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    F1, Red Bull RB16: Tanti sviluppi nel 2020 ma Mercedes è sempre lontana

    Dopo la Ferrari, in questo 2020 una delle squadre sicuramente che più ha deluso in fatto di perfomance è la Red Bull che, con la RB16 sperava di competere quantomeno alla pari con la Mercedes W11.
    Dopo gli incoraggianti test pre-stagionali di Febbraio, le aspettative sulla Red Bull RB16 erano alte. La monoposto, che ha segnato per certi versi un punto di rottura con le precedenti vetture di Milton Keyenes, presentava un Power Unit Honda in netto miglioramento e un’aerodinamica più estrema. La monoposto 2020 di Adrian Newey aveva come obbiettivo di competere alla pari con le Mercedes, dando finalmente all’alfiere Verstappen una chance mondiale.
    Molte delle soluzioni adottate da Adrian Newey sulla Red Bull del 2020 sono state assolutamente innovative per la scuderia anglo-austriaca; fra queste l’adozione di un muso stretto, di scuola Mercedes, con un cape anche più sofisticato della stessa stella a tre punte.
    Con lo scopo di ridurre il drag e aumentare la portata d’aria fra ruota interna e il telaio, Red Bull ha lavorato molto sulla soluzione in stile Mercedes, che Newey ha poi re-intrepretato per la sua monoposto, con delle ulteriori modifiche. Nella zona più esterna del cape, ovvero quel deviatore di flusso che sta nella parte inferiore del muso, è stato aggiunto, nella seconda settimana di test, un profilo aerodinamico verticale per aumentare l’outwash ai lati del telaio.
    Oltre al muso stretto, per il progetto RB16 si è lavorato molto sulla sospensione anteriore, completamente rivista rispetto alla vecchia RB15 del 2019. Rispetto alla vettura dello scorso anno, Newey ha spostato la soluzione multi-link (vale a dire bracci del triangolo ancorati in punti separati del porta mozzo) al triangolo inferiore. Ma la novità principale e unica all’interno del circus, è l’arretramento della colonna dello sterzo, con il tirante che si trova sostanzialmente al centro fra il triangolo inferiore e quello superiore. Oltretutto, come vediamo nell’illustrazione in basso, il triangolo inferiore ha il braccio anteriore che va da una parta all’altra del telaio, soluzione che da tempo non si vedeva in F1. Tutto un lavoro di restyling delle geometrie per ridurre la sezione frontale del telaio (entro i limiti del regolamento) per alloggiare il muso stretto, e fornire una sezione più ampia al canale S-Duct.
    Dalla prima gara in Austria si è potuto constatare però come Mercedes abbia ulteriormente alzato l’asticella in questa tribolante stagione 2020, portando una W11 che, fra DAS, super Power Unit, e eccezionali doti telaistiche, ha rubato ancora una volta la scena ai competitors. La RB16 si è dimostrata una vettura ancora soggetta a problemi di affidabilità e una macchina che il solo Max Verstappen è riescito a sfruttare oltre i suoi limiti. L’olandese infatti, spesso e volentieri è stato l’unico in grado di “aggiungere del pepe” alle gare solitarie del duo Mercedes. Il supporto, in termini di risultati in gara, giunto dall’altro alfiere Red Bull Alex Albon è pressoché mediocre, fra varie sfortune e prestazioni non all’altezza del nome Red Bull.
    La mazzata definitiva per il team di Christian Horner è arrivata con l’annuncio dell’addio a fine 2021 del costruttore Honda, sul quale Red Bull (e lo stesso Verstappen) avevano fornito piena fiducia per il ritorno al vertice della scuderia anglo-austriaca.
    Red Bull è da inizio stagione che continua a introdurre novità sulla RB16, con piccoli aggiornamenti aerodinamici quasi ad ogni Gran Premio. Nelle prime due tappe in Austria, ad inizio Luglio,  novità tecniche hanno riguardato il fondo, al quale sono stati aggiunti dei generatori di vortice lungo la parte centrale e posteriore, e un nose dai piloni più ravvicinati.
    Sempre in Austria sulla RB16 è stato utilizzato, e mantenuto poi nel corso della stagione, una paratia verticale dell’ala posteriore molto diversa dalla soluzione standard degli scorsi anni: il nuovo endplate si è ispirato molto a una soluzione già presente sulla Haas nel 2019, con l’implementazione di una serie di soffiature svergolate a forma di “esse”, che vanno a incanalare le turbolenze indotte dal rotolamento delle ruote posteriori nella zona interna-inferiore dell’ala posteriore. Modificata anche la paratia nel bordo esterno superiore, che presenta una forma a gradino, e non più un profilo incurvato. Interessante anche notare come Red Bull abbia adottato in questa stagione spesso un profilo di ala posteriore a cucchiaio, non per ultimo il GP dell’Emilia Romagna. Nell’illustrazione in basso osserviamo il layout di ala posteriore classica e a cucchiaio, assieme al nuovo endplate introdotto sin da Zeltweg.
    Durante il corso della stagione Red Bull ha praticamente accantonato il nose dai piloni più stretti, mentre il fondo è stato nuovamente modificato al Mugello, con i lunghi binari che hanno lasciato spazio ad una serie di slot a 45 gradi, per portare aria sotto il fondo e ricreare quella sorta di sigillo aerodinamico per incrementare l’effetto deportante sulla RB16.
    Adrian Newey ha lavorato molto sulle prese di raffreddamento per Power Unit ed elettronica in vista delle numerose tappe estive ravvicinate, introducendo uno shape di serie di prese d’aria per il raffreddamento diverso rispetto alle soluzioni più convenzionali. Nel corso delle ultime gare, una grande presa d’aria ai lati dell’abitacolo si è alternata alla classica soluzione chiusa della carrozzeria della RB16. Nel dettaglio del disegno in basso, possiamo osservare anche il layout delle barge boards, con gli elementi ai lati delle bocche dei radiatori che sono stati modificati durante i test, e che hanno una forma utile a  far incanalare il flusso d’aria aderente al corpo vettura, facendo lavorare l’aerodinamica della RB16.
    Ma Adrian Newey non lascia nulla al caso, e molte delle novità portate di Gran Premio in Gran Premio sulla Red Bull riguardano anche la micro-aerodinamica: per il GP dell’Eifel al Nurburgring, Red Bull ha portato in pista un diverso supporto degli specchietti, con una modifica nella zona in cui il sostegno va ad ancorarsi al telaio. La nuova specifica presenta una forma più spigolosa, praticamente formando un angolo retto, mentre nella vecchia soluzione il supporto (che funge anche da elemento aerodinamico) aveva una forma più arrotondata. Da diversi GP precedenti invece sull’Halo era stato installato un piccolo profilo aerodinamico, per mandare più aria nella parte superiore della vettura . Assieme ad esso, un piccolo sfogo d’aria si trova proprio ai lati dell’abitacolo.
    Una delle modifiche più importanti viste sulla Red Bull nel corso di questa stagione riguarda probabilmente la sospensione posteriore, che proprio al Nurburgring è stata modificata con l’aggiunto di un soffiaggio all’interno del bracket del portamozzo. Questo permette alla bracket di lavorare anche in campo aerodinamico, con il soffiaggio che permette il passaggio dell’aria, che andrà poi a investire i profili aerodinamici nella parte posteriore delle prese dei freni, e la parte esterna dell’endplate dell’ala posteriore.
    Anche questa soluzione è di sretta matrice Mercedes che, già con la W10, aveva adottato questo soffiaggio al limite del regolamento nel 2019. La stessa Red Bull a Melbourne aveva chiesto alla Federazione di fare chiarezza sulla sospensione della Mercedes e della Racing Point RP20, in quanto il soffiaggio poteva avere come scopo quello di portare più aria a cerchione e disco freno, risultando dunque una vera e propria presa di raffreddamento che andava a estendersi oltre le misure massime consentite da regolamento. La FIA aveva chiesto di “tappare” parzialmente il foro del bracket a Mercedes e Racing Point, sancendo così una “vittoria tecnica” per la scuderia di Christian Horner. LEGGI TUTTO

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    No Max no party: ecco perché Verstappen è vitale per la Formula 1

    C’è da ammetterlo. Quando si ammira Max Verstappen alla guida riecheggia nella mente la canzone “Don’t stop me now” dei Queen. La sua foga, il suo stile grezzo, un po’ a ricordare Nigel Mansell, stanno facendo avvicinare anche il pubblico italiano a questo ragazzo che, piano piano, conquista tutti. Cosa sarebbe stata la stagione 2020 senza Mad Max? La Formula Mercedes, o Formula noia. In momenti come questo, un pilota come lui che lotta andando oltre le capacità del mezzo a disposizione, talvolta riuscendo ad ottenere risultati inaspettati, emoziona e non poco.
    Si può sicuramente affermare che Verstappen è indispensabile al Circus. Allo spettacolo. Con una Red Bull non così veloce, riesce sempre a stare quantomeno a contatto con i due missili di Stoccarda e a mettere il pepe necessario per rendere godibili quelle gare che, altrimenti, risulterebbero monotone. A 23 anni questo ragazzo ha già corso la bellezza di 115 gran premi. E cresce continuamente ad ogni gara disputata. Sia nella guida che nei consensi.
    Basti tornare indietro a domenica quando è stato costretto a ritirarsi dopo la sfortunata foratura della posteriore destra per un detrito. Alzi la mano chi non è rimasto dispiaciuto della sua uscita di scena. Un pilota vero, nudo e crudo, che mette sempre l’anima in quello che fa, in ogni duello. Dimostrando anche di saper trasmettere anche una certa dose di pressione quando è negli specchietti. Valtteri Bottas lo ha vissuto sulla sua pelle. Da ricordare, infatti, il sorpasso di Verstappen sul finlandese della Merceds proprio in seguito ad un errore di quest’ultimo.
    Non c’è niente da dire. Il suo comportamento spocchioso e presuntuoso può ancora dividere, ma in pista è un flagello di Dio. Un talento puro a cui tutto il Circus quest’anno deve rendere omaggio per aver reso più interessante questo campionato. E’ la dimostrazione che un pilota può ancora superare i limiti della vettura. Sì, anche nel 2020. E, per questo, un certo di tipo di appassionato nostalgico e romantico, deve solo applaudirlo e ringraziarlo. Grazie Max. LEGGI TUTTO

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    GP Emilia Romagna F1 2020 (Imola): Orari TV Sky e TV8, programma e diretta web

    Neanche il tempo di festeggiare e aggiornare le classifiche che la Formula 1 torna subito in pista, su un tracciato storico, ma con una denominazione e un format inedito. Questa domenica si torna a Imola, dove si disputerà il GP di Emilia Romagna F1 2020.

    GP EMILIA ROMAGNA F1 2020: ORARI TV
    Il Gp di Emilia Romagna F1 2020 sarà trasmesso interamente dalle reti Sky, in diretta e in esclusiva per gli abbonati Sky Sport. Qualifiche e gara saranno visibili poi in chiaro e in diretta sul canale TV8.
    Tuttavia potrete seguire la nostra diretta su CircusF1, dove avrete a disposizione tutti i tempi (Live Timing), il commento (scritto e in audio, grazie alla web radio LiveGp), le classifiche aggiornate minuto per minuto, le foto e molto altro.
    Per questioni logistiche e di trasporti, il venerdì non ci sarà azione in pista con soltanto una sessione di prove libere il sabato.

    SABATO 31 OTTOBRE 2020
    ORA ITALIANA | Evento | Diretta TV* | Diretta Web
    10:00 – 11:30 | Prove Libere 3 | SKY Sport F1 HD | CircusF1 LIVE
    14:00 – | Qualifiche | SKY Sport F1 HD E TV8 | CircusF1 LIVE
    * Prove Libere 3: nessuna differita su TV8

    DOMENICA 1 NOVEMBRE 2020
    ORA ITALIANA | Evento | Diretta TV | Diretta Web
    14:10 – | Gara | SKY Sport F1 HD E TV8 | CircusF1 LIVE

    GP EMILIA ROMAGNA F1 2020: LA DIRETTA WEB, GRAZIE AL NOSTRO LIVE
    Anche quest’anno potrai seguire gratis e in tempo reale su CircusF1 la diretta di prove libere, qualifiche e gara con aggiornamenti in real time su ciò che avviene in pista e non solo.
    GP EMILIA ROMAGNA F1 2020: IL CIRCUITO

    Nome: Autodromo Enzo e Dino FerrariLocalità: Imola, ItaliaLunghezza: 4.909mNumero di curve: 19Giri: 63 con un totale di 309,049 kmPrimo GP: 1980Podio 2006: 1° Michael Schumacher (FER), 2° Fernando Alonso (REN), 3° Juan Pablo Montoya (MCL).

    GP EMILIA ROMAGNA F1 2020: LE CARATTERISTICHE DELLA PISTA
    La pista italiana è una vera e propria sfida, che non permette un attimo di distrazione perché presenta una carreggiata stretta, molti saliscendi e i muri sono vicinissimi.
    Si tratta di una pista da medio carico aerodinamico, con molti cambi di direzione e brevi allunghi. In questa pista conterà tanto il grip meccanico e quindi il lavoro sulle sospensioni, ma soprattutto la trazione in uscita dalle curve lente, come le due Rivazza, la Tosa, le Acque Minerali e la Variante Alta.
    A primo impatto e ricordando le edizioni del 2005 e 2006 con i duelli tra Schumacher e Alonso, il sorpasso qui non è facile e con queste vetture più grandi sarà maggiormente difficile, quindi l’abilità del pilota nell’inventarsi il sorpasso sarà fondamentale.
    Sarà presente una sola zona DRS sul rettilineo principale.
    GP EMILIA ROMAGNA F1 2020: LE SCELTE DI PIRELLI
    Questa sarà una sfida anche per la Pirelli che si troverà di fronte ad una pista nuova, con pochissimo tempo per capire le gomme e fornire ai team le indicazioni giuste.
    Proprio per questo motivo la Pirelli ha deciso di portare le mescole: C2 (Hard-Fascia Bianca), C3 (Medium-Fascia Gialla) e C4 (Soft-Fascia Rossa), quindi delle mescole di uno step più morbide rispetto a quelle viste in Portogallo. Dato il week-end ridotto, i piloti avranno a disposizione ben: 2 set di Hard, 2 set di Medium e 6 set di Soft.
    GP EMILIA ROMAGNA F1 2020: ALBO D’ORO*

    Maggior numero di Vittorie per pilota: Michael Schumacher (7)Maggior numero di Vittorie per team: Williams (8)Maggior numero di Pole-Position per pilota: Ayrton Senna (8)Maggior numero di Pole-Position per team: McLaren (9)Maggior numero di Podi per pilota: Michael Schumacher (12)Maggior numero di Podi per team: Ferrari (24)

    (*) Le statistiche riguardano il tracciato di Imola che ha ospitato i GP: d’Italia (1980) e San Marino (1981-2006).
    GP EMILIA ROMAGNA F1 2020: CURIOSITA’
    Dei piloti attualmente in griglia, soltanto Kimi Raikkonen ha gareggiato su questo circuito, tutto il resto ha vissuto i davanti alla tv o sulle tribune le leggendarie gare su questo tracciato. Il finlandese è riuscito a conquistare una pole-position nel 2005, ma non è mai riuscito a vincere.
    Nel 2006 Michael Schumacher festeggiò la sua 66° Pole-Position superando il suo idolo Ayrton Senna, che perse la vita proprio su questa pista nel 1994.
    Nel 2005 Fernando Alonso riuscì a vincere la gara tenendo dietro Michael Schumacher partito 13° e in splendida forma che attaccò più volte senza riuscire a passare lo spagnolo e i due giunsero al traguardo separati da 0,215 secondi. Nel 2006 i ruoli si scambiarono e Alonso provò i tutti i modi ad attaccare Schumacher, ma negli ultimi giri commise due errori che gli fecero perdere ogni possibilità di vittoria, giungendo al traguardo con 2,096 secondi dal tedesco.
    Nel 1994 si è vissuto uno dei week-end peggiori della Formula 1, con il terribile incidente di Rubens Barrichello durante le prove libere e i tragici incidenti di Roland Ratzenberger e Ayrton Senna, ma dopo quel week-end sono stati fatti enormi passi avanti sulla sicurezza.
    Nell 2006 al primo giro, Yuji Ide tamponò Christijan Albers facendolo cappottare più volte e questo portò i commissari a revocargli la superlicenza dopo solo 4 gare. LEGGI TUTTO

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    GP Portogallo F1: la Ferrari può essere soddisfatta con Leclerc. Non con Vettel

    Dopo le incoraggianti prove libere e le ottime qualifiche, si sarebbe dovuto attendere la gara per capire davvero se gli aggiornamenti portati in pista questa settimana avrebbero funzionato. La risposta è sì, hanno funzionato. Charles Leclerc è riuscito a trascinare la sua SF1000 al quarto posto, re… L’articolo GP Portogallo F1: la Ferrari può essere […] LEGGI TUTTO

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    GP Portogallo F1 2020: Orari TV Sky e TV8, programma e diretta web

    La Formula 1 si appresta a tornare in pista e dato che quest’anno erano in programma delle piste inedite, il Circus più veloce del mondo ha comunque voluto regalare ai tifosi una pista nuova, ovvero quella di Portimao, dove questa domenica si disputerà il Gran Premio del Portogallo F1 2020.
    GP PORTOGALLO F1 2020: ORARI TV
    Il Gp del Portogallo F1 2020 sarà trasmesso interamente dalle reti Sky, in diretta e in esclusiva per gli abbonati Sky Sport. Qualifiche e gara saranno visibili poi in chiaro, anche se in differita, sul canale TV8.
    Tuttavia potrete seguire la nostra diretta su CircusF1, dove avrete a disposizione tutti i tempi (Live Timing), il commento (scritto e in audio, grazie alla web radio LiveGp), le classifiche aggiornate minuto per minuto, le foto e molto altro.

    VENERDI’ 23 OTTOBRE 2020
    ORA ITALIANA | Evento | Diretta TV* | Diretta Web
    12:00 – 13:30 | Prove Libere 1 | SKY Sport F1 HD | CircusF1 LIVE
    16:00 – 17:30 | Prove Libere 2 | SKY Sport F1 HD | CircusF1 LIVE
    * Prove Libere 1 e 2: nessuna differita su TV8

    SABATO 24 OTTOBRE 2020
    ORA ITALIANA | Evento | Diretta TV* | Diretta Web
    12:00 – 13:00 | Prove Libere 3 | SKY Sport F1 HD | CircusF1 LIVE
    15:00 – | Qualifiche | SKY Sport F1 HD | CircusF1 LIVE
    * Qualifiche: differita TV8 ore 18.00. Prove Libere 3: nessuna differita su TV8

    DOMENICA 25 OTTOBRE 2020
    ORA ITALIANA | Evento | Diretta TV* | Diretta Web
    15:10 – | Gara | SKY Sport F1 HD | CircusF1 LIVE
    * differita su TV8 alle 18:00

    GP PORTOGALLO F1 2020: LA DIRETTA WEB, GRAZIE AL NOSTRO LIVE
    Anche quest’anno potrai seguire gratis e in tempo reale su CircusF1 la diretta di prove libere, qualifiche e gara con aggiornamenti in real time su ciò che avviene in pista e non solo.
    GP PORTOGALLO F1 2020: IL CIRCUITO

    Nome Circuito: Autodromo Internacional do AlgarveLocalità: Portimao, PortogalloLunghezza: 4.653mNumero di curve: 15Giri: 66 con un totale di 306,826 kmPrimo GP: 1958

    GP PORTOGALLO F1 2020: LE CARATTERISTICHE DELLA PISTA
    Essendo completamente inedita per la Formula 1, le vetture dovranno girare tanto fin dal venerdì alla ricerca del setup ottimale, ma soprattutto sarà interessante vedere il comportamento di queste auto su questa pista ricca di saliscendi.
    Il primo settore è caratterizzato da due lunghissimi rettilinei e  curva 3 sembra molto favorevole ai sorpassi. Il secondo settore presenta subito un tornantino stretto (curva 5), ma successivamente ha tutte curve abbastanza veloci e questo settore rappresenterà sicuramente la chiave per fare la differenza nel tempo di qualifica. Infine il terzo settore presenta principalmente curve di percorrenza e il lungo curvone finale mostrerà sicuramente accelerazioni laterali impressionanti.
    La zona DRS sarà soltanto sul rettilineo principale, ma essendo molto estesa potrebbe avere un effetto molto importante.
    GP PORTOGALLO F1 2020: LE SCELTE DI PIRELLI
    Per questa pista inedita, la Pirelli ha deciso di portare le mescole più dure della gamma, quindi vedremo in pista le gomme: C1 (Hard-Fascia bianca); C2 (Medium-Fascia gialla) e C3 (Soft-Fascia rossa).
    Questa volta però ci sarà un cambiamento in quanto i piloti avranno a disposizione per tutto il week-end ben: 3 set di Hard, 3 set di Medium e 7 set di Soft, quindi una Hard in più e una Soft in meno e vedremo se questo avrà delle ripercussioni sulle strategie.
    GP PORTOGALLO F1 2020: ALBO D’ORO*

    Maggior numero di Vittorie per pilota: Alain Prost e Nigel Mansell (3)Maggior numero di Vittorie per team:  Williams (6)Maggior numero di Pole-Position per pilota: Ayrton Senna (3)Maggior numero di Pole-Position per team: Williams (5)Maggior numero di Podi per pilota: Alain Prost (7)Maggior numero di Podi per team: Williams (13)

    (*) Le statistiche riguardano il Gran Premio d’Australia che si è disputato a: Boavista (1958; 1960); Monsanto (1959); Estoril (1984-1996).
    GP PORTOGALLO F1 2020: CURIOSITA’
    Il Gran Premio del Portogallo è stato vinto soltanto da piloti che nella loro carriera sono riusciti a classificarsi nelle prime tre posizioni di una classifica generale, infatti hanno vinto: Prost, Mansell, Brabham, Senna, Schumacher, Hill e Villeneuve che sono stati campioni del mondo, Moss, Patrese Coulthard, che sono stati vicecampioni del mondo e Berger che come miglior risultato mondiale ottenne un terzo posto. Stesso discorso può essere fatto per le Pole-Position.
    Delle 16 gare disputate in Portogallo, ben 8 volte ha vinto un pilota partito dalla Pole-Position, 5 volte ha vinto chi partiva secondo, 2 volte ha vinto chi partiva terzo e soltanto Michael Schumacher è riuscito a vincere partendo dal 6° posto nel 1993. LEGGI TUTTO

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    F1, GP dell’Eifel 2020: Numeri, record storici e statistiche

    Il Gran Premio dell’Eifel 2020 non passerà soltanto alla storia per il grande ritorno della F1 al Nurburgring dopo sette anni di assenza: quella a cui abbiamo assistito domenica è stata infatti una gara che ha segnato un vero e proprio appuntamento con la storia di questo sport, a tal punto da riscrivere il grande libro dei record grazie a due campioni dal calibro di Raikkonen da una parte, ed Hamilton dall’altra.
    Oltre a loro, il weekend del Nurburgring ha riservato anche altre emozioni, quelle più legate alle sensazioni dolci dei grandi ritorni, di piloti e team capaci di riassaporare il gusto di un risultato rilevante dopo anni di lunghe attese.
    Ecco dunque i record e le statistiche più importanti aggiornate dopo la bandiera a scacchi del GP dell’Eifel.
    14° POLE PER BOTTAS, COME ASCARI, HUNT, PETERSON E BARRICHELLO
    Dopo la cancellazione di entrambe le sessioni di prove libere di venerdì per maltempo, al sabato finalmente comincia l’attività in pista. Al termine delle qualifiche, il miglior giro porta la firma del finlandese Valtteri Bottas, che strappa così la 14° pole position della sua carriera. Grazie a questo risultato, Bottas eguaglia il record personale appartenente ad altre grandi firme del passato quali Alberto Ascari, James Hunt, Ronnie Peterson e Rubens Barrichello. Per quanto concerne la Mercedes, invece, si tratta della 122° pole della sua storia.
    324° GP PER RAIKKONEN: NUOVO RECORD ASSOLUTO
    Il Gran Premio dell’Eifel, tuttavia, passerà alla storia per i record assoluti scritti in occasione della gara. Cronologicamente parlando, il primo ad entrare nella categoria dei “miti” è Kimi Raikkonen: presentandosi regolarmente al via della gara tedesca, il pilota dell’Alfa Romeo ha così preso parte al 324° GP della sua carriera, diventando il primo pilota della storia della F1 a raggiungere tale traguardo. Un record sensazionale destinato ad incrementarsi non solo in occasione delle prossime gare in calendario, ma anche (probabilmente) nella stagione 2021, a discapito dei 41 anni d’età del campione del mondo 2007.
    HAMILTON NELLA STORIA: EGUAGLIATO IL RECORD DI VITTORIE DI SCHUMACHER
    Ma il record vero e proprio, raggiunto non senza una certa emozione personale e collettiva, è tutto adopera di Lewis Hamilton: il campione del mondo in carica britannico, grazie alla sua 91° vittoria, ha così raggiunto il primato assoluto appartenente a Michael Schumacher. Il record che sembrava irraggiungibile dal momento del ritiro dalle competizioni del “Kaiser”, è stato invece eguagliato domenica dal dominatore incontrastato delle ultime stagioni, generando una sensazione generale tra gli appassionati di due risultati ottenuti con modalità differenti, tali da essere difficilmente paragonabili. Hamilton (che ha ricevuto in omaggio dalle mani di Mick Schumacher una replica del casco appartenente al padre), ha inoltre portato la Mercedes alla 111° vittoria della sua storia.
    39° PODIO E 9° GIRO VELOCE PER VERSTAPPEN
    L’unico ad aver messo pressione alle Mercedes sia in qualifica che in gara è stato Max Verstappen, ancora una volta protagonista di una performance da applausi. Con il 2° posto ottenuto dopo la bandiera a scacchi, l’olandese ha così messo in cassaforte il suo 39° podio in Formula 1 (il 179° per la Red Bull), riuscendo anche a registrare il giro più veloce della corsa proprio in occasione dell’ultimo giro. In questo modo, “Mad Max” ha raggiunto così quota 9 giri veloci in carriera, raggiungendo nella classifica all-time due campioni del mondo come Jacques Villeneuve e Denny Hulme, oltre a Ronnie Peterson.
    RICCIARDO E LA RENAULT: UN RITORNO DI FIAMMA SUL PODIO
    Il terzo gradino del podio, infine, vede il gradito ritorno di due realtà che da tempo inseguivano unpiazzamento nella top tre. Dopo un’ottima sessione di qualifiche, Daniel Ricciardo ha infatti conquistato il terzo posto del Gran Premio dell’Eifel, conducendo una corsa senza sbavature ed approfittando anche dei ritiri dei diretti avversari, su tutti Bottas e Norris. Il sorridente australiano ha così guadagnato meritatamente il podio, che mancava dal Gran Premio di Monaco 2018 (che coincide anche con la sua ultima vittoria), per la 30° volta in carriera. In questo modo, Ricciardo ha anche eguagliato il record personale di Juan Pablo Montoya. Grazie a questo risultato di rilievo, l’australiano ha avuto anche il merito di far tornare sul podio la Renault, da tempo assente dalla top 3. Il team francese sale così a quota 111 podi in F1, interrompendo un digiuno che durava addirittura dal Gran Premio della Malesia 2011, quando Nick Heidfeld (sempre con un 3° posto) aveva portato per l’ultima volta la losanga tra i primi tre. LEGGI TUTTO

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    Gp Germania (Eifel) F1 2020: Orari TV Sky e TV8, programma e diretta web

    La guida introduttiva al Gran Premio di Germania (Eifel) F1 2020 dove trovare tutte le informazioni per seguire gli eventi live in tv e sul nostro sito.

    Dopo una piccola pausa la Formula 1 torna a dare spettacolo su un tracciato dove in passato si sono scritte le pagine di storia e, sebbene la pista sia stata decisamente ridisegnata, il fascino e la leggenda del Nurburgring sono rimaste invariate, per cui sarà fantastico per i tifosi e gli appassionati assistere al Gran Premio di Germania (Eifel) F1 2020.
    GP GERMANIA EIFEL F1 2020: ORARI TV
    Il Gp di Germania (Eifel) F1 2020 sarà trasmesso interamente dalle reti Sky, in diretta e in esclusiva per gli abbonati Sky Sport. Qualifiche e gara saranno visibili poi in chiaro, anche se in differita, sul canale TV8.
    Tuttavia potrete seguire la nostra diretta su CircusF1, dove avrete a disposizione tutti i tempi (Live Timing), il commento (scritto e in audio, grazie alla web radio LiveGp), le classifiche aggiornate minuto per minuto, le foto e molto altro.

    VENERDI’ 09 OTTOBRE 2020
    ORA ITALIANA | Evento | Diretta TV* | Diretta Web
    11:00 – 12:30 | Prove Libere 1 | SKY Sport F1 HD | CircusF1 LIVE
    15:00 – 16:30 | Prove Libere 2 | SKY Sport F1 HD | CircusF1 LIVE
    * Prove Libere 1 e 2: nessuna differita su TV8

    SABATO 10 OTTOBRE 2020
    ORA ITALIANA | Evento | Diretta TV* | Diretta Web
    12:00 – 13:00 | Prove Libere 3 | SKY Sport F1 HD | CircusF1 LIVE
    15:00 – | Qualifiche | SKY Sport F1 HD | CircusF1 LIVE
    * Qualifiche: differita TV8 ore 18.00. Prove Libere 3: nessuna differita su TV8

    DOMENICA 11 OTTOBRE 2020
    ORA ITALIANA | Evento | Diretta TV* | Diretta Web
    14:10 – | Gara | SKY Sport F1 HD | CircusF1 LIVE
    * differita su TV8 alle 18:00

    GP GERMANIA (EIFEL) F1 2020: LA DIRETTA WEB, GRAZIE AL NOSTRO LIVE
    Anche quest’anno potrai seguire gratis e in tempo reale su CircusF1 la diretta di prove libere, qualifiche e gara con aggiornamenti in real time su ciò che avviene in pista e non solo.
    GP GERMANIA (EIFEL) F1 2020: IL CIRCUITO

    Nome: Nurburgring Gp-StreckeLocalità: Nurburg, GermaniaLunghezza: 5.148mNumero di curve: 15Giri: 60 con un totale di 308,617 kmPrimo GP: 1951Podio 2013: 1° Sebastian Vettel (RBR), 2° Kimi Raikkonen (LOT), 3° Romain Grosjean (LOT).

    GP GERMANIA (EIFEL) F1 2020: LE CARATTERISTICHE DELLA PISTA
    La leggendaria pista tedesca presenta molte curve di percorrenza e lunghi rettilinei, per questo motivo il carico aerodinamico richiesto è medio.
    Una particolarità di questa pista sono i saliscendi dovuti appunto all’altopiano dell’Eifel, da cui prende la denominazione il Gran Premio. La prima frenata è in discesa con una curva molto stretta difficile da fare, successivamente, nella Mercedes Arena si ha una curva in salita, per poi riscendere in direzione del tornante Dunlop.  I saliscendi proseguono poi per tutto il tracciato con la difficilissima frenata di curva 10. La difficoltà principale sarà quindi quella di trovare i giusti punti di frenata e soprattutto inizialmente saranno frequenti i bloccaggi.
    Saranno presenti 2 zone DRS: la prima sul rettilineo principale, la seconda tra curva 11 e curva 13.
    GP GERMANIA (EIFEL) F1 2020: LE SCELTE DI PIRELLI
    Nel 2013, la Pirelli era già da qualche anno in Formula 1, quindi ha esperienze su questo circuito, ma negli anni le vetture sono cambiate tantissimo e per questo motivo il tracciato del Nurburg rappresenterà una sfida tutta nuova. Sulla pista tedesca la Pirelli ha deciso di portare le mescole: C2 (Hard-Fascia Bianca), C3 (Medium-Fascia Gialla) e C4 (Soft-Fascia Rossa). Ricordiamo inoltre che ogni pilota avrà a disposizione: 2 set di Hard, 3 di Medium e 8 di Soft.
    GP GERMANIA (EIFEL) F1 2020: ALBO D’ORO*

    Maggior numero di Vittorie per pilota: Michael Schumacher (5)Maggior numero di Vittorie per team: Ferrari (14)Maggior numero di Pole-Position per pilota: Jim Clark (4)Maggior numero di Pole-Position per team: Ferrari (15)Maggior numero di Podi per pilota: Michael Schumacher (8)Maggior numero di Podi per team: Ferrari (41)

    (*) Le statistiche riguardano il tracciato del Nurburgring che in passato ha ospitato Gran Premi con diverse denominazioni. LEGGI TUTTO

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    I 12 siti italiani di Formula 1 con più visite nel 2020: la classifica completa e aggiornata!

    CircusF1 si conferma anche a luglio 2020 il primo sito italiano che tratta esclusivamente di Formula 1. Le statistiche di SimilarWeb confermano un dato molto positivo in termini di visite al nostro sito che ci hanno permesso di consolidare il posizionamento in classifica, avvicinando anche testate di importanti editori italiani.

    Il 27 novembre 2018 pubblicammo per la prima volta la classifica dei siti italiani di Formula 1 più visitati. Per farlo ci appoggiammo a Similarweb, un tool utilissimo e superpartes per chi vuole monitorare il traffico sul proprio sito e confrontarlo con i siti dei principali competitor.
    Era da poco terminato il Campionato Mondiale di Formula 1 e il ranking era stato fatto confrontando le visite relative al mese di settembre 2018.
    Ripetemmo poi la stessa analisi a Marzo 2019 (leggi qui il post dedicato), il primo mese con un Gran Premio in calendario e a Settembre 2019 (leggi qui il post dedicato), per un confronto con l’analisi di 12 mesi prima.
    Il Campionato Mondiale 2020, per via del Covid-19, è partito solo a inizio Luglio e proprio per questo abbiamo atteso qualche mese prima di pubblicare questo nuovo aggiornamento dei siti di Formula 1 più visitati.
    Qui sotto trovate la classifica dei primi 12 siti, sempre su base dati SimilarWeb, con le visite del mese di Luglio 2020. Così come per le tre precedenti analisi, anche questa volta vogliamo subito ribadire che i dati (visite, non utenti, browser o pagine viste) “calcolati” da SimilarWeb per ogni sito potrebbero differire dai dati che ogni editore conosce e che sono analizzati dai sistemi censuari presenti sui siti stessi (es. Google Analytics).
    LA CLASSIFICA DEI 12 SITI ITALIANI PIU’ VISITATI (LUGLIO 2020)
    Il gradino più alto del podio è sempre occupato da FormulaPassion che, con 4,5 milioni di visite/mese, precede la versione italiana di Motorsport.com (1,8 milioni).
    Il terzo gradino del podio è occupato da Autosprint che, con 636 mila visite, ha preceduto e superato F1GrandPrix.it (442 mila).
    Al quinto posto si confermava il nostro sito (CircusF1.com) che è riuscito ad avvicinare i primi, sfiorando le 400 mila visite nel solo mese di luglio.
    Dalla sesta all’undicesima posizione trovammo nell’ordine: F1InGenerale.com (+1, rispetto a settembre 2019), NewsF1.it (+1), Fuoritraiettoria.com (new entry), F1World.it (+2), P300.it (-1), F1Sport.it (-1) e LiveGP.it (new entry), con un numero di visite/mese che vanno dalle 258 mila degli amici di F1InGenerale alle 17 mila del sito di Marco Privitera.
    Qualche considerazione su questi datiDiversi siti in elenco non trattano solo di Formula 1 ma anche di altri sport motoristici: FormulaPassion, Motorsport, Autosprint, F1InGenerale, P300 e LiveGP affrontano varie categorie del motorsport e alcuni di questi spaziano anche su tematiche più automotive, a differenza degli altri che “parlano” al 100% di Formula 1, come chiaramente indica anche dal nome del dominio.
    Inoltre, la metrica utilizzata, come già anticipato, potrebbe differire dai dati che ogni editore conosce e che derivano invece dai sistemi censuari presenti sui siti (es. Google Analytics).
    Proprio per questo, noi di CircusF1, tendiamo a leggere questi dati in modo relativo. Fatte 100 le visite al nostro sito, possiamo dire che generiamo un traffico superiore all’60% rispetto a quello di una testata come Autosprint, 4 volte quello di Fuoritraiettoria, 10 volte quello di P300 e così via.

    Infine, approfittiamo di questo articolo, per citare ancora una volta chi ha il merito di questo grande risultato per il nostro piccolo blog, ovvero le grandi firme di CircusF1 che, anche quest’anno stanno unendo grande professionalità e smisurata passione per raccontarvi l’emozione di questo fantastico mondo che è il Circus della Formula 1, anche in un anno non facile come il 2020.
    E allora un grosso applauso a:

    Laura Di NicolaPaolo PellegriniAlessandro PradaSimone NencioniLoris PreziosaAlessandro LivraghiMattia LivraghiEdoardo SanfilippoNicola SagliaRosario GiulianaAlessandro CrupiDavide LeoniVincenzo Zurzolo

    Ci siamo dimenticati qualche sito? Scriveteci o lasciate un commento e vedremo di aggiungere, se possibile, i dati mancanti.
    Per saperne di più sulla metodologia, consulta il sito Similarweb.com. LEGGI TUTTO