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    F1, GP Australia: il peccato mortale della Rossa

    Non sarà un gran premio a darci il quadro definito della stagione e tantomeno quello di Melbourne. Un circuito già atipico di per sé, condizionato quest’anno da un meteo proibitivo, che ha influenzato la gara e nascosto (in parte) le prestazioni delle vetture in pista. In questo quadro un po’ astratto, si coglie però un comportamento delle Ferrari, giunte ottava e decima in gara, non solo insufficiente, ma anche molto preoccupante.Leclerc, Vasseur e Hamilton – Credits: Ferrari

    LA SQUADRA
    Il sistema Ferrari ha mancato in toto il primo appuntamento mondiale. I tecnici della Rossa non sono riusciti a mettere in pista una vettura competitiva per l’intero weekend, faticando sia nel trovare un assetto efficace per qualifica e gara, sia nell’elaborare una strategia vincente in almeno uno dei due appuntamenti. È mancato infatti sia il giro veloce, che il passo gara. Nonostante la delusione, è difficile pensare che questa sia la prestazione pura della Rossa. Tuttavia, il fatto di non aver intravisto neanche un lampo ferrarista a Melbourne fa temere che il progetto di Maranello non sia così competitivo come ci era stato descritto.
    I PILOTI
    La responsabilità di questo flop però è da imputare principalmente alla coppia Leclerc-Hamilton, che è stata incapace non solo di comprendere la vettura e quindi di aiutare i tecnici nella ricerca del bilanciamento, ma anche di leggere la gara, consigliando la strategia corretta al muretto. Vero che Leclerc sicuramente gode di un certo credito e che l’aura di Hamilton, sette volte campione del mondo, si fa sentire. Tuttavia, chi è al muretto è pagato per prendere decisioni, non per limitarsi ad assecondare i piloti. Il feeling in pista è importante, ma chi lavora ai box o a Maranello ha accesso a dati, telemetrie e previsioni meteo, strumenti essenziali per anticipare e interpretare scenari che il pilota, dalla monoposto, non può cogliere.

    IL PECCATO MORTALE
    Poi ci sono le aspettative, il vero peccato mortale della scuderia di Maranello. Quelle che da quasi un ventennio trasformano ogni caduta in un dolorosissimo flop. Tra presentazioni faraoniche, proclami, fiumane rosse e mega eventi mediatici al castello Sforzesco, la Ferrari si lancia sempre nella stagione senza alcun paracadute.Tanto clamore, per poi vedere Hamilton discutere con l’ingegnere di pista su automatismi e funzioni dello sterzo che dovrebbero essere ormai consolidati. Un pluricampione del mondo non può restare bloccato dietro una Williams per più di mezza gara senza nemmeno tentare un sorpasso.
    Una Rossa che ormai patologicamente vede nel suo motto “Essere Ferrari” non un segnale identitario, ma un testardo limite ideologico di presunta superiorità. Arroganza che ti porta a non fermarti ai box, neanche quando a rientrare è un certo Max Verstappen. Arroganza che fa dire a Charles, nel post qualifica, che si è sacrificato il Q3 per una presunta superiorità in gara, come se gli altri fossero tutti dei polli. Insomma, non è tanto la prestazione a preoccupare, quanto la direzione. Perché presentarsi così non è solo sbagliato, presentarsi così è un peccato mortale. LEGGI TUTTO

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    Bahrain, Test F1: Pirelli porta sei mescole. Quali gomme useranno i 10 team

    Le mescole a disposizione dei Team – Infografica by Pirelli

    L’attesa è finita: da oggi il circuito di Sakhir ospiterà l’unica sessione di test ufficiali prima del via della stagione 2025 di Formula 1. Sarà l’unica occasione per vedere a confronto le dieci nuove monoposto prima che a Melbourne il prossimo 14 marzo il semaforo in fondo alla pit-lane diventi verde per dare il via alla sessione di prove libere del Gran Premio d’Australia, iniziando così il primo dei 24 eventi in calendario.
    Tre giorni di test, per un totale di 24 ore in pista – dalle 8 alle 12 e dalle 13 alle 17, ora italiana – che inizieranno a delineare i primi equilibri della stagione.
    Il test sarà anche l’occasione per vedere all’opera tutto il range delle gomme che Pirelli ha omologato per il 2025. Le costruzioni sono state leggermente modificate per adeguarsi ai maggiori carichi aerodinamici che saranno generati dall’ultima versione delle monoposto di questa generazione. Sono state sei le mescole omologate, tutte presenti a Sakhir, e potranno essere identificate come segue: C1 con le scritte Pirelli e P Zero in bianco ma senza parentesi; C2 con le scritte e le parentesi in bianco; C3 con le scritte in giallo, senza parentesi; C4 con le scritte e le parentesi in giallo; C5 con le scritte in rosso, senza parentesi; C6 con scritte e parentesi in rosso. Intermedie e gomme da bagnato mantengono i classici colori, rispettivamente verde e blu.
    Nella stagione che sta per cominciare farà il suo debutto la C6 – collocata quindi, in base al sistema di nomenclatura adottato da Pirelli ormai da diversi anni, all’estremità più morbida della gamma – che potrà essere utilizzata in occasione dei Gran Premi che si disputano sui circuiti cittadini e su quelli che, per le loro caratteristiche, sottopongono i pneumatici ad un basso livello di energie. Per quanto riguarda le altre mescole, la C1 rimane come nel 2024, la più dura ed è rimasta molto vicina a quella usata lo scorso anno mentre la C2 è stata posizionata più verso la C3, la più versatile in termini di bilanciamento e degrado e restata sostanzialmente simile alla versione omologata nelle ultime due stagioni; sulla C4 si è lavorato per ridurre la possibilità di formazione del graining sulla superficie del battistrada e il degrado, così com’è stato fatto sulla C5 cercando di creare così le condizioni per un ampliamento del suo utilizzo in gara.

    Per l’appuntamento di Sakhir ogni squadra ha potuto scegliere fino a 35 set di gomme, di cui 30 verranno effettivamente montati sui cerchi per essere impiegati in pista. Dall’analisi delle selezioni emergono alcune indicazioni interessanti. Su una pista storicamente molto severa per i pneumatici – tradizionalmente per il Gran Premio del Bahrain si scelgono le tre mescole più dure – la C3 è nettamente la mescola preferita, anche perché quasi certamente sarà quella più selezionata più frequentemente durante l’arco del campionato: è stato così nel 2024 anche se quest’anno, in presenza di sei mescole, potrebbero esserci dei Gran Premi dove non sarà presente. La Mercedes è la squadra che ha scelto più set di C3 (27), la Williams si trova all’estremo opposto con solamente 15 treni di questa mescola selezionati. Queste due squadre si invertono le posizioni per quanto riguarda la C2: 12 set scelti dal team di Carlos Sainz e Alexander Albon, solamente due a disposizione di George Russell e Kimi Antonelli.I set selezionati dai 10 team – Infografica: Pirelli
    Ferrari e Williams hanno selezionato tutte e sei le mescole, anche se entrambe avranno a disposizione soltanto un set di C5 e uno di C6 ciascuna, mentre Aston Martin e Alpine hanno ristretto le loro possibilità alle tre mescole più dure. Infine, da segnalare che due team, Aston Martin e Haas, hanno voluto cautelarsi contro ogni evenienza meteorologica, optando di inserire nella rosa a disposizione delle gomme non slick: tre set di intermedie per la squadra inglese, uno di intermedie e uno di wet per quella americana. Al momento, le previsioni di Meteo France – l’azienda che fornisce il servizio meteo per la FIA – per la tre giorni di Sakhir non indicano alcuna possibilità di precipitazioni piovose.
    Occhi puntati sulla pista di Sakhir: la stagione 2025 inizia qui! LEGGI TUTTO

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    Il debutto di Lewis Hamilton a Fiorano sulla Ferrari F1: la data

    C’è grande attesa per il debutto di Lewis Hamilton a Fiorano sulla Ferrari F1 2025. Ecco la data, secondo quanto appreso da CircusF1.credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    Lewis Hamilton sarà un pilota ufficiale della Scuderia Ferrari nel 2025. L’annuncio ufficiale dell’ingaggio del sette volte campione dl mondo fu fatto lo scorso 1° febbraio 2024 e, a distanza di quasi un anno, siamo finalmente pronti a vedere il campione inglese in tuta rossa.
    Hamilton sarà svincolato da Mercedes solamente a partire dal 1° gennaio 2025 e, in questi giorni che precedono la pausa natalizia, a Maranello si stanno pianificando con cura tutte le attività di gennaio, quelle per la presentazione della nuova monoposto (leggi qui), per i primi test in Bahrain (26-28 febbraio) e per il primo Gran Premio della stagione 2025 (14-16 marzo: Australia).
    Tra le date più attesa dai tifosi della Scuderia Ferrari c’è quella del debutto in pista del pilota inglese, ex Mecedes. Il debutto avverrà sicuramente nel mese di gennaio, con un sessione di test sulla pista di Fiorano, con la Ferrari SF-23, la monoposto di due anni fa, così come consentito dall’attuale regolamento tecnico.
    Debutto Hamilton in Ferrari: la probabile data
    Stando a quanto abbiamo appreso da fonti vicine alla Scuderia, la data ad oggi più probabile è quella dell’ultima settimana di gennaio. Si parla di una tre giorni, da martedì 28 a giovedì 30 gennaio. Oltre al debutto in rosso di Hamilton, la tre giorni di test a Fiorano vedrà impegnato in pista anche Charles Leclerc e, molto probabilmente anche due piloti tra Antonio Giovinazzi, Antonio Fuoco e Arthur Leclerc.

    Questi tre giorni sono quelli indicati come i più probabili anche se Hamilton avrebbe chiesto la possibilità di anticipare il debutto, per familiarizzare al meglio con i suoi ingegneri, con le procedure Ferrari e con la pista prove della sua nuova Scuderia. La seconda ipotesi più probabile è quella dei giorni 15, 16 e 17 gennaio ma queste date sarebbero un po’ troppo vicine ad una serie di altri meeting già organizzati in fabbrica per finalizzare il lavoro sulla nuova monoposto, insieme ai piloti, incluse le prove al simulatore.
    La confidenza con il tracciato di Fiorano sarà comunque fatta da Hamimlton, in gran segreto, già nei primi giorni di gennaio, non a bordo di una monoposto di Formula 1 ma di una berlinetta di Maranello, molto probabilmente una Ferrari F80 che il 7 volte campione inglese avrà presto nel suo esclusivo garage! LEGGI TUTTO

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    F1, Sainz: “Abbiamo riportato la Ferrari nel posto che le compete”

    SAINZ Carlos (spa), Scuderia Ferrari SF-24, portrait during the Formula 1 Qatar Airways British Grand Prix 2024, 12th round of the 2024 Formula One World Championship from July 5 to 7, 2024 on the Silverstone Circuit, in Silverstone, United Kingdom – Photo Florent Gooden / DPPI – credit: @Scuderia Ferrari Press OfficeCarlos Sainz si è congedato dalla Ferrari, dopo quattro intense stagioni. Lo spagnolo, il prossimo anno, farà coppia con Alex Albon alla Williams.
    Lo spagnolo, dopo aver chiuso l’ultima gara con la Scuderia di Maranello è salito subito sulla monoposto del team con il quale correrà nel 2025. “Sono orgoglioso di aver contribuito in questi quattro anni a riportare questa squadra (la Ferrari, ndr) nel posto che le compete, cioè a lottare per il campionato del mondo”, ha detto lo spagnolo.
    Il mondiale costruttori ha visto quest’anno una lotta molto serrata tra McLaren, Ferrari e Red Bull. Il prossimo anno i regolamenti non subiranno modifiche e la stagione F1 2025 potrebbe essere una delle più combattute per il titolo di Formula 1, da molto tempo a questa parte.

    “Mi sento molto orgoglioso del mio periodo alla Ferrari”, ha detto Sainz che poi ha aggiunto: “Purtroppo, come ha detto Charles, quest’anno non siamo riusciti a vincere, ma ho la sensazione che la Ferrari sia pronta a lottare per il campionato del mondo l’anno prossimo”
    Sainz, che si unirà alla Williams l’anno prossimo, ha concluso in Ferrari il suo anno migliore, con due vittorie, nove podi e 290 punti: “Da parte mia, sono orgoglioso di questi quattro anni, ma forse ancora di più di quest’ultimo”, ha concluso lo spagnolo. LEGGI TUTTO

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    F1, La Ferrari in pista con i due fratelli Leclerc ad Abu Dhabi

    LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, portrait during the Formula 1 Grande Premio de Sao Paulo 2024, 21th round of the 2024 Formula One World Championship from November 1 to 3, 2024 on the Interlagos Circuit, in Sao Paulo, Brazil – Photo Xavi Bonilla / DPPI – credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    Da venerdì, quando nella pitlane di Yas Marina scatterà il verde per la prima sessione di prove libere del Gran Premio di Abu Dhabi, Arthur Leclerc affiancherà Charles calandosi nell’abitacolo della vettura di Carlos Sainz a causa del regolamento che prevede che in un’occasione a stagione ogni pilota lasci il suo abitacolo a un giovane rookie.
    I due monegaschi stabiliranno così un record diventando la prima coppia a guidare per lo stesso team nella stessa sessione.
    Il Gran Premio di Abu Dhabi sarà inoltre molto speciale per due piloti ufficiali della Scuderia Ferrari: in primis Carlos Sainz, che sarà alla sua ultima gara con la squadra prima del suo passaggio alla Williams (che inizierà già martedì nella sessione di test post-campionato).
    Lo spagnolo avrà dunque una ragione di più per chiudere in grande stile un’avventura durata lo spazio di quattro stagioni e che ha fruttato a lui e alla squadra quattro vittorie, sei pole position e 24 podi.
    L’altro pilota particolarmente emozionato nell’uscire dai box a Yas Marina sarà Leclerc, non Charles, bensì il fratello Arthur, classe 2000, che sarà chiamato a sostituire proprio Sainz nella sessione inaugurale di prove libere.

    Come detto, sarà la prima volta nella storia che due fratelli scendono in pista nella stessa sessione con il medesimo team. Arthur sarà in pista anche martedì per i test post stagionali, quando si alternerà con Antonio Fuoco su una delle due vetture, mentre sull’altra ci sarà Charles. LEGGI TUTTO

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    Max Verstappen è campione per la quarta volta. La più bella

    Max Verstappen, Red Bull Racing, 1st position, celebrates on the podium during the Brazilian GP at Autódromo José Carlos Pace – Credits: Pirelli Motorsport

    Dal 12 dicembre 2021, l’albo d’oro della Formula 1 presenta un solo nome impresso, quello di Max Verstappen. Uno che, a grandi falcate, sta entrando di prepotenza nello storia di questo sport attraverso delle prove di forza che ora convincono anche i più scettici. Già, perché su un 4 volte campione del mondo c’è ancora qualcuno che nutre dubbi sul suo effettivo valore. E, forse, proprio lì risiede la sua più grande capacità: fregarsene di tutto ciò che lo circonda e concentrarsi sulla sua guida più che sopraffina, soprattutto in gara.
    Celebriamo, quindi, il miglior talento della sua generazione che, giustamente, sta raccogliendo tutto ciò che ha seminato insieme a suo padre Jos, quasi prima manager e poi padre. Un metodo che, alla lunga, ha funzionato. Non si fa fatica ad affermare che, quello del 2024, è il suo titolo più bello, per due motivi principali: per averlo conquistato con la terza macchina più veloce della griglia e per una costanza e precisione nella guida raramente viste prima nella storia.
    A molti, più che Ayrton Senna, Max ricorda il migliore Niki Lauda, se non la perfezione e la pulizia del professore Alain Prost. Ormai Verstappen fa rima con “animale da gara”. Un computer programmato per vincere ma che sa soffrire quando non è giornata. Già, perché a 27 anni, l’olandese ha imparato anche a gestire e gestirsi, pur mantenendo quella spietatezza caratteristica dei suoi primi anni e volgendola a suo favore.

    Nonostante una Red Bull che lo ha aiutato solo nella prima parte della stagione, Max ha messo una pezza praticamente in ogni gara, traendo il massimo da ogni condizione. Poi è arrivata la sua Gioconda, quel Gran Premio del Brasile che lo ha consacrato mostro sacro. Tutti in riga, nessuna possibilità di appello. Oggi come oggi, a parità di macchina, la versione domenicale di Verstappen è totalmente imbattibile. E allora cos’altro dire se non chapeau Max? E speriamo che qualcuno cominci a riconoscerne le immense doti anche senza apprezzarne il carattere.
    CLASSIFICA PILOTI F1 2024, dopo la gara di Las Vegas
    1 M. Verstappen Red Bull 403 | Campione del Mondo
    2 L. Norris McLaren 340
    3 C. Leclerc Ferrari 319
    4 O. Piastri McLaren 268
    5 C. Sainz Ferrari 259
    6 G. Russell Mercedes 217
    7 L. Hamilton Mercedes 208
    8 S. Perez Red Bull 152
    9 F. Alonso Aston Martin 62
    10 N. Hulkenberg Haas 35
    11 Y. Tsunoda RB 30
    12 P. Gasly Alpine 26
    13 L. Stroll Aston Martin 24
    14 E. Ocon Alpine 23
    15 K. Magnussen Haas 14
    16 D. Ricciardo RB 12
    17 A. Albon Williams 12
    18 O. Bearman Ferrari 7
    19 F. Colapinto Williams 5
    20 L. Lawson RB 4
    21 V. Bottas Kick Sauber 0
    22 G. Zhou Kick Sauber 0
    23 L. Sargeant Williams 0 LEGGI TUTTO

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    La Formula 1 cala il poker a Las Vegas

    2 – GP LAS VEGAS F1/2023 – GIOVEDI’ 16/11/2023 – credit: @ Ferrari Spa

    La Formula 1 torna a Las Vegas per la quarta volta nella sua storia. Dopo le due edizioni disputate nel 1981 e nel 1982 sul tracciato allestito attorno al Caesars Palace, dal 2023 la massima competizione automobilistica ha trovato il suo spazio nella capitale dell’intrattenimento mondiale su un circuito che prende il nome – oltre ad includerne parte – dalla sua strada più iconica, la “Strip”.
    Il Gran Premio di Las Vegas è la terza gara che si svolge quest’anno negli USA dopo quelle di Miami e di Austin. Il tracciato si snoda per 6,201 chilometri, il secondo più lungo del calendario iridato dopo quello di Spa-Francorchamps (7,004 km), con diciassette curve da ripetere cinquanta volte. È un tracciato piuttosto veloce, con tre rettilinei e con velocità di punta che lo scorso anno arrivarono a 350 km/h, e offre diverse opportunità per effettuare i sorpassi, in particolare alla staccata della curva 14.
    Il programma del fine settimana si svolgerà integralmente sotto i riflettori. Rispetto ad altre gare simili (Singapore, Qatar, Arabia Saudita, Abu Dhabi e Bahrain) a Las Vegas l’escursione termica fra il giorno e la notte è molto rilevante, visto che la città è nel mezzo del deserto del Mojave, a differenza delle altre località che si trovano tutte a poca distanza dal mare. Inoltre, la collocazione nel calendario alla fine del mese di novembre non è certo quella che garantisce quelle temperature perlomeno primaverili che sono di solito la cornice di un Gran Premio. È quindi abbastanza verosimile uno scenario in cui le vetture si troveranno a girare con temperature dell’aria attorno ai 10° C e quelle dell’asfalto non molto dissimili fra loro.
    Formula 1, Las Vegas: le scelte di Pirelli
    Come tradizione per un circuito cittadino, Pirelli ha selezionato per questo appuntamento le mescole più morbide della gamma, vale a dire C3 come Hard, C4 come Medium e C5 come Soft, le stesse del 2023. La sfida principale del fine settimana sarà il warm-up, soprattutto durante la sessione di qualifica e in particolare sull’asse anteriore. I piloti dovranno fare molta attenzione a portare i pneumatici alla giusta temperatura senza stressarli eccessivamente e ad evitare bloccaggi nei punti di frenata più importanti, soprattutto alla fine dei rettilinei più lunghi, dove le gomme subiranno un’ulteriore riduzione della temperatura superficiale. Inoltre, di solito, le basse temperature riducono l’aderenza e, di conseguenza, aumentano la possibilità di generare un maggiore graining. Ciò potrebbe comportare anche un’accelerazione nel processo di usura, il che porta anche verso una strategia a due soste, la più gettonata lo scorso anno; il singolo pit-stop rimane un’opzione piuttosto competitiva, soprattutto se si riesce a portare le gomme alla giusta temperatura in maniera graduale allungandone così la prestazione su uno stint lungo. Va tenuto presente che, proprio per le difficoltà di warm-up, l’anticipo del pit-stop per cercare di guadagnare posizioni non è molto efficace, anzi sulla carta paga di più l’estensione di uno stint.
    L’esperienza del 2023 sarà utile non soltanto per le squadre ma anche per la Pirelli. È stato infatti possibile raccogliere una grande quantità di dati sull’aderenza e sulla rugosità dell’asfalto, che sono stati condivisi con i team, dai quali sono state ricevute le loro simulazioni. La prima cosa da fare all’arrivo a Las Vegas sarà la verifica dei livelli iniziali di rugosità e aderenza e confrontarli con quelli dello scorso anno, attività che verrà svolta nelle consuete ricognizioni in pista e attraverso successive analisi. Sarà importante poter girare ininterrottamente nelle prove libere di giovedì per raccogliere altri dati ed essere in grado di prevedere con ancora maggiore precisione degrado e usura degli pneumatici.
    Come sempre su un circuito cittadino, le neutralizzazioni sono un’eventualità molto probabile, con tutte le incognite che possono portare anche al momento della ripartenza in termini di gestione delle temperature dei pneumatici.

    Il 2023 ha visto la vittoria di Max Verstappen, passato per primo sotto la bandiera a scacchi seguito da Charles Leclerc e da Sergio Perez. Medium e Hard sono state le mescole protagoniste della corsa, la gomma con la banda gialla preferita dalla maggior parte dei piloti sulla griglia di partenza.
    Il Gran Premio di Las Vegas sarà il settantanovesimo appuntamento valido per il Campionato del Mondo Piloti ospitato negli Stati Uniti d’America da quando è stata istituita questa competizione, nel 1950. Gli USA raggiungono così la Germania e la Gran Bretagna al secondo posto nella classifica delle nazioni che hanno ospitato più Gran Premi: soltanto l’Italia ne ha organizzati un numero maggiore (107). Sono state finora undici le sedi di gara negli Stati Uniti: Austin (12 Gran Premi), Dallas (1), Detroit (7), Indianapolis (19), Las Vegas (3), Long Beach (8), Miami (3), Phoenix (3), Riverside (1), Sebring (1) e Watkins Glen (20). Curiosamente, i due piloti che hanno vinto più Gran Premi negli USA saranno ancora in pista questo fine settimana a Las Vegas: Lewis Hamilton e Max Verstappen guidano la classifica con sei successi ciascuno. Fra le squadre, la vittoria di Leclerc in Texas ha permesso alla Ferrari di diventare la squadra più vincente negli USA con 14 vittorie. LEGGI TUTTO

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    F1, le notizie di oggi: due dimissioni illustri e un cambio epocale di motore

    E’ arrivata oggi l’ufficilità della fornitura di Power Unit Mercedes ad Alpine. Oltre a questa notizia anche quella di due dimissioni: Niels Wittic, direttore di gara FIA e Dan Fallows direttore tecnico di Aston Martin.

    ALPINE SARA’ MOTORIZZATA MERCEDES

    Mancava solo l’ufficialità che è arrivata oggi. Il Team Alpine F1, a partire dalla stagione 2026, monterà la Power Unit e il cambio Mercedes. Lo ha annunciato oggi la squadra francese con un comunicato molto stringato.
    Qui sotto il tweet con il quale Alpine ha ufficializzato l’accordo di fornitura dal 2026 al 2030.

    Team Statement
    BWT Alpine Formula One Team and Mercedes-Benz sign Power Unit and Gearbox agreements. pic.twitter.com/ucLBR70kK9
    — BWT Alpine Formula One Team (@AlpineF1Team) November 12, 2024

    Restiamo sempre dell’idea che questa “mossa” sia solo il preludio ad una vendita del team che, senza la “zavorra” della progettazione e produzione di una Power Unit, è indubbiamente più appetibile per un acquirente.
    DAN FALLOWS FA SPAZIO A NEWEY E CARDILE
    Dopo due anni alla direzione tecnica di Aston Martin F1, Dan Fallows ha rassegnato oggi le dimissioni. L’ingegnere inglese dovrebbe rimanere all’interno della scuderia, in un ruolodiverso. L’uscita di Falloes precede la gli ingressi di Adrian Newey e di Enrico Cardile, ex Ferrari che ricoprirà il ruolo di Chief Technical Officer, supervisionando l’area tecnica del nuovo progetto 2025.

    NIEL WITTICH SI E’ DIMESSO DA DIRETTORE DI GARA!
    Quando mancano tre gare al termine della stagione, il Direttore di Gara del Mondiale F1, ha comunicato le sue dimissioni, con effetto immediato. Una mossa inattesa che arriva in un momento molto delicato, soprattutto in ottica mondiale costruttori.
    Nel comunicato della FIA, si legge: “La FIA conferma che Niels Wittich si è dimesso dalla sua posizione di Direttore di gara per la Formula 1 per perseguire nuove opportunità. Niels ha svolto il suo lavoro da Direttore di gara con grande responsabilità e dedizione. Lo ringraziamo per il suo impegno e gli auguriamo il meglio per il futuro. Rui Marques subentrerà nel ruolo di Direttore di gara a partire dal Gran Premio di Las Vegas. Rui porta con sé una ricca esperienza, avendo svolto diversi ruoli come quello di commissario di pista, addetto alle verifiche tecniche, vicedirettore di gara e direttore di gara in vari campionati. Nelle ultime due stagioni è stato Direttore di gara dei campionati di Formula 2 e Formula 3”. LEGGI TUTTO