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    F1, Classifica piloti e costruttori dopo il Gp del Canada F1 2025

    La classifica mondiale F1 2025 dopo la gara di oggi, il Gran Premio del Canada di Formula 1, corso sul tracciato Gilles-Villeneuve a Montreal.MONTREAL, QUEBEC – JUNE 13: Lewis Hamilton of Great Britain driving the (44) Scuderia Ferrari SF-25 on track during practice ahead of the F1 Grand Prix of Canada at Circuit Gilles-Villeneuve on June 13, 2025 in Montreal, Quebec. (Photo by Sam Bloxham/LAT Images) – Credits: PirelliLa classifica piloti e costruttori del Campionato Mondiale 2025 di Formula 1, dopo il Gran Premio del Canada, decimo appuntamento del Calendario F1 2025 di F1, corso oggi, domenica 15 giugno 2025, sul circuito del Montreal.
    F1: Classifica piloti 2025, dopo la gara in Canada
    Classifica Mondiale Piloti F1 2025, dopo il Gp del Canada
    La classifica mondiale piloti, dopo la gara di Montreal, vede sempre in testa Oscar Piastri (198 punti, +12 oggi) con un vantaggio su Lando Norris (0 punti oggi) che sale a 22 punti. Al terzo posto troviamo sempre Max Verstappen (155, +18 punti oggi) che vede ridursi il suo svantaggio dal leader ma anche il vantaggio da George Russell (136, +25 punti oggi). Alle spalle dei quattro contendenti al titolo troviamo poi nell’ordine: Leclerc (107, 10 punti oggi), Hamilton (79, +8 punti oggi), Antonelli (63, 15 punti oggi), Albon (42, 0 punti oggi), Ocon (22, +2 punti oggi), Hadjar (21, 0 punti oggi), Hulkenberg (206, +4 punti oggi) e via via tutti gli altri. Muovono la loro classifica oggi anche Alonso (+6) e Sainz (+1).

    F1: Classifica costruttori 2025, dopo la gara in Canada
    Classifica Mondiale Costruttori F1 2025, dopo il Gp del Canada
    La McLaren, con il solo 4° posto di oggi a Montreal, si conferma in testa al mondiale 2025 con 374 punti (+12 oggi), ma vede ridursi il suo vantaggio dalla Mercedes (199, +40 punti oggi) che supera Ferrari (183, +18 punti oggi) e Red Bull (162, +18 punti oggi). A seguire la Williams (55, +1 oggi), Racing Bulls (28, 0 oggi), Haas (28, +2 oggi), Aston Martin (22, +6 oggi), Sauber (20, +4 oggi) e Alpine (11, 0 oggi).
    CLASSIFICA PILOTI F1 2025, dopo la gara in Canada (Montreal)
    1 O. Piastri McLaren 198
    2 L. Norris McLaren 176
    3 M. Verstappen Red Bull 155
    4 G. Russell Mercedes 136
    5 C. Leclerc Ferrari 104
    6 L. Hamilton Ferrari 79
    7 K. Antonelli Mercedes 63
    8 A. Albon Williams 42
    9 E. Ocon Haas 22
    10 I. Hadjar RB 21
    11 N. Hulkenberg Sauber 20
    12 L. Stroll Aston Martin 14
    13 C. Sainz Williams 13
    14 P. Gasly Alpine 11
    15 Y. Tsunoda RB 10
    16 F. Alonso Aston Martin 8
    17 O. Bearman Haas 6
    18 L. Lawson Red Bull 4
    19 G. Bortoleto Sauber 0
    20 J. Doohan Alpine 0
    CLASSIFICA COSTRUTTORI F1 2025, dopo la gara in Canada (Montreal)
    1 McLaren 374
    2 Mercedes 199
    3 Ferrari 183
    4 Red Bull 162
    5 Williams 55
    6 RB 28
    7 Haas 28
    8 Aston Martin 22
    9 Kick Sauber 20
    10 Alpine 11 LEGGI TUTTO

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    Gp Spagna F1 2025, pagelle: McLaren di un altro pianeta, Hulkenberg mostruoso, Leclerc azzarda

    BARCELONA, SPAIN – MAY 30: Fernando Alonso of Spain driving the (14) Aston Martin F1 Team AMR25 Mercedes on track during practice ahead of the F1 Grand Prix of Spain at Circuit de Barcelona-Catalunya on May 30, 2025 in Barcelona, Spain. (Photo by Zak Mauger/LAT Images) – Credits: Pirelli

    Quella che sembrava una gara abbastanza noiosa, alla fine riserva non pochi colpi di scena sul circuito di Barcellona, dove va in scena l’ennesimo dominio a tinte papaya. A trionfare, infatti, è Oscar Piastri, davanti al compagno di squadra Lando Norris, certificando la corsa a due per il titolo piloti per le due McLaren. Completa il podio, in maniera insperata e fortunata, Charles Leclerc (seppur con un’investigazione in corso), al culmine però di una corsa azzardata (come la manovra finale su Verstappen) che nasconde parzialmente i limiti della Ferrari. Da sogno il 5° posto finale di Hulkenberg, che si prende la licenza di annichilire Lewis Hamilton. Questo e molto altro nelle pagelle del Gran Premio di Spagna.
    VOTO 9 ALLA MCLAREN, SEMPLICEMENTE LA MIGLIORE
    La Spagna, e la nuova direttiva sulla flessibilità delle ali anteriori, dovevano restituire una nuova gerarchia. E invece, davanti a tutti restano sempre loro. Una macchina perfetta, dominante, e finalmente ottimizzata da entrambi i piloti anche in gara. I quali, salvo cataclismi, si giocheranno il titolo piloti tra di loro. Nessuna direttiva, nessun sotterfugio: solo competenza, conoscenza e spirito di gruppo, guidato in modo esemplare da Andrea Stella e da Zak Brown. Solo applausi.
    VOTO 8 A HULKENBERG, CLASSE ED ESPERIENZA
    Sembrava l’ennesimo weekend un po’ a remare contro i limiti di una Sauber poco performante, ma quando c’è Nico Hulkenberg alla guida non bisogna mai darlo per vinto. Partito dal 15° posto, si mette in una comoda posizione in zona punti nella prima metà di gara, sfruttando poi la Safety Car provocata da Antonelli. E qui, viene fuori una versione di Nico rimasta un po’ in letargo in questa prima parte di campionato: coraggioso e aggressivo, cinico nel sfruttare l’occasione di passare in pista un sette volte campione del mondo. Con la penalità di Verstappen chiude al 5° posto, regalandosi una domenica da protagonista assoluto. Gallina vecchia fa buon brodo.

    VOTO 7 A LECLERC, LA FORTUNA RIPAGA L’AZZARDO
    La scelta azzardata di Charles Leclerc al sabato, ossia di sacrificare un giro di qualifica per avere una gomma rossa più fresca a inizio gara, aveva pagato parzialmente. La rimonta dal 7° al 4° posto, alla fine, sarebbe stata forse l’aspirazione massima per la gara di Barcellona, considerando il livello della Ferrari messo in mostra in terra spagnola. Ma poi, ecco la fortuna (per una volta): Safety Car, Verstappen con gomme dure e possibilità di attacco. Che Charles non si fa scappare, seppur con una manovra forse azzardata, che gli vale podio e investigazione. Ancora una volta, ci mette del suo.
    VOTO 6 AD ALONSO, FINALMENTE A PUNTI
    A Monaco era stata sfortuna, qui sarebbe stato errore suo. Fernando Alonso ha avuto due occasioni ghiotte per portare a casa i primi punti stagionali, e se a Montecarlo l’affidabilità della sua Aston Martin lo ha tradito, nella sua Barcellona ha rischiato lui di compromettere tutto in partenza, con un errore non da lui. Ma da quel momento, ecco che viene fuori il vecchio leone: lotta col coltello tra i denti con tutti, rimontando e arrivando alla soglia della zona punti. Che riesce a varcare grazie al ritiro di Kimi Antonelli, togliendo quel fastidioso zero dalla casella punti fatti. Classe indomita.
    VOTO 5 A VERSTAPPEN, CHE RISPOLVERA MAD MAX
    Si inventa una strategia garibaldina da tre soste con la sua Red Bull, ma alla fine il gioco non vale la candela per Max Verstappen. Cerca di tenersi vicino alle McLaren, sacrificando tutte le gomme a sua disposizione. Al punto da ritrovarsi, nel momento della Safety Car, con una sola (e inutile) gomma bianca nuova. Risultato: da 3° cade al 5° posto. Ma non senza aver prima rimesso in macchina Mad Max: veramente al limite della sportività la manovra su Russell per lasciargli la posizione negli ultimi giri, da cui scaturisce il contatto che gli vale dieci secondi di penalità e la retrocessione al 10° posto finale. Passivo pesantissimo, in chiave mondiale.
    VOTO 4 ALLA WILLIAMS, TROPPO BRUTTA PER ESSERE VERA
    Primo vero weekend negativo per la Williams in questa stagione, che a Barcellona porta a casa un pugno di mosche. Albon si ritira per problemi alla macchina dopo un contatto nelle prime fasi, mentre Sainz non è mai realmente competitivo sin dal venerdì, al punto da rimediare un misero 18° posto in qualifica. Le premesse della vigilia non erano delle migliori, ma la realtà si è rivelata forse ancora peggiore. Reset immediato verso il Canada.
    VOTO 3 A TSUNODA, CHE SI STA “PEREZIZZANDO”
    Maledizioni? Anatemi? Oppure livello troppo mediocre per stare al passo con Verstappen? Il secondo sedile della Red Bull continua ad essere un enigma irrisolto. E l’ultima vittima ne è Yuki Tsunoda. Mentre la sua vecchia Racing Bulls va a punti con entrambi i piloti, lui naviga nei bassifondi della classifica, costretto a partire dal fondo dopo l’ignobile ultimo posto rimediato in qualifica. Non sembrano esserci, neanche per lui, soluzioni per rimediare. Lo attende lo stesso destino di Perez? LEGGI TUTTO

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    Il fascino ininterrotto della Formula 1: da Monte Carlo a Barcellona

    Mentre l’eco dei motori e il profumo di gomma bruciata si affievoliscono lentamente nel Principato di Monaco, lasciando dietro di sé il ricordo di una gara iconica e imprevedibile che ha saputo, ancora una volta, catturare l’attenzione di milioni di appassionati, l’adrenalina non accenna a diminuire nel cuore del calendario di Formula 1. La carovana del Circus si prepara infatti a spostarsi verso un altro appuntamento cruciale: il FORMULA 1 ARAMCO GRAN PREMIO DE ESPAÑA 2025.
    Il Gran Premio di Monaco 2025 è stato vinto da Lando Norris (McLaren), al suo sesto successo in carriera. Una gara avvincente, caratterizzata anche dalla novità del doppio pit-stop obbligatorio, che ha mantenuto alta la tensione fino all’ultima tornata. Charles Leclerc (Ferrari), idolo di casa, ha lottato con grinta ma non è riuscito a superare Norris, chiudendo al secondo posto. Oscar Piastri (McLaren) ha completato il podio, assicurando una doppietta per la McLaren. Max Verstappen (Red Bull), che per una parte della gara è stato anche in testa, ha concluso al quarto posto, penalizzato dalla strategia del secondo pit-stop obbligatorio che ha ritardato fino all’ultimo giro. Lewis Hamilton (Ferrari) ha chiuso al quinto posto, recuperando posizioni rispetto alla griglia di partenza (era stato penalizzato di 3 posizioni in qualifica). La gara ha visto anche alcuni incidenti nelle prime fasi, con la Virtual Safety Car e il ritiro di Fernando Alonso. Nonostante le nuove regole, i sorpassi in pista sono rimasti difficili a Monaco, con le strategie ai box che hanno giocato un ruolo chiave.
    Il Gran Premio di Spagna 2025: l’anteprima
    Il circuito di Barcellona-Catalunya si appresta a ospitare una delle tappe più attese della stagione 2025, un evento che promette spettacolo e strategie avvincenti. Le date da segnare in rosso sul calendario sono quelle del 30, 31 maggio 2025 e il primo giugno 2025, quando i bolidi di Formula 1 torneranno a sfrecciare sul tracciato catalano.
    Un po’ di storia: il Gran Premio di Spagna in Formula 1
    Il Gran Premio di Spagna ha una storia ricca e affascinante, che affonda le radici nei primi anni del XX secolo. Sebbene la sua presenza nel calendario del campionato del mondo di Formula 1 sia stata più discontinua rispetto ad altre gare storiche, l’evento ha sempre offerto momenti di grande intensità e ha visto trionfare alcuni dei più grandi nomi dell’automobilismo.
    La prima edizione valida per il campionato del mondo si disputò nel lontano 1951 sul circuito di Pedralbes, a Barcellona, e vide la vittoria di Juan Manuel Fangio. Da allora, il Gran Premio di Spagna ha cambiato diverse sedi, ospitando gare indimenticabili sui circuiti di Jarama, Montjuïc e, dal 1991, stabilmente sul circuito di Barcellona-Catalunya.
    Momenti indelebili e campioni immortali
    Gli Anni ’60 e ’70: Il pericolo e la gloria. I circuiti urbani come Montjuïc erano celebri per la loro spettacolarità ma anche per la loro intrinseca pericolosità. In quegli anni, piloti come Jackie Stewart, Emerson Fittipaldi e Niki Lauda hanno lasciato il segno, dimostrando coraggio e abilità in un’era in cui la sicurezza era ancora un concetto in via di sviluppo.
    L’era moderna: Schumacher, Alonso e Hamilton. Il circuito di Barcellona-Catalunya ha visto la consacrazione di veri e propri giganti della Formula 1. Michael Schumacher ha dominato la scena spagnola per diversi anni, con sei vittorie all’attivo, dimostrando una superiorità schiacciante. Fernando Alonso ha regalato ai tifosi spagnoli momenti di pura estasi, in particolare con le sue vittorie del 2008 e 2013, quest’ultima con la Ferrari, scatenando un’ondata di entusiasmo popolare. Più recentemente, Lewis Hamilton ha stabilito un record impressionante di sei vittorie, eguagliando Schumacher, sottolineando il suo dominio nell’era ibrida.

    Nuove regole sulle ali anteriori in F1: cosa cambia dal Gran Premio di Spagna
    Il mondo della Formula 1 è in costante evoluzione, e con l’avvicinarsi del Gran Premio di Spagna a Barcellona, si prepara all’introduzione di una modifica tecnica significativa: nuove regole sulle ali anteriori. Questa revisione mira a garantire maggiore equità competitiva e a migliorare la sicurezza, riducendo la flessione consentita delle ali. Attualmente, le ali anteriori delle vetture di Formula 1 possono flettersi fino a 15 millimetri sotto carico. A partire dalla tappa spagnola, questo limite verrà ridotto a soli 10 millimetri. Una variazione apparentemente piccola, ma con un impatto potenziale notevole sulle prestazioni e sulla progettazione aerodinamica delle monoposto.
    La flessione delle ali è sempre stata un argomento caldo nel paddock, con alcune squadre che hanno cercato di sfruttare al massimo questa caratteristica per ottenere vantaggi aerodinamici. Un’ala che si flette maggiormente ad alta velocità può ridurre la resistenza all’avanzamento, aumentando la velocità di punta. Tuttavia, ciò può anche portare a comportamenti imprevedibili della vettura e a questioni di sicurezza, oltre a sollevare dubbi sulla conformità regolamentare.
    Test più rigorosi per la rigidità strutturale
    Per accompagnare la riduzione della flessione, la FIA introdurrà anche test più rigorosi per verificare la rigidità strutturale delle ali anteriori. Questi controlli mirano a prevenire soluzioni ingegneristiche che, pur rispettando nominalmente il limite di flessione, potrebbero comunque permettere movimenti indesiderati. La FIA intende assicurarsi che le ali siano intrinsecamente più rigide, eliminando le “zone grigie” interpretative.
    Impatto su prestazioni e costi
    L’adozione di queste nuove regole avrà un impatto significativo su diverse aree. Progettazione aerodinamica: i team saranno costretti a rivedere la progettazione delle loro ali anteriori, concentrandosi sulla rigidità strutturale e minimizzando la flessione. Questo potrebbe portare a soluzioni innovative ma anche a un riallineamento delle gerarchie di prestazione. Sicurezza: una maggiore rigidità delle ali anteriori contribuisce a migliorare la stabilità della vettura, specialmente ad alta velocità, riducendo il rischio di comportamenti inaspettati e migliorando la sicurezza dei piloti. Costi: alcuni team potrebbero dover investire risorse considerevoli per riprogettare e produrre nuove ali, con potenziali implicazioni sul budget cap.
    Gran Premio di Spagna F1 2025: date, orari
    Ancora una volta, il circuito del Circuit de Barcelona-Catalunya sarà il palcoscenico di un weekend di gara emozionante, ricco di adrenalina e strategie al limite. Il Gran Premio di Spagna 2025 si svolgerà dal 30 maggio al 1° giugno 2025. Le sessioni saranno così distribuite:
    venerdì 30 maggio: prove libere 1 e prove libere 2
    sabato 31 maggio: prove libere 3 e qualifiche
    domenica 1° giugno: gara
    Perché il Circuit de Barcelona-Catalunya è cruciale?
    Il Circuit de Barcelona-Catalunya è rinomato per essere un banco di prova significativo per le vetture di Formula 1. Le sue caratteristiche tecniche, che includono un mix di curve ad alta e bassa velocità e un lungo rettilineo, lo rendono ideale per testare l’efficienza aerodinamica e l’usura degli pneumatici. Questo rende il GP di Spagna un indicatore importante delle prestazioni dei team e degli sviluppi portati in pista.
    Gran Premio di Spagna F1 2024: dominio Verstappen
    Il Gran Premio di Spagna 2024 di Formula 1 ha offerto un’ennesima dimostrazione del dominio incontrastato di Max Verstappen. Il pilota olandese della Red Bull ha saputo capitalizzare la sua gara e gestendola con una maestria che ha lasciato pochi margini agli avversari. Il podio è stato completato da due piloti che hanno saputo estrarre il massimo dalle loro monoposto in una giornata impegnativa. Lewis Hamilton ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di lottare per le posizioni di vertice, conquistando un prezioso terzo posto con la sua Mercedes. Un risultato che sottolinea i progressi del team di Brackley e la determinazione del sette volte campione del mondo. Lando Norris, sul podio in seconda posizione, completando un weekend solido per la McLaren.
    Ferrari ha affrontato una gara più complessa. Le vetture di Maranello hanno mostrato lampi di velocità, ma non sono riuscite a tenere il passo dei leader per l’intera durata della corsa. Nonostante gli sforzi, i piloti della Rossa non sono riusciti a insidiare le posizioni da podio, arrivando rispettivamente quinti con Charles Leclerc e sesti con Carlos Sainz, suggerendo aree su cui lavorare per le prossime gare. LEGGI TUTTO

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    Terruzzi Racconta, GP Monaco 2025: Misteri della fede con Riccardo Patrese

    Preparatevi a un’analisi profonda e avvincente del Gran Premio di Monaco 2025 nell’ultimo episodio di “Terruzzi Racconta: misteri della fede”. Questa volta, Giorgio Terruzzi e il suo team si avvalgono di un ospite d’eccezione, una vera leggenda della Formula 1: Riccardo Patrese.

    Il vincitore del GP di Monaco 1982 porta la sua inestimabile esperienza e prospettiva a un dibattito acceso sulla prestazione di Charles Leclerc e la performance della Ferrari. È stata una dimostrazione di pura superiorità o un “miracolo” monegasco frutto del genio del pilota?
    Insieme a Pino Allievi e Stefano Nicoli, si analizzano le sfumature di questa gara indimenticabile, dai limiti tecnici del circuito alle strategie ai box, fino alle performance delle McLaren. Non mancheranno approfondimenti sui misteri tecnici di Barcellona, le nuove ali e, naturalmente, il tocco di storia e di colore che rende “Terruzzi Racconta” un appuntamento imperdibile.
    Misteri della fede con Riccardo Patrese | GP Monaco 2025: Terruzzi Racconta (Ep.9)

    Tutti gli episodi di Terruzzi Racconta, li puoi trovare su Spotify.
    Il Gran Premio di Monaco 2025 ha lasciato dietro di sé più domande che risposte, alimentando dibattiti accesi tra gli appassionati di Formula 1. Leclerc ha davvero riportato la Ferrari in cima, o è stata una prestazione costruita sulla sua pura genialità individuale?
    Leclerc, la Ferrari e i miracoli monegaschi
    Il monegasco ha regalato ai tifosi un weekend culminato con una performance che ha avuto i contorni del miracolo e la sensazione che il podio fosse quasi predeterminato. Il talento cristallino di Leclerc ha saputo mascherare alcune lacune? Le discutibili doppie soste ai box sono stati elementi che hanno alimentato ulteriormente il dibattito sulla strategia e sulla reale efficacia della monoposto.

    Monte Carlo: limiti, strategie e i rivali McLaren
    Il Gran Premio di Monaco, con le sue caratteristiche uniche e la sua natura di “pista da sorpasso impossibile”, impone limiti tecnici e culturali ben definiti. In questa puntata si approfondisce come questi fattori abbiano influenzato la gara e le scelte strategiche dei team. La “testa” di Lando Norris e la freddezza di Oscar Piastri sono stati elementi cruciali nell’economia della gara.
    Oltre Monaco: i misteri tecnici di Barcellona e la sfida dei Boeri
    Le analisi della puntata non si sono fermate a Monte Carlo. Lo sguardo va ai misteri tecnici che ci saranno a Barcellona, un banco di prova significativo per le monoposto, e alle nuove ali che stanno modificando gli equilibri in pista.
    E naturalmente, non potevano mancare alcuni tocchi di colore e di storia, che rendono il podcast “Terruzzi Racconta” un appuntamento imperdibile. E infine, un riferimento immancabile: la sfida dei Boeri, un classico che aggiunge sempre un tocco di ironia e saggezza alle discussioni. LEGGI TUTTO

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    F1, Alpine: Briatore promuove subito Colpito

    Flavio Briatore, dopo essere ritornato a ricoprire il ruolo di Team Principal di Alpine, ha esercitato subito i suoi “poteri”, promuovendo Franco Colpito al ruolo di pilota titolare del team francese.Franco Colapinto – via x.com/FranColapinto

    Il team BWT Alpine Formula 1 ha annunciato oggi pertanto che Franco Colapinto affiancherà Pierre Gasly a partire dal Gran Premio dell’Emilia-Romagna.
    Jack Doohan, ha fatto sapere il team francese, rimarrà parte integrante del team e sarà il pilota di riserva di prima scelta per le prossime cinque gare.
    Colapinto, che ha esordito in Formula 1 con la Williams lo scorso anno, è stato quest’anno collaudatore e pilota di riserva del team Alpine, correrà con il numero 43 sulla A525 e affiancherà Gasly per la prima volta a Imola, Monaco, Spagna, Canada e Austria.

    Flavio Briatore, consulente esecutivo e nuovo Team Principale ad interim ha dichiarato: “Dopo aver esaminato le gare di apertura della stagione, abbiamo deciso di schierare Franco in macchina al fianco di Pierre per le prossime cinque gare. Con uno schieramento così combattuto quest’anno e con una vettura competitiva, che il team ha migliorato drasticamente negli ultimi 12 mesi, ci troviamo nella posizione in cui vediamo la necessità di ruotare la nostra formazione. Sappiamo anche che la stagione 2026 sarà importante per il team e avere una valutazione completa ed equa dei piloti in questa stagione è la cosa giusta da fare per massimizzare le nostre ambizioni l’anno prossimo. Continuiamo a supportare Jack nel team, dato che si è comportato in modo molto professionale nel suo ruolo di pilota titolare finora in questa stagione. Le prossime cinque gare ci daranno l’opportunità di provare qualcosa di diverso e dopo questo periodo di tempo valuteremo le nostre opzioni”.
    Colapinto ha invece dichiarato: “Innanzitutto, voglio ringraziare il team per avermi dato l’opportunità di guidare per le prossime cinque gare. Lavorerò sodo con il team per prepararmi alla prossima gara a Imola e alla prossima tripletta, che sarà senza dubbio intensa e una grande sfida per tutti. Sono rimasto concentrato e sono pronto a dare il massimo grazie al programma di test, così come al simulatore di Enstone. Farò del mio meglio per entrare rapidamente in sintonia e dare il massimo per ottenere i migliori risultati possibili insieme a Pierre”.
    La nostra anticipazione di ieri sul nostro profilo su ‘X‘.

    Per ora Briatore al posto di Oakes come Team Principal di Alpine può voler dire solo una cosa: Colapinto al posto di Doohan, con effetto immediato! pic.twitter.com/hboEpcb2mI
    — Andrea | CircusF1.com (@CircusFuno) May 6, 2025 LEGGI TUTTO

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    Horner pronto a mettere due campioni sotto contratto, per sostituire Verstappen

    I nomi dei due campioni che Chris Horner è pronto a mettere sotto contratto, per sostituire Max Verstappen.2023 Singapore Grand Prix, Thursday – Jiri Krenek – Mercedes-AMG Petronas Motorsport media

    Red Bull si appresta ad andare incontro ad una svolta epocale. Se da un lato, la separazione dalla Honda nel 2025, coinciderà con il loro debutto nel difficile mondo delle Power Unit in partnership con Ford, dall’altra il 2026 potrebbe essere l’anno della svolta anche per i piloti.
    Il divorzio da Max Verstappen e l’uscita di Helmut Marko potrebbe voler dire anche un cambio radicale delle politiche sui piloti. Per molti anni, la filosofia Red Bull ha fatto scuola: il marchio austriaco ha infatti supportato la carriera di tanti giovani talenti che poi, in massa, sono sbarcati in Formula 1 e, anche quest’anno, occupano diversi sedili sulle monoposto che prendono parte al mondiale.
    Verstappen, Tsunoda, Lawson, Hadjar ma anche Sainz e Albon sono o sono stati in orbita Red Bull. Dopo però le recenti voci che vorrebbero il divorzio del campione olandese dal “suo” team, Chris Horner si sarebbe già mosso per assicurare continuità di risultati al team, mettendo gli occhi su alcuni campioni attualmente presentiin griglia.

    Una politica diversa da quanto sempre fatto, puntando quindi su piloti di esperienza e che hanno già dimostato tutto il loro valore. Un valore vicino, se non paragonabile a quello di Verstappen. Ci riferiamo a Charles Leclerc e George Russell che Horner sogna di avere in squadra, a formare la coppia Red Bull, nel 2027.
    La decisione sarebbe anche dettata dall’attuale situazione che, sia lo scorso anno che anche in questa prima parte di stagione, ha visto il team austriaco a punti spesso con il solo pilota di punta. Perez prima ma poi anche Lawson e ora Tsunoda non sembrano in grado di reggere il confronto con il loro compagno.
    E, anche per questo, la decisione sarebbe quella di andare in una direzione molto diversa dall’attuale, senza Verstappen ma con due punte di livello molto alto, per mantenere il team ad alti livelli.
    I contatti con il pilota della Ferrari, scontento dopo l’ennesimo inizio di stagione deludente, e con Russell sono già stati avviati. Horner vorrebbe strappare un pre-contratto già quest’anno per tutelare il team da eventuali “flop” della Power Unit che sta costruendo in casa. I giochi sono solo all’inizio ma la direzione sembra ormai tracciata. LEGGI TUTTO

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    Gp Cina F1 2025, le pagelle: Piastri punta il mondiale, Haas al top, Ferrari bocciata

    MELBOURNE, AUSTRALIA – MARCH 15: Oscar Piastri of Australia driving the (81) McLaren MCL39 Mercedes leads the garage and passes the pit wall during final practice ahead of the F1 Grand Prix of Australia at Albert Park Grand Prix Circuit on March 15, 2025 in Melbourne, Australia. (Photo by Steven Tee/LAT Images) – Credits: McLarenAnche sul circuito di Shanghai va in scena un vero e proprio dominio della McLaren, che con Oscar Piastri e Lando Norris firma una comoda doppietta in carrozza, dimostrando una superiorità imbarazzante sulla concorrenza. Altro weekend solido per George Russell, al secondo podio consecutivo, e per Max Verstappen, 4° con una Red Bull improponibile. La Ferrari, invece, dopo l’exploit nella Sprint con la prima vittoria di Lewis Hamilton, esce con le ossa rotte dalla gara: Leclerc e Hamilton chiudono al 5° e 6° posto, tra problemi di carico per un’ala rotta dal monegasco al via e una competitività lontana anni luce. Grandissima reazione della Haas, che piazza Ocon e Bearman a punti. Ancora bocciato Sainz, mentre per Lawson sembrano già scorrere i titoli di coda. Questo e molto altro nelle pagelle del Gran Premio di Cina.
    VOTO 9 A PIASTRI, LA STOFFA DEL CAMPIONE
    In un weekend in cui il suo compagno di squadra pasticcia a più riprese e il muretto pecca di presunzione nelle qualifiche per la Sprint, Oscar Piastri si dimostra il più continuo e lucido della truppa McLaren. In qualifica artiglia la pole position con un secondo tentativo al cardiopalma, e poi in gara gestisce alla perfezione la partenza e il degrado, unici fattori con cui si può fare la differenza a Shanghai. Vince dominando e con ampio margine (forse) nascosto. Non una gran notizia per gli avversari, e per il compagno di squadra. Il mondiale è fattibile.
    VOTO 8 ALLA HAAS, RISORTA DOPO MELBOURNE
    Dai test in Bahrain e dalla gara inaugurale in Australia, la Haas era uscita semplicemente con le ossa rotte, desolatamente ultima forza in griglia. Ebbene, lo spartito cinese propone uno scenario diametralmente opposto. Il team americano si risolleva con grande forza, affina una strategia perfetta con entrambi i piloti e porta a casa un doppio piazzamento in zona punti: Ocon addirittura 7°, davanti alla Mercedes di Antonelli, mentre Bearman rimonta fino al 10° posto a suon di sorpassi (e “ciao” in radio). Una resurrezione in piena regola, figlia di un grande lavoro da cui, a Maranello, forse dovrebbero prendere spunto.
    VOTO 7 A RUSSELL, SOLIDO E MATURO
    Gli unici due piloti a podio in entrambe le prime gare sono Lando Norris e George Russell. Solo che il primo guida un’astronave, mentre il secondo una Mercedes, (molto) teoricamente terza/quarta forza in griglia. Eppure, il pilota inglese sa sempre come farsi trovare pronto, dimostrando solidità e maturità. Soprattutto sul giro secco, dove trova la zampata decisiva con il 2° posto in qualifica, a pochi centesimi dalla pole position. In gara, poi, gestisce al meglio l’usura delle gomme, respingendo gli attacchi della Ferrari. Assapora anche il possibile sorpasso all’ultimo giro su Norris, complici dei problemi ai freni. Con un giro in più, chissà…
    VOTO 6 A HAMILTON, DAL SOGNO ALLA MEDIOCRITA’
    Il weekend di Lewis Hamilton è letteralmente spaccato in due. Fino al sabato mattina, è un sogno ad occhi aperti: pole position nella Shootout Qualifying, vittoria autoritaria nella Sprint Race, prima nella sua carriera e nella storia della Ferrari. Dal sabato pomeriggio, però, la musica cambia: qualifiche in apnea chiuse al 5° posto (anche per un suo errore, senza cui poteva ambire alla prima fila), gara terminata al 6° posto, con una strategia rivedibile che lo costringe a una sosta in più rispetto agli avversari. La gioia della prima vittoria (parziale) in rosso è solo un antidolorifico rispetto alla mediocrità a cui dovrà abituarsi in questo 2025?
    VOTO 5 ALLA FERRARI, L’ENNESIMO “ANNO CHE VERRA’”?
    Passata l’Australia, arriva la Cina. E la bocciatura è pesantissima. Inammissibile il crollo dal sabato mattina alla domenica pomeriggio, con una macchina che si trasforma da prima a quarta forza in pista. Il 5° e 6° posto finale sono la cartina di tornasole del reale potenziale attuale della Ferrari, al netto degli episodi in gara. E poi, il fatto di dover costantemente alzare la vettura per evitare di danneggiare il fondo è un problema gravissimo, che getta ombre inquietanti sulla bontà del lavoro fatto dagli ingegneri di Maranello durante l’inverno. La Ferrari, almeno questa versione della SF-25, ad oggi non ha alcuna possibilità di giocarsi il mondiale. I primi aggiornamenti attesi nelle prossime gare emetteranno la sentenza definitiva. E, eventualmente, qualcuno dovrà assumersi la responsabilità dell’ennesimo fallimento.

    VOTO 4 A SAINZ, CHE NON HA ANCORA CAPITO LA WILLIAMS
    Se la stagione della Ferrari è iniziata male, quella del grande ex Carlos Sainz è partita ancora peggio. Dopo il grave errore nel primo giro a Melbourne, in Cina lo spagnolo è autore di un weekend anonimo, chiuso ben lontano dal compagno di squadra Alex Albon, che quantomeno porta la macchina in zona punti. Sia sul giro secco che sul ritmo di gara Carlos non ha ancora trovato la giusta confidenza con la Williams, palesando evidenti difficoltà nel comprendere il comportamento della macchina. Inizio ben al di sotto delle aspettative.
    VOTO 3 A LAWSON, CHE HA GIA’ STUFATO MARKO
    Vero, la Red Bull è lontanissima parente di quella vettura dominante fino all’inizio del 2024, ma l’inizio di stagione di Liam Lawson è qualcosa di aberrante, tanto da far rimpiangere persino Sergio Perez. In Cina il neozelandese è semplicemente improponibile: ultimo nella qualifica sprint, 14° nella Sprint, ultimo nelle qualifiche, 15° in gara. Risultati umilianti, che potrebbero aver già chiuso la sua brevissima esperienza con la casa madre: in Giappone può già esserci l’avvicendamento con Yuki Tsunoda. Avanti un altro. LEGGI TUTTO

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    F1, GP Australia: il peccato mortale della Rossa

    Non sarà un gran premio a darci il quadro definito della stagione e tantomeno quello di Melbourne. Un circuito già atipico di per sé, condizionato quest’anno da un meteo proibitivo, che ha influenzato la gara e nascosto (in parte) le prestazioni delle vetture in pista. In questo quadro un po’ astratto, si coglie però un comportamento delle Ferrari, giunte ottava e decima in gara, non solo insufficiente, ma anche molto preoccupante.Leclerc, Vasseur e Hamilton – Credits: Ferrari

    LA SQUADRA
    Il sistema Ferrari ha mancato in toto il primo appuntamento mondiale. I tecnici della Rossa non sono riusciti a mettere in pista una vettura competitiva per l’intero weekend, faticando sia nel trovare un assetto efficace per qualifica e gara, sia nell’elaborare una strategia vincente in almeno uno dei due appuntamenti. È mancato infatti sia il giro veloce, che il passo gara. Nonostante la delusione, è difficile pensare che questa sia la prestazione pura della Rossa. Tuttavia, il fatto di non aver intravisto neanche un lampo ferrarista a Melbourne fa temere che il progetto di Maranello non sia così competitivo come ci era stato descritto.
    I PILOTI
    La responsabilità di questo flop però è da imputare principalmente alla coppia Leclerc-Hamilton, che è stata incapace non solo di comprendere la vettura e quindi di aiutare i tecnici nella ricerca del bilanciamento, ma anche di leggere la gara, consigliando la strategia corretta al muretto. Vero che Leclerc sicuramente gode di un certo credito e che l’aura di Hamilton, sette volte campione del mondo, si fa sentire. Tuttavia, chi è al muretto è pagato per prendere decisioni, non per limitarsi ad assecondare i piloti. Il feeling in pista è importante, ma chi lavora ai box o a Maranello ha accesso a dati, telemetrie e previsioni meteo, strumenti essenziali per anticipare e interpretare scenari che il pilota, dalla monoposto, non può cogliere.

    IL PECCATO MORTALE
    Poi ci sono le aspettative, il vero peccato mortale della scuderia di Maranello. Quelle che da quasi un ventennio trasformano ogni caduta in un dolorosissimo flop. Tra presentazioni faraoniche, proclami, fiumane rosse e mega eventi mediatici al castello Sforzesco, la Ferrari si lancia sempre nella stagione senza alcun paracadute.Tanto clamore, per poi vedere Hamilton discutere con l’ingegnere di pista su automatismi e funzioni dello sterzo che dovrebbero essere ormai consolidati. Un pluricampione del mondo non può restare bloccato dietro una Williams per più di mezza gara senza nemmeno tentare un sorpasso.
    Una Rossa che ormai patologicamente vede nel suo motto “Essere Ferrari” non un segnale identitario, ma un testardo limite ideologico di presunta superiorità. Arroganza che ti porta a non fermarti ai box, neanche quando a rientrare è un certo Max Verstappen. Arroganza che fa dire a Charles, nel post qualifica, che si è sacrificato il Q3 per una presunta superiorità in gara, come se gli altri fossero tutti dei polli. Insomma, non è tanto la prestazione a preoccupare, quanto la direzione. Perché presentarsi così non è solo sbagliato, presentarsi così è un peccato mortale. LEGGI TUTTO