci organizzare le giornate in funzione del suo calendario; le nostre vite, altresì, sono in molti casi un’alternanza di calma piatta e pessime decisioni – che siano determinate da uscite infelici, influenze negative, tempistiche errate o fraintendimenti poco importa: ci passiamo tutti.
    Mettendo insieme le due prospettive, mi sono chiesta: cosa verrebbe fuori se un tifoso di Formula Uno riflettesse sugli episodi della propria vita nei quali è stato la persona sbagliata, nel posto sbagliato, nel momento sbagliato, assieme alla gente sbagliata, dicendo la cosa sbagliata – insomma come Michael Masi durante l’ultimo Gp del 2021 o un pilota Ferrari ogni qualvolta si chiama una strategia – mentre ripensa al campionato di Formula Uno appena concluso?
    Aggiungendo un pizzico di follia, probabilmente qualcosa di molto simile a quello che segue. Come sempre vi invito a fare di meglio – o di peggio! – se c’avete coraggio.

    IL GRANDE ALMANACCO DELLE SCUDERIE DI FORMULA UNO
    E DELLE PESSIME DECISIONI DEL 2023
    Rigorosamente in ordine di classifica

    Red Bull – Scontrarsi con dei terrapiattisti nei commenti di un post di Facebook a caso, vale a dire cercare di opporre un ragionamento logico e supportato da evidenze a complottismo e pensiero unico.
    Ce lo vedo il buon Adrian Newey – sempre sia lodato – assieme al validissimo Horner e al fumantino Marko, fronteggiare orde di soggetti, che dalle mie parti chiamiamo Voccape’, tutti intenti a dimostrare che questa imbattibile Red Bull avrà di fronte criticità, ansie da prestazioni, deficit da infrazioni del budget cap, flessioni, pericoli da parte degli avversari (la Ferrari, Alonso, Hamilton, Fiorello e Amadeus, non necessariamente in quest’ordine) a ogni millimetrica scodata di quel gran bel posteriore. Non è neanche finito questo 2023 che li ha visti dominare 22 gare su 23 che già si compete a chi la spara più grossa sul prossimo, presunto fenomeno che nel 2024 spazzerà via questo dominio al gusto di edamer mantecato nell’energy drink, rendendo difficile sin da adesso distinguere le venature cospirazioniste dalla motivata speranza.
    Mercedes – Fare come la Decca Records che scartò i Beatles, vale a dire snobbare qualcosa di sicuro successo per motivi propri.
    Capita, quando si è abituati troppo bene, quando tutto ti gira a meraviglia da troppo tempo, che il senso critico si affievolisca e non ti faccia cogliere i segnali giusti. Si potrebbe dire che tutti i guai delle truppe neroargento di Stoccarda siano iniziati da quelle disgraziatissime pance-non pance e da una certa deriva tecnica che ha portato l’imbattibile monoposto, da divoratrice di punti e record, a diventare divoratrice di gomme e delle legittime aspettative del giovane Russell. Certo, quando si hanno due super piloti e un bagaglio tecnico e organizzativo come il loro, si fa fatica, si piange, si fabbricano bamboline voodoo di certi direttori di gara, però alla fine si agguanta comunque il secondo posto. Considerata l’antifona, se uno fra il T-800 e Toto Wolf mi ghigna “Tornerò!”, tendo a prendere sul serio più il secondo che il primo…

    Ferrari – tatuarsi il nome dell’ex accanto alla scritta “For ever”, vale a dire condannarsi a rivivere il passato, impotenti verso il nuovo che avanza.
    Persino Johnny Depp ci è cascato, tatuandosi Winona Forever ai tempi della sua relazione con la collega Ryder, salvo poi cambiare fidanzata e modificare il tatuaggio in un risibile benché realistico Wino Forever. Ora, mi rendo conto che applicare il metodo della pezza peggiore del buco possa risultare indigesto a una Scuderia mitologica, che è anche un’organizzazione complessa di uomini, tecnologia, interessi e storia, ma significherebbe almeno tentare di fare qualcosa. Sono anni che assistiamo a un immobilismo tecnico e tattico, come se la Ferrari fosse Aldo del trio, quello che è sempre l’ultimo a sapere le cose. Intanto gli anni, i campionati e i destini di incolpevoli assi del volante passano, mentre i dirigenti gioiscono dei terzi posti.
    McLaren – Presentarsi a un party ignorando completamente il dress code, vale a dire trovarsi inadeguati fra i propri simili.
    McLaren sembrava essere precipitata nella festa preti e squillo de Il diario di Bridget Jones: con l’unica novità dei propri colori sgargianti, si è gettata nel campionato con due imberbi diamanti grezzi per piloti e una manciata di soluzioni sperimentali, vivendo una prima parte di campionato – e parte di quello precedente – da emarginata. Ma, come nei migliori romanzi di formazione o nella didascalia di qualunque post di un neoseparato cinquantenne su Instagram, nelle ferite si è radicato il riscatto e la scuderia di Woking ha raggiunto un ragguardevole obiettivo: dimostrare a blasonati rivali che si può migliorare in corso di stagione e giocarsela alla pari pur partendo svantaggiati, con il budget cap. Che è un po’ come andare alla festa di qualcuno che non ci considera importanti e divertirsi più di tutti quanti.
    Aston Martin – Andare a fare parapendio soffrendo di vertigini, vale a dire convincersi a fare qualcosa per importanza e fama, pur senza esserne portati.
    Spero di non attirarmi gli strali del potentissimo Mr Stroll, ma io sono un’ex adolescente irrimediabilmente rovinata dagli anni novanta e applico ad Aston Martin il caso di Edward Lewis – il personaggio di Richard Gere in Pretty Woman: abiti in un attico perchè è il massimo, ma non te lo godi perchè soffri di vertigini, cioè spendi e spandi per attaccare sulle livree delle tue monoposto un marchio blasonato e ingaggi glorie dell’automobilismo recente in cerca di riscatto, ma poi ti perdi nella vertigine degli sviluppi mancati, dell’involuzione tecnica e delle obiettive mancanze a livello di squadra. Volere – e spendere soldi – non è potere, in molti casi della vita e in Formula Uno.
    Alpine – organizzare qualcosa all’aperto senza curarsi del meteo, vale a dire procedere senza controllare, confidando nella buona sorte.
    Cosa aspettarsi dalla scuderia che assume un pilota a sua insaputa, viene sanguinosamente smentita dallo stesso e diviene lo zimbello del web per settimane? In altri termini: come potrebbe peggiorare? Potrebbe piovere, direbbe l’ineffabile Aigor. Nel caso dell’Alpine, questo pilota potrebbe sverniciarti a bordo della monoposto di una scuderia rivale, relegandoti a battagliare per pochi punti e per la credibilità, quando ben altre erano state le premesse. Liberarsi dell’ex TP Szafnauer non pare aver portato benefici diversi dal migliorare la vita di cronisti, traduttori e blogger,che non dovranno più pronunciarne o trascriverne il nome.
    Williams – Complimentarsi con qualcuno per il/la bellissimo/a figlio/a, che è in realtà il/la compagno/a, vale a dire farsi fuorviare dal senso comune.
    James – Valtteri, it’s James – Vowles non immaginava che, già al suo primo anno da TP, avrebbe vinto qualcosa con uno dei suoi piloti e sono ragionevolmente convinta che il fatto che Logan Sargeant abbia sbancato la classifica degli sfasciacarrozze 2023 non lo lusinghi più di tanto. Anzi, mi auguro per lui e per la squadra che il suo presidente non sia uno che condivida sui suoi social il meme di Hulk che esclama I see that as an absolute win! Non è facile raccogliere i cocci di una storia clamorosa e vincente, facendo a meno del retaggio del fondatore, barcamenandosi fra poche risorse e non potendo attingere a un vivaio proprio – con plauso all’ottimo e consistente Albon. L’ansia da riscatto può essere una valida spinta a migliorarsi, purché non abbagli, portando a scegliere strade di sviluppo sbagliate. Menzione d’onore per la geniale livrea Duracell. 
    Alpha Tauri – affidare qualcosa ammiocuggino, vale a dire sacrificare il fatto bene per il fatto dai soliti noti.
    Per amore di ciò che rappresenta per me e per la libidinosa livrea speciale sfoggiata in quel di Las Vegas, in cima ai miei desideri per l’anno nuovo c’è che il passare da Franz Tost a Laurent Mekiés non diventi il nuovo passare dalla padella alla brace per Alpha Tauri, o come diavolo si chiamerà. Scusate, il lungo ferrarismo ha eroso in me ogni forma di tolleranza o pazienza. A proposito: ve li ricordate i bei tempi in cui, pur essendo dichiaratamente team satellite RedBull, erano motorizzati Ferrari o producevano in autonomia parti importanti come il cambio? O quando si distinguevano nel midfield, riuscendo anche a vincere? Certo, traumatizzare un’intera infornata di giovani piloti gettandoli negli Hunger Games prodotti da Marko non aiuta ad avere ricambio, però mi chiedo cosa sia rimasto della piccola e vitale scuderia di una volta in questa anonima simbionte della RedBull.
    Alfa Romeo – fare l’abbonamento annuale in palestra a gennaio e mollare a febbraio, vale a dire tradire i propri buoni propositi.
    Mi si nota più se vengo e resto in disparte o se non vengo affatto? Nel dubbio, faccio una comparsata veloce, miglioro le giornate dei tifosi con qualche livrea spettacolare e poi me ne vado di nuovo. Ma come? Il ritorno della Grande Leggenda della F1 Eroica! La celebrazione del Grande Cuore Sportivo! L’italia s’è destAh no scusate, divagavo. Tutto questo gran strombazzare e poi, senza un vero progetto a lungo termine che non fosse quello del marketing per appassionati nostalgici, ecco che il Grande Ritorno alle Corse è diventato il Grande Ritorno Indietro, di Corsa. La prossima volta non spacciateci per vero cuore sportivo una targhetta appiccicata su un pezzo di metallo. Menzione d’onore agli sprazzi di buona volontà dei due piloti.
    Haas – restare con il partner convinti di poterlo cambiare, vale a dire accontentarsi per ostinazione.
    Negli ultimi anni, abbiamo assistito al fenomeno della partecipazione di scuderie che sono vissute come gli imbucati ai matrimoni dei ricconi, scambiate per dossi in pista da quelli a bordo di monoposto degne di essere invitate e sempre in prima fila al buffet delle carambole alla prima curva. Ogni tanto, un languido raggio di sole, di dolorosa brevità, le illumina, come è accaduto alla Marussia del povero Bianchi a Montecarlo, rinfocolando la passione di coloro che riescono ancora a vedere la F1 come uno sport romantico. Haas è una di queste: partita con ambizioni e convinzioni ben presto falciate dall’arida realtà, passerà alla storia per aver consegnato alla gloria imperitura della hall of fame dei meme motoristici la figura di Guenter Steiner, il TP con la pacatezza di Josemite Sam, e la fenice Grosjean, non sembrando destinata a produrre altri risultati di rilievo. Che i piloti la perdonino.
    Bonus – lasciare il partner motivando il gesto con “non sei tu, sono io!”
    No, non è una frase fatta, un bieco tentativo di fuggire al confronto, una fuga egoistica dalle proprie responsabilità o l’incapacità di analizzare una situazione: Formula Uno, se ti lascio, se mi sono allontanata da te, la colpa è senz’altro mia, che non riesco a trovare del buono nei cambiamenti e non so affezionarmi ai prodigiosi arricchimenti portati al mio sport preferito dall’introduzione del Miami Gp e della Sprint Race. Non sono brava come Emanuele Pirro, che dichiara il proprio apprezzamento per l’introduzione della chicane lungo l’Hunaudières a Le Mans, avendo corso sul tragitto originale: ecco, lo vedi come ti tradisco? Sono passata anche a usare il WEC come termine di paragone!
    Non posso ingannarti: sai bene che ho guardato commossa il Las vegas Gp perchè volevo rivedere Las Vegas illudendomi di essere ancora la me che girovagava per lo Strip a bocca aperta davanti alle fontane danzanti del Bellagio. Sai bene che le gare che mi hanno effettivamente divertito ed esaltato sono state quelle in cui c’è stata azione, lotta e concretezza in pista, quelle nelle quali tutto il contorno non contava nulla, quel contorno di minchionate luccicanti che a te e agli strilloni dei quali ti sei circondata piacciono tanto. Cosa te ne fai di me, che ero una che guardava i warm up!
    Non sei tu, Formula Uno, sono io. Ti amerò per sempre, ma ti lascerò vivere la tua vita. Non cercarmi, non chiamarmi più: il vero rischio è che potrei ancora risponderti.
    *In questo acronimo i diversamente giovani riconosceranno la citazione di un immenso artista che ci ha lasciati nel 2016 e piangeranno lacrime come pioggia violacea, purple rain, proprio come gli orfani di Twitter. LEGGI TUTTO